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RMG – Programmi e progetti per il 150° anniversario delle missioni salesiane (2025)

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – “Dalla lettera apostolica Maximun illud (1919) al decreto conciliare Ad gentes (1965)” è il tema di studio del Convegno Internazionale promosso dall’Istituto Storico Salesiano (ISS) di Roma, in collaborazione con la Facoltà di Teologia dell’Università Pontificia Salesiana in occasione del 150° delle missioni salesiane (1875-2025).

L’evento avrà luogo il 2-3 maggio 2025 nel campus della stessa Università. Sono previsti numerosi contributi offerti da studiosi, salesiani e non salesiani, provenienti da varie parti del mondo.

Nel quadro complesso delle politiche vaticane circa le missioni ad gentes nel periodo considerato, spesso collegate a forme di colonialismo, verranno trattate numerose tematiche relative all’azione missionaria svolta dalla Società Salesiana nei vari continenti.

Il Convegno è aperto a tutti e sarà possibile prenotare l’ospitalità presso la medesima università salesiana. Programma ed ulteriori informazioni saranno diffuse prima dell’estate.

Sempre sul tema missionario, nel corso della primavera ed autunno dello 2025, sono pure programmati cinque Seminari Continentali promossi dalle sezioni dell’Associazione Cultori Storia Salesiana (ACSSA) di Africa-Madagascar, America, Asia Sud, Asia Est-Oceania ed Europa. L’ACSSA approfondirà il tema dell’attività missionaria non soltanto rivolta ad gentes, ma anche indirizzata alle Chiese locali in prospettiva missionaria, abbracciando, con i Salesiani, l’azione svolta dalle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) e da altri rami religiosi della Famiglia Salesiana. Tranne una data ancora da fissare, le altre sono già definite e comunicate.

È prevista la partecipazione attiva di circa 100 persone fra Salesiani di Don Bosco, FMA, membri della Famiglia Salesiana. I risultati confluiranno successivamente nel Convegno Internazionale previsto per l’anno 2027, in Brasile, per commemorare e rivivere in questa maniera la prima spedizione missionaria delle FMA.

don Francesco Motto,
Direttore Emerito dell’Istituto Storico Salesiano

“Il sogno che fa sognare”: la lettura critico-storica di don Francesco Motto, Direttore Emerito dell’Istituto Storico Salesiano

Dall’agenzia ANS.

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Un’autentica chiamata di Dio fatta nel 1824 a un bambino e raccontata cinquant’anni dopo, con il linguaggio della maturità, quasi un copione riassuntivo di un’esistenza tutta spesa per le nuove generazioni nel nome di Gesù e di Maria.

Visto da uno storico, il “sogno dei nove anni” di don Giovanni Bosco ha i contorni del fatto vero e la potenza evocativa di una pagina letteraria.

La sera di lunedì 22 gennaio, lo ha spiegato a Torino, presso la Basilica di Maria Ausiliatrice, don Francesco Motto, SDB, Direttore emerito dell’Istituto Storico Salesiano (ISS), e autore di numerosi libri e ricerche.

L’incontro è stato introdotto e concluso dal Rettore della Basilica, don Michele Viviano, ed è stato moderato dal giornalista Alberto Chiara, caporedattore di Famiglia Cristiana.

Don Motto, nella sua relazione puntuale e documentata, ha citato testimoni, scritti e interpretazioni.

“Non si trattò di un sogno unico – ha concluso –: riapparve, con varianti anche significative, vent’anni dopo all’inizio della sua missione sacerdotale (1844) e ancora successivamente, fino al 1887, al momento della celebrazione davanti al quadro di Maria Ausiliatrice nella chiesa del Sacro Cuore a Roma, quando, a pochi mesi dalla morte, scoppiò a piangere vedendo avverarsi le ultime parole della ‘donna di maestoso aspetto’ del sogno: ‘A suo tempo tutto comprenderai’. Si tratta dunque di un complesso di sogni-visioni disseminati lungo la sua vita”.

Di quel sogno, oggi, rimane l’eredità sempre attuale: l’impegno verso i giovani, tutti, ma soprattutto quelli alle prese con difficoltà pratiche, morali o spirituali; il metodo preventivo, tuttora valido, intessuto di “mansuetudine” e di “carità”; e una fede che si trasmette più con l’esempio che con verbosi discorsi.

Per quanti volessero rivivere la serata con don Motto, il video della diretta resta sempre disponibile sul canale YouTube della basilica.

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RMG – Pubblicata l’edizione n° 81 della rivista Ricerche Storiche Salesiane

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – È stato pubblicato il n° 81, relativo al semestre luglio-dicembre 2023, di “Ricerche Storiche Salesiane” (RSS), la rivista semestrale di storia religiosa e civile, pubblicata dall’Istituto Storico Salesiano (ISS). La rivista RSS copre una vasta gamma di argomenti, dalla storia missionaria ed educativa alle pubblicazioni periodiche salesiane, offrendo una prospettiva approfondita sulla ricchezza e la diversità dell’eredità salesiana.

La rivista accoglie, nel settore STUDI di questo numero, quattro saggi:

Il primo contributo è di Giovanni Caputa che presenta Don Alfredo Sacchetti e la “Catholic Near East Welfare Association” per gli orfani armeni accolti a Betgamāl. Negli anni 1896-1936 i Salesiani della Palestina diedero rifugio nelle case di Betlemme, Betgamāl, Nazaret, a un centinaio di ragazzi Armeni, scampati ai noti massacri. Dal 1913 al 1938, don Alfredo Sacchetti fu il coordinatore di questa complessa operazione, prima assecondando le iniziative di Papa Benedetto XV, poi in stretta collaborazione con la neonata “Catholic Near East Welfare Association”, con Papa Pio XI e il suo Segretario di Stato Pietro Gasparri. Come loro uomo di fiducia, don Sacchetti, mise in moto un progetto a lungo termine, comprendente avviamento al lavoro professionale o agricolo, e formazione cristiana, anche in prospettiva vocazionale. Infatti, animato da una visione utopica, intravedeva cambiamenti rapidi nella situazione politica e un promettente avvenire per l’opera di don Bosco in un’Armenia liberata. L’articolo espone i risultati di uno studio condotto su documenti coevi di archivio, finora inediti, confrontati con pubblicazioni contemporanee di storiografia sui massacri di cui fu vittima il popolo armeno.

Segue il saggio di Nestor Impelido: Don Antonio Cavoli e le Suore della Carità di Gesù. Alcune note sul ruolo di don Antonio Cavoli. Don Cavoli ebbe certamente un ruolo cruciale nella nascita e nello sviluppo delle Suore della Carità di Gesù, che saranno di fatto la sua principale preoccupazione nel suo lavoro missionario. L’analisi racconta la formazione di questa congregazione autoctona e parla della creazione dell’Ospizio sorto quando invitò i membri del Circolo Immacolata a prendersi cura dei poveri e degli ammalati. Ciò contribuì all’incremento e alla diffusione della Caritas tra i suoi membri e li rese storicamente coinvolti nell’opera missionaria salesiana.

Il terzo contributo, di José Luiz Lima de Mendonça Jr, indaga su: I programmi d’insegnamento di lingua latina per le scuole ginnasiali e liceali salesiane (1887-1908) nel contesto didattico-pedagogico italiano. In questo articolo si cerca di analizzare e interpretare i Programmi d’Insegnamento della lingua latina delle scuole ginnasiali e liceali salesiane pubblicati tra il 1887 e il 1908. L’indagine si sviluppa a partire da una riflessione sulle proposte di letture, di autori e di libri di testo contenute nei Programmi di latino dei collegi salesiani del periodo preso in considerazione, cercando in questo modo di scorgere l’impostazione didattico-pedagogica e programmatica della scuola classica salesiana. Lo studio è diviso in tre parti: la prima offre una panoramica generale sulla scuola classica di fine ottocento; la seconda, invece, analizza la prassi metodologica e didattica del latino nei Ginnasi e nei Licei salesiani del periodo; la terza cerca di mostrare l’importanza dei Programmi d’Insegnamento (1887-1908) per l’uniformità didattico-pedagogica nelle scuole salesiane.

Questo settore si chiude con l’articolo di Kamil Pozorski dedicato a: La nascita e l’evoluzione della rivista Compagnie 1949-1966. La rivista Compagnie, promossa dalla Congregazione salesiana, aveva come scopo principale l’animazione delle proprie associazioni giovanili servendo allo stesso tempo come strumento di animazione delle attività educative organizzate dai salesiani negli anni 1949-1966. Diciotto annate della rivista diventano una pagina importante nella storia della pubblicistica periodica salesiana. L’articolo analizza la nascita della rivista e la sua evoluzione in un contesto di continui cambiamenti socio-culturali ed ecclesiali, fino al Concilio Vaticano II e la trasformazione della rivista Compagnie in un nuovo periodico intitolato: Note di Pastorale Giovanile. Dalla lettura della rivista Compagnie emerge un grande impegno dei redattori e la loro preparazione culturale a servizio dei destinatari. La pubblicistica salesiana di quegli anni dimostra inoltre una solida coesione tra il pensiero scientifico, rappresentato dagli autori, di provenienza accademica, e la prassi educativa espressa negli articoli scritti dai salesiani impegnati direttamente sul campo dell’educazione.

Nel settore FONTI è presentato un testo originale:

Lo studioso salesiano don Aldo Giraudo ha elaborato criticamente I manoscritti autografi delle conferenze di don Bosco ai cooperatori salesiani di Roma e Torino (1878-1883). Il regolamento dei Cooperatori apparve in versione definitiva nel 1876. In esso erano previste due conferenze annuali, finalizzate alla sensibilizzazione e all’informazione per promuovere il sostegno morale ed economico dell’opera salesiana. Viene qui riportata l’edizione critica dei manoscritti di don Bosco relativi a quattro conferenze da lui presiedute a Roma (29 gennaio 1878 e 5 aprile 1880) e a Torino (16 maggio 1878 e 25 gennaio 1883). Sono gli unici autografi italiani che ci restano relativi a questi eventi. Nella loro sinteticità documentano l’abilità comunicativa del santo, la sua visione della missione del Cooperatore salesiano e il modo e la cura con cui egli organizzava tali riunioni.

Nel settore PROFILI la ricercatrice Genevieve Khaiñ presenta un personaggio di rilevante valenza per la conoscenza della storia d’espansione missionaria della Congregazione Salesiana in Asia: Venerable Monsignor Stephen Ferrando (1895-1978).

Nel settore NOTA vi sono tre contributi. Il primo di Francesco Casella: Cento anni di presenza salesiana a Taranto (1921-2021). Il secondo di William John Dickson: Note on the BookFrancesco Scaloni (1861-1926). Son rôle fondateur en plusieurs pays et sa pensée pédagogique et sociale. L’ultimo è di Petr Zelinka: Appunti sul volume “Salesiáni Dona Boska v Československu (1924-1939)”.

Nel settore RECENSIONI sono state recensite pubblicazioni sugli argomenti relativi alle personalità ed all’attività salesiane: Francesco Motto – Grazia Loparco (a cura di), Volti di uno stesso carisma. Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice del XX secolo. (= ACSSA – Studi, 10). Roma, LAS 2021; Grazia Loparco – Angela Marzorati, Le Figlie di Maria Ausiliatrice nel mondo (1872-2022). L’educazione per immagini. Pubblicazione nel 150°. The Daughters of Mary Help of Christians in the world (1872-2022). Education through images. Publication in the 150th. Las Hijas de María Auxiliadora en el mundo (1872-2022). Educación por imágenes. Publicación en el 150. Teramo, Edizioni Palumbi 2022; Peter Gonsalves, Don Bosco’s peace culture. A theory-based study of his response to conflicts. (= CSDB – Studi e Strumenti, 6). Roma, LAS 2022; Jarosław Wąsowicz, Defensor Ecclesiae Arcybiskup Antoni Baraniak (1904-1977). Salezjańskie koleje życia i posługi Metropolity Poznańskiego [Defensor Ecclesiae Arcivescovo Antoni Baraniak (1904-1977). Vicissitudini salesiane della vita e del servizio di Metropolita di Poznań]. Warszawa, Instytut Pamięci Narodowej – Komisja Ścigania Zbrodni przeciwko Narodowi Polskiemu. Oddział w Warszawie 2022; Bogdan Kolar, Zgodba «rajske Radne». Ob stoletnici ustanovitve salezijanske inšpektorije sv. Cirila in Metoda. [La storia della “Radna paradisiaca”. In occasione del centenario della fondazione dell’Ispettoria dei SS. Cirillo e Metodio]. Ljubljana, Salve 2022; Jose Varickasseril – Abraham M. Antony (ed.), Being Salesians Today. Shillong, Vendrame Institute Publications 2022; Ana María fernández, Isleñas. La crónica de las Hijas de María Auxiliadora en la Casa de Malvinas 1907-1942. Texto integral. 1a. edición bilingüe. Ciudad Autónoma de Buenos Aires, Ediciones Don Bosco 2023.

Nel settore SEGNALAZIONI si presenta il volume di Jesús Graciliano González Miguel, Los once primeros capítulos generales de la congregación salesiana. Madrid, CCS 2021.

A cura di don Stanislaw Zimniak, caporedattore delle RSS.

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Ammodernamento del sito dell’ISS e dell’ACSSA: un’iniziativa per conservare e rendere più accessibile la storia

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Da giovedì 30 novembre è online il nuovo sito dell’Istituto Storico Salesiano (ISS) e dell’Associazione Cultori di Storia Salesiana (ACSSA). Il progetto di realizzazione del nuovo sito è durato diversi mesi e ha richiesto un grande lavoro di ricerca per garantire che tutte le informazioni fossero presentate in modo obiettivo, intuitivo e facilmente accessibile.

Il sito dell’ISS e dell’ACSSA – che è rimasto allo stesso indirizzo di prima: https://iss-acssa.org – è uno spazio di grande collaborazione, conoscenza, ricerca e archiviazione di produzioni rilevanti per la Famiglia Salesiana e la società nel suo complesso. Pertanto, deve essere in grado di comunicare tutta l’importanza dell’Istituto e dell’Associazione, la storia, le équipe di lavoro, le azioni, gli eventi e le notizie, così come tutte le ricerche pubblicate.

Un sito web con un design moderno, infatti, può avere un maggiore impatto, già a livello visivo, sul pubblico, e così fargli comprendere appieno tutto ciò che l’Istituto e l’Associazione rappresentano.

I curatori di questo servizio hanno così elencato i vantaggi del processo realizzato:

–     Conservazione digitale: l’ammodernamento del sito è servito non solo ad aggiornare l’estetica, ma anche ad implementare tecnologie che garantiscano la conservazione digitale di documenti e archivi storici.

–     Accessibilità globale: la nuova struttura del sito è stata progettata con un’attenzione particolare all’accessibilità globale. I visitatori provenienti da diverse parti del mondo potranno esplorare i ricchi contenuti storici in modo intuitivo e coinvolgente. “Una migliore esperienza di navigazione per l’utente rende la navigazione più intuitiva e accessibile – elemento importante per attrarre e fidelizzare i visitatori” hanno spiegato Robert Macus e Giselli Ribeiro, della squadra che ha curato l’aggiornamento del sito.

–     Integrazione multicanale: il gruppo incaricato della modernizzazione ha cercato di integrare strategie quali la creazione di contenuti ottimizzati per i motori di ricerca e l’implementazione di strumenti interattivi per coinvolgere il pubblico. “I motori di ricerca apprezzano siti web aggiornati e ottimizzati. La modernizzazione non solo migliora il posizionamento nei risultati di ricerca, ma facilita anche la scoperta del sito da parte di un nuovo pubblico interessato alle attività dell’Istituto e dell’Associazione” hanno aggiunto ancora Macus e Ribeiro.

–     Esperienza utente migliorata: il nuovo sito web è stato sviluppato con un approccio incentrato sull’utente, garantendo una migliore esperienza di navigazione. “Con il crescente utilizzo di dispositivi mobili, un sito web modernizzato deve essere reattivo, adattandosi alle diverse dimensioni dello schermo. Ciò garantisce che le informazioni siano accessibili indipendentemente dal dispositivo utilizzato, aumentando la comodità per gli utenti” concludono i due specialisti.

Nel complesso, la modernizzazione del sito web dell’ISS e dell’ACSSA non solo fornirà una presenza online aggiornata, ma un’iniziativa atta a garantire che il ricco patrimonio storico salesiano sia preservato, promosso e reso accessibile alle generazioni presenti e future, assicurando la sua identità carismatica.

Inoltre, tale ammodernamento aprirà anche le porte ad un maggiore impatto dell’ISS e dell’ACSSA, al coinvolgimento della comunità e al raggiungimento dei loro obiettivi istituzionali. Si tratta di un passo fondamentale per garantire che la rilevanza e l’influenza delle due istituzioni crescano in linea con i progressi tecnologici della società contemporanea.

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Riunione della Presidenza dell’Associazione Cultori di Storia Salesiana (ACSSA)

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Nei giorni 28-29 ottobre 2023, a Roma, si è svolta la riunione della Presidenza mondiale dell’Associazione Cultori di Storia Salesiana (ACSSA). Per l’occasione sono convenuti a Roma tutti i Consiglieri regionali dell’Associazione, tranne quello per l’Asia Sud, assente per motivi burocratici, che però ha partecipato ugualmente ai lavori collegandosi da remoto.

Erano presenti, pertanto: suor Maria Maul, Figlia di Maria Ausiliatrice (FMA), Presidente; suor Maria Imaculada Da Silva, FMA, e il sig. José Sobrero Bosch, Salesiano di Don Bosco (SDB), Consiglieri per l’America; suor Maria Rohrer, FMA, e suor Inácia Chaquisse, FMA, Consigliere per l’Africa-Madagascar; don Mathew Kapplikunnel, SDB (collegato da remoto), Consigliere per l’Asia Sud; don Nestor Impelido, SDB, Consigliere per l’Asia East-Oceania; suor Paola Cuccioli, FMA, e don Bogdan Kolar, SDB, Consiglieri per l’Europa; don Thomas Anchukandam, SDB, Direttore dell’Istituto Storico Salesiano (ISS); e don Stanisław Zimniak, SDB, Segretario-Tesoriere dell’ACSSA.

La Presidenza ha verificato la prima delle sei tappe di preparazione ed organizzazione dei cinque Seminari Continentali (da realizzare entro l’anno 2025) e del Convegno internazionale (da concretizzare nell’anno 2027). L’argomento vincolante per tutti questi eventi è lo studio delle missioni salesiane nel mondo. Tale scelta è motivata dalle ricorrenze dei 150 anni dalla prima Spedizione Missionaria SDB (1875) e dei 150 anni della prima spedizione missionaria delle FMA (1877). S’intende di valorizzare questi due anniversari con ricerche e studi che saranno presentati nel corso dei seminari continentali e del congresso internazionale, e a tal fine si sono condivisi gli argomenti e i nomi dei ricercatori.

Successivamente si è iniziata a programmare la seconda tappa, da cui emergerà una prima elaborazione dei risultati delle ricerche.

Si sono condivise anche le attività delle sei Sezioni Nazionali: Argentina, Brasile, India, Italia, Spagna e Polonia.

Si è pensato di organizzare una mostra o un filmato sulle missioni SDB-FMA, ma il progetto è sembrato troppo ambizioso per l’Associazione, che ha risorse di personale ed economiche limitate. Tuttavia, vista la bontà dell’idea, sembra opportuno almeno condividerla con i governi centrali di entrambe le Congregazioni, affinché possano valutare l’opportunità di una possibile realizzazione.

I membri dell’Istituto Storico Salesiano (sede di Roma) presenti hanno condiviso l’organizzazione del convegno internazionale che stanno organizzando sempre in occasione del giubileo delle missioni salesiane, che sarà organizzato unicamente dai Salesiani sulla loro azione missionaria.

Come già in altre occasioni, è stata ribadita la necessità di aggiornare e rendere più moderno il sito https://iss-acssa.org/, sia attraverso una veste grafica aggiornata, sia introducendo le voci nelle lingue più diffuse all’interno della Famiglia Salesiana (italiano, spagnolo, inglese, portoghese e francese). Suor Imaculada Da Silva e la sua équipe hanno fatto un eccellente lavoro, che è già visibile.

Si sono anche presi in esame l’effettivo coinvolgimento dei membri dell’associazione nelle previste attività statuarie e la situazione economica dell’Associazione. In tal senso si è cercato di prevedere la copertura delle spese per gli eventi programmati e per la pubblicazione delle ricerche. Si rifletterà poi sul bilancio preventivo una volta che verranno definiti, almeno in linea di massima, i costi da sostenere.

È sembrato importante riprendere la divulgazione delle attività dell’ACSSA non solo attraverso il sito, ma anche riprendendo la pubblicazione del “Notiziario Informativo ACSSA”, anch’esso rivisto nella grafica e nell’impostazione, che sarà pubblicato a scadenza annuale.

Si è sentita la necessità di condividere maggiormente le attività dell’ACSSA con i Superiori, sia delle FMA sia dei SDB, e di farla conosce anche agli altri rami della Famiglia Salesiana, auspicando, da questi ultimi, un maggior coinvolgimento nelle ricerche della loro storia. Per questo è stata redatta una lettera, a loro indirizzata.

Si sono prese anche in esame le domande dei nuovi candidati. Sono stati ammessi, pertanto suor Sandra Vitalia Armijos Salazar, FMA, dall’Ecuador; e don José Pereira Lima Filho, SDB, dal Brasile.

La presidenza ha incontrato, inoltre, presso la Casa Generalizia delle FMA, la Segretaria generale, suor Maria Luisa Nicastro, e le responsabili dell’Archivio Centrale, che hanno illustrato il materiale custodito e i criteri e la metodologia di conservazione, catalogazione e condizionamento. Il sig. Marco Bay, nuovo Direttore dell’Archivio Salesiano Centrale, e don Guido Garino, Segretario Generale dei SDB, (resosi presente online) hanno illustrato da parte loro la situazione dell’Archivio Centrale SDB.

Le FMA, infine, hanno presentato gli eventi culturali di rilievo, che si svolgeranno nel 2024, per ricordare il centenario della morte di Madre Caterina Daghero (1856-1924), prima Superiora Generale a succedere alla co-fondatrice dell’Istituto, Madre Mazzarello.

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Ricerche Storiche Salesiane n°80

Dal sito InfoANS.

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È stato pubblicato il numero 80, relativo al semestre gennaio-giugno 2023, di “Ricerche Storiche Salesiane” (RSS), la rivista semestrale di Storia religiosa e civile, pubblicata dall’Istituto Storico Salesiano (ISS).

La rivista accoglie, nel settore STUDI di questo numero, tre saggi:

Il primo contributo è dello studioso spagnolo Alberto Payá Rico che esamina un argomento sotto alcuni aspetti di una certa attualità per oggi: Don Bosco nell’opera di Cesare Lombroso (1896-1900): criminologia e sistema educativo salesiano. L’opzione decisiva del sacerdote Giovanni Bosco per i giovani poveri a rischio, che si aggirano per Torino senza fissa dimora, senza famiglia e senza occupazione, è inquadrata in questo studio di Criminologia. E si seguirà tale approccio, proprio perché la Criminologia nasce come scienza nell’Italia settentrionale, nella seconda metà del XIX secolo, di pari passo con la Scuola Positivista, focalizzando l’interesse del delitto sull’autore del reato. L’avanzamento, il consolidamento e lo sviluppo dell’opera di don Bosco sono stati testimoni dei grandi passi avanti che, parallelamente, hanno fatto la Criminologia, la “scienza penitenziaria”, il Diritto Penale, ecc. La fase creativa e la maturità dottrinale di Cesare Lombroso, “padre della criminologia”, coincise nel tempo con il decennio in cui don Bosco, “padre della gioventù”, completò la creazione dell’opera salesiana e iniziò la sua grande espansione. Lo studio si propone di “unire” nel tempo l’opera educativo-preventiva di don Bosco con l’allora “nuova scienza” della Criminologia. Il famoso criminologo Lombroso e il santo dei giovani hanno lavorato con passione nei rispettivi ambiti nella città di Torino. Benché diverse le loro visioni circa i criminali, Lombroso riconobbe nella sua grande opera “L’uomo delinquente”, il valore indiscutibile della figura di don Bosco e dell’opera salesiana quando si tratta di prevenire e curare la criminalità.

Segue il saggio della ricercatrice Silvia OmenettoPer una “Geografia delle missioni” salesiane: una prima sistematizzazione scientifica dei contributi geografici compiuti in Argentina. La sua indagine prende le mosse dallo scritto Missioni salesiane: contributi geografici edito all’interno del volume Missioni Salesiane 1875-1975. Studi in occasione del centenario. L’intento principale è di riflettere sulla descrizione compiuta dall’autore, nonché curatore del volume, Eugenio Pietro Scotti, e sulla sua affermazione riguardo la dubbia scientificità̀ attribuita alle attività̀ non strettamente religiose ed educative svolte dai Salesiani nel primo centenario della loro opera oltreoceano. Tale considerazione appare controversa e ancora irrisolta. In altre parole, necessita di essere affrontata con uno sguardo attento alla Geografia nazionale e ai suoi studi sull’attività missionaria. Pertanto, unitamente alla rassegna delle relazioni sul tema presentate nell’ufficialità dei XXXII Congressi Geografici italiani avvicendati dal 1892 al 2017, si approfondiranno alcuni degli esempi riportati da Eugenio Pietro Scotti grazie ad un lavoro di ricerca storico-geografica svolto dal 2014 al 2017 tra Italia e Argentina. In conclusione si dimostrerà come l’apporto geografico dei Salesiani fatto di esplorazioni, di annotazioni sulla morfologia dei territori attraversati e di disegni cartografici – ma non solo – possieda un contenuto scientifico e costituisca un campo di ricerca geografico consolidato, ancora aperto a nuove indagini.

Questo settore chiude l’articolo di Angelo Giuseppe Dibisceglia dedicato a Don Antonio Palladino a Cerignola: nel centenario della nomina (1922-2022) a “direttore diocesano dei Cooperatori salesiani”. Lpo studioso rilegge, dal punto di vista storico, l’impegno del venerabile Antonio Palladino (1881-1926), sacerdote delle allora diocesi unite di Ascoli Satriano e Cerignola e parroco nella chiesa di San Domenico, fra il 1896, anno dell’ammissione fra i Cooperatori salesiani, e il 1922, anno della nomina a direttore diocesano dell’associazione. Sfogliando le pagine del “Bollettino Salesiano” emerge una profonda sintonia fra l’impegno profuso dal presbitero per la promozione umana dei suoi parrocchiani e le iniziative suggerite dal periodico, che costituì l’organo di coordinamento “per i cooperatori delle opere e missioni di don Bosco”.

Nel settore FONTI è presentato un testo originale:

Lo studioso salesiano don Aldo Giraudo ha elaborato criticamente il Discorso di don Bosco all’Accademia dell’Arcadia (Roma, 14 aprile 1876). La sera del Venerdì Santo 1876, nella sede dell’accademia romana dell’Arcadia, don Bosco tenne un discorso sulle sette ultime parole di Cristo sulla croce. Erano presenti “non meno di quattrocento persone”, appartenenti all’élite della Capitale. I manoscritti superstiti documentano l’estrema cura dedicata alla preparazione del testo e il suo faticoso processo creativo, che la presente edizione critica restituisce. Il santo si ispirò ad una fonte – le Annotazioni sopra le feste di nostro Signore del card. Lambertini – ma impresse al discorso un suo stile inconfondibile. Nel corpo della conferenza, dopo un’introduzione sul significato del termine Golgota e la rievocazione scenica della crocifissione, vengono commentate le singole parole del Cristo morente e i prodigi avvenuti alla morte del Salvatore. L’ampia perorazione finale, che è specchio dei sentimenti dell’oratore e della compagine cattolica in quella precisa temperie storica, si conclude con un appassionato appello a schierarsi compatti “intorno al degno successore di Pietro… l’incomparabile Pio IX”.

Nel settore PROFILI sono presentati due tratteggi:

Il primo è di Stanisław Zimniak, realizzato In memoriam di don José Manuel Prellezo García (1932-2023). Questi fu docente all’Università Pontificia Salesiana e stretto collaboratore dell’Istituto Storico Salesiano, nonché il suo direttore. Invece il secondo è di Giorgio Rossi che presenta un personaggio di rilevante valenza per la vita della Congregazione Salesiana: Francesco Tomasetti (1868-1953): da “caro Franceschino” di don Bosco a Procuratore Generale.

Nel settore NOTA:

Vi è solo un contributo di David Franco Córdova: La edición conmemorativa por el centenario de la Basílica de María Auxiliadora de Lima (1921-2021).

Nel settore RECENSIONI:

Sono state recensite pubblicazioni sugli argomenti relativi alle personalità ed all’attività salesiane: Kamila Novosedlِíková, Le suore salesiane Slovacche. S.l., Jafin s.r.o. 2018; Zlatko Kubanovič, Historický náhľad do dejín slovenských saleziánov. Od dona Bosca do roku 1924 [Uno sguardo alla storia dei Salesiani slovacchi. Da Don Bosco all’anno 1924]. Bratislava, Vydavateľstvo Don Bosco, 2019; Ana María Fernández – Iván Ariel Fresia (coords.), Cultura, Sociedad e Iglesia. Figuras históricas significativas e innovadoras en la Argentina, siglo XX. Buenos Aires – Rosario, Ediciones Don Bosco & Prohistoria Ediciones 2020; Jarosław Wąsowicz, Ksiądz Piotr Głogowski SDB (1904-1996), organizator parafii w Kobylance i jej wieloletni duszpasterz, kapłan wierny Prymasowi Tysiąclecia [Don Piotr Głogowski SDB (1904-1996), organizzatore della parrocchia di Kobylanka e suo parroco di lungo corso, sacerdote fedele al Primate del Millennio]. (= Seria biograficzna pod patronatem Archiwum Salezjańskiego Inspektorii Pilskiej, t. 6). Piła 2021; Juan Antonio Lázara, Ernesto Vespignani y la arquitectura sagrada. Buenos Aires, Ediciones Don Bosco 2021; Bruno Bertelli – Sandro Samaritani, Mons. José Borgatti. Vescovo della Patagonia, figlio della terra renazzese. Prefazione di don Ángel Fernández Artime, Rettor maggiore dei Salesiani. Cento, Baraldi Editore 2022; María Andrea Nicoletti – Marisa Malvestitti, Salesianos lingüistas en la Patagonia y Tierra del Fuego. Buenos Aires, Ediciones Don Bosco 2022.

Nel settore SEGNALAZIONI si presentano i seguenti volumi:

Pedro Poza Morillo (coord.), Salesianos Linares. 50 años contigo (1964-2014). Vol. I-II. Linares 2020, 1368 p. + Separata y fe de erratas, 4 p. (autoedición); Pierluigi Cameroni, Esteban Sándor. Mártir del Evangelio de la alégria. Madrid, Editorial CCS 2020.

A cura di don Stanisław Zimniak, caporedattore delle RSS

 

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Ricerche Storiche Salesiane n° 79

Dal sito InfoANS.

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È stato pubblicato il numero 79, relativo al semestre luglio-dicembre 2022, di “Ricerche Storiche Salesiane” (RSS), la rivista bimestrale di Storia religiosa e civile, pubblicata dall’Istituto Storico Salesiano (ISS).

La rivista accoglie, nel settore STUDI, quattro saggi:

L’articolo Il primo teologato salesiano nazionale in Spagna, El Campello? è il frutto della ricerca di don Fernando Ría García e don Pedro Ruz Delgado. Nella storiografia salesiana spagnola non era del tutto chiaro il ruolo svolto dall’opera salesiana di El Campello (Alicante) nel campo della formazione. Questo articolo intende chiarire l’argomento e il suo ruolo nella formazione teologica dei primi salesiani spagnoli. Con dati precisi dell’archivio centrale, e contando su altre fonti con l’ausilio di un totale di 140 note come apparato critico e la conoscenza dei loro autori, questo lavoro di ricerca chiarisce l’esistenza del primo Teologato Nazionale salesiano in Spagna con sede a Campello. Ne analizza le vicissitudini, i suoi alti e bassi fino alla sua traumatica soppressione nel 1931. La ricerca è articolata in due parti diseguali. Una prima, incentrata sul contesto salesiano e una seconda sulla vita e l’organizzazione del Teologato Nazionale, per concludere con alcune conclusioni finali.

Lo studio di don Aldo Giraudo La fondazione dell’Oratorio di Borgo San Paolo in Torino (1918). Un modello esemplare di azione salesiana nel primo dopoguerraNel dicembre 1918 si inaugurava a Torino l’Oratorio salesiano di Borgo San Paolo, periferia in rapidissima crescita demografica. La popolazione era composta da famiglie di operai immigrati che vivevano in condizioni precarie aggravate dalla guerra. L’inizio dell’opera avveniva alle soglie del “biennio rosso” (1919-1920), un periodo caratterizzato da lotte operaie, scioperi violenti e occupazioni armate di fabbriche. L’articolo collega la narrazione dell’avvio dell’Oratorio sia con le problematiche sociali del momento, sia col dibattito sulla necessità di aggiornare il modello oratoriano tradizionale. Si sentiva l’urgenza di strutturare una proposta formativa articolata in associazioni e circoli, più rispondente ai bisogni delle nuove generazioni. In pochi anni vennero fondati 20 diversi gruppi che coprivano le varie età (inclusi i padri di famiglia) e rispondevano a esigenze diverse. Nel 1925 membri di queste associazioni organizzate erano oltre tremila e l’Oratorio San Paolo risultò un esempio riuscito di rivitalizzazione intelligente e creativa dello spirito, del metodo e della missione oratoriana, riformulata nel nuovo contesto socio-economico e religioso di una città industriale.

La ricerca I disaccordi tra mons. Louis Mathias e don José Luis Carreño da una prospettiva storica è redatta da don Thomas Anchukandam. Con la Bolla Pontificia Ex primaevae ecclesiae di 13 novembre 1952, Papa Pio XII eresse l’arcidiocesi di Madras-Mylapore e nominò mons. Louis Mathias SDB come suo primo arcivescovo. Questo è stato il riconoscimento de facto da parte di Roma che la vitalità dinamica e la crescita significativa della Chiesa cattolica nella città devono molto al contributo incondizionato dei Salesiani di Don Bosco. Tuttavia, il modo apparentemente invasivo con cui l’arcivescovo promuoveva gli interessi dell’Arcidiocesi a scapito di quelli dell’Ispettoria e la sua tendenza a farsi coinvolgere in questioni che rientravano strettamente nella competenza dell’Ispettore, don José Louis Carreño, inevitabilmente portarono a delle divergenze tra questi due architetti delle opere salesiane nel sud dell’India. Questo articolo presenta le questioni più salienti su cui i due non potevano sentirsi d’accordo e le conseguenti controversie che portarono don Carreño a non essere nominato per un secondo mandato come Ispettore, cosa che lo portò alla decisione di lasciare l’Ispettoria nell’anno 1951.

Hendry Selvaraj Dominc è l’autore dell’ultimo articolo di questa sezione, intitolato: Dalla Missione di Madras all’Arcidiocesi di Madras: il protagonismo di mons. Louis Mathias SDB e dei Salesiani di Don Bosco. In esso si legge che il primo gruppo dei Salesiani di don Bosco raggiunse Tanjore, nella regione del Tamil Nadu, Sud dell’India, nel 1906, sotto la guida di don Giorgio Tomatis. Nel 1922, a nome di Propaganda Fide, un secondo gruppo di missionari, composto da 11 salesiani guidati da don Louis Mathias, arrivò nell’Assam, nel Nord-Est dell’India. Questo studio presenta le vicende che precedettero l’affidamento dell’Arcidiocesi di Madras, nel 1928, ai Salesiani di Don Bosco. Questa era, indubbiamente, una delle più importanti sedi arcivescovili nell’India coloniale, e l’incarico affidato a Mons. Louis Mathias era un evidente apprezzamento del suo lavoro pastorale compiuto nell’Assam. Infatti, la Chiesa cattolica in un breve lasso di tempo lo consacrò, nel 1934, primo vescovo di Shillong, e poi, nel 1935, quarto arcivescovo di Madras – il secondo salesiano a diventarne pastore. L’autore ritiene che questo studio porti un contributo significativo alla ricerca storica sull’arcidiocesi di Madras che ebbe un nuovo inizio dalla fusione di due diocesi – Madras e Mylapore – e la successiva nascita dell’arcidiocesi di Madras-Mylapore (1952).

Nel settore FONTI è presentato un testo originale:

L’elaborazione critica della fonte La rabbia marxista con i Salesiani di Malaga (18 luglio 1936 – 8 febbraio 1937), di Antonio Ureña Arroyo, Malaga 1937 è stata realizzata da don Pedro Ruz Delgado. Nel luglio del 1936 la Spagna visse uno dei momenti più traumatici della sua storia contemporanea. Inizia una lunga guerra civile di tre anni che lascerà alle spalle un Paese moralmente e materialmente rovinato con ferite che ancora oggi fanno male, dopo più di ottantacinque anni. Lo studioso presenta la testimonianza di prima mano di un giovane salesiano che visse in prima persona i primi giorni della rivolta militare e dell’assalto al collegio salesiano di Malaga, dopo il quale furono assassinati nove religiosi, e sopravvisse grazie a un generoso protettore. Scritto nei mesi successivi al verificarsi degli eventi e con i ricordi ancora freschi nella memoria, conferisce una carica di emozione ai fatti e ai dettagli narrati. Lo studioso indaga, attraverso l’apparato critico, luoghi, persone ed eventi, trasformando la testimonianza in un documento più comprensibile e chiaro per il lettore. Questo testo con il suo apparato critico, fa rivivere con lucidità alcuni eventi drammatici che aiutano a conoscere – mai a giustificare – l’orrore e la morte che la guerra civile spagnola ha significato in una città che tanto ha sofferto come Malaga, “la città martire”.

Nel settore PROFILI viene presentato un saggio di Michael Mendl, Father Arthur J. Lenti, SDB (1923-2022).

Nel settore NOTA vi sono due contributi. Il primo è di Morand Wirth: Une biographie du Pere Rene-Marie Picron (1906-1991). Il secondo di Paolo Alfieri: Nota sul volume di Michal Vojtáš: Pedagogia salesiana dopo don Bosco. Dalla prima generazione fino al sinodo sui giovani (1888-2018).

Nel settore RECENSIONI sono state recensite pubblicazioni sugli argomenti relativi alle personalità ed all’attività salesiane:

Giovanni Caputa, Simone Srugi (1877-1943) Nella storia di Betgamãl. Gerusalemme, STS Publications 2020; Józef Nęcek, Historia salezjanina – lata 1916-1972 [Storia del salesiano – anni 1916-1972]. Redattore e editore Waldemar Witold Żurek. Lublin, Bonus Liber Wydawnictwo i drukarnia Diecezji Rzeszowskiej 2020; Francesca Caggiano, Il sogno della Fraternità. Biografia del venerabile don Felice Canelli. San Severo 2022; Jan Pietrzykowski, Salezjanie w Łodzi przy ul. Wodnej (1922-2022). Odpowiedź na zapotrzebowanie społeczeństwa i Kościoła lokalnego [Salesiani a Łódź in via Wodna (1922-2022). Una risposta ai bisogni della società e della Chiesa locale]. Łomianki, Wydawnictwo LTW 2022.

Nel settore SEGNALAZIONI si presenta il seguente volume:

Eusebio M. Vismara, Cronaca del Pontificio Ateneo Salesiano. I. Le origini. Il sorgere dell’“idea”, la nascita e il primo anno accademico (1940-41). Roma, LAS 2020.

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Italia – Don Alberto Maria De Agostini l’ultimo esploratore della “fine del mondo”

Dall’agenzia salesiana ANS.

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(ANS – Roma) – “Don Alberto Maria De Agostini l’ultimo esploratore della ‘fine del mondo’” è il titolo del volume che il curatore don Francesco Motto, SDB, manda in libreria in occasione della festa di Don Bosco, edito dalla LAS di Roma. Si tratta degli Atti del Convegno promosso dall’Istituto Storico Salesiano e tenutosi all’UPS a fine aprile 2022, valorizzati da un inserto fotografico di grande interesse.

Nell’ambito della storiografia salesiana il volume costituisce quasi un’assoluta novità: la quindicina di redattori dei contributi in esso presenti sono praticamente tutti laici, esterni al mondo salesiano, e tutti professori universitari o Direttori di musei e di Centri Nazionali di studi. Dunque uomini di cultura che si sono impegnati a presentare alcune delle molteplici sfaccettature del salesiano forse più famoso dell’America meridionale, non a caso chiamato anche “don Patagonia: un diligente cartografo per nascita, un provetto scalatore ed esperto fotografo per eredità territoriale, un buon sacerdote per vocazione, un generoso missionario per scelta, un intrepido esploratore della Patagonia e Terra del Fuoco, un valido promotore turistico, con eccellenti doti di naturalista, etnologo, scrittore, cineasta.

In quella terra della “fine del mondo” sognata da Don Bosco, don De Agostini, con dieci traversate transatlantiche, portò a termine spedizioni di grande valore scientifico scalando coraggiosamente decine di montagne per lo più coperte di neve e ghiaccio, attraversando foreste vergini inesplorate, navigando in acque tumultuose, percorrendo a piedi, a cavallo, su carri, migliaia di chilometri di impervi ed inesplorati terreni, il tutto affrontato con penuria di mezzi e tra incredibili difficoltà climatiche.

Per 50 anni (1910-1960), equamente divisi fra Italia e Argentina-Cile, intrecciò lunghe escursioni con giornate di lavoro a tavolino, alternò esplorazioni scientifiche e pubblicazioni con attività educative e sacerdotali, intercalò solitudini assolute con la vita comunitaria. Attraverso libri, conferenze, fotografie e documentari mise sulla mappa del pianeta l’ultimo lembo di terra ignoto all’umanità – prima che gli aerei lo potessero facilmente sorvolare – e tramandò alle future generazioni vedute naturali e volti di popolazioni indigene prima che scomparissero: le une per il surriscaldamento climatico, gli altri per violenti contatti con la “civiltà ed il progresso” degli invasori occidentali.

Il volume verrà prossimamente presentato a Roma e successivamente a Torino-Valdocco, dove sarà pure ri-allestita ed arricchita la mostra già esposta nel corso del convegno romano.

 

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Italia – Concluso con successo il Convegno Internazionale su Don Paolo Albera

Dall’agenzia salesiana ANS.

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(ANS – Roma) – Si è conclusa con soddisfazione generale la due giorni – 30-31 ottobre 2021 – del Convegno Internazionale dedicato al Rettor Maggiore Don Paolo Albera, nel primo centenario della sua morte (29 ottobre 1921). Organizzato dall’Istituto Storico Salesiano (ISS) presso l’Università Pontificia Salesiana (UPS) il convegno è stato promosso dal Rettor Maggiore Don Ángel Fernández Artime.

Le relazioni del primo giorno hanno analizzato le linee operative ed i risultati dell’azione di governo di Don Albera come Rettor Maggiore, con uno sguardo pure sul periodo storico da lui vissuto e sull’andamento delle case salesiane d’America da lui visitate ad inizio secolo.

Il secondo giorno è stato dedicato alla presentazione degli orientamenti spirituali da lui dati, tanto ai Salesiani quanto alle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA), alla ricezione del Codice di Diritto Canonico nelle Costituzioni Salesiane e all’immagine di Don Albera nel Bollettino Salesiano.

In conclusione, si è dato spazio all’indicazione delle fonti di e su Don Albera conservate nell’Archivio Salesiano Centrale (ASC), dopo un interessante raffronto fra alcune fotografie di Don Bosco e di Don Albera.

I lavori, moderati dai proff. Angelo Giuseppe Dibisceglia e Maria Lupi, sono stati aperti dai saluti del Vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio, e chiusi da quelli del Rettor Magnifico dell’UPS, prof. don Andrea Bozzolo.

Nel corso dell’evento hanno preso la parola studiosi dell’ISS (don Thomas Anchukandam, don Stanislaw Zimniak, don Francesco Motto), della Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium” delle FMA (suor Grazia Loparco, suor Eliane Petri), dell’UPS (don Aldo Giraudo, sig. Paolo Vaschetto, SDB), oltre al direttore dell’Archivio Salesiano Centrale, don Petr Zelinka e al responsabile dell’Archivio Centrale Giuseppino di Roma, prof. Giovenale Dotta, CSI. Dall’estero hanno tenuto la loro relazione i proff. sig. Ariel Fresia, SDB (Buenos Aires, Argentina), don Joe Boenzi (Berkeley, USA) e don J. Pudumai Doss (Ottawa, Canada), come pure da Gerusalemme ha inviato il suo saluto, don Ivo Coelho, Consigliere Generale per la Formazione dei salesiani.

Apprezzatissima l’articolata e attenta conclusione dei lavori tenuta dal noto storico e professore emerito dell’Università “Roma Tre”, prof. Andrea Riccardi, Fondatore della Comunità di Sant’Egidio.

La diretta streaming ha potuto godere della traduzione in inglese di tutti gli interventi. Tutti i lavori, già visibili su YouTube (prima giornata – seconda giornata), saranno disponibili quanto prima anche negli Atti del Convegno.

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Convegno internazionale UPS sulla figura di don Paolo Albera: come partecipare

Quanti desiderassero partecipare al Convegno internazionaleDon Paolo Albera” in programma il 30-31 ottobre 2021 presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma sono pregati di  registrarsi attraverso il link qui sotto indicato:

https://us02web.zoom.us/meeting/register/tZcudemuqzoqG9WK86HZNdORF5NRcGtsR7Fj

In seguito alla registrazione riceveranno una mai con il link delle videoconferenze.

Le relazioni saranno in lingua italiana (una in lingua spagnola),  ma sarà possibile seguirle anche in lingua inglese.

Chi intendesse partecipare in presenza, presso la facoltà delle Scienze della Comunicazione Sociale, è invitato a comunicarlo entro venerdì sera, 29 ottobre, alla segretaria del Convegno: fmotto@sdb.org

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