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Intervista a don Francesco Preite (Salesiani per il Sociale): “Le due emergenze giovanili sono educazione e lavoro”

Dal Quotidiano di Bari, di Bruno Volpe

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“Le due emergenze giovanili sono educazione e lavoro”: ce lo ha dichiarato in questa intervista a margine dell’ evento “Passato, presente e futuro del quartiere Libertà” (uno dei rioni difficili del capoluogo pugliese) don Francesco Preite, Presidente Nazionale dei Salesiani per il sociale Aps, che per lunghi anni è stato proprio a Bari direttore dell’oratorio dei salesiani al Redentore. La manifestazione barese era inserita nel contesto della interessante iniziativa comunale Community Hub a favore di alcuni rioni problematici come Libertà ed Enziteto. La scelta del Comune si è rivelata un successo mediatico, anche grazie all’ esperienza comunicativa e divulgativa dell’editore Domenico Di Marsico che da par suo ha organizzato pannelli, grafica e ha diretto egregiamente tutto il progetto comunale.

Don Preite, ormai lei svolge a Roma dai Salesiani un ruolo molto delicato soprattutto per quel che riguarda il sociale. Quali le emergenze?
“Direi che le emergenze sono fondamentalmente due. Una la povertà dei minori e si calcola che in povertà ci siano in Italia un milione e duecentomila ragazzi, che tra l’altro disertano la scuola e bisogna valutare il tema dell’abbandono scolastico. Naturalmente, però questa non è una giustificazione, situazioni simili spingono al compimento di reati come abbiamo visto di recente proprio con la retata nella città vecchia a Bari. La repressione, che pur al momento giusto è necessaria, non è la sola risposta, bisogna prevenire. Siamo davanti a situazioni gravi che ci interpellano tutti e scuotono le nostre coscienze. Una seconda emergenza si chiama lavoro e occorrono migliori e più energiche politiche di chiamata al lavoro. Abbiamo bisogno di politiche attive del lavoro efficaci, soltanto il lavoro rende dignità alle persone, non il mero assistenzialismo che pur serve nei momenti critici ed è una valvola di sfogo”.

Torniamo alla educazione che è uno dei punti cardine del fondatore dei Salesiani Don Bosco… “Il lavoro porta a quella che si definisce la santità dell’ ordinario, del feriale, alla correttezza del vivere onestamente ogni giorno”. Lo diceva anche san Josemaria Escrivà de Balaguer fondatore dell’Opus Dei…
“In effetti su alcune cose i due hanno molto in comune come ad esempio il senso del realismo, lo stare con i piedi a terra e gli occhi rivolti al Cielo. Solo il lavoro, e in effetti il santo spagnolo lo diceva, santifica la nostra esistenza, la rende dignitosa e toglie le cattive idee dalla testa”.

Come definisce la situazione attuale del Paese in termini di povertà?
“Grave e tuttavia non entro in questioni politiche che non mi competono. Occorre dare ai giovani risposte chiare, forti e adeguate”.

Lei è stato molto tempo a Bari al Libertà, che cosa dice ai suoi vecchi cittadini?
“Di sognare in grande, è bello. Oggi sono a Roma, svolgo nella Capitale un ruolo difficile e di responsabilità, ma Bari non l’ho mai dimenticata. Resto della idea che educazione e lavoro sono la via che porta alla santità di vita. Specialmente l’apprendere tecnicamente un mestiere e questo è stato un chiodo fisso di San Giovanni Bosco”.

Infine, l’assessora alle politiche giovanili del Comune di Bari Paola Romano che rumors danno candidata sindaco: “Bisogna saper ascoltare prima di tutto i giovani e al Libertà ed altre periferie lo stiamo facendo. Sono concorde che la vera emergenza è educativa, una sfida”. Chiude l’editore Domenico Di Marsico uno degli alfieri del successo della iniziativa: “Il Comune ha fatto una bella cosa, è giusto dedicarsi alle periferie. Io ho messo a disposizione la mia esperienza e soprattutto la voglia di aiutare i giovani a crescere”.

Bari: Festival dell’Educazione

Tre giorni dedicati all’educazione, nel segno del confronto, ma anche dello sport e della condivisione riconquistata di spazi e luoghi.

Si terrà a Bari il 18, 19 e 20 maggio negli spazi dell’Istituto salesiano Redentore al quartiere Libertà il “Festival dell’educazione”, organizzato dallo stesso istituto a conclusione del progetto triennale di Salesiani per il Sociale APS “Dare di più a chi ha avuto di meno”, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile“.

Il festival si aprirà mercoledì 18 maggio alle 17.30 con la tavola rotonda “Sfide educative nel periodo post- pandemico”, cui parteciperanno l’assessora al Welfare del Comune di Bari Francesca Bottalico, l’assessore alle Politiche giovanili della Regione Puglia Alessandro Delli Noci, il sociologo Leonardo Palmisano e il Presidente nazionale di Salesiani per il Sociale Don Francesco Preite.

Il giorno dopo, giovedì 19 maggio dalle ore 17.00 nei campi dell’oratorio ci sarà il torneo di calcio under 18 dedicato alla memoria degli agenti Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, nella scorta del magistrato Giovanni Falcone, rimasti uccisi con lui e con la moglie Francesca Morvillo nell’attentato di Capaci di cui proprio quest’anno, il 23 maggio, ricorrono i trent’anni.

Infine, venerdì 20 maggio dalle 18.00, con la partecipazione anche del sindaco Antonio Decaro, l’apertura alla città tutta con “Educare in piazza”, una grande festa i cui protagonisti saranno i ragazzi del quartiere e le numerose associazioni del territorio impegnate quotidianamente con i giovani fra gli 11 e i 17 anni. Numerosi stand animeranno piazza Redentore con laboratori, giochi, musica dal vivo e dj set e con possibilità di degustazioni enogastronomiche curate da Slow food.

La tre giorni del “Festival dell’educazione” arriva al termine di un lungo percorso, il progetto “Dare di più a chi ha avuto di meno” appunto, che ha coinvolto dal 2018 tre istituti scolastici della città ovvero la “Don Bosco”, la “Garibaldi” e il “Santarella”, vedendo la partecipazione di oltre trecento ragazzi fra gli 11 e i 17 anni, i loro genitori e i loro insegnanti. Ciascuno è stato coinvolto in azioni specifiche, quali la formazione, le attività extrascolastiche, momenti di incontro e confronto, tutto finalizzato a ridurre i fenomeni di abbandono scolastico precoce, ad aumentare il senso di cittadinanza, incrementare autostima, guidare e supportare docenti e genitori nel compito educativo, puntando su un sistema di scambio continuo fra scuola e famiglia.

Su questa scorta quindi fra il 2018 e il 2022 i ragazzi sono stati coinvolti in laboratori dedicati alla valorizzazione delle capacità personali, in interventi di supporto scolastico, in momenti di sport, in esperienze di comunità e in attività dedicate al teatro e ai saperi digitali; i docenti hanno partecipato a formazioni guidate da esperti che li hanno supportati – tra l’altro – nelle nuove modalità di didattica e relazione richieste dall’emergenza Covid; infine i genitori hanno preso parte a percorsi di supporto e accompagnamento in quello che è il loro complesso ruolo nella vita dei giovanissimi.

Il progetto “Dare di più a chi ha avuto di meno”, curato da Salesiani per il Sociale, si è snodato in 15 sedi in tutta Italia (Bari, Cisternino, Foggia, Locri, Napoli, Palermo, Roma alcune delle città coinvolte) e si chiuderà con una grande festa conclusiva il 1° giugno a Roma.

L’ingresso al Festival dell’Educazione è libero.

Contatti: Elena La Ficara – Referente locale di progetto

  • Tel. 349 1854014
  • Mail: daredipiu.redentore.bari@gmail.com
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Bari: Maggio Culturale dall’APS Laboratorio Don Bosco Oggi

Il Laboratorio Don Bosco Oggi di Bari presenta “Maggio Culturale“, una serie di incontri culturali su vari temi. Diversi gli appuntamenti previsti durante il mese di Maggio:

LUNEDÌ 16 MAGGIO:

  • Incontro TR di Formazione Liturgica: La Pasqua

VENERDÌ 20 MAGGIO:

  • Salotto letterario “Dizionario dei latinisti” di don Roberto Spataro. Relatore: prof. Domenico Lassandro, saluti prof. Pasqualina Vozza

SABATO 28 MAGGIO:

  • I giornata di studio socio-politico: “Il Vangelo e la politica: valori-modelli-esperienze. Il “caso” del novecento”. Moderatore don Giuseppe Ruppi

DOMENICA 29 MAGGIO:

  • Via Lucis al Redentore della Famiglia Salesiana animata dal Laboratorio Don Bosco Oggi

LUNEDÌ 30 MAGGIO:

  • Tavola rotonda, salesiani docenti al Redentore: don Gino Corallo. Coordinatore don Giuseppe Ruppi, relatori prof. Cosimo Laneve, Loredana Perla, Chiara Maria Gemma, Domenico Lassandro.

Gli incontri si terranno a via Martiri D’Otranto 69, a Bari. Per informazioni contattare il Laboratorio Culturale: 08 0575 0005 o la biblioteca: 08 0575 0006.

Scarica la locandina

Bari Redentore, passa dal lavoro la rivincita dei ragazzi del Libertà

Eppure su queste strade un tempo i ragazzi morivano come mosche. Uccisi dalla droga o magari da proiettili esplosi da altri ragazzi, in egual misura condannati. Nel quartiere Libertà l’eco di quella «guerra» puoi ancora sentirla lì dove la memoria viene tenuta viva da chi nell’odio e nella violenza coltiva i propri affari illeciti. Ma la «resurrezione» è stata inesorabile e quotidiana, anche grazie a una coraggiosa operazione urbanistica che nella pedonalizzazione di alcune isole ha colto la scintilla della rinascita sociale. Il simbolo non a caso è il Redentore, la potente quinta urbana che chiude via Crisanzio, e tutto ciò che intorno all’istituto salesiano, fuori e dentro, Bari ha saputo imbastire. Oggi nel mosaico della speranza viene aggiunta un’altra tessera: la firma di un’intesa che porta nuova luce nella vita dei ragazzi del quartiere.
Il progetto prevede la realizzazione di corsi di formazione professionale in ambito ristorativo, mestieri come il pizzaiolo o il panettiere verranno insegnati ai giovani protagonisti del territorio anche con l’obiettivo di realizzare una impresa formativa, ragazzi che si metteranno a produrre taralli o pane o dolci da mettere poi in commercio. Un progetto ambizioso che ha già ottenuto il via libera del settore formazione professionale della Regione. Il cuore della
devianza minorile e dell’inesorabile reclutamento da parte delle famiglie di mafia, d’altronde, è sempre stato la mancanza di lavoro, di una occasione di vita alternativa e legale. Senza soldi, i figli delle famiglie più povere, sono stati (e sono ancora) il vivaio nel quale i clan hanno pescato per arruolare sentinelle, spacciatori, ragazzi/fondina. Oggi sappiamo che molti minorenni del quartiere continuano a “lavorare” per le organizzazioni criminali, 200 euro a
settimana per portare la droga in giro a bordo dei monopattini elettrici. E’ a questa generazione che il progetto del Redentore è rivolto sotto la sapiente regia di don Francesco Preite, direttore dell’istituto salesiano, un prete di frontiera, di trincea, si direbbe, sebbene sia un sacerdote ben lontano dalla retorica. Scendere da quei monopattini, entrare in una cucina e scoprire un’altra vita possibile: questa è la sfida. Il progetto per formare gli artigiani del cibo
prende forma grazie al sostegno degli imprenditori Sebastiano e Vito Ladisa e dei soci della Giusta Causa. Si cercano altri sostenitori e altre alleanze possibili intorno a un’iniziativa che mira a creare tutte le condizioni per un regolare inserimento nel mondo occupazionale. Accanto alla formazione, inoltre, una volta al mese, i ragazzi cucineranno per le famiglie in difficoltà, un’altra forma di aiuto, un aiuto che non è solo materiale (sfamare chi ha bisogno) ma anche culturale: dare il senso di comunità, di appartenenza e spezzare la condizione di solitudine che ha indotto tanti giovani a perdersi.

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