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ISI – “Occorre coltivare i sogni”: il racconto dell’avvio dell’anno pastorale

L’incontro di avvio dell’anno pastorale dell’ISI si è svolto nei giorni 28 e 29 agosto, con un’ampia partecipazione di laici. Di seguito la notizia riportata dal sito dell’Ispettoria.

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Ben rappresentate le Comunità Educativo-Pastorali della nostra Ispettoria all’annuale incontro di avvio dell’anno pastorale svoltosi a Montagna Gebbia nei giorni 28 e 29 agosto scorsi e che, a differenza degli anni precedenti, ha visto un’ampia partecipazione di laici (nello specifico circa 110 membri dei Consigli delle C.E.P. locali) appositamente convocati dall’Ispettore, don Giovanni D’Andrea.

Lo stesso Ispettore aveva, infatti, già ribadito nella lettera di convocazione che tale incontro avrebbe rappresentato “l’avvio di un percorso formativo SDB e Laici che ci vedrà impegnati per i prossimi anni” – così come indicato dalla seconda “priorità” (“Approfondire, maturare e attualizzare la dimensione di corresponsabilità laici-SDB”) individuata dal 31° Capitolo Ispettoriale recentemente conclusosi – attraverso la condivisione di alcuni percorsi ed esperienze formative orientate alla missione.

E a dare avvio a questo impegnativo e significativo percorso, un relatore d’eccezione: don Miguel Angel Garcia Morquende, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile, che nei suoi interventi di domenica 28 agosto ha offerto utili e puntuali indicazioni sull’importanza della progettazione educativo-pastorale, mettendone in evidenza i fattori ostacolanti, le situazioni pastorali complesse da affrontare e, soprattutto, i benefici che da essa scaturiscono.

“Se vogliamo raccogliere dei frutti educativo-pastorali nelle nostre Opere salesiane – ha affermato don Miguel Angel – occorre coltivare i sogni. … Dobbiamo renderci più idonei a compiere la missione perché i nostri giovani cambiano; dobbiamo continuamente ripensare le risposte che diamo ai giovani perché loro ci stanno continuamente cambiando le domande”.

È necessario passare – ha continuato il relatore – da una pastorale organizzata a una pastorale organica, in cui tutti gli elementi sono unificati attorno a una missione.

Significativo – in un contesto di formazione congiunta Salesiani/Laici – il riferimento alla “circolarità delle vocazioni”, ovvero a un processo di arricchimento vicendevole nella missione salesiana.

All’intervento di don Miguel Angel ha fatto seguito – da parte del Delegato Ispettoriale per la Pastorale Giovanile, don Alberto Anzalone – la presentazione del nuovo “P.O.I.” (Progetto Organico Ispettoriale), il “rinnovato” piano strategico di animazione e governo dell’Ispettoria, un progetto che guarda a un futuro da costruire “insieme”.

Utile la condivisione effettuata, nel pomeriggio, a livello di singoli Consigli C.E.P., chiamati a interrogarsi su tre verbi fondamentali – animare, incoraggiare e valorizzare la C.E.P. -, nonché sulla promozione della collaborazione e della corresponsabilità nella progettazione della vita pastorale.

Anche la mattina di lunedì 29 agosto ha visto don Miguel Angel relatore per il secondo tempo di lavoro sul tema “Il senso del PEPS locale. Indicazioni operative per accompagnare il processo di elaborazione”.

Prendendo spunto dal servizio prestato all’interno del Dicastero di Pastorale Giovanile, nonché dalla propria esperienza di Direttore di una grande comunità della Spagna, il Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile ha offerto indicazioni pratiche sulla elaborazione del P.E.P.S. locale, ribadendo più volte che non si tratta della semplice elaborazione di un documento, ma del pensare “insieme” il futuro di ciascuna Casa Salesiana.

Tale processo deve necessariamente partire da una attenta analisi della realtà, utile all’individuazione di opportunità, di punti di forza e di debolezze. Le sfide individuate diventeranno, così, obiettivi utili alla crescita dell’intera Comunità Educativo-Pastorale.

Il pomeriggio della giornata è stato dedicato alla presentazione della Proposta Pastorale per l’anno 2022/2023 che coincide con il terzo anno di preparazione al bicentenario del “sogno dei 9 anni” e che ci vedrà impegnati nell’approfondimento del tema “Noi ci s(t)iamo” – Non con le percosse ma con la mansuetudine #sharethedream: anche noi, come Don Bosco, siamo chiamati ad accogliere le sfide del nostro tempo, ad “essere” e “stare” nel mondo.

L’avvio dell’anno pastorale è stato, infine, un’occasione utile per la presentazione delle attività dei diversi settori ispettoriali (animazione vocazionale, animazione missionaria, Servizio Civile Universale, Pianificazione e progettazione sociale, …) con l’offerta di utili indicazioni sulle attività che vedranno coinvolti ragazzi, giovani e Comunità durante i prossimi mesi.

E poiché ogni cosa importante ha sempre inizio con un’Ave Maria – come per antica e consolidata tradizione di “famiglia” – anche il nuovo anno pastorale è stato posto sotto la protezione della Vergine Ausiliatrice con la recita comunitaria del Santo Rosario concluso con l’invocazione di Don Bosco “Oh Maria, Vergine Potente”.

“Siamo ora chiamati a tornare lì dove il Signore ci pianta – ha affermato l’Ispettore al momento dei saluti finali, citando San Francesco di Sales – per essere insieme, oggi, il volto vivo di don Bosco per i giovani della Sicilia”.

 

MGS Sicilia: Campo Bosco 2022

Dal 24 al 27 agosto si è svolto, presso l’oasi di spiritualità di Montagna Gebbia, il Campo Bosco che ha coinvolto circa 60 animatori, di tutte le case salesiane della Sicilia, del triennio delle scuole superiori. Di seguito la notizia a cura di Costanza Licitra, apparsa sul sito Insieme dei salesiani di Sicilia.

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Dal 24 al 27 agosto si è svolto, presso l’oasi di spiritualità di Montagna Gebbia, il Campo Bosco che ha coinvolto circa 60 animatori, di tutte le case salesiane della Sicilia, del triennio delle scuole superiori.

Ad accomunare i giovani partecipanti il desiderio di approfondire il proprio cammino di fede e di crescita come animatori salesiani per potersi mettere, in maniera sempre più profonda e consapevole, al servizio dei più piccoli.

Le giornate sono state scandite da momenti di formazione e laboratori che si alternavano con tempi dedicati alla fraternità, al gioco ed alla conoscenza, senza mai trascurare la preghiera e le occasioni di crescita spirituale.

La protagonista della formazione è stata una piccola formula: 5W+H=AS 

Semplici domande: When? Where? Why? Who? What? e How?…un solo risultato: l’identità dell’Animatore Salesiano!

Partendo dal Who, ovvero per chi sono io? i ragazzi sono stati accompagnati ad approfondire la propria identità di Animatori Salesiani. Il passo successivo è stato chiedersi why, perché? riscoprendo come ognuno è amato e chiamato. Con il What, cosa? si è fatto un salto in più andando al cuore della missione: annunciare attraverso il servizio che tutti siamo toccati dall’amore di Dio. Where e When hanno provocato i campisti ricordando loro che si è Animatori Salesiani sempre e ovunque… come, How? Grazie al sistema preventivo ed alla comunità educativo pastorale nella quale ciascuno vive il quotidiano.

Attraverso i laboratori ci si è invece incentrati sull’apprendimento di tecniche e metodi di conduzione di gruppi formativi per preadolescenti e fanciulli. Non sono mancati i giochi in piscina e le serate di fraternità.

Il clima di famiglia ha permesso ai giovani e all’equipe di poter camminare insieme durante queste giornate, lasciando nel cuore di tutti la speranza che i moti del cuore che l’esperienza del campo Bosco ha suscitato possano trovare strada nella quotidianità della vita di ciascuno.

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Don García Morcuende all’Assemblea Ispettoriale ISI per l’avvio dell’anno pastorale

“I sogni nella pastorale non vivono per sempre: o toccano terra e diventano progetti, o restano in cielo e diventano illusioni”

Queste le parole di don García Morcuende – Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile – all’Assemblea Ispettoriale ISI per l’avvio dell’anno pastorale che si è tenuto dal 28 al 30 agosto scorso a Catania. Di seguito il video dedicato e l’articolo pubblicato dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

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(ANS – Catania) – Si è avviato il nuovo anno Pastorale nell’Ispettoria salesiana della Sicilia (ISI), dal 28 a 30 agosto. Le prime due giornate sono state animate da don Miguel Angel García Morcuende, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile. Erano presenti inoltre Direttori, Parroci, Incaricati di Oratorio, Animatori pastorali, laici e giovani. La presenza di salesiani e laici è stata fondamentale perché queste giornate significano l’avvio di un percorso formativo che li vedrà impegnati insieme per i prossimi anni.

Le tematiche esposte da don García Morcuende e la riflessione condivisa da parte di tutti si sono concentrate, in primo luogo, sulla progettazione educativo-pastorale e, dopo, su alcune indicazioni operative per accompagnare il processo di elaborazione del Piano Educativo Pastorale Salesiano (PEPS) locale, strumento di orientamento e guida, crescita e sostegno nel camino della Comunità Educativa Pastorale (CEP).

Le giornate hanno aiutato alla comprensione della necessità di una progettazione educativo-pastorale, a superare le diffidenze, a riconoscere alcuni benefici e ad acquisire gli strumenti essenziali per la redazione concreta di un progetto. Don García Morcuende ha fatto un invito caloroso a coltivare la mentalità progettuale, cioè, la capacità di pensare e progettare la Pastorale Giovanile Salesiana. Ha insistito nell’urgenza di questa mentalità per diversi motivi: per evitare l’improvvisazione, la frammentarietà e l’episodicità; per avere obiettivi precisi, concreti, mirati, verificabili; per capire da dove stiamo partendo e le mete a cui tendere ed arrivare; per individuare itinerari rispettosi della gradualità con i giovani; per offrire cammini che in maniera integrale favoriscano la crescita delle persone che formano parte della presenza salesiana.

Il metodo di progettazione pastorale deve avere alcune attenzioni di fondo: coinvolgere tutta la CEP in uno stile di comunione e corresponsabilità; proporre atteggiamenti di ascolto, confronto e discernimento; essere docile alla creatività dello Spirito imparando a tradurre il pensiero comune nella concretezza della vita di ogni presenza salesiana. I sogni nella pastorale non vivono per sempre: o toccano terra e diventano progetti, o restano in cielo e diventano illusioni.

La stesura del PEPS locale è un adempimento importante e significativo perché, seppur in modo essenziale e sintetico, descrive non solo il fondamento della vita comunitaria di una CEP concreta, ma anche la sua contestualizzazione storica, la situazione attuale e le scelte e le prospettive verso cui tendere. Dunque, è una sorta di fotografia “in movimento” delle CEP.

Dopo il momento di presentazione, l’incontro è proseguito con il momento del gruppo di lavoro di ogni casa.

Oltre a queste tematiche, è stata fatta la presentazione del percorso di formazione congiunta SDB e Laici e del Progetto Organico Ispettoriale. Si è riflettuto sulla proposta di accompagnamento dei Consigli delle CEP e su alcune tematiche riguardanti la vita delle comunità, affrontate nell’incontro tra i Direttori e l’Ispettore e con il suo Consiglio.

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ISI, lettera dell’Ispettore per l’avvio dell’anno pastorale

Don Giovanni D’Andrea, Ispettore dell’Ispettoria di Sicilia, presenta la lettera in occasione dell’avvio dell’anno pastorale.

 

Carissimi Confratelli, 

pur tra le difficoltà inaspritesi di recenti con una nuova fase pandemica che continua a farci tribolare e con gli echi della guerra russo-ucraina che occupa parzialmente i nostri pensieri, si prospetta quasi “dietro l’angolo” il nuovo anno pastorale 2022 – 2023 che sarà caratterizzato dal terzo anno di preparazione al bicentenario del “Sogno dei 9 anni”: “Noi ci stiamo” Non con le percosse ma con la mansuetudine, #sharethedream. 

 L’anno pastorale quasi concluso è stato caratterizzato dalla Visita straordinaria e dal Capitolo Ispettoriale 31, da questi due eventi sono scaturite diverse indicazioni che siamo chiamati a concretizzare a cominciare da settembre 2022. Per raggiungere questo obiettivo invio il programma dell’avvio del nuovo anno pastorale. 

Come indicato dal Visitatore e come emerso durante i lavori capitolari avremo come focus dei lavori il rafforzamento della CEP nel suo ruolo di elaborazione del PEPS locale, è per questo di somma importanza avere la presenza, specie domenica 28 agosto, dei Consigli delle CEP: i lavori coinvolgeranno questo importante organismo di animazione delle nostre Case. A tale scopo abbiamo ritenuto opportuno invitare Don García Morcuende Miguel Ángel (Consigliere Mondiale per la PG) che, grazie alla sue competenze ed esperienza, ci accompagnerà nella tematica della progettazione pastorale. 

Considero certa la presenza dei Direttori, Parroci, Incaricati di Oratorio e Animatori pastorali. La presenza di tutti (confratelli e laici) è fondamentale perché sarà l’avvio di un percorso formativo SDB e laici che ci vedrà impegnati per i prossimi anni. 

Come noterete dal programma si tratta di una “partecipazione ad imbuto”, dalla grande adunanza di domenica 28, alla presenza di alcuni confratelli e laici con responsabilità pastorale il 29, all’incontro con i soli direttori della mattinata del 30. Vi chiedo pertanto di mettere ben in evidenza l’impegno di questi tre giorni, questo impegno ha la priorità su altri di natura pastorale. 

Sono certo della presenza e della buona volontà di tutti. 

don Giovanni D’Andrea, Ispettore


PROGRAMMA 

Domenica 28 Agosto 

Destinatari: Consigli delle CEP (Tutti i confratelli specialmente Direttori, Incaricati di Oratorio, Parroci, Animatori Pastorali – Laici e Giovani) 

9.15 Arrivi e sistemazione 

9.45 Preghiera iniziale 

10.00 Presentazione percorso formazione congiunta SDB e Laici 

10.30 1° tempo di lavoro – La progettazione educativo-pastorale – cap. VI del Quadro di Riferimento della PG (Don GARCÍA MORCUENDE Miguel Ángel – Consigliere Mondiale per la PG) 

11.30 Intervallo 12.00 Presentazione del Progetto Organico Ispettoriale – POI 

12.30 Comunicazioni 

13.00 Pranzo 

15.15 Introduzione al Laboratorio sulla progettazione 

15.30 Laboratori (gruppi: consigli CEP delle Case) 

17.15 Intervallo 

17.30 Celebrazione Eucaristica – 

18.30 Partenze (per coloro che devono rientrare) 

19.30 Vespri – Buona notte 

20.00 Cena 

Lunedì 29 Agosto 

Destinatari: Direttori – Incaricati di Oratorio – Parroci – Animatori Pastorali – Laici con ruoli di responsabilità pastorale. 

8.00 Celebrazione Eucaristica – Lodi 

09.00 Colazione 10.00 2° tempo di lavoro: Il senso del PEPS locale. Indicazioni operative per accompagnare il 

processo di elaborazione. (D. GARCÍA MORCUENDE Miguel Ángel -Consigliere PG) 

11.00 Intervallo 11.30 Laboratori sul PEPS locale 

13.00 Pranzo 

15.30 Presentazione Proposta Pastorale 2022-2023 

16.00 Presentazione scheda di Formazione e PG 

16.30 Proposta di Accompagnamento dei consigli delle CEP per la formazione SDB e Laici 

17.30 Intervallo 

18.00 Preghiera del Rosario e Affidamento a Maria Ausiliatrice dell’anno educativo-pastorale 

18.30 Partenze (per coloro che devono rientrare) 

19.30 Vespri – Buona notte 

20.00 Cena 

Martedì 30 Agosto 

Destinatari: Direttori 

8.00 Celebrazione Eucaristica – Lodi 

09.00 Colazione 10.00 Incontro con i Direttori, Ispettore e suo Consiglio 

11.00 Intervallo 

11.30 Incontro con i Direttori, Ispettore e suo Consiglio 

12.30 Intervallo 

13.00 Pranzo 

Vai alla lettera sul sito dei Salesiani Sicilia

Salesiani Sicilia, il Capitolo Ispettoriale è alle porte

Da INSIEME, il sito di notizie dei Salesiani in Sicilia.

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Il 5 aprile 2021 il Vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio, ha inviato una lettera per indire il Capitolo Ispettoriale 31°, questa assemblea è “la riunione fraterna nella quale le comunità locali rafforzano il senso della loro appartenenza alla comunità Ispettoriale, attraverso la comune sollecitudine per i problemi generali” (Costituzioni Salesiane 170).Nel mese di luglio l’Ispettore, don Giovanni D’Andrea con il consenso del suo Consiglio, ha provveduto a nominare il Regolatore, don Arnaldo Riggi, e la commissione preparatoria composta dai salesiani: don Aurelio Di Quattro, don Salvatore Renna, don Vincenzo Timpano, don Franco Di Natale, don Filippo pagano, don Alberto Anzalone, don Lorenzo Anastasi e don Domenico Paternò.

La macchina preparatoria in questi ultimi mesi è avanzata velocemente per adempiere tutte le formalità di rito, infatti ogni comunità è stata chiamata alla scelta del proprio delegato, e successivamente alla scelta dei rappresentati dell’Ispettoria, con il mese di ottobre si concluderà la fase preparatoria. Le prossime tappe saranno il pre-capitolo, che si vivrà dall’1 al 20 novembre 2021 nelle comunità locali, poi la prima sessione dal 27 al 30 dicembre 2021 al San Tommaso di Messina. A questo seguirà l’intersessione nelle comunità. L’ultima sessione del capitolo è prevista dal 22 al 25 aprile 2022.

Nella lettera del 18 giugno 2021 l’Ispettore ha sottolineato come il capitolo “ è il luogo e il momento privilegiato per la costruzione corresponsabile della comunità Ispettoriale e per l’esame e la verifica della sua missione. Invito ciascuno di noi a pregare per la buona riuscita del CI31”. 

Al Capitolo Ispettoriale 31 parteciperanno circa 60 salesiani provenienti da tutte le case dell’ispettoria, a questa riunione saranno inviati a dare il loro contributo anche laici e giovani. I tre nuclei di confronto saranno: l’evangelizzazione dei giovani, la priorità assoluta per i giovani poveri, la condivisione della missione salesiana con i laici corresponsabili. 

Pierpaolo Galota

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ISI – Accompagnare oggi: una scelta più che possibile! – Campo giovani confratelli a Catania

L’accompagnamento personale di adolescenti e giovani” è stato il tema dell’incontro dei confratelli in formazione iniziale tenutosi dall’1 al 3 settembre presso l’Ostello Don Bosco (Playa) di Catania. Di seguito la notizia pubblicata sul sito dell’Ispettoria Salesiana Sicula.

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Accompagnare oggi: una scelta più che possibile!
L’accompagnamento personale di adolescenti e giovani: tema del “campo giovani confratelli”

Dal 1 al 3 Settembre presso l’Ostello Don Bosco (Playa) di Catania, si è svolto l’incontro dei giovani confratelli in formazione iniziale (dal primo anno di professione al primo anno di sacerdozio).

I confratelli hanno vissuto giornate di fraternità, relax e formazione con il tema che riguardava la formazione all’accompagnamento spirituale. Tre i momenti salienti: la lectio divina guidata dal vicario ispettoriale, don Franco Di Natale, incentrata sulla chiamata dei primi discepoli (Mt 4, 18-22) e due incontri formativi in videoconferenza: la prima con don Giuseppe Russo (originario dell’Ispettoria Meridionale ed oggi incaricato dell’oratorio di Bari) il quale ha parlato, in base alla sua esperienza, dell’accompagnamento spirituale degli adolescenti; nel pomeriggio, connesso sulla piattaforma di videocalling c’era don Enrico Ponte – attuale maestro dei novizi del Colle Don Bosco – che ha tenuto l’incontro sull’accompagnamento spirituale di un’altra fase esistenziale, quella giovanile.

Entrambi i relatori hanno suggerito un metodo di accompagnamento spirituale di matrice salesiana e ricordavano ai salesiani che ci sono tre tipi di accompagnamento: di ambiente, di gruppo e personale; l’importanza della presenza di questi è fondamentale poiché non devono mai mancare in un’opera salesiana.

Il resto delle giornate sono state ricche di fraternità e di confronto delle esperienze estive svolte nei luoghi di apostolato; non sono mancati attimi di relax con giochi, passeggiate, chiacchierate e momenti distensivi sulla spiaggia.

Queste giornate di ricarica, sia spirituale che di fraternità, hanno stimolato molto i confratelli e li ha preparati al nuovo anno educativo-pastorale.

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L’oratorio, la nostra cura: le attività online in tempo di pandemia del centro di Gela

Da Insieme – il notiziario dell’Ispettoria Sicula.

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È stato difficile abituarsi alla brutta situazione che abbiamo iniziato a vivere lo scorso marzo, eppure ci siamo riusciti, ci siamo fatti portatori di speranza con l’esperienza estiva del Grest dove, nel rispetto di tutte le normative, il nostro Oratorio ha proposto le sue attività in modo differente rispetto agli altri anni ma con lo stesso spirito di fraternità e amore per il Signore. A settembre, allo stesso modo, siamo ripartiti con le proposte dei gruppi formativi e con la catechesi, facendo i primi incontri in presenza e provando a dare un maggiore senso di normalità a tutto ciò che facevamo in Oratorio. Adesso, però, la nostra città vive nuovamente un brutto periodo che ci ha costretti, rimanendo coerenti alle ordinanze del sindaco, a tornare alle attività di formazione online, mantenendo come unico momento in presenza la celebrazione Eucaristica della domenica.

Nonostante questo, l’Oratorio non ha mai smesso di esserci per noi giovani che, seppur online, ci siamo sentiti vicino ai nostri animatori, ai Salesiani e a Dio. Per tutti i giovani dell’Oratorio la proposta delle attività online rappresenta comunque un grande sacrificio, soprattutto dopo una giornata intera di scuola dietro uno schermo, ma questo stesso sacrificio è un qualcosa che facciamo con tutto il cuore. È un passo necessario che ci permette di entrare nel nostro cortile in modo differente, un cortile che, rimanendo vuoto fisicamente, si colora in modo virtuale con i nostri sorrisi che da dietro uno schermo non dobbiamo nascondere con la mascherina. T

utti noi da casa stiamo apprezzando e stiamo dando maggiore valore a tutto ciò che facevamo in Oratorio, che prima di tutto questo ci sembrava così scontato. Lo stesso Oratorio che però non ha mai smesso di essere la nostra casa e che non ha mai smesso di attenderci con le braccia aperte. Infatti, grazie al lavoro svolto dai ragazzi del servizio civile, in questo periodo di pausa, l’Oratorio sta diventando più accogliente, con disegni di Don Bosco e decorazioni con colori accesi e speranzosi. Questo rappresenta per certo la visione positiva della nostra comunità che, nonostante la negatività del periodo, riesce a trarre qualcosa di buono da questo momento, dove tutto intorno a noi è fermo, cercando di rendere il più caloroso possibile il nostro ritorno tra le mura del nostro Oratorio.

Emanuele Di Dio

Sito di Insieme

Ispettoria ISI: terzo incontro dei genitori dei Salesiani di Don Bosco

L’incontro annuale delle famiglie dei salesiani dell’Ispettoria Siciliana presso la comunità del San Tommaso di Messina. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato ieri sulla rivista digitale dell’Ispettoria Salesiana Sicula “San Paolo” – Insieme – a cura di Giuditta Garufi.

Da Nazareth ai Becchi: sognare la Famiglia
III incontro dei genitori dei Salesiani di Don Bosco

In data 29 e 30 agosto 2020, si è svolto, nella comunità del San Tommaso di Messina, l’incontro delle famiglie dei salesiani dell’Ispettoria Siciliana, appuntamento annuale che va avanti dal 2018. Due mezze giornate all’insegna dell’ascolto e del confronto tra le varie famiglie circa le proprie esperienze, in quanto tutti accomunati da un figlio/fratello/cognato che ha fatto la scelta di intraprendere la vita salesiana.

Il “titolo” che ha guidato le famiglie è stato: da Nazareth ai Becchi: sognare la Famiglia, tema che è stato possibile approfondire grazie a due relazioni, tenute rispettivamente da don Giuseppe Cassaro – direttore della casa ospitante – e don Alfredo Calderoni – nuovo responsabile delle famiglie SDB. La prima ha avuto per soggetto la famiglia di Gesù, mediante la quale sono state analizzate le quattro “stagioni dell’amore” e le conseguenti fasi dell’ascolto, azione che racchiude la chiave divina per vivere bene l’amore in famiglia ed è altresì l’attitudine umana che rende gli uomini più simili a Dio. Nella seconda relazione è stata presentata la famiglia di don Bosco, da cui Giovannino ha imparato tutto ciò che ha a sua volta trasmesso ai ragazzi di cui si è preso cura. Grazie agli scritti di don Bosco, infatti, sappiamo che entrambi i suoi genitori lo hanno educato secondo valori e principi che lo hanno formato come uomo e come santo. Mamma Margherita in particolare, avendo seguito maggiormente la crescita di don Bosco, è diventata una figura fondamentale per chiunque sia legato alla congregazione. Giovannino è difatti cresciuto all’interno di una “chiesa domestica” fatta di una fede semplice, spicciola, in cui la preghiera e il rapporto con Dio, misericordioso e presente, occupavano un ruolo indispensabile. Proprio per questo, per don Bosco, e di conseguenza per tutti i salesiani da 160 anni a questa parte, lo spirito di famiglia è una caratteristica che non può mancare all’interno delle “case” sparse per il mondo. Mamma Margherita non può che essere esempio per ogni genitore di un SDB, poiché ha da sempre desiderato la “salute dell’anima” dei suoi tre figli, ed è stata in grado di farsi ed essere madre per ogni ragazzo che don Bosco le ha affidato.

Una piacevole sorpresa è stata rappresentata dalla presenza del Rettor Maggiore emerito, don Pascual Chavez, che con il suo saluto iniziale, la classica buonanotte salesiana e con l’omelia della messa domenicale, ha accompagnato le famiglie e i salesiani presenti con semplici parole che hanno centrato il tema dell’incontro, anche attraverso il racconto di un aneddoto della sua esperienza personale. Il IX successore di don Bosco, inoltre, ha esortato famiglie e salesiani a diffondere, in questo periodo di pandemia – ma soprattutto dopo –, una sempre maggiore globalizzazione della fratellanza, per far sì che sentimenti negativi come l’ingiustizia e l’egoismo abbiano sempre meno spazio all’interno della società.

Tra momenti di condivisione, confronto e fraternità, l’incontro delle famiglie SdB si è concluso con la Celebrazione Eucaristica, durante la quale 5 giovani salesiani hanno rinnovato i voti temporanei, circondati dalle loro famiglie e da persone che scelgono ogni giorno di essere per loro genitori, fratelli e sorelle, in quanto parte di una Famiglia ancora più grande, i cui componenti sono legati dalla preghiera reciproca.

Giuditta Garufi

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MGS Sicilia: “Gli adolescenti salesiani riuniti a Piazza Armerina” – Avvenire

Nella giornata di oggi, inizia l’evento del MGS Sicilia che vede coinvolti i ragazzi e le ragazze dai 14 ai 18 anni nel “Meeting Adolescenti” sul tema “Mondi a contatto: Web vs Realtà” fino a domenica 5 gennaio 2020.

Si riporta di seguito l’articolo pubblicato in data odierna da Avvenire a cura di Marco Pappalardo.

Sicilia, gli adolescenti salesiani riuniti a Piazza Armerina

«Mondi a contatto. Web vs realtà»

è il tema della XVII edizione del Meeting adolescenti del Movimento giovanile salesiano che, da oggi a domenica a Piazza Armerina, vedrà coinvolti circa 160 partecipanti dalle diverse case salesiane siciliane. Il tema prende le mosse da alcuni passaggi dell’Esortazione apostolica di papa Francesco Christus vivit (che raccoglie le osservazioni del Pontefice sulle conclusioni del Sinodo dei vescovi sui giovani e la loro vocazione svoltosi nell’ottobre 2018), ma è anche caro ai figli di Don Bosco, perché è un campo di azione che rientra tra le priorità apostoliche della missione. Lo stesso Don Bosco intuì il valore di questa “scuola di massa”, che crea cultura e diffonde modelli di vita, e s’impegnò in imprese apostoliche originali per difendere e sostenere la fede del popolo.

«Abbiamo fatto anche un sondaggio nei gruppi degli adolescenti per definire la tematica – afferma suor Antonella Allegra, consigliera per la pastorale giovanile delle Figlie di Maria Ausiliatrice – e più di 200 tra loro hanno indicato il rapporto con il web ed i social. Siamo chiamati a prendere coscienza di questo mondo e quale identità da assumere da buoni cristiani; lo faremo mostrando gli aspetti positivi e negativi».

Consiste in un tempo di riflessione, di confronto e crescita su argomenti ormai quotidiani.

«Si tratta di comunicazione e di relazione – dichiara don Giovanni D’Andrea, superiore dei Salesiani di Sicilia e Tunisia – ma non può essere visto solo dal punto di vista virtuale, bensì sono necessari sguardi, attimi, contatti, incontri per dare pienezza. Da educatori bisogna sapere parlare il linguaggio dei giovani, usando questi strumenti per veicolare messaggi positivi ed incontrarsi da amici. Oggi possiamo persino parlare di oratori virtuali, luoghi dove ci si trova, si organizzano eventi, ci si relaziona, si evangelizza, si prega, in cui gli educatori devono essere presenti e capaci di comprendere il linguaggio con consapevolezza».

Per affrontare le diverse sfaccettature del tema interverranno diversi esperti che ascolteranno i ragazzi e li coinvolgeranno in lavori di gruppo e laboratori.

La riflessione sulla Lettera apostolica “Christus vivit” Tra i temi, spiegano suor Allegra e don D’Andrea, «anche il rapporto con i social e il web»

Ispettoria Sicula

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