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Salesiani Sicilia, indetto il 32° Capitolo Ispettoriale

Con una lettera del 27 ottobre 2023 il sig. Ispettore, don Giovanni D’Andrea, ha indetto il 32° Capitolo Ispettoriale dei Salesiani di Sicilia.

Il Capitolo Ispettoriale, secondo le costituzioni salesiane è la riunione fraterna per eccellenza, la più importante assemblea della vita di un’ispettoria. Una riunione attraverso cui le comunità locali rafforzano il proprio senso di appartenenza all’Ispettoria affrontando le sfide del tempo e della comunità Ispettoriale. Il Capitolo nella tradizione salesiana è un’assemblea rappresentativa, in cui tutti sono chiamati a esprimersi e a deliberare su ciò che riguarda l’Ispettoria.

“La sorprendente creazione a cardinale del nostro Rettor Maggiore ha “sconvolto” l’ordinarietà del nostro cammino. portando con sé delle notevoli conseguenze, come l’anticipazione di un anno, al 2025, del Capitolo Generale 29, che dovrà provvedere all’elezione del nuovo Rettor Maggiore e del suo Consiglio. Per questo siamo chiamati a celebrare il Capitolo Ispettoriale già in questo anno pastorale 2023 – 2024”, scrive don Gianni all’inizio della sua lettera ai Salesiani di Sicilia.

Il Capitolo Ispettoriale dei Salesiani di Sicilia seguirà quanto previsto negli Atti del Consiglio Generale della Società Salesiana, dove al n. 441 vengono fornite le indicazioni per la celebrazione dell’importante assise.

L’Ispettoria Salesiana Sicula si prepara a celebrare il 32° Capitolo della sua storia, in questo incontro è chiamata ad eleggere i rappresentanti della Sicilia che andranno a Torino per celebrare il Capitolo Generale 29, dove tutta la Congregazione sceglierà l’XI Successore di Don Bosco.

Il tema scelto per il CG 29 è “Appassionati per Gesù Cristo, dedicati ai giovani. Per un vissuto fedele e profetico della nostra vocazione salesiana”. Da questo grande tema scaturiscono tre nuclei tematici, che vanno considerati un tutt’uno:

Animazione e cura della vita vera di ciascun salesiano;

Insieme salesiani, Famiglia Salesiana e laici “con” e “per” i giovani;

Una coraggiosa verifica e riprogettazione del governo della Congregazione a tutti i livelli.

Don Gianni nella sua lettera specifica che i Capitolari saranno chiamati a riflettere in modo diverso a seconda del nucleo preso in considerazione. Ci saranno elementi in cui la riflessione seguirà la metodologia tradizionale e altre occasioni in cui ci si servirà di alcune piste fornite dal Consiglio Generale.

Il 27 ottobre 2023 don Gianni D’Andrea ha nominato come regolatore del Capitolo Ispettoriale: Don Enzo Timpano, attuale preside del Liceo di Catania Cibali.

Come previsto dalle Costituzioni ha nominato anche i membri della Commissione Precapitolare: don Luigi Calapaj, don Enrico Frusteri, don Arnaldo Riggi, don Rocco Tasca e don Paolo Terrana.

In questo primo periodo si sta procedendo alla scelta dei Delegati delle comunità locali e dei delegati dell’Ispettoria.

Il Capitolo Ispettoriale 32 si svolgerà in tre momenti:

prima sessione dal 27 al 30 dicembre 2023;

intersessione da febbraio ad aprile 2024;

seconda sessione dal 31 maggio al 3 giugno 2024.

L’assise si svolgerà presso la Casa Salesiana del San Tommaso di Messina, già da adesso è attiva una mail ci32@sdbsicilia.org per poter inviare suggerimenti, riflessioni e osservazioni.

“Preghiamo perché l’esperienza capitolare sia un momento di grazia e di discernimento per l’intera comunità ispettoriale alla luce della Parola di Dio e del carisma di Don Bosco” conclude don Giovanni nella sua lettera di indizione.

RMG – Consiglio Generale: due giorni di distensione e fraternità

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Cogne) – Dal 30 giugno al 2 luglio, il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime e il Consiglio Generale si sono recati in Valle d’Aosta, a Cogne, ospiti della casa alpina “Villaggio Alpino Don Bosco di Cogne”. Situata nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso, questa casa è coordinata dai salesiani della Circoscrizione Speciale Piemonte e Valle d’Aosta (ICP), e offre campi scuola, esercizi spirituali, incontro e orientamento, corsi di studio, vacanze per il clero e incontri formativi per i laici.

Il Rettor Maggiore e i membri del Consiglio Generale, immersi in questo meraviglioso luogo, hanno potuto vivere questi giorni di distensione e fraternità a metà dei lavori della sessione estiva del Consiglio. Hanno potuto visitare anche la casa salesiana di Les Combes, nel comune di Introd, dove hanno soggiornato i due papi, San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.

Durante il soggiorno a Cogne hanno potuto incontrare un gruppo di ragazzi della scuola media della casa Salesiana “Edoardo Agnelli” di Torino, con i loro animatori; nella visita a Les Combes hanno conosciuto ed incontrato un gruppo di ragazzi della scuola media della casa Salesiana di Torino – Valsalice con i loro animatori. Due incontri belli e famigliari che sono stati molto graditi da tutti.

Un grazie grande a don Leonardo Mancini, Superiore ICP, e don Giorgio Degiorgi, Economo ICP, per questa splendida possibilità.

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Le giornate di Esercizi Spirituali del Consiglio Generale

Dal sito InfoANS.

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Dal 1° all’8 giugno, nell’ambito delle attività della sessione plenaria estiva del Consiglio Generale, il Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco, Don Ángel Fernández Artime, e i membri del suo Consiglio Generale, partecipano ad una settimana di Esercizi Spirituali. A predicarli è don Giuseppe Roggia, SDB.

Il luogo scelto per gli Esercizi Spirituali del Consiglio Generale quest’anno è stato la casa rosminiana di Domodossola – Monte Calvario. Storicamente, dal febbraio 1828, con la venuta del Beato Antonio Rosmini, la casa divenne culla dell’Istituto della Carità (Padri Rosminiani) da lui fondato. Il complesso di edifici costruito sulla sommità del monte, con il passare di quei primi decenni dell’Ottocento, ritrovò in parte la sua vitalità di casa per ritiri spirituali e luogo di preghiera, diventando soprattutto casa di formazione dell’Istituto.

Il predicatore degli esercizi, don Giuseppe Roggia, SDB, ha impostato, con profonda conoscenza e con molta saggezza il cammino degli Esercizi sulla lectio continua della lettera di San Paolo ai Filippesi e sulla lectio salesiana del sogno delle 10 colline.

Gli Esercizi Spirituali sono coordinati da don Stefano Martoglio, Vicario del Rettor Maggiore.

“È la prima volta che il Rettor Maggiore con il suo Consiglio comincia la sessione del plenum con gli Esercizi Spirituali: un modo per cominciare guardando all’interiorità e alla cura spirituale che prepara ogni servizio di animazione e governo”

ha sottolineato don Martoglio.

Le giornate di Esercizi Spirituali sono momenti privilegiati di preghiera, riflessione e condivisione fraterna. Come affermano le Costituzioni Salesiane, “gli Esercizi Spirituali sono per la comunità e per ogni salesiano occasioni particolari di ascolto della Parola di Dio, di discernimento della sua volontà e di purificazione del cuore” (Cost. 91).

Al termine della settimana di Esercizi Spirituali il Rettor maggiore ed il suo Consiglio rientrano a Torino-Valdocco, per cominciare le sessioni di lavoro.

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Chi ama comunica. E comunicare in stile salesiano significa essere sempre fedeli ai giovani

Pubblichiamo una riflessione sulla comunicazione del Consigliere generale don Gildásio Mendes dos Santos, dall’agenzia salesiana ANS.

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(ANS – Roma) – Le problematiche sperimentate e ancora vive in molti Paesi del globo a motivo della pandemia di Covid-19 non hanno fermato la comunicazione salesiana. Anzi, poiché “comunicare è reinventare, è creare nuovi e sorprendenti linguaggi”, le difficoltà sono diventate opportunità per andare più a fondo e trovare nuovi significati e nuove modalità di comunicare – cioè di amare – e di farlo in stile salesiano. Ecco la riflessione sul tema del Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, don Gildásio Mendes dos Santos.

Cari amici e care amiche,

Tutti – voi e noi insieme – abbiamo fatto del nostro meglio per comunicare con persone vicine e lontane, per alimentare la nostra Speranza, per continuare a lavorare con entusiasmo, anche in questi tempi difficili per crisi sanitaria ed economica, dovuti a Covid-19.

Camminiamo accanto ai nostri giovani perché crediamo in loro. Con loro condividiamo la nostra vita, con loro comunichiamo, per loro preghiamo. Li ameremo sempre, camminando insieme e con lo sguardo rivolto al futuro.

Abbiamo imparato dal nostro Padre, Don Bosco, questo stile salesiano di vivere con ottimismo e gioia l’amore di Dio, e di credere sempre nel seme di bene che cresce e fruttifica nel cuore dei nostri giovani. Questa è pertanto la sorgente del nostro stile di comunicare!

In tutte le Ispettorie Salesiane del mondo abbiamo visto delle iniziative interessanti e creative di comunicare e di condividere esperienze di servizio e solidarietà a favore dei più poveri e bisognosi.

Disponiamo di una grande rete – la salesiana – per comunicare la solidarietà! Abbiamo visto, ad esempio, l’impegno delle Ispettorie e delle Regioni salesiane per editare e condividere il Bollettino Salesiano nel Mondo (tanto il cartaceo quanto il digitale), la creazione di tanti “live” per programmi artistici, educativi, musicali.

Comunicare è reinventare! È creare nuovi e sorprendenti linguaggi per dare vita ai nostri racconti e per condividere con audacia i nostri sogni e i nostri progetti!

In questi tempi abbiamo seguito da vicino svariate iniziative di gruppi giovanili, di volontariato, promuoventi la solidarietàattraverso la raccolta e la donazione di prodotti alimentari, medicinali e di abbigliamento. Abbiamo visto diversi progetti di sensibilizzazione sulla prevenzione del Coronavirus, celebrazioni religiose e liturgiche ben fatte, articoli, e molta condivisione attraverso le reti sociali.

Negli ultimi tre mesi ho partecipato ad alcune videoconferenze molto interessanti, organizzate sia da vari Delegati per la Comunicazione, quanto dalle nostre comunità e dai gruppi di lavoro.

Ci piace avvicinare i giovani, ascoltarli, essergli presenti come amici, accompagnarli nel loro percorso formativo. Questo stile di comunicazione ci fa stare con loro, consapevoli del fatto che, vicini o lontani, pensiamo sempre a loro.

Lo stile salesiano di comunicare nasce dal carisma, dal modo di Don Bosco, sia di vivere la spiritualità salesiana, sia di trasmettere lo spirito di famiglia ai cConfratelli e a tutta la Famiglia Salesiana.

La comunicazione fa parte essenziale del carisma salesiano: infatti troviamo la vitalità del nostro carisma nello stile di amare Dio attraverso i giovani.

Cos’è la comunicazione in stile salesiano? È quel grande amore che scaturisce dal nostro cuore educativo e fluisce fino all’ultimo respiro, perché chi ama nel nome di Gesù e serve i più poveri e bisognosi sarà sempre comunicatore di un messaggio che è sempre nuovo e non invecchia mai.

E come possiamo sapere che c’è questo stile salesiano di comunicare?

– Quando i giovani riempiono non solo le nostre case, i nostri cortili, le nostre opere e presenze, ma anche i nostri siti web e le reti sociali con la loro spontaneità e gioia.

– Quando i giovani fanno riecheggiare i loro sogni, i loro dolori e le loro speranze attraverso il suono della musica, il ritmo della danza, la bellezza della poesia, le espressioni della preghiera, la liturgia della vita.

Quando i giovani raccontano la loro vita e le loro storie, cercano nuovi modi per creare e condividere i loro messaggi digitali e si assumono il loro impegno per i loro studi, il loro lavoro e la loro vita di Fede.

Queste espressioni giovanili sono delle espressioni vive del modo salesiano di comunicare!

Comunicare è un nuovo modo di costruire una società più umana e trasparente. Comunicare è scuola di dialogo e di rispetto per le persone, la loro cultura, la loro storia, il loro ambiente, i loro valori.

Comunicare in stile salesiano significa essere sempre fedeli ai giovani. Sono la nostra musica, i nostri sogni e le nostre vere gioie. È per questo che chi ama comunica.

Il nostro Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, il 12 giugno di quest’anno, ci ha trasmesso questo stile salesiano di comunicazione, con grande tenerezza e verità, quando trasmettiamo ai giovani quello che è più importante:

“Cari giovani, noi, Salesiani del nostro tempo, vogliamo dirvi che vi vogliamo bene, che la nostra vita è vostra e che, come fu per Don Bosco, ognuno di noi vi può dire: ‘Per voi studio, per voi lavoro, per voi vivo, per voi sono pronto a dare anche la vita’”.

Ho visto recentemente il cortometraggio sul Salesiano Coadiutore, Sig. Artemide Zatti, beatificato nel 2002, intitolato «Zatti, hermano nuestro».  In mezzo agli ammalati, questo salesiano ha saputo comunicare tanto la carità che ha cura, quanto l’amore che cattura. Ha donato la vita al servizio degli altri, comunicando Speranza nel Risorto e amore alla Madonna.

Comunicare con stile salesiano: questa è la nostra eredità, il nostro impegno, la nostra speranza!

P. Gildásio Mendes

Consigliere per la Comunicazione Sociale

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Don Joan Lluís Playà è il nuovo Delegato Mondiale per la Famiglia Salesiana

Pubblichiamo l’articolo dell’agenzia salesiana ANS sulla nomina di don Joan Lluís Playà a Nuovo Delegato Mondiale per la Famiglia Salesiana.

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(ANS – Roma) Venerdì 8 maggio, al termine della sessione del Consiglio Generale, durante la buona notte del Rettor Maggiore, Don Angel Fernandez Artime ha annunciato la nomina di don Joan Lluís Playà a Nuovo Delegato Mondiale per la Famiglia Salesiana.

Nato a Terrassa (Barcellona) nel 1947, ex alunno della Casa Salesiana di Terrassa, nel 1966 è entrato a far parte dei Salesiani ed è stato consacrato sacerdote 1977.

Ha studiato pedagogia, formazione per gli adulti, teologia pastorale e teologia spirituale e ha conseguito la Laurea in Teologia morale presso la Facoltà di Teologia di Barcellona.

1969-1972. E’ stato membro del Consiglio delle comunità di Sant Vicenç dels Horts e Girona, formatore degli Aspiranti e professore a Girona.

1975-1981. Incaricato dello studio dei ragazzi nella scuola e nella pastorale, insegnante e formatore degli aspiranti. Animatore di una comunità cristiana in un quartiere marginale di Terrassa (Barcellona).

1981-1982. Assistente dei novizi a Terrassa (Barcellona).

1982-1988 Ha fatto parte del Consiglio ispettoriale (Barcellona).

1988-1994. Direttore della comunità, insegnante e responsabile del lavoro ad Andorra.

1994-2000. Direttore della comunità, professore e responsabile dell’Opera di Barcellona-Sarrià e dal 1997 al 2000 consigliere Ispettoriale (Barcellona).

2000-2006. Consigliere Ispettoriale (Barcellona).

2000-2003 Vicario ispettoriale. Responsabile delle scuole

2003-2006 Delegato alla formazione

Tra il 2006  e il 2014 è stato ad Andorra e Barcellona-Rocafort. Consigliere ispettoriale, delegato della Pastorale giovanile. Inoltre tra il 2007-2010 ha ricoperto i servizi  di Direttore della comunità, insegnante e responsabile del lavoro e delegato ispettoriale della Comunicazione.

2011-2015.  Assistente regionale del VDB

2014-2015 Consiglio ispettoriale (SMX). Consigliere e Delegato della Famiglia Salesiana.

È stato chiamato dal Rettor Maggiore a Roma, sede centrale dal 2015 al 2020, come Assistente Centrale del VDB e del CDB. Segretario della Regione del Mediterraneo.
Insieme alla sua nuova Responsabilità continuerà ad essere l’Assistente centrale della VDB e della CDB. Il Rettor Maggiore ha ringraziato il servizio di Padre Eusebio Muñoz che dal 2014 ad oggi è stato il Delegato mondiale della Famiglia Salesiana nella Congregazione.

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