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Italia – Digitale, Reputazione AI e Metaverso: allo IUSVE nasce il nuovo master per le professioni della Comunicazione 4.0

Dall’agenzia salesiana ANS.

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(ANS – Verona) – Un nuovo modello di alta formazione professionale per affrontare un mondo del lavoro profondamente cambiato. Lo lancia l’Istituto Universitario Salesiano di Venezia (IUSVE), con il nuovo corso di alta formazione accademica in “Digital Communication, Reputation e Brand Management” che si svolgerà presso la sede di Verona dell’università salesiana. I migliori professionisti del settore come docenti, un approccio teorico-laboratoriale flessibile e modulare, rivolto sia a neolaureati che a professionisti, e un costo accessibile a tutti, con un obiettivo alto: trasmettere le competenze professionali per gestire le nuove grandi sfide – digitale, reputazione, multimedialità, strategia, metaverso, immersività, intelligenza artificiale, algoritmi, polarizzazione – poste da un mondo della comunicazione profondamente trasformato.

“Comunicare oggi non significa più solo creare un messaggio o scrivere una notizia o scegliere un visual da affiancarle – spiega Nicolò Cappelletti, Viceresponsabile dell’Area di Comunicazione ed Educazione IUSVE – ma progettare e gestire un processo che, strategicamente, integri l’interconnessione di soggetti, messaggi, strumenti, significati, reazioni ed esperienze”.

Forte della conoscenza del territorio, dopo circa 15 anni di presenza con i percorsi di Laurea a Verona (la prima attivazione IUSVE del corso di laurea in Comunicazione è del 2007/2008, presso i Salesiani del “San Zeno”) IUSVE riparte dunque da qui. Il corso si rivolge ai neolaureati, ma anche a quanto hanno già intrapreso un percorso professionale, con la possibilità, per le aziende, di coinvolgere proprie persone nel percorso didattico, adattandolo anche a specifiche esigenze di formazione specialistica. Il corso si articola su 220 ore di didattica erogata in modalità blended, distribuita di venerdì e sabato, due volte al mese e con possibilità di attivare, su richiesta del corsista, un tirocinio di 250 ore da concludere entro l’ultimo fine-settimana di lezione. Il calendario e il piano di studi sono scaricabili dal sito IUSVE: https://www.afdigitalcommunication.com 

Le lezioni a carattere teorico verranno erogate in modalità online (12 ore a fine-settimana) mentre, le lezioni di taglio spiccatamente laboratoriale, prevederanno la presenza in aula (16 ore per 4 fine-settimana). Il costo per il corso è di 1.900€ (+IVA), circa un terzo rispetto al costo di un corso similare dei competitor, per scelta etica.

Le lezioni inizieranno il 12 maggio, le iscrizioni termineranno il 29 marzo.

A dirigere il Master sarà Daniele Chieffi, giornalista, saggista e docente universitario. È il co-fondatore dell’agenzia di comunicazione strategica “Bi Wise”, amministratore del laboratorio di comunicazione polarizzata e di crisi “The Magician” e Presidente della Rete d’imprese di comunicazione, “NoaCom”. È stato Direttore della Comunicazione e Relazioni Pubbliche del Ministero per l’Innovazione e la Digitalizzazione. Ha fondato e gestito la factory dell’Agi, agenzia di Stampa del Gruppo Eni, il primo “Brand Journalism Lab” italiano, e ha guidato l’ufficio stampa web, il social media management e il reputation monitoring di Eni.

“Una delle particolarità del corso è l’inserimento nel programma di temi che normalmente non fanno parte di un Master di comunicazione, ma che ne sottolineano invece la modernità e la contemporaneità nonché il collegamento con le reali esigenze del mercato – riporta Chieffi -. Ci occuperemo infatti ad esempio anche di AI e del suo utilizzo possibile nei processi produttivi della comunicazione o della gestione del conflitto sui social”.

Accanto a Daniele Chieffi saranno i nomi di punta della comunicazione italiana con una conclamata esperienza didattica. Si va, fra gli altri da Guido Scorza, il garante della Privacy, a Davide Bennato per la sociologia digitale, autore del volume omonimo, passando per Matteo Flora per l’analisi dei dati e customer intelligence; Andrea Battistuzzi fondatore dell’unica agenzia italiana di video-giornalismo, per la produzione video; Bruno Mastroianni per gli aspetti della gestione del dissenso e delle conversazioni critiche online; Massimo Chiriatti sul fronte dell’Intelligenza artificiale; Alberto Bottalico, direttore creativo di “BCW”, per la brand communication; Osvaldo Danzi per la parte legata al personal branding; e Antonio Scala per quanto riguarda le dinamiche di polarizzazione proprie della Rete e la loro gestione.

Il comitato scientifico è composto da Alessandra Bianco, Direttore Comunicazione della Lavazza; Luca Montani, Direttore Comunicazione di Ferrovie Nord; Fabio Ventoruzzo, Direttore Comunicazione della Sisal; Michela Drusian, Responsabile Area Comunicazione ed educazione dello IUSVE; Nicolò Cappelletti, Viceresponsabile Area Comunicazione ed educazione dello IUSVE; Simonetta Saracino, Responsabile Didattico del Master in Media Relation dell’Almed, Università Cattolica; Flavio Piva, Presidente della BCC Verona e Fondazione Veneta BCC.

Padova: convegno in celebrazione del centenario di san Francesco di Sales patrono dei giornalisti

Si pubblicano due articoli apparsi su Avvenire dedicati al convegno “Tutto appartiene all’amore”, organizzato da Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) e Isre (Istituto internazionale salesiano di ricerca educativa), in celebrazione del centenario della proclamazione di san Francesco di Sales a patrono dei giornalisti e degli scrittori, tenutosi sabato 28 gennaio 2023 a Padova.

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Buone notizie. Giornalisti al servizio della verità. «Liberi, coraggiosi e creativi»

 

«Non sarà un algoritmo a indicarci ciò che è bene. L’algoritmo ti mostra esattamente ciò che vuoi vedere e ti nasconde ciò che non vuoi vedere. Il giornalismo buono mostra ciò che è bene si sappia».

Così Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede, sintetizzava ieri in Sant’Antonio di Padova il senso più attuale di un giornalismo che sia memore della sua stessa identità.

Il convegno “Tutto appartiene all’amore”, organizzato da Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) e Isre (Istituto internazionale salesiano di ricerca educativa), celebrava i 400 anni dalla morte di san Francesco di Sales e i 100 anni dalla sua proclamazione a patrono dei giornalisti, dando la parola a operatori della comunicazione venuti da tutta Italia nella città in cui il santo di Sales si laureò.

Ad aprire i lavori è stato il vescovo di Padova, Claudio Cipolla, che proprio a partire dalla lettera apostolica di papa FrancescoTotum amoris est” ha avviato il dibattito:

«La domanda vera è: dove si trova il maggior amore? L’arcivescovo Zuppi su Avvenire ha scritto che di fronte alle pandemie delle tante guerre nel mondo c’è bisogno di un “Pnrr dell’informazione”, dove il Piano nazionale di ripresa e resilienza della politica diventa invece un “piano nazionale di rispetto e responsabilità”.

Lo ha sottolineato anche il segretario di Stato della Santa Sede, Pietro Parolin, nel suo messaggio:

“Questa celebrazione susciti un rilancio dell’autentica missione al servizio della verità, e propositi di testimonianza ispirata ai perenni valori cristiani».

Oggi più di ieri al giornalismo è richiesta una marcia in più, ha spiegato Paolo Ruffini, secondo lo stile che fu di san Francesco di Sales:

«Dobbiamo saper discernere oltre l’apparenza e il chiacchiericcio, come ci chiede il Papa. Per farlo occorre saper essere liberi, ma la libertà richiede coraggio e creatività». In un tempo dominato dalla solitudine e dalla guerra, il comunicatore ha il compito di costruire un “giornalismo di pace” a partire da se stesso, affermando una comunicazione non ostile, «tutto questo è possibile – ha assicurato Ruffini – senza vanagloria, sapendo che siamo solo strumenti in questa Babele. Allora troveremo un nuovo umanesimo». Sta citando Carlo Maria Martini, «Babele è il luogo degli appuntamenti mancati, quando la confusione dei messaggi determina un pessimismo sociale sistematico, quando una società è raffigurata solo nelle sue mancanze…».

L’esempio viene da lontano, quando nel 1966 Paolo VI proprio nel celebrare san Francesco di Sales spiegò ai giornalisti dell’Ucsi il perché della sua proposta di arbitrato dell’Onu per la pace in Vietnam:

«Abbiamo parlato con il cuore di chi non ha da conseguire alcun vantaggio proprio – ha letto Ruffini dalle parole di papa Montini –, di chi non attende tanto l’esito dei suoi passi, quanto la testimonianza della propria coscienza».

Erano gli “audaci tentativi” di quella pedagogia della pace che oggi chiama a raccolta i media.

«Ma per fare questo è necessario documentarsi – ha ammonito padre Giulio Albanesegiornalista missionario comboniano –. Le semplificazioni di un giornalismo manicheo, che senza studiare le fonti e le vere cause divide buoni e cattivi, cowboy e indiani, sono la cosa più pericolosa. Per comprendere la complessità degli eventi bisogna raccogliere informazioni, capire, saper leggere i segni del tempo come faceva san Francesco di Sales.»

Ad esempio parlare di Africa come di “un Paese”, quando è un continente di 54 nazioni diversissime, è disinformare. Peggio:

“L’Africa è povera”, si scrive in automatico, «invece galleggia sul petrolio, se potesse godere delle sue ricchezze anziché esserne derubata sarebbe il Canton Ticino, queste cose vanno raccontate o no?».

E ancora:

«È giusto piangere quando muoiono i bambini. Non quando muoiono i bambini cristiani». E nel mondo «il 1% della popolazione detiene le ricchezze del 99%. Lo si scrive?». I bravi colleghi lo fanno, conclude, «ma una cosa è certa, il giornalismo è terra di missione».

Lo hanno testimoniato con le loro esperienze personali gli inviati dei vari media, da Avvenire a Fabio Bolzetta di Tv2000, dalla vaticanista di Rai3 Vania De Luca ai giovani reporter di Cube Radio, emittente dell’Istituto universitario salesiano di Venezia (Iusve), coordinati nel dibattito da Vincenzo Varagona (presidente nazionale Ucsi), Mimmo Vita (presidente Ucsi Veneto) e Michela Possamai (presidente Isre), con il commento storico affidato ai docenti dell’università di Padova Vittorio Berti (Storia del cristianesimo) ed Enzo Pace (Sociologia delle religioni).

Presenti nel folto pubblico anche numerose persone sorde, delle quali san Francesco di Sales è protettore. Un assist raccolto da Ruffini: chi sono i veri sordi del nostro tempo, se non i giornalisti che non sentono con il cuore?

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Un video da Francesco di Sales al giornalismo digitale di oggi

 

Si può ben dire che, più di quanto accada ogni anno in vista della sua memoria liturgica (24 gennaio), l’ultimo mese sia stato il mese di san Francesco di Sales, vescovo di Annecy, dottore della Chiesa e patrono dei giornalisti. Il 28 dicembre 2022, nel quarto centenario della morte, è stata infatti pubblicata la lettera apostolica di papa Francesco Totum amoris est, mentre ieri a Padova si è tenuto il convegno nazionale a lui dedicato, organizzato dall’Unione cattolica della stampa italiana (Ucsi) e dall’Istituto superiore internazionale salesiano di ricerca educativa (Isre).

In mezzo, le tradizionali “feste del patrono” nelle Ucsi regionali e i numerosi contributi postati in Rete intorno alla sua figura. Proprio nel corso del convegno di Padova, convocato nel centenario della proclamazione, a opera di Pio XI, del suo patronato mediatico, i giovani reporter di Cube Radio, l’emittente accademica dell’Istituto universitario salesiano universitario di Venezia (Iusve), hanno celebrato il vescovo di Annecy con un video di 5 minuti che ne proietta il profilo decisamente nel futuro.

Il filmato sosta a Valdocco, dove il Museo Casa Don Bosco ha allestito la mostra “Francesco di Sales 400”, il tempo d’accarezzare con lo sguardo gli originali degli scritti di cui – scrive papa Francesco – con «intuizione “giornalistica”» disseminò le case della comunità ginevrina.

Poi vola a Padova, dove egli studiò giurisprudenza e maturò la sua vocazione. Da qui in poi, con un vertiginoso salto temporale e culturale, gli autori del video e i loro docenti mettono a fuoco gli aspetti del giornalismo contemporaneo che rimandano, esplicitamente o implicitamente, alla lezione del patrono.

Se i social network ci permettono di superare le barriere ed entrare nelle case (Giulia Didonè, studentessa), le applicazioni di intelligenza artificiale che generano testi e compongono notizie ci chiedono di sviluppare una nuova dimensione etica, per governare la loro intrusione digitale (Ludovico Pravato, reporter). E il mobile journalist (che usa esclusivamente lo smartphone)? È un giornalista che, distinguendosi dagli altri per il suo storytelling, può sperimentare e osare di più (Teodora Antonia Benghiac, studentessa): purché la sua rapidità di lavoro non abbassi la qualità dell’informazione.

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“Amore e bene comune” è il tema del sesto incontro aperto al pubblico della Scuola di Alta formazione all’impegno sociale e politico

Pubblichiamo il comunicato sul prossimo appuntamento della Scuola di Alta formazione all’impegno sociale e politico promossa dall’Associazione dei Salesiani Cooperatori e dalla Federazione Italiana Exallievi e Exallieve di Don Bosco, con la collaborazione di IUSVE.

“Amore e bene comune” è il tema del sesto incontro aperto al pubblico della Scuola di Alta formazione all’impegno sociale e politico con relatore il prof. Ernesto Preziosi, presidente del Cerses (Centro di Ricerca e Studi Storici e Sociali) presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Lunedì 3 ottobre, alle ore 20:30, è possibile seguire l’evento sul link del canale YouTube dello Iusve https://youtube.com/channel/UCNvqaFS9Rgf_A3FBeC64pLg e sulle pagine Facebook di Figlie di Maria Ausiliatrice Italia, Salesiani Don Bosco Italia, Salesiani Cooperatori Italia, Medio Orienta e Malta e Federazione Italiana Exallievi ed Exallieve di Don Bosco.

Subito dopo la lezione magistrale del prof. Ernesto Preziosi, sono previste le testimonianze di Antonio Scavone, assessore della Famiglia, Politiche Sociali e Lavoro della Regione Siciliana e di Carlo Amedeo Giovanardi, già senatore e Ministro della Repubblica Italiana.

L’incontro sarà moderato da Valerio Martorana e Marina Busso.

I promotori sono l’Associazione dei Salesiani Cooperatori e la Federazione Italiana Exallievi e Exallieve di Don Bosco, i due grandi rami laici della Famiglia Salesiana che hanno deciso di testimoniare l’educazione ricevuta alla scuola di Don Bosco nel sociale attraverso l’istituzione del secondo Corso universitario di Alta Formazione all’impegno Sociale e Politico che si sta svolgendo grazie alla preziosa collaborazione dello IUSVE – Istituto Universitario Salesiano di Venezia.
Un percorso formativo di elevato livello incentrato sulla Dottrina Sociale della Chiesa declinata secondo il carisma salesiano, per formare Onesti Cittadini impegnati nel mondo per un futuro migliore.

Il gruppo promotore della Scuola è formato dal dott. Italo Canaletti e dal col. Andrea Zapparoli, per i Salesiani Cooperatori; dall’ing. Giovanni Costanza e dal dott. Valerio Martorana, per gli Exallievi di Don Bosco;  per lo Iusve il prof. Nicola Giacopini, Direttore; il prof. Lorenzo Biagi, direttore scientifico della Scuola ed il prof. Cristiano Chiusso, coordinatore didattico.

 

Quinto incontro della Scuola di Alta formazione: “La solidarietà e la virtù della fede”

Lunedì 5 settembre, alle ore 20.30, si terrà il quinto incontro della Scuola di Alta Formazione all’impegno Sociale e Politico dal tema “La solidarietà e la virtù della fede“. Di seguito il Comunicato Stampa e la possibilità di seguire la diretta dell’evento su YouTube.

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Scuola di Alta Formazione all’impegno Sociale e Politico – incontro con il prof. Luigi Gui, professione di Sociologia generale presso l’Università di Trieste e le testimonianze di Maurizio Rossi, progetto Avanziamo e don Alessandro Mayer, delegato regionale Caritas Italiana per la Puglia

“La solidarietà e la virtù della fede”

“La solidarietà e la virtù della fede” è il tema del quinto incontro aperto al pubblico della Scuola di Alta formazione all’impegno sociale e politico, dopo la pausa estiva, con relatore il prof. Luigi Gui, professore associato di Sociologia generale presso l’Università degli Studi di Trieste.
Lunedì 5 settembre, alle ore 20:30, è possibile seguire l’evento sul link del canale YouTube dello Iusve https://youtube.com/channel/UCNvqaFS9Rgf_A3FBeC64pLg e sulle pagine Facebook di Figlie di Maria Ausiliatrice Italia, Salesiani Don Bosco Italia, Salesiani Cooperatori Italia, Medio Orienta e Malta e Federazione Italiana Exallievi ed Exallieve di Don Bosco.

Subito dopo la lezione magistrale del prof. Luigi Gui, sono previste le testimonianze di Maurizio Rossi, del progetto Avanziamo e di don Alessandro Mayer, delegato regionale Caritas Italiana per la Puglia.

I promotori sono l’Associazione dei Salesiani Cooperatori e la Federazione Italiana Exallievi e Exallieve di Don Bosco, i due grandi rami laici della Famiglia Salesiana che hanno deciso di testimoniare l’educazione ricevuta alla scuola di Don Bosco nel sociale attraverso l’istituzione del secondo Corso universitario di Alta Formazione all’impegno Sociale e Politico che si sta svolgendo grazie alla preziosa collaborazione dello IUSVE – Istituto Universitario Salesiano di Venezia.
Un percorso formativo di elevato livello incentrato sulla Dottrina Sociale della Chiesa declinata secondo il carisma salesiano, per formare Onesti Cittadini impegnati nel mondo per un futuro migliore.

Il gruppo promotore della Scuola è formato dal dott. Italo Canaletti e dal col. Andrea Zapparoli, per i Salesiani Cooperatori; dall’ing. Giovanni Costanza e dal dott. Valerio Martorana, per gli Exallievi di Don Bosco; per lo Iusve il prof. Nicola Giacopini, Direttore; il prof. Lorenzo Biagi, direttore scientifico della Scuola ed il prof. Cristiano Chiusso, coordinatore didattico.

Scarica il Comunicato Stampa

Mostra Cinema Venezia: Iusve e Cube Radio produrranno contenuti digitali quotidiani grazie alla collaborazione con FEdS

Dal 31 agosto al 10 settembre, 8 studenti di Comunicazione allo Iusve e una neo laureata, accompagnati dal direttore di Cube Radio e docente Iusve Marco Sanavio, produrranno contenuti digitali quotidiani direttamente dalla 79ª Mostra del Cinema di Venezia. Di seguito la notizia riportata dal sito Agensir.

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Produrranno contenuti digitali quotidiani dal 31 agosto al 10 settembre direttamente dalla 79ª Mostra del Cinema di Venezia mettendo l’esperienza di Cube Radio a servizio delle emittenti universitarie italiane coordinate da RadUni, l’Associazione degli operatori radiofonici e media universitari italiani.

A produrli saranno 8 studenti di Comunicazione allo Iusve e una neo laureata accompagnati dal direttore di Cube Radio e docente Iusve Marco Sanavio, da luglio responsabile della comunicazione nazionale dell’associazione degli operatori radiofonici universitari RadUni, e della responsabile di palinsesto di Cube Radio Aurora Simionato, risultata seconda nel confronto tra tutti gli speaker universitari italiani nel corso dello “Speaker challenge” di maggio 2022 al Festival delle radio universitarie tenutosi a Catania.

Quattro studenti rimarranno in residenza al Lido per tutta la durata della Mostra (Aurora Zamengo, Massimiliano Sanson, Ludovico Pravato, Chiara Pavan), gli altri parteciperanno alle sessioni (Francesca Cracco, Claudia Gallinaro, Marica Padoan, Giorgia Pastrello, Margherita Rossato).

Grazie alla convenzione stipulata tra Iusve e Fondazione Ente dello Spettacolo (FEdS) i giovani coinvolti potranno sperimentare un intenso programma culturale e imparare a tradurre nella grammatica propria dell’Infosfera gli intensi contenuti che transiteranno all’interno dello spazio dell’Ente all’interno dell’Hotel Excelsior. Già l’esperienza dello scorso anno e l’accoglienza riservata agli studenti Iusve da mons. Davide Milani, presidente della Fondazione, ha permesso loro di percepire alcuni aspetti valoriali che innervano la manifestazione ma che non sono immediatamente riconoscibili da chi la osserva dall’esterno.

Iusve in questa occasione sarà anche il punto di coordinamento di RadUni e del format CineUni curato da Irene Centola per il quale gli studenti di Cube Radio insieme a quelli di Radio Ca’ Foscari e di Radio Università La Sapienza produrranno dei contenuti nel corso della Mostra.

“Questa esperienza di alto valore sia culturale sia didattico – spiega Marco Sanavio -, resa possibile dalla collaborazione di Iusve con Fondazione Ente dello Spettacolo che generosamente ospita gli studenti nel proprio spazio, consentirà agli studenti che stanno prestando servizio presso la nostra emittente accademica di misurarsi direttamente sul campo come reporter e social media manager ma, soprattutto, di arricchire personalmente la propria rete di relazioni ed esperienze diventando per qualche giorno un punto di riferimento anche per altre radio universitarie italiane”.

Cube Radio in questa occasione si occuperà anche della regia di “A qualcuno piace radio”, un programma di Cinematografo.it, per leggere e commentare le notizie della 79ª Mostra del Cinema di Venezia a cura di Gianluca Arnone e Giulia Mirimich trasmesso in dieci episodi dallo Spazio FEdS a Venezia, a partire dal 31 agosto alle 13 e che verrà condiviso sulle principali emittenti accademiche e sulle principali piattaforme musicali (Spreaker, iHeart, Google Podcast, Audible, Deezer, Podcasher).

A trasmettere gli episodi saranno:

  • Radio Sapienza (Roma)
  • RadiorEvolution (Parma)
  • Unica Radio (Cagliari)
  • Umg Web Radio (Catanzaro)
  • Radio Ca’ Foscari (Venezia)
  • Radio 6023 (Vercelli)
  • Radio Uniss (Sassari)
  • Radio Frequenza (Teramo)
  • F2 Radio Lab (Napoli)
  • Cube Radio (Venezia)
  • Radio Unitus (Viterbo)
  • Radio Zammù (Catania)
  • SanbaRadio (Trento)
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Italia – Settimana Laudato Si’: lettura integrale dell’enciclica allo IUSVE

Dal sito dell’agenzia ANS.

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(ANS – Venezia) – A partire da oggi, mercoledì 25 maggio, sino a domenica 29 maggio, tutti i giorni, con appuntamento alle 8 e alle 18, sul canale YouTube di “Cube Radio”, emittente dell’Istituto universitario salesiano di Venezia (IUSVE), verrà proposta la lettura integrale, suddivisa per brani, della lettera enciclica Laudato Si’, curata da studenti e docenti dell’istituto stesso.

La proposta si inserisce all’interno della Settimana Laudato Si’ e del progetto triennale dello IUSVE “Ecologia integrale e nuovi stili di vita”, giunto ormai al termine del secondo anno di programmazione, che prevede l’attivazione di processi formativi e pratiche di vita mirate a radicare nella vita quotidiana le intuizioni che Papa Francesco ha consegnato nell’enciclica sulla cura della casa comune.

“Il nostro desiderio – ha spiegato il docente IUSVE Cristiano Chiusso, coordinatore insieme a Lorenzo Biagi dell’iniziativa – è quello di unire la comunità dello IUSVE in una lettura a più voci dell’enciclica, offrendo così la possibilità di ascoltare e far proprie le parole del Santo Padre. Vista la centralità della Laudato Si’ all’interno del progetto culturale del nostro ateneo, riteniamo che la sua lettura continua possa facilitarne la comprensione e promuovere la conversione ecologica”.

Aprirà la lettura continua il direttore dello IUSVE, don Nicola Giacopini e concluderà il referente tecnico della commissione IUSVE “Green Dream”, Pierangela Pasqualetto.

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Alta Formazione all’impegno Sociale e Politico: incontro con mons. Nazareno Marconi, con Agostino Sella dell’associazione Don Bosco 2000 e Giampiero Cappetti di Porto Recanati Solidale

“L’opzione preferenziale per i poveri e la virtù della carità” è il tema del terzo incontro aperto al pubblico della Scuola di Alta formazione all’impegno sociale e politico, con relatore mons. Nazareno Marconi,  Vescovo della diocesi di Macerata-Talentino-Recanati-Cingoli-Treia.
Lunedì 2 maggio, alle ore 20:30, è possibile seguire l’evento sul link del canale YouTube dello Iusve e sulle pagine Facebook di Figlie di Maria Ausiliatrice Italia, Salesiani Don Bosco Italia, Salesiani Cooperatori Italia, Medio Orienta e Malta e Federazione Italiana Exallievi ed Exallieve di Don Bosco.

Subito dopo la lezione magistrale di mons. Marconi, sono previste le testimonianze di Agostino Sella, Presidente dell’Associazione Don Bosco 2000 e di Giampiero Cappetti, di Porto Recanati Solidale.
I promotori sono l’Associazione dei Salesiani Cooperatori e la Federazione Italiana Exallievi e Exallieve di Don Bosco
, i due grandi rami laici della Famiglia Salesiana che hanno deciso di testimoniare l’educazione ricevuta alla scuola di Don Bosco nel sociale attraverso l’istituzione del secondo Corso universitario di Alta Formazione all’impegno Sociale e Politico che si sta svolgendo grazie alla preziosa collaborazione dello IUSVE – Istituto Universitario Salesiano di Venezia.
Un percorso formativo di elevato livello incentrato sulla Dottrina Sociale della Chiesa declinata secondo il carisma salesiano, per formare Onesti Cittadini impegnati nel mondo per un futuro migliore.

Il gruppo promotore della Scuola è formato dal dott. Italo Canaletti e dal col. Andrea Zapparoli, per i Salesiani Cooperatori; dall’ing. Giovanni Costanza e dal dott. Valerio Martorana, per gli Exallievi di Don Bosco;  per lo Iusve il prof. Nicola Giacopini, Direttore; il prof. Lorenzo Biagi, direttore scientifico della Scuola ed il prof. Cristiano Chiusso, coordinatore didattico.

 

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IUSVE, presentati i progetti dei corsisti della Scuola di Alta formazione all’impegno sociale e politico

Venezia (Italia). Festa di Famiglia Salesiana sabato 19 marzo al Campus Universitario dello Iusve di Venezia dove si è tenuta la giornata conclusiva della prima edizione della scuola di Alta formazione all’impegno sociale e politico con la presentazione dei progetti e la prima lezione, con alcuni dei corsisti collegati anche in modalità online,  della seconda edizione del 2022, tenuta per l’occasione dal prof. Lorenzo Biagi, direttore scientifico del corso.

La scuola è promossa dalla Federazione Italiana Exallievi/e di Don Bosco e dai Salesiani Cooperatori della Regione Italia, Medio Oriente e Malta con il supporto didattico dello Iusve.

Consegnati gli attestati di partecipazione con frequenza degli 8 moduli e relativa consegna del project work della prima edizione a: Francesco Alessandrella, Filippo e Petra  Andreetta, Angela Blasi, Rocco Brasile, Giuseppe Capparella, Fabio Chimenti, Gennaro Ciociano, Marco Fulgaro, Ortensio Galdi, Fabrizio Gonzo, Giuliana Iannucci, Silvia Lancerotto, Anna Lippolis, Arnaldo Maccarini, Paolo Milano, Giacomo Nicolai, Alessandro Pensabene, Daniela Pettinao, Andrea Ravaldini, Lorenzo Rigoni, Luca Rossi, Andrea Tota.  Attestati di partecipazione con la sola consegna del project work a: Daniele Furiassi, Nicoletta Iuliano, Alfonso Voccia, Gianrolando Scaringi, Federico Mertoli, Rosario Morena e Corrado Palmiotti.

Nel corso della manifestazione alcuni corsisti hanno presentato al pubblico i project work da loro elaborati: “Colazioni col sorriso. Amicizia, benessere, conoscenza” a cura di Luca Rossi; “Virgilio è sul web. Proposta salesiana per accompagnare i giovani nel mondo digitale e trasformarlo” a cura di Giuseppe Capparella; “Vivere il mio territorio” a cura di Anna Lippolis; “Un progetto di comunità per l’ex biblioteca comunale di Caserta, da luogo in disuso a casa per i giovani” a cura di Iuliano-Scaringi-Voccia; “Form-Azione. Percorsi di crescita per giovani attivi” a cura di Daniela Pettinao ed “Onesti cittadini per un mondo migliore. Progetto di educazione civica” a cura di Giuliana Iannucci.

Il Corso, lo ricordiamo, punta a offrire una formazione in ambito socio-politico, a favorire tempi, spazi di pensiero e di pratica personale e comunitaria della Dottrina Sociale della Chiesa e a preparare un primo gruppo di persone che formeranno a loro volta i giovani delle Associazioni territoriali. È un percorso formativo di elevato livello, con la partecipazione di Docenti ed esperti di fama nazionale ed internazionale, incentrato sulla Dottrina Sociale della Chiesa declinata secondo il Carisma salesiano, per formare onesti cittadini impegnati nel mondo per un futuro migliore.

L’evento è stato presentato da Marina Busso, Coordinatrice dei Salesiani Cooperatori di Piemonte e Valle d’Aosta e da Valerio Martorana, Consigliere Regionale per l’Europa degli Exallievi di Don Bosco.

Alla manifestazione erano presenti: Carlo Pellegrino, responsabile Salesiani Cooperatori Italia, Medio Oriente e Malta; Giovanni Costanza, Presidente Federazione Italiana Exallievi don Bosco; Don Nicola Giacopini, Direttore Iusve; prof. Nicola Biagi, direttore scientifico della Scuola; prof. Cristiano Chiusso, coordinatore didattico della Scuola; prof. Lorenzo Biagi, direttore scientifico del corso.

Tutti gli eventi, che si terranno una volta al mese nelle giornate del lunedì e del sabato,  sono visibili in diretta sul canale youtube dello Iusve e sulle pagine social dei Salesiani Cooperatori, Federazione italiana Exallievi don Bosco, Salesiani Don Bosco Italia e Figlie di Maria Ausiliatrice Italia.

Formazione Sociale e politica, allo Iusve riparte il corso di Alta Formazione: al via il 19 marzo

Venezia-Mestre – Si terrà sabato 19 marzo, presso il Campus di Mestre dello Iusve, il primo incontro della Scuola di Alta formazione all’impegno sociale e politico, promossa dai Salesiani Cooperatori e dagli Exallievi di Don Bosco con il supporto didattico dello Iusve; per l’occasione gli studenti della prima edizione del 2021 presenteranno i loro progetti e verrà consegnato loro un attestato di partecipazione; l’occasione sarà utile per tenere a battesimo l’inizio della prima lezione della seconda edizione 2022 con la presentazione del corso da parte del prof. Lorenzo Biagi, Direttore scientifico. All’evento si registrerà anche la presenza di Don Nicola Giacopini, Direttore Iusve;  Carlo Pellegrino, consigliere mondiale associazione Salesiani Cooperatori Regione Italia-Medio Oriente e Malta; Giovanni Costanza, Presidente Federazione Italiana Exallievi/e di Don Bosco ed il prof. Cristiano Chiusso, coordinatore didattico del corso. L’evento sarò moderato da Valerio Martorana e Marina Busso.

Vatican News – Expo Dubai 2020: la missione delle università per salvare la Terra

Dal sito di Vatican News.

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Sono volati nella Perla del Deserto, per l’incontro internazionale con le università sostenibili, 16 studenti dell’Istituto Universitario Salesiano di Venezia (IUSVE) accompagnati dal direttore don Nicola Giacopini, nell’ambito della Global Goals Week. Il loro contributo ha preso forme diverse: dalla presentazione di un progetto di comunicazione social legato ai temi della sostenibilità, alla lotta all’inquinamento, fino all’ecologia integrale e alla proposta di installazioni fisiche interattive in ambito di visual green communication, rivolte ai visitatori di Expo. Accanto a IUSVE e alla RUS, anche Vatican News per raccontare il presente e il futuro di quella Casa comune che non appartiene a nessuno se non a ciascuno e che va ricostruita, mattone dopo mattone, con le tante e nuove forme di ‘cemento’ di cui il Papa parla nella sua enciclica, Laudato si’.

Le sfide

Vista dall’alto Expo2020 ha la forma di un fiore, simbolo di bellezza, con tre petali principali che corrispondono ad altrettante aree tematiche, cuore dell’esposizione: mobilità, opportunità, sostenibilità. Orientamento, quest’ultimo, che si traduce spesso in prassi trasformative molto concrete visto, ad esempio, che all’interno dell’area, che misura poco più di quattro chilometri quadrati, i trasferimenti di persone e merci sono esclusivamente pedestri, elettrici o a pedali e che i pannelli solari installati sui tetti degli edifici producono con una capacità totale combinata di 5,5 megawatt. Per coinvolgere maggiormente i visitatori in un processo di consapevolezza rispetto alle emissioni di carbonio, gli organizzatori di Expo Dubai 2020 hanno creato inoltre la piattaforma “Seeds of change” che permette, da un lato, di narrare progetti innovativi nell’ambito della sostenibilità, dall’altro di partecipare alla loro diffusione mediante votazione online o condivisione sui social. Gli accorgimenti per rendere più sostenibile l’esposizione universale a lungo termine sono, ad esempio, la realizzazione di molti edifici permanenti nel rispetto dei criteri della rigorosa certificazione Leed (Leadership in Energy and Environmental Design) o lo studio promosso dal Centro per la sostenibilità, attraverso la ricerca e l’educazione della Modul University Dubai sull’impatto che il turismo ha avuto nei mesi di operatività di Expo Dubai 2020, per ricavarne indicazioni pratiche volte a ottimizzare flussi e consumi in ottica di turismo sostenibile.

L’impegno della Rus nella sostenibilità

La Rete delle università per lo sviluppo sostenibile (Rus) è nata nel 2016 dalla volontà di un comitato promotore composto da Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, Università degli Studi di Milano, Università Bicocca, Università di Verona, Università di Bologna, Università di Parma, Università di Trento, Università Ca’ Foscari di Venezia, Università di Bari e Politecnico di Bari, con lo scopo di diffondere la cultura e le buone pratiche di sostenibilità sia all’interno che all’esterno degli atenei. La sua presenza a Expo Dubai 2020 si spiega dunque con l’intenso impegno in quest’ambito volto a realizzare un mondo più pulito e sostenibile. “Mancano otto anni al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 – spiega Patrizia Lombardi, presidente della Rus – e riteniamo che le università abbiano un ruolo fondamentale da giocare in questa partita, possano fare la differenza grazie proprio alla forza della partnership tra atenei”.

Nuove energie

Ma le attività della Rus non si fermano solo alla diffusione e condivisione di linee guida e buone pratiche, piuttosto si trasformano in processi propulsivi di nuove energie, come nel caso del biennio di preparazione all’evento “Universities in action for the UN 2030 Agenda” che si è tenuto a Expo Dubai 2020 il 18 gennaio scorso al Padiglione Italia.  L’evento, patrocinato dalla Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui) e dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, ha fornito linee programmatiche per il contributo che le università italiane possono dare a processi di sostenibilità grazie agli interventi dei ministri Maria Cristina Messa ed Enrico Giovannini, di Maurizio Tira, delegato per gli affari internazionali della Crui e di Alyssa Gilbert, presidente del COP26 Universities Network. Oltre alla loro presenza, il forum ha potuto contare sulla presentazione di idee innovative e creative proposte da alcuni studenti in rappresentanza degli oltre 600 coetanei coinvolti in questo evento.

La mobilità sostenibile in ambito universitario

Uno dei settori nei quali risulta urgente l’azione, anche in seguito al cambiamento di abitudini e prassi adottate per le misure di contenimento del contagio da Covid-19, è quello della mobilità sostenibile. “Ci sono fondamentalmente quattro tipi di interventi – spiega Matteo Colleoni, coordinatore nazionale del gruppo di lavoro ‘Mobilità’ della Rus – che le università possono mettere in atto per migliorare la sostenibilità in questo ambito specifico. Il primo riguarda il convenzionamento con i servizi di trasporto pubblico, affinché vengano utilizzati sempre di più da parte degli studenti e del personale. Ci sono poi, le politiche di restrizione, ovvero le limitazioni, ad esempio, nell’uso degli spazi pubblici dell’università per parcheggiare auto private, così da spingere a utilizzare questi spazi per le auto ibride e veicoli elettrici in generale. Un terzo tipo di azioni le abbiamo definite ‘politico-organizzative’, ovvero pratiche di riorganizzazione dello spazio dei campus ma anche degli orari. Basti pensare, tanto per fare un esempio riferito a questo periodo pandemico, all’importanza che ha avuto la riorganizzazione dei tempi di inizio e fine lezione per poter evitare i momenti di picco dell’uso dei mezzi pubblici. L’ultimo tipo – conclude Colleoni – è rappresentato dalle politiche innovative e di ricerca sulla mobilità sostenibile. In questo ambito le università attivano percorsi di ricerca in generale ma anche in collaborazione con le imprese”.

La Rus in relazione alla Laudato si’

“La particolarità della Rus – spiega Paola Biglia –  coordinatrice della segreteria organizzativa della Rete – è sicuramente il suo aspetto di coralità a livello universitario che consente di condividere le proprie esperienze migliori sia per rendere i campus più sostenibili da un punto di vista ambientale e sociale, sia per estendere sui territori di pertinenza proposte trasformative che possano avere una ricaduta nelle azioni di terza missione a livello di sostenibilità. Si tratta di alzare la qualità anche a livello di relazioni, proprio come viene ricordato nella Laudato si’, nella presa di coscienza che siamo tutti parte della stessa Casa comune. A livello di Rus  – prosegue Biglia – vorremmo far percepire a tutti di appartenere alla stessa rete, a partire dal personale tecnico amministrativo sino a giungere al personale docente, ciascuno con la propria peculiarità, unendo le forze in una direzione comune. Il gruppo di lavoro ‘Cambiamenti climatici’ della Rus ha perciò predisposto alcune linee guida molto chiare per progettare piani di decarbonizzazione, cosicché ogni ateneo o qualsiasi altro ente possa pianificare la propria riduzione delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera”.

Tra i giovani presenti al forum “Universities in action for the UN 2030 Agenda” anche 16 studenti dell’Istituto universitario salesiano di Venezia (Iusve). Il direttore, don Nicola Giacopini, ha motivato così lo sforzo che l’ateneo veneto ha dedicato a questa missione: “da ormai due anni lo Iusve è impegnato nel progetto ‘Ecologia integrale nuovi stili di vita’ che mira a valorizzare la cura e la custodia della Casa comune, seguendo l’invito proposto da Papa Francesco nella Laudato si’. Grazie al sostegno del progetto Deutsche Post Stiftung, abbiamo potuto partecipare a questa missione universitaria anche con una rappresentanza di studenti che fanno parte del Green Team, un gruppo di animazione che promuove pratiche trasformative legate all’ecologia integrale. La forza dei giovani nella conversione ecologica non può e non deve essere sottovalutata”.

*Redazione Cube Radio – Dubai

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