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Italia Meridionale, a Formosa in Argentina riapre il museo salesiano “Padre Carmelo Sciullo”

Dal sito dell’Ispettoria Meridionale.

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La città di Formosa, nell’Argentina settentrionale, celebra con orgoglio la riapertura del Museo Salesiano “Padre Carmelo Sciullo”, uno spazio rinnovato dedicato a preservare la ricca storia della presenza salesiana in città. Questo museo, simbolo del lavoro congiunto tra i missionari salesiani e la comunità locale, riapre le sue porte come testimonianza dell’impegno e dell’eredità di coloro che hanno dedicato la propria vita al servizio della popolazione di Formosa, tra i quali il sacerdote salesiano don Carmelo Sciullo (1915-2018).

La cerimonia di riapertura ha avuto luogo lo scorso 22 ottobre ed è stata presieduta da don Carlos Bosio (SdB), Direttore della casa salesiana di Formosa, dal parroco Guillermo Estavilla (SdB), da Néstor Rastelli, pronipote di don Carmelo, dal coordinatore del museo sig. Rafael Nuñez Ibarrola e dal gruppo di lavoro e dai membri delle diverse aree pastorali della Parrocchia.
La comunità locale scelse il nome del museo, 19 anni fa, in omaggio proprio a don Carmelo Sciullo, arrivato a Formosa nel 1976, dove lavorò instancabilmente fino al 1991, essendo stato un grande difensore dei diritti delle popolazioni indigene della regione. Il suo lavoro pastorale nella capitale e nell’entroterra ha lasciato un segno indelebile, l’amore per i poveri e per gli esclusi è sempre stato la sua priorità, amando con la parola del Santo Vangelo in mano e aiutando con la carità cristiana chi aveva meno.

Don Sciullo, nativo di Capracotta (Isernia), entrò a far parte della Congregazione Salesiana con la Professione temporanea (1933 e 1936) e perpetua (1937). Dopo il tirocinio svolto tra Roma e Portici frequentò gli studi teologici a Torino, dove nel 1942 fu ordinato sacerdote. Fu Direttore delle case salesiane di Portici (1944-1947) e di Andria (1947-1953). Dal 1953 al 1959 esercitò poi a Vietri due mandati come Incaricato dell’Oratorio. Per l’azione di salvataggio ed assistenza alla popolazione Vitrese, durante i giorni dell’alluvione dell’ottobre 1954, gli fu conferita dal Presidente della Repubblica la medaglia d’argento al valore civile. Prestò poi la sua opera di Direttore, unita ad altri incarichi in Puglia (Manduria, Cerignola, Taranto, Bari e Lecce) ed a Piedimonte Matese. Sessantenne, coronò il sogno di svolgere la sua attività pastorale da missionario, trasferendosi nel nord dell’Argentina (Formosa). Nel 1990 fece rientro in Italia operando pastoralmente a Andria e Caserta fino al 2015. Infine, fu trasferito nella comunità salesiana di Salerno ove, compatibilmente con l’età e con la salute, ha collaborato come confessore soprattutto del clero diocesano.

L’Argentina è stata però per don Carmelo la sua sfida missionaria e, allo stesso tempo, di passione evangelica. Da subito se ne affeziona al punto tale da considerarla sua seconda patria. Lavora con i settori emarginati, nella cura delle famiglie più bisognose, soprattutto negli aspetti spirituali, ma anche per quanto riguarda i servizi sanitari e sociali. Insieme alle suore della Congregazione religiosa delle Figlie di Maria Ausiliatrice, ha creato un centro di formazione lavoro, il cui obiettivo è quello di sviluppare le varie forme in artigianato (fabbro, carpenteria, confezione dei vestiti, lavorazione dei tessuti), uomini e donne che dopo il periodo di formazione professionale sono riusciti ad inserirsi nel mondo lavorativo.
«Essere riconoscenti a chi ci ha preceduto per non dimenticare le nostre radici», sottolineò padre Francesco Tiberi (SDB) nel 2005, avviando insieme a due giovani il progetto del museo di Formosa intitolato a don Sciullo. Il museo si trova nella sede della parrocchia di María Auxiliadora, un edificio storico del 1957 che nei suoi primi anni ospitò i primi salesiani a Formosa. Questo spazio ospita un prezioso patrimonio che fa parte dell’opera di Don Bosco in città, tra cui spiccano le reliquie di Domenico Savio, Zeffirino Namuncurá e Maria Domenica Mazzarello, oltre al certificato guinness per la Via Crucis più lunga del mondo, effettuata a Formosa, ad oggetti e costumi degli uomini che hanno lavorato instancabilmente coi primi salesiani arrivati in queste terre il 18 febbraio 1949.
Ogni angolo e pezzo del Museo salesiano “Padre Carmelo Sciullo” racconta una storia e onora l’impegno, la dedizione e l’eredità dei salesiani di Formosa, presenza che quest’anno ha celebrato il 75° anniversario. La riapertura invita l’intera comunità a riscoprire la propria storia e a conoscere meglio coloro che sono stati pilastri del servizio e dell’educazione nella regione.

Fonte: www.letteraturacapracottese.com

Ispettoria Meridionale, convegno di Pastorale Giovanile: Un nuovo inizio carico di Speranza

Dal sito dell’ispettoria Meridionale.

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Dal 30 agosto al 1 settembre 140 rappresentanti delle Comunità Educativo Pastorali dell’Ispettoria Meridionale si sono riuniti a San Giovanni Rotondo (Foggia) per il Convegno di Pastorale Giovanile.

Un’importante occasione di riflessione e condivisione che ha segnato l’inizio del nuovo anno pastorale 2024-25, ispirato alla Proposta MGS “Attesi dal suo amore. Gioiosi nella Speranza” e agli imminenti eventi del Giubileo e i 150 anni dalla prima missione salesiana SdB.

Il convegno è stato inaugurato dai saluti iniziali del delegato per la Pastorale Giovanile, don Giuseppe Russo, e dell’ispettore don Gianpaolo Roma, che hanno introdotto il primo intervento di don Andrea Lonardo, sacerdote e docente presso la Diocesi di Roma.
«La speranza o è grande o non serve»: con queste parole dirette don Lonardo ha avviato la sua introduzione teologica-catechetica al tema della speranza cristiana, esortando i partecipanti a riconoscere, coltivare e far riconoscere tanto la “speranza piccola” quanto la “speranza grande”. Ha sottolineato come la vera speranza sia quella che “tocca tutti e dura per sempre,” un invito a testimoniare ciò che è vero e buono in un mondo spesso segnato dalla sfiducia. (QUI l’intervento integrale)

Nel secondo giorno, don Enrico Ponte, salesiano di Don Bosco e maestro del noviziato al Colle don Bosco, ha affrontato un tema cruciale e attuale: “Generazione Z, speranza e vocazione”.
La sua riflessione ha messo in luce come la speranza consista nel saper vedere la presenza di Gesù nel giovane che ci sta di fronte, riconoscendo nella sua ferita la promessa di un futuro migliore.
Dove i giovani dicono di sentirsi più «freddi dentro», è il luogo dove possono incontrarsi e incontrare Dio. (QUI l’intervento integrale)

Oltre agli interventi frontali, il convegno ha offerto momenti di coinvolgimento attivo. La seconda fase dell’evento, infatti, è stata arricchita dalle testimonianze di tre Comunità Educativo-Pastorali (CEP), che hanno condiviso le loro buone pratiche nell’accompagnamento vocazionale dei giovani, nell’educazione, nella formazione dei salesiani cooperatori e nel cammino verso la vita consacrata (QUI le tre video-interviste).

L’ultima mattinata, infine, è stata dedicata alla Programmazione ispettoriale per il nuovo anno: visione, azioni e indicatori di misurazione sono stati presentati dagli incaricati di ciascun ambiente e settore d’animazione.

Nell’intervento conclusivo l’ispettore don Gianpaolo Roma, ha condiviso ai confratelli e laici la sua relazione conclusiva, invitando tutta la comunità ispettoriale a vivere un nuovo inizio con speranza e impegno, ricordando che la speranza cristiana non è un semplice auspicio, ma una certezza radicata nella fedeltà di Dio.
Infine ha evidenziato l’urgenza di rinnovare le comunità attraverso scelte coraggiose, come la risignificazione della missione e delle CCEP, chiamando tutti a costruire insieme un futuro più luminoso, aperti al cambiamento e alla crescita spirituale.

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Ispettoria Italia Meridionale – Esperienze missionarie estive

Dal sito dell’ispettoria Italia Meridionale.

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Adrenalina, gioie, paure, aspettative, preoccupazioni, speranze, domande, ansie, divertimento, condivisioni, silenzio, ascolto, preghiera. Queste sono solo alcune delle emozioni e sensazioni vissute durante l’ultimo weekend a Napoli: il weekend partenti per i ragazzi e le ragazze che si preparano a vivere l’esperienza estiva che li attende.

Durante il weekend, il gruppo si è preparato, ha studiato e pregato insieme. Guardandosi negli occhi e condividendo paure e aspettative, si sono interrogati su loro stessi conoscendosi meglio. Alcuni partecipano per la prima volta a queste esperienze estive e avevano molte domande. Altri, alla loro seconda o terza esperienza, ne avevano ancora di più. E poi ci sono quelli che le domande le conservano per il viaggio, con poche aspettative, sapendo che tutto ciò che accadrà sarà interpretato alla luce del Vangelo, attraverso gli occhi delle persone che incontreranno, con il cuore pieno di storie e le mani sporche di polvere.

Le comunità ospitanti sono pronte: quella de Il Cairo “Zeitun”, quella di Scutari e quella del “Don Bosco” a Napoli, che accoglierà chi vivrà l’esperienza a Nisida. I giovani dell’MGS Ime sono pronti, con il cuore aperto, a condividere il loro tempo e i loro sorrisi con chi incontreranno.

Il primo gruppo partirà per l’Egitto, per incontrare famiglie, giovani e bambini immigrati dal Sudan. Avranno l’opportunità di conoscere e giocare con i ragazzi egiziani in un cortile che li farà sentire a casa. Visiteranno nuovi posti e conosceranno culture diverse dalle loro, mettendosi in gioco tra inglese e arabo per conoscere nuove persone. Pregheranno per i paesi vicini in guerra e per la crescita del paese.

Il secondo gruppo partirà subito dopo il rientro del primo, il 23 luglio, per Scutari -in Albania-, e nel villaggio vicino per fare animazione di strada e giochi con i bambini del posto. Conosceranno un nuovo paese e la sua cultura, visiteranno luoghi significativi della storia albanese e pregheranno con la comunità per sentirsi parte di questo angolo di ispettoria IME al di là del mare Adriatico.

L’ultimo gruppo partirà ad agosto per l’I.P.M. di Nisida. Durante tutto l’anno, i “Rise Up” hanno avuto un occhio particolare per i ragazzi reclusi nelle carceri del Sud Italia. Ed ora, per un paio di settimane, questo gruppo entrerà nell’I.P.M. per intrattenere, fare laboratori e dare speranza attraverso il gioco, ai ragazzi che vi risiedono. Avranno, così, la possibilità di condividere il loro tempo con i detenuti, proprio come faceva Don Bosco, proponendo le attività più svariate.

Non capita tutti i giorni di vedere un gruppo di 30 giovani che sceglie di partire durante l’estate per condividere due o tre settimane in luoghi che li metteranno costantemente alla prova, offrendo al contempo un’opportunità di ricerca interiore. Una ricerca di sguardi che rivelino il Dio dell’Amore, il Dio della Vita, il Dio della Gioia.

Sonia Parigi

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Ispettoria Italia Meridionale, a Bova Marina la festa con la visita del Rettor Maggiore

Dal sito dell’Ispettoria Italia Meridionale.

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Torna ad aprile l’immancabile Festa Ispettoriale che riunisce tutta la Famiglia Salesiana del sud. Quest’anno avrà luogo presso l’Opera salesiana di Bova Marina (RC), in occasione dei 125 anni dalla sua fondazione, alla presenza dell’Ispettore don Gianpaolo Roma e del Rettor Maggiore dei Salesiani, il Card.Ángel Fernández Artime.

Un programma fitto di appuntamenti accoglierà il Card.Artime tra la comunità bovese già da martedi 23 aprile, con il conferimento della cittadinanza onoraria, la visita ai luoghi del Servo di Dio Mons. Cognata e l’incontro con i direttori salesiani, per confluire poi nella grande Festa Ispettoriale del 25 aprile che vedrà la partecipazione delle case salesiane della nostra Ispettoria.

Il programma:

Martedì 23 APRILE
ore 17.40:
Il Card.Artime giunge a Bova Marina in treno
Visita alla Chiesa parrochiale e corteo fino al Municipio
Ore 18.30:
Arrivo presso la casa comunale
Saluti e conferimento della cittadinanza onoraria
In corteo fino al campo dell’Oratorio
Incontro con i giovani e buonanotte salesiana
Ore 20.30:
Cena della Famiglia Salesiana

Mercoledì 24 APRILE
Ore 8.30:
Partenza per Bova. Incontro con il Sindaco e l’Amm.ne comunale
Visita ai luoghi di Mons.Giuseppe Cognata
Ore 11.30:
Incontro con i ragazzi dell’ IIS Euclide
Buffet preparato dai ragazzi dell’Alberghiero
Ore 16.30
Incontro con i Direttori Salesiani
Ore 19.00
Veglia con i Giubilari
Ore 20.00
Cena presso la Casa religiosa delle Suore
Ore 21.00
Musical: “Una storia da raccontare…viaggio tra sogno e realtà”

Giovedì 25 APRILE  FESTA ISPETTORIALE
Ore 9.30:
Arrivi dalle Case Salesiane
Ore 10.00:
Festa Insieme
ore 12.00:
Santa Messa
ore 13.30:
Inaugurazione targa commemorava
Pranzo, a seguire saluti e partenze

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Al via il processo capitolare dell’Ispettoria Salesiana Meridionale

Dall’agenzia ANS.

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Italia – gennaio 2024 – Sabato 13 gennaio è iniziato ufficialmente il processo capitolare dell’Ispettoria salesiana Italia-Meridionale (IME): un percorso di ascolto e di coinvolgimento di tutta la comunità salesiana, consacrata e laica, del sud Italia, Albania e Kosovo. Le case di Salerno (in Campania), di Brindisi e Andria (in Puglia), di Soverato (in Calabria) e di Tirana (Albania) sono state gli “avamposti” del primo appuntamento, scelti per far convergere tutti i salesiani in una mattinata di intenso lavoro intorno al primo dei nuclei del Capitolo Generale, quello dell’“Animazione e cura della vita vera di ciascun salesiano”, e per eleggere i delegati delle comunità che parteciperanno al Capitolo Ispettoriale 28. La metodologia adottata è quella dei “tavoli sinodali”, proposta dalla Chiesa per facilitare la condivisione delle opinioni di ognuno e un discernimento spirituale comunitario; metodo gia sperimentato dai convenuti durante il Convegno di Pastorale Giovanile a settembre.

“Il processo capitolare è occasione privilegiata – afferma il superiore don Gianpaolo Roma –  per vivere un ascolto comunitario, in cui confratelli e laici impegnati hanno la possibilità di dialogare tra di loro. Ma ancor di più è l’occasione per mettersi in ascolto della voce dello Spirito per vivere la missione salesiana con maggiore determinazione al servizio dei giovani più poveri del nostro sud Italia, dell’Albania e del Kosovo”. Nei prossimi mesi il processo pre-capitolare continuerà: a febbraio vedrà il coinvolgimento diretto di tutte le Comunità Educative Pastorali intorno al tema della corresponsabilità della missione tra la Famiglia Salesiana e i laici. Nel mese di marzo, invece, focalizzerà l’attenzione sul governo della Congregazione, dell’Ispettoria e il ridisegno di quest’ultima. Si giungerà così, con le evidenze acquisite e la più ampia platea coinvolta, alla celebrazione del Capitolo Ispettoriale ventottesimo, dal 26 al 30 di aprile a Bova Marina.

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Convegno di Pastorale Giovanile della IME: Il cantiere del discernimento

Dal sito di Don Bosco al Sud.

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Dall’1 al 3 settembre le Comunità Educativo Pastorali della IME hanno preso parte al Convegno di Pastorale Giovanile nella cornice romana del Sacrofano Fraterna Domus. Tale appuntamento, come di consueto, scandisce l’inizio dell’anno pastorale proponendo un’importante occasione di riflessione sui temi intorno ai quali ogni casa salesiana sarà chiamata a definire la propria programmazione locale.
«Sia un grande cantiere del discernimento per stimolare ulteriori opifici pastorali nella nostra ispettoria»: con queste parole don Gianpaolo Roma, nuovo Superiore dell’Ispettoria, avvia ufficialmente i lavori coordinati dal delegato alla PG don Giuseppe Russo.
Discernimento e Sogni sono le categorie bibliche “filo conduttore” del convegno, approfondite dai due relatori, Padre Gaetano Piccolo e don Roberto Spataro, che hanno fornito interessanti chiavi di lettura della Proposta Pastorale sul bicentenario del sogno dei 9 anni di don Bosco.
Padre Piccolo, gesuita e docente all’Università Pontificia Gregoriana, nel primo pomeriggio ha trattato il discernimento spirituale, come «l’arte delle persone libere che acquisiscono consapevolezza di sé a partire dai propri desideri», presentando la metodologia delle “Conversazioni dello Spirito”, proposta dal Sinodo della Chiesa come strumento di lavoro per i cammini di Fede “in comune”. (QUI l’intervento integrale)
Don Roberto Spataro, salesiano e professore ordinario di Lingua e Letteratura greca, nel giorno seguente ha invece esaminato i sogni biblici «di Giuseppe che ci parla di un educatore umile ma allo stesso tempo saggio e operoso; del giovane Salomone che vive un forte senso di responsabilità; di Paolo che è capace di parlare ancora oggi alle famiglie». (QUI l’intervento integrale)
Non solo momenti di formazione frontale ma anche di coinvolgimento. Difatti la seconda fase del convegno ha coinvolto i circa 120 partecipanti nei “Cantieri del discernimento”, ovvero in tre laboratori operativi in cui si è sperimentato il metodo suggerito da Padre Piccolo in relazione a tre focus di discernimento: i nuovi giovani, le nuove situazioni familiari e i nuovi educatori.
L’ultima mattinata, infine, è stata dedicata alla Programmazione ispettoriale: visione, azioni e indicatori di misurazione sono stati presentati dagli incaricati di ciascun ambiente e settore d’animazione, elaborati alla luce del Progetto Educativo Pastorale Ispettoriale del sessennio 2023-2028. A chiudere la “tre giorni”, l’Ispettore don Roma ha condiviso ai confratelli e laici i suoi tre sogni: «Sogno CEP che siano autenticamente profetiche; Sogno confratelli e laici che vivono con impegno e dedizione la missione educativa ed evangelizzatrice; Sogno, infine, giovani e ragazzi che si lasciano coinvolgere nell’essere accanto ad altri giovani e ad altri ragazzi per camminare insieme nella sequela del Signore». Non resta che rimettersi in cammino in ciascuna comunità con la capacità tutta salesiana di sognare e di far sognare attraverso la missione educativa, e nell’affidamento pieno a Dio che, parafrasando lo slogan della Proposta Pastorale, “vede più lontano di noi”. 

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Albania: esperienza di formazione congiunta per i salesiani del quinquennio

Ventidue salesiani nella fase del quinquennio, appartenenti all’Ispettoria dell’Italia Meridionale (IME) e della Circoscrizione Italia Centrale (ICC), stanno vivendo dal 18 al 23 ottobre un’esperienza di formazione congiunta in Albania e Kosovo. Di seguito la notizia a cura di ANS.

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Ventidue salesiani nella fase del quinquennio, appartenenti all’Ispettoria dell’Italia Meridionale (IME) e della Circoscrizione Italia Centrale (ICC), con i loro rispettivi Ispettori e Vicari ispettoriali, stanno vivendo dal 18 al 23 ottobre un’esperienza di formazione congiunta in Albania e Kosovo, visitando le comunità salesiane presenti in quelle terre: Pristina, Gjlan, Scutari e Tirana, e incontrando i loro confratelli, i laici e i giovani.

L’obiettivo dell’incontro è il confronto con la presenza salesiana in un contesto religioso e sociale a maggioranza islamico, vedere come i salesiani operano nell’educazione e quale stile di evangelizzazione realizzano, conoscere la storia della persecuzione comunista, la vitalità della comunità cristiana e le sfide che affronta.

Molti interessanti sono stati gli incontri con alcuni neofiti in Kosovo, che hanno raccontato i motivi della loro conversione, la gioia di essere stati battezzati in età adulta, la ricchezza della vita cristiana in un territorio a maggioranza musulmana.

Davvero sfidante è stata la visita nella comunità di Gjilan dove quattro salesiani lavorano in una scuola con 350 studenti e i cattolici di tutta la città sono 18. Il Direttore, don Bledar Huba, ci ha raccontato l’opera di educazione e di testimonianza eroica che offrono i salesiani ai giovani. A fronte di un iniziale pregiudizio di andare a scuola da “quelli con la croce”, le perplessità iniziali vengono superate attraverso la vicinanza, la serietà didattica, l’affetto e la presenza in mezzo ai ragazzi.

“Ci siamo accorti di un bel clima relazionale tra salesiani e ragazzi e la gioia della nostra presenza tra loro era evidente nei loro occhi e nell’avvicinarsi a noi salesiani che venivano da un altro paese”

ha commentato don Francesco Marcoccio, Vicario dell’ICC.

Ora la compagine salesiana procede il suo viaggio verso Scutari, dove, oltre alla visita alla comunità salesiana, è prevista la testimonianza di alcuni cristiani che hanno vissuto la persecuzione durante il regime comunista di Enver Hoxha.

Il clima di allegria e di fraternità, la profondità spirituale nelle celebrazioni e nelle condivisioni e la bellezza delle realtà visitate stanno rendendo unica e formativa tale esperienza dei salesiani coadiutori e sacerdoti del quienquennio.

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IME – Convegno di Pastorale Giovanile 2022/23

Dal 26 al 28 agosto la Fraterna Domus Sacrofano (RM) ospiterà il Convegno di Pastorale Giovanile. I partecipanti saranno impegnati nell’ascolto di interventi, attività e workshop, finalizzati ad offrire un’occasione di approfondimento del tema pastorale dell’anno. Di seguito la notizia riportata dal sito dei Salesiani dell’Italia Meridionale.

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Il nuovo anno pastorale è alle porte e, come da tradizione, anche quest’anno i Salesiani e i laici corresponsabili nella missione sono chiamati a vivere il Convegno di Pastorale Giovanile, che si terrà dal 26 al 28 Agosto presso la Fraterna Domus Sacrofano (RM). I partecipanti saranno impegnati nell’ascolto di interventi, attività e workshop, finalizzati ad offrire un’occasione di approfondimento del tema pastorale dell’anno, a consegnare gli elementi per la programmazione locale e a presentare la proposta ispettoriale per il 2022-2023.

Sin da subito, i destinatari avranno la possibilità di assistere all’intervento di Don Fabio Rosini, presbitero, biblista e scrittore, noto per aver proposto, a partire dal 1993, alcuni interessanti itinerari biblici rivolti a tematiche come “I Dieci comandamenti” e “I Sette Segni del Vangelo di Giovanni”, con l’obiettivo di guidare alla fede e scoprire il proprio ruolo nella Chiesa.  L’ospite interverrà presentando l’introduzione Biblico Teologica della proposta pastorale 2021-2022 e, in seguito, per entrare nel vivo, i partecipanti vivranno un momento di confronto e dialogo.

Il Convegno nella giornata di sabato sarà ulteriormente arricchito, dall’intervento a cura del Prof. Alessandro Iannini salesiano cooperatore, psicologo clinico e di comunità. Docente di Pedagogia della devianza e della marginalità, è responsabile, da più di venticinque anni, di servizi diurni e residenziali per minori sottoposti a misure penali alternative al carcere, accolti in comunità, affidati a famiglie. Attualmente Iannini è incaricato per i salesiani di coordinare i servizi residenziali e diurni per adolescenti in tutta l’Italia centrale.

Il convegno si concluderà domenica 28 agosto con la presentazione della Programmazione Ispettoriale 2022-2023.

Per info più approfondite ed iscrizioni clicca QUI.

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Ispettoria Meridionale, online il nuovo sito per una comunicazione più efficace e immediata

Da qualche giorno è online il nuovo sito dell’Ispettoria Meridionale. Questa la presentazione:

La piattaforma digitale dell’Ispettoria Salesiana Meridionale è completamente rinnovata riprendendo e valorizzando l’identità visiva istituzionale.
Il restyling grafico e strutturale è stato elaborato per rendere più efficace ed immediata la comunicazione della missione salesiana, dei settori di animazione proposti e una più facile comprensione da parte dell’utente della nostra presenza nel sud Italia, Albania e Kosovo.

Particolare importanza assume la sezione News accompagnata dal servizio di newsletter, che aggiorna costantemente la Famiglia Salesiana con approfondimenti tematici, attività di rilevanza ispettoriale e attività educative perseguite. Così come la sezione del Servizio Civile Universale, con tutte le procedure di partecipazione ai bandi ministeriali. Particolare novità, allo scopo di sensibilizzare i potenziali benefattori, è la presenza del servizio di Raccolta fondi allo scopo di sostenere la realizzazione di progetti locali e contribuire con donazioni a particolari situazioni di emergenza.

L’inserimento in homepage de nostri profili social Facebook, Instagram e YouTube, consente di potenziare la comunicazione istituzionale la narrazione quotidiana dell’operato salesiano nei sei territori pastorali.

Il sito web, infine, è confezionato graficamente con un layout progettato per vivere un’esperienza visuale ottimale su tutti i dispositivi tecnologici.

Buona navigazione!

Val al sito

Italia Meridionale, al via il secondo anno della formazione per Salesiani e laici

Dal sito dell’ispettoria Meridionale.

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Studia di farti amare: è don Bosco a chiedercelo in ogni momento della nostra azione educativa, sempre più al passo con le esigenze del tempo. Ciò da fondamento alla formazione biennale per Salesiani e Laici che è ripartita nel suo secondo anno il 19 febbraio, con un importante partecipazione da tutte le case dell’Ispettoria. La peculiarità di questo percorso formativo è la presenza congiunta di consacrati e persone coinvolte nell’animazione delle Case salesiane al sud Italia: un modo per concretizzare la corresponsabilità alla missione in ambito pastorale, educativo e salesiano. La chiamata ad essere volto vivo di don Bosco per i giovani meridionali diventa, per ognuno di noi partecipanti, una scelta vocazionale dal valore inestimabile. I confratelli salesiani scelgono di aggiornarsi con un atteggiamento di formazione permanente e i laici si impegnano a supportare le proprie Opere di appartenenza nel coordinamento e nella condivisione di settori e attività.

A seguito di riscontri positivi del primo anno, per questa annualità sono previsti 3 weekend formativi online e 2 weekend in presenza. Al termine dei quali, i partecipanti sono chiamati a produrre elaborati personali o per gruppi di provenienza. I contenuti della formazione si sviluppano su tre aree principali: ecclesiale, pedagogica e salesiana. Il filo rosso che le lega parte da una riflessione sull’amorevolezza, legata all’educazione alle emozioni e al desiderio, e una rilettura della Lettera da Roma con un focus sulla relazione educativa. Prosegue con laboratori di gestione comunionale della leadership e delle dinamiche di gruppo. Ai weekend in presenza, sono riservati temi legati alla Pastorale Giovanile Salesiana, alla dottrina sociopolitica della Chiesa e all’Evangelii Gaudium, sia in termini laboratoriali che prettamente contenutistici. Il cammino di questo secondo anno termina con una riflessione condivisa e partecipata del processo sinodale sui giovani.

Il tema pastorale 2021-2022 racchiude perfettamente quello che i nostri cuori stanno vivendo all’inizio di questo secondo anno: Fate tutto per amore, nulla per forza. San Francesco di Sales ci ricorda di quanto sia importante mettere cuore, passione e amorevolezza nelle nostre azioni, senza sentirci costretti, ma chiamati. Questa formazione biennale ci ha reso profondamente consapevoli del nostro servizio, donandoci ulteriori strumenti, per essere in comunione e in clima di corresponsabilità e familiarità con la comunità salesiana. C’è un momento, nel cammino all’interno dei nostri ambienti, settori, gruppi e associazioni, in cui bisogna dare valore concreto all’esperienza salesiana nella propria vita, sporcandosi le mani e mettendosi in gioco: per noi, impegnarci con costanza in questo cammino significa dire si all’essere parte del progetto di Dio della realtà salesiana, inserendosi armoniosamente con la nostra vita familiare.

Marco e Francesca

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