Gran Finale del DBGYFF 2024: una celebrazione del talento globale di tanti giovani sognatori

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – New York) – L’attesissimo Gran Finale della III edizione del “Don Bosco Global Youth Film Festival” (DBGYFF) si è svolto in grande stile e con un significato globale il 18 ottobre 2024, presso il “Loreto Theatre”, dello Sheen Center di New York. Questo vibrante evento ha segnato il culmine di un festival di cortometraggi che ha riunito giovani registi, personalità internazionali e pubblico di tutto il mondo per celebrare la creatività e la visione senza limiti dei giovani. Più che una semplice vetrina dell’eccellenza cinematografica giovanile, il Gran Finale del DBGYFF 2024 ha rappresentato un emblema dell’impegno per lo sviluppo dei giovani, della collaborazione e dell’urgente necessità di affrontare le sfide ambientali attraverso l’arte cinematografica.

Con proiezioni che si sono svolte simultaneamente in oltre 330 sedi in 57 Paesi, il DBGYFF 2024 si è rivelato uno straordinario evento globale. I 120 film in lizza per la finale, accuratamente selezionati tra ben 1.287 candidature, hanno affrontato il potente tema del festival, “Ho un sogno: i giovani e il cambiamento climatico – rendere la Madre Terra più pulita e più verde”. Questi film hanno rappresentato non solo un’efficace narrazione creativa, ma anche un appello ad agire, che incoraggia tutti gli spettatori ad impegnarsi nell’urgente necessità della cura dell’ambiente.

Il Gran Finale è iniziato con la proiezione di alcuni dei film di maggior impatto, dando il via a una serata ricca di ispirazione e riflessioni. È seguita la Cerimonia Inaugurale, che ha visto riunirsi personalità di spicco provenienti da diversi settori, ognuno dei quali rifletteva l’importanza globale del festival.

Don Harris Pakkam, Direttore del DBGYFF, ha accolto calorosamente il pubblico, condividendo le dinamiche del festival e sottolineando la sua missione di responsabilizzare i giovani attraverso gli strumenti cinematografici.

Don Hugo Orozco, SDB, Consigliere Regionale per l’Interamerica, ha portato i calorosi saluti del Cardinale Ángel Fernández Artime, X Successore di Don Bosco, e del suo Vicario, don Stefano Martoglio. Poi, nel suo discorso, ha sottolineato la portata globale del DBGYFF, descrivendola come un’“eco globale” che unisce i giovani in centinaia di località del mondo, e ha ribadito l’impegno costante della Congregazione Salesiana nel sostenere i giovani registi nel loro percorso creativo, incarnando il sogno di Don Bosco di sostenere e guidare i giovani.

Don Michael Conway, Responsabile della Procura Missionaria salesiana di New Rochelle, ”Salesian Missions”, ha parlato con passione del sogno vocazionale di Don Bosco, sottolineando come il DBGYFF fornisca una piattaforma ai giovani per trasformare i loro sogni in realtà. Si è congratulato con i partecipanti e i vincitori, riconoscendo il ruolo vitale dei loro film nell’affrontare i cambiamenti climatici e promuovere la responsabilità ambientale.

La dott.ssa Nataša Govekar, del Dicastero Vaticano per la Comunicazione, ha aggiunto una profonda dimensione spirituale alla serata. Ha ricordato al pubblico il messaggio di Papa Francesco secondo cui “tutto è interconnesso” e ha elogiato i giovani registi per il loro lavoro coraggioso nel sostenere un futuro sostenibile. Li ha incoraggiati a continuare i loro sforzi, sottolineando che la loro creatività non è solo un mezzo di narrazione, ma anche uno strumento di trasformazione e di tutela del Creato.

Il compositore e polistrumentista Jeremy Earnest si è rivolto ai giovani cineamatori con entusiasmo, esortandoli a perseverare nella collaborazione e nella creatività. Ha parlato dell’importanza del gioco e della sperimentazione nel processo creativo, incoraggiandoli a rimanere curiosi e aperti di mente mentre esplorano nuovi orizzonti.

Jude Elie, Presidente degli Exallievi di Haiti, ha sottolineato che la missione di aiutare i giovani a diventare buoni cristiani e onesti cittadini è sempre stata al centro della visione di Don Bosco. Quindi, ha rivolto un caloroso augurio e apprezzamento a tutti i partecipanti.

Ad aggiungere ulteriore prestigio all’occasione, don Dominic Tran, SDB, Superiore dell’Ispettoria salesiana “San Filippo Apostolo” degli Stati Uniti Est e Canada (SUE), è stato affiancato da don Roland Minsta, SDB, Superiore della Visitatoria “Nostra Signora dell’Africa” dell’Africa Tropicale Equatoriale (ATE). La loro presenza ha sottolineato ulteriormente il significato globale del festival e la dedizione della Congregazione salesiana nel promuovere la creatività giovanile.

Collegata da remoto è intervenuta anche Christine Arena, presidente di “Generous Films” e della “Gran Giuria” del DBGYFF, la quale ha riflettuto sulla profondità e sulla diversità dei film presentati. Ha lodato i registi per la loro audacia nell’affrontare la crisi climatica e ha sottolineato l’importanza di raccontare storie con un significato e uno scopo. Il suo messaggio è stato un invito all’azione per tutti i partecipanti, incoraggiandoli a continuare ad usare il loro talento per ispirare il cambiamento e avere un impatto duraturo.

Il momento più atteso della serata è arrivato con l’annuncio dei vincitori dei premi del DBGYFF. L’atmosfera era carica di attesa mentre i vincitori, che erano stati informati della loro selezione, ma non delle categorie specifiche che avevano vinto, partecipavano virtualmente all’evento tramite Zoom. Trenta partecipanti si sono uniti alla chiamata da 19 Paesi: Argentina, Bolivia, Cile, Ecuador, El Salvador, Guatemala, India, Indonesia, Italia, Madagascar, Nigeria, Papua Nuova Guinea, Filippine, Polonia, Russia, Serbia, Thailandia, Togo e Turchia. All’annuncio di ogni premio, i vincitori hanno avuto l’opportunità di esprimere in tempo reale le loro emozioni e la loro gratitudine, aggiungendo un elemento profondamente personale e toccante alla celebrazione. Le loro reazioni, piene di gioia e orgoglio, hanno ulteriormente sottolineato il significato di questo riconoscimento globale.

I premi della giuria sono stati annunciati con grazia dalla dottoressa Nataša Govekar, aggiungendo un senso di onore e distinzione al momento. In seguito, i premi di categoria sono stati consegnati da don Orozco e don Campoli, riconoscendo l’eccellenza dei registi nei vari generi. L’energia ha continuato a crescere quando i premi “Miglior Giovane” sono stati presentati da Jeremy Earnest e Jude Elie, per celebrare gli incredibili giovani talenti che usano la loro creatività per ispirare il cambiamento. Infine, i prestigiosi Migliori Premi a livello Globale sono stati presentati da don Dominic Tran e don Roland Minsta, SDB, segnando l’apice dei riconoscimenti della serata e il miglior omaggio ai migliori film tra quelli pervenuti da tutto il mondo.

Al termine dell’annuncio dei premi, sono stati proiettati i film vincitori, offrendo al pubblico l’opportunità di assistere alla straordinaria creatività, visione e dedizione dei giovani cineasti. Queste proiezioni sono servite a ricordare l’impatto che i giovani possono avere quando viene data loro la possibilità di condividere le proprie storie.

La serata si è conclusa con un sentito ringraziamento da parte di Pradeep Anthony, coordinatore dell’evento del Gran Finale del DBGYFF, che ha espresso profonda gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a rendere il festival un successo globale, e con l’esecuzione dell’inno nazionale degli Stati Uniti. L’atto ha segnato così la fine di una celebrazione indimenticabile che ha lasciato un’impressione duratura su tutti coloro che hanno partecipato, sia di persona, sia da remoto.

Il Gran Finale del DBGYFF è stata una serata che non solo ha celebrato i successi cinematografici, ma ha anche rafforzato la speranza collettiva in un mondo più pulito, più verde e più giusto, guidato dalla creatività e dalla passione delle giovani generazioni. Il futuro è luminoso e i giovani visionari del DBGYFF hanno dimostrato di essere pronti a fare da apripista, portando con sé le speranze e i sogni di un domani migliore.

Accendere il cambiamento: il “Don Bosco Global Youth Film Festival” celebra la creatività giovanile e la difesa dell’ambiente

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Il “Don Bosco Global Youth Film Festival” (DBGYFF) è un’iniziativa innovativa dedicata a scoprire e coltivare il talento creativo dei giovani registi di tutto il mondo. Organizzato dai Salesiani di Don Bosco, il festival mira a ispirare e responsabilizzare i giovani nel campo dei media, promuovendo al contempo la responsabilità sociale. Il festival offre una piattaforma eccezionale ai giovani registi per mostrare il loro talento, incoraggiandoli a usare il potente mezzo della narrazione visiva per contribuire positivamente alla società. Fondendo la creatività con l’impegno per il cambiamento sociale, il DBGYFF invita i giovani artisti a condividere le loro visioni uniche, ispirando un dialogo e un’azione significativi all’interno delle loro comunità.

Nel corso delle due precedenti stagioni, il festival si è concentrato su temi diversi, raggiungendo milioni di giovani in tutto il mondo. Il tema di quest’anno, “Ho un Sogno – Giovani e cambiamento climatico – Rendere la Madre Terra più pulita e più verde”, è in profonda sintonia con le urgenti richieste di azione ambientale. Il festival cerca di ispirare i giovani a immaginare un futuro sostenibile e li mette in grado di sostenere la mitigazione dei cambiamenti climatici e la conservazione dell’ambiente.

Ai partecipanti, di età compresa tra i 14 e i 25 anni, il DBGYFF ha proposto una serie di categorie in concorso, tra cui cortometraggi di 2 e 5 minuti, film di animazione di 5 minuti, video musicali di 5 minuti e documentari di 10 minuti. Il periodo di presentazione delle candidature è andato dal 24 aprile al 7 agosto 2024, consentendo di presentare una vasta gamma di opere creative. Un montepremi totale di 120.000 euro sarà assegnato alle opere più meritevoli delle differenti categorie, garantendo il riconoscimento del duro lavoro e della creatività dei giovani registi.

Il festival di quest’anno è particolarmente degno di nota, con 1.287 candidature ricevute da 110 Paesi. Dopo un’attenta valutazione da parte di 114 giurati delle giurie preliminari, provenienti da 49 Paesi, sono stati selezionati per la proiezione 120 film. Il festival si svolgerà il 17 e 18 ottobre 2024, in contemporanea in diverse località del mondo, creando una vetrina dinamica dell’impegno e della creatività giovanile. I film selezionati saranno inviati alle istituzioni registrate, che li proietteranno insieme ad un libretto di riflessione e ad altri materiali necessari per facilitare dibattiti di spessore.

Il gran finale si terrà al “Loreto Theatre” dello “Sheen Centre”, a New York, venerdì 18 ottobre 2024, dove verranno annunciati i vincitori dei vari premi. I vincitori sono selezionati da una giuria composta da 15 rinomati professionisti dei media di tutto il mondo.

I film selezionati non solo evidenziano le aspirazioni e la creatività dei giovani registi, ma servono anche come potente mezzo di comunicazione su questioni ambientali fondamentali. Il DBGYFF crea uno spazio vivace per i giovani artisti, che possono connettersi, collaborare e impegnarsi in discussioni significative sui temi presentati nei film.

Partecipare al DBGYFF offre l’opportunità di promuovere la solidarietà e la collaborazione tra i giovani a livello globale. Riunendo giovani provenienti da contesti diversi, il festival facilita il dialogo e la connessione, e promuove la comprensione e la responsabilità condivisa per il nostro pianeta. Le proiezioni, le discussioni e le sessioni interattive incoraggeranno gli studenti a riflettere sul loro ruolo nell’affrontare le varie questioni ambientali e li ispireranno ad agire all’interno delle loro istituzioni e comunità.

Centinaia di istituzioni in tutto il mondo si sono unite per celebrare questa iniziativa globale. Ospitando le proiezioni dei film selezionati, le istituzioni scolastiche possono offrire ai loro studenti un’opportunità unica di impegnarsi in questioni ambientali urgenti, celebrando al contempo la creatività dei loro coetanei. Il DBGYFF non è solo una vetrina di talenti, ma anche un catalizzatore di azioni sociali e cambiamenti significativi.

Tutte le istituzioni interessate a organizzare il festival per i giovani possono registrarsi utilizzando il modulo di registrazione di Google Link, e successivamente avranno accesso digitale a tutte le risorse necessarie per il festival.

Attraverso il Don Bosco Global Youth Film Festival, i giovani registi hanno la possibilità di condividere le loro visioni e i loro sogni con il mondo, contribuendo ad un movimento collettivo per un futuro giusto e sostenibile. Questo festival promette di essere una straordinaria celebrazione della creatività giovanile e della difesa dell’ambiente, illuminando la strada verso un pianeta più pulito e più verde per le generazioni a venire.

Argentina – Radio Manantial presenta il podcast “Siamo un sogno vivente”

Dall’agenzia ANS.

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Formosa, Argentina – settembre 2024 – Quante vite sono state ispirate dal sogno di Don Bosco? È incalcolabile il numero delle persone il cui cammino è stato segnato per sempre dal carisma salesiano. Questa produzione di Radio Manantial, l’emittente radiofonica salesiana situata a Formosa, in Argentina, appartenente all’Ispettoria dell’Argentina Nord (ARN), cerca di far conoscere quelle esperienze di vita trasformate da Don Bosco. Nel corso degli episodi si può conoscere la storia di persone provenienti da tutto il mondo che dedicano il loro tempo a lavorare in diversi ambiti della Famiglia Salesiana. Il podcast nasce dall’esigenza di riflettere in modo attraente e accessibile sul tema della Strenna 2024 del Rettor Maggiore, oltre a servire da ispirazione e motivazione per tutti. “Siamo un sogno vivente” ha già cinque episodi in cui si può trovare di tutto, dalla storia di Franco, un giovane medico di Corrientes che ha fatto volontariato in Angola, a quella di María Laura, una giovane donna che lavora in comunità all’Avana, Cuba. Trovate gli episodi su Spotify attraverso il seguente link:

https://open.spotify.com/show/1DNlhfDbFt0FxusUKbX4OA?si=c3c119cfab9944a6

Ogni due giorni una nuova storia!

Convegno Mondiale di Comunicazione Sociale “Shaping Tomorrow”: don Gildasio Mendes ai Delegati: “La vostra presenza è profetica”

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Soddisfazione, gratitudine, entusiasmo, programmazione e futuro: è stato all’insegna di questi elementi che il Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, don Gildasio Mendes, ha sintetizzato e concluso i lavori del Convegno Mondiale di Comunicazione Sociale “Shaping Tomorrow”, andato in scena nell’ultima settimana (1-7 agosto 2024) presso l’Università Pontificia Salesiana (UPS) di Roma. Un appuntamento che ha segnato uno spartiacque nell’impegno salesiano per la comunicazione al servizio dell’educazione e dell’evangelizzazione dei giovani.

Ha ripetuto più volte e in più lingue “Cari amici”, il Consigliere Generale per la CS, nel dare il via al suo discorso conclusivo dell’evento: non solo un incipit tradizionale, ma una conferma del messaggio che stava per consegnare, quello, cioè, che riconosce il massimo valore comunicativo e la centralità alle persone. “I nostri Delegati per la Comunicazione sono il miglior tesoro in nostro possesso. Voi siete la parte più importante, e lo siete stati sin dall’inizio!” ha infatti aggiunto subito dopo.

“Lavoriamo insieme da molto tempo – ha proseguito – e come ricorderete, durante la pandemia di Covid-19, abbiamo dato inizia alla scuola di Comunicazione Sociale. Alcuni erano increduli, pensavano che le persone non avrebbero aderito, ma siamo andati avanti lo stesso. Ebbene, all’inizio di quel percorso io vi dissi che avremmo celebrato la fine di questa scuola di comunicazione a Roma, all’UPS, in estate. Ed eccoci qua, ora: siete venuti in oltre 100”.

“La vostra presenza – ha continuato – è profetica. Avete lasciato i vostri Paesi, fatto le valigie, lavorato per avere i visti, i fondi dalle comunità… Questo per me è il messaggio migliore della comunicazione!”.

Successivamente, ha voluto ripercorrere il cammino compiuto dal Settore per la Comunicazione Sociale negli ultimi anni, inserendo così i lavori di “Shaping Tomorrow” nel più ampio panorama di lavoro adottato. Pertanto, ha indicato i quattro assi fondamentali del lavoro portato avanti da lui stesso insieme ai suoi primi collaboratori (don Ricardo Campoli, don Harris Pakkam e don Maciej Makuła):

–        rafforzare, aver cura, dare priorità alle relazioni umane;

–        perseguire la formazione alla comunicazione dei salesiani e dei loro collaboratori, attraverso incontri online e in presenza;

–        favorire la strutturazione della CS nel mondo salesiano, attraverso lo sviluppo di un coordinamento per ogni Regione, gli incontri e i progetti nelle reti di comunicazione;

–        accompagnare la trasformazione digitale.

“Siamo molto orgogliosi di tutto questo” ha aggiunto, poi, con riferimento a quanto condiviso durante le giornate di Shaping Tomorrow. “Cercate di concretizzare a tutto quello che abbiamo ascoltato qui: due, tre progetti, non di più, ma che diano continuità a questo convegno”. E in tal senso, ha lanciato una proposta: che ogni Delegato di CS possa promuovere una seconda Scuola di Comunicazione organizzata a livello regionale o ispettoriale, coordinarne i lavori nei prossimi anni, attraverso incontri mensili, online o in presenza, e favorire così la diffusione delle competenze veicolate e la convergenza dell’azione salesiana nella comunicazione sociale.

Ancora, dopo aver ringraziato tutti gli organizzatori dell’evento – a partire da don Makuła e il suo “Dream Team” e proseguendo con le varie autorità dell’UPS – ha esortato i presenti a richiedere ai loro Superiori di considerare i corsi offerti dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’UPS, riconoscendo il loro valore formativo e i benefici che possono offrire per la missione salesiana.

“I giovani e i poveri devono stare sempre al centro della nostra comunicazione – ha ricordato in seguito –. Se lo faremo, prenderemo il nostro giusto ruolo nella Congregazione e nella storia. E già lo facciamo: state facendo un lavoro eccezionale!”.

Da ultimo, ha colto l’occasione per presentare tre diversi testi: il nuovo documento elaborato dal Settore “La comunicazione sociale a servizio della Missione Salesiana nella Chiesa”, che verrà consegnato al Capitolo Generale 29°, definito un testo “semplice, pratico, aggiornato, frutto del vostro lavoro, dei vostri contributi”, che contiene le basi bibliche della comunicazione, quelle teologiche e cristologiche, quella antropologiche, gli aspetti etici, il dialogo tra la comunicazione, l’evangelizzazione e il mondo digitale, il sistema che ispira la comunicazione, la metodologia del Delegato, l’amministrazione della comunicazione e tanto altro ancora.

E poi altri due volumi ancora: “Parallels 15 and 20”: un libro in inglese che costituisce un dialogo tra Don Bosco e neuroscienziati, fisici quantistici ed esperti di Intelligenza Artificiale, la cui prima copia è stata consegnata ad una giovane partecipante incinta; e “Come se vedesse l’invisibile”, dedicato a Don Bosco e relativo ai suoi sogni sui giovani, che è stato offerto ad una suora argentina attiva presso la comunità del Sacro Cuore a Roma.

In conclusione, il Consigliere Generale ha ricordato l’importanza di partecipare e diffondere il progetto del Settore del “Don Bosco Global Youth Film Festival” (DBGYFF), la cui finale è prevista nei giorni 17-18 ottobre 2024, e ha invocato su tutti la protezione e benedizione di Maria Ausiliatrice.

Al convegno ha partecipato anche una delegazione delle ispettorie italiane e dell’ufficio nazionale.

Intelligenza Artificiale e “The Oratory”. Due eventi per la riflessione e il dibattito all’UPS

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – La Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale (FSC) dell’Università Pontificia Salesiana (UPS), con sede a Roma, promuove per questo mese di maggio, mese in cui si celebrano la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali (quest’anno, domenica 12) e la ricorrenza della carismatica Lettera da Roma di Don Bosco (10 maggio), due eventi che approfondiscono proprio la dimensione della comunicazione nel panorama attuale e in prospettiva futura; e la perdurante rilevanza della presenza salesiana in mezzo ai giovani a rischio. Temi questi, che verranno affrontati attraverso la presentazione del libro “Intelligenza artificiale. In cerca di umanità”, giovedì 16 maggio 2024, e la proiezione del film “The Oratory”, venerdì 17.

In che modo l’intelligenza artificiale (IA) sta entrando nelle dinamiche produttive del mondo dell’informazione? Come rispondere a una deriva ipertecnologica che sembra inarrestabile? E quali percorsi di formazione è necessario intraprendere, per usare l’IA senza farsi usare? Da queste domande e dalle sollecitazioni di papa Francesco sono nate le riflessioni raccolte nel volume “Intelligenza artificiale. In cerca di umanità” (Editrice LAS) a cura di Fabio Pasqualetti e Vittorio Sammarco.

Come ha scritto il Papa nel suo messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, la velocità con cui si diffondono le intelligenze artificiali “suscita uno stupore che oscilla tra entusiasmo e disorientamento e ci pone inevitabilmente davanti a domande di fondo: cosa è dunque l’uomo, qual è la sua specificità e quale sarà il futuro di questa nostra specie chiamata homo sapiens nell’era delle intelligenze artificiali? Come possiamo rimanere pienamente umani e orientare verso il bene il cambiamento culturale in atto? Sono parole indirizzate a tutti, credenti e non, sgombrando innanzitutto «il terreno dalle letture catastrofiche e dai loro effetti paralizzanti”.

Su questi temi interverranno dunque il prossimo 16 maggio diversi docenti dell’FSC dell’UPS, che si sono interrogati – come fanno ormai dal 2012 con le pubblicazioni della collana ‘Percorsi di Comunicazione’ dell’editrice salesiana LAS – per dare delle risposte non preconfezionate, ma ragionate e verificate a partire dalle proprie discipline, alle grandi sfide del nostro tempo.

Dopo i saluti istituzionali del Rettore Magnifico, don Andrea Bozzolo, e nel mezzo degli interventi dei due autori – che si divideranno l’introduzione (Sammarco) e le conclusioni (Pasqualetti) – si parlerà di come l’IA stia modificando tanti ambiti della vita quotidiana e professionale di ciascuna persona: della sua presenza nelle redazioni giornalistiche o pubblicitarie, nella ricerca scientifica, nell’arte e nell’estetica, nei sistemi giudiziari e persino nella ricerca “dell’anima gemella”.

Il giorno seguente, venerdì 17 maggio, invece, e anche come omaggio al Bicentenario, quest’anno, del Sogno dei Nove Anni di Don Bosco, verrà proiettato il film “The Oratory”, nato da un’idea del salesiano nigeriano don Cyril Odia, che sarà presente in sala. Il film presenta il carisma salesiano e la vita di San Giovanni Bosco in un contesto africano ed è stato già presentato in diverse opere e realtà di vari Paesi (dall’Africa al Nord Europa). Ad introdurre la proiezione sarà il docente salesiano ed esperto di cinema don Renato Butera.

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Giovani religiosi in formazione a confronto su: “Carisma e Missione”. Le XIV Giornate Salesiane di Comunicazione Sociale

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Essere fedeli alle proprie origini, avendo però la capacità e l’originalità di saper comunicare in modo chiaro con il mondo di oggi: questa è stata la sfida su cui hanno riflettuto congiuntamente circa 150 giovani religiosi in formazione – Salesiani di Don Bosco (SDB) , Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA), ma anche novizi e formandi di altri istituti – nel pomeriggio di venerdì 3 e nella mattinata di sabato 4 maggio 2024, presso l’Università Pontificia Salesiana (UPS) di Roma, nell’ambito della 14a edizione delle Giornate Salesiane di Comunicazione Sociale.

Ispirato al Messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali (GMCS) 2024, sul tema “Intelligenza artificiale e sapienza del cuore: per una comunicazione pienamente umana”, l’evento si è infatti articolato a partire dal motto: “Carisma e Missione. Fedeli alle radici e innovativi per incarnarsi nel tempo di oggi”.

Nella prima parte dei lavori, dopo i saluti istituzionali, sono così seguite due sessioni sul tema della fedeltà al carisma e dell’innovazione, intitolate “Unicità e attualità del carisma salesiano oggi” e focalizzati rispettivamente su Don Bosco (a cura di don Carlo Maria Zanotti) e Madre Maria Domenica Mazzarello (da parte di suor Eliane Anschau Petri). Dopo i tempi per il confronto e le domande ai relatori, il pomeriggio si è chiuso con un momento di dialogo in gruppi misti, seguito poi dalla preghiera e da una serata di fraternità.

Con la Celebrazione Eucaristica al mattino di sabato 4, presieduta da don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale dei Salesiani di Don Bosco, ha poi avuto inizio la seconda parte delle Giornate Salesiane di Comunicazione Sociale. “Comunicare oggi richiede innanzitutto la capacità di ascolto del prossimo e richiede di aprire se stessi all’altro: aprire gli occhi, aprire le orecchie, aprire il proprio cuore… Senza questo passaggio fondamentale non può iniziare alcun processo di comunicazione” ha affermato nell’omelia don Gildasio Mendes.

Il quale, successivamente, ha anche approfondito ulteriormente il valore della vera comunicazione: “La comunicazione implica il confronto a più voci e genera una relazione, non è possibile realizzarla nell’isolamento. Essa, pertanto, è reale solo quando mette in comunità, genera comunità e, da lì allora può far nascere condivisione, fraternità, solidarietà, compassione… E infine anche la capacità di essere educatori oggi”.

Nel prosieguo della mattinata, don Fabio Pasqualetti, Decano della Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’UPS e consultore del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, ha approfondito il Messaggio di Papa Francesco per la 58ª GMCS dandogli una lettura in chiave salesiana.

A seguire si sono svolti diversi seminari su diversi temi di interesse: Fabio Bolzetta, giornalista e Presidente dell’Associazione dei Webmaster Cattolici (WECA), è intervenuto su Pastorale e cultura digitale online; le religiose delle FMA della comunità “San Biagio” hanno animato un laboratorio sulla preghiera; sull’affettività è intervenuto lo psicoterapeuta Paolo Gambini; sulla presenza di Salesiani ed FMA nel mondo del sociale hanno guidato i lavori Ermanno Giuca e Chiara Montesano, entrambi di “Salesiani per il Sociale APS”; ed infine, su Intelligenza Artificiale e Informazione, ha parlato Andrea Tomasi, Consigliere WECA.

A conclusione dei lavori don Gildasio Mendes ha voluto esprimere parole di profonda gratitudine verso tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita di quello che ormai è diventato un appuntamento fisso e annuale di formazione per i giovani SDB ed FMA: la Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale dell’UPS, in primis, per tutto il coordinamento e la gestione pratica dei lavori; così come anche l’équipe organizzatrice, animata dai Settori e dagli Ambiti per la Comunicazione Sociale e per la Formazione SDB ed FMA, dalla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “AUXILIUM” e dall’UPS; e, infine, tutti i giovani partecipanti, che con entusiasmo, dedizione e impegno hanno reso fruttuosa l’esperienza.

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XIV Giornate Salesiane di Comunicazione Sociale

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – In un mondo che cambia velocemente, come fanno i Salesiani di Don Bosco e le Figlie di Maria Ausiliatrice a proiettare i rispettivi carismi nel tempo d’oggi, rispettandone le origini? A questa domanda cercherà di dare risposta l’edizione 2024 delle Giornate Salesiane di Comunicazione Sociale, l’appuntamento annuale di formazione alla comunicazione che giunge quest’anno alla XIV edizione e che coinvolgerà circa un centinaio di giovani in formazione iniziale dei Salesiani di Don Bosco, delle Figlie di Maria Ausiliatrice e di altre Congregazioni religiose.

La formazione verterà sul tema “Carisma e Missione. Fedeli alle radici e innovativi per incarnarsi nel tempo di oggi”, ispirato come di consueto al Messaggio del Santo Padre per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali (GMCS), che per il 2024 recita: “Intelligenza artificiale e sapienza del cuore: per una comunicazione pienamente umana”.

Il tema concluderà così un ciclo triennale, iniziato nel 2022 con il tema “Essere cristiani in un mondo che cambia”, e proseguito nel 2023 con “Leggere e interpretare per annunciare”.

“Le Giornate Salesiane di Comunicazione Sociale sono un impegno in cui Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice credono molto, come sicuro investimento per il futuro delle due Congregazioni e dei giovani a noi affidati – ha affermato da parte sua don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale –. Sono già 14 anni che le portiamo avanti, con uno sforzo congiunto di più Settori e atenei, perché sappiamo e abbiamo riscontrato negli anni che una valida capacità critica alla comunicazione e all’uso dei media è oggi imprescindibile per i consacrati. E il tema di quest’anno, che mette al centro le nostre radici carismatiche, permetterà una lettura attenta del presente alla luce delle nostre origini”.

Le Giornate Salesiane di Comunicazione Sociale sono infatti promosse e organizzate dai Settori per la Comunicazione Sociale e per la Formazione dei Salesiani di Don Bosco, dagli Ambiti per la Comunicazione e per la Formazione dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, dalla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium” di Roma e dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’UPS – che ospita anche le sessioni di lavoro.

L’interrogativo da cui Salesiani di Don Bosco e Figlie di Maria Ausiliatrice sono partiti per quest’edizione delle Giornate Salesiane di Comunicazione Sociale è come vivere da cristiani in un mondo che cambia, in un contesto culturale nel quale Dio non è essenziale per dare senso alla vita. Come leggere e analizzare, quindi, gli eventi contemporanei? La pandemia, le guerre in atto, i cataclismi come il terremoto in Turchia e Siria, ma anche i crescenti suicidi fra i giovani, il dramma di chi perde il lavoro, di chi rimane per strada. Sono realtà di vita che rifiutano risposte preconfezionate e mettono alla prova l’umanità di ciascun individuo nel suo profondo.

I lavori, dunque, prevedono, nel pomeriggio di venerdì 3 maggio, in apertura due sessioni sul tema della fedeltà al carisma e dell’innovazione, intitolate “Unicità e attualità del carisma salesiano oggi” e focalizzati rispettivamente su Don Bosco (a cura di don Carlo Maria Zanotti) e Madre Maria Domenica Mazzarello (da parte di suor Eliane Anschau Petri). Dopo i tempi per il confronto e le domande ai relatori, il pomeriggio si chiuderà con uno scambio di riflessioni in gruppi misti, seguito poi dalla preghiera e dall’agape comuni tra tutti i partecipanti.

Al mattino di sabato 4, dopo l’Eucaristia comunitaria presieduta da don Gildasio Mendes, il Decanto della Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’UPS, don Fabio Pasqualetti, illustrerà la relazione sul tema “Intelligenza artificiale e sapienza del cuore: per una comunicazione pienamente umana”. Dopo i tempi per le risonanze e le reazioni, avrà luogo l’ultima sessione di lavoro, con la possibilità per gli iscritti di partecipare a diversi laboratori tematici, inerenti a vari argomenti d’attualità:

–       “La pastorale nella cultura digitale e l’Intelligenza Artificiale”;

–       “Pregare oggi. Che senso ha e come farlo”;

–       “Affettività e sessualità nel celibato”;

–       “Salesiani e salesiane nel mondo del sociale”;

–       “Intelligenza Artificiale e Informazione”.

Merita di essere segnalato, infine, che in preparazione alla Giornate Salesiane di Comunicazione Sociale 2024 sono stati realizzati e condivisi diversi dei brevi video di pochi minuti in cui FMA e SDB analizzano e propongono un aspetto carismatico significativo, concludendo con alcune domande rivolte ai partecipanti.

L’esperienza delle Giornate Salesiane di Comunicazione Sociale, avviata nel 2012, evidenzia l’attenzione delle due Congregazioni della Famiglia Salesiana ad attivare tra i propri membri, a partire dai più giovani, processi di formazione alla comunicazione di ampio respiro. La formazione proposta, pertanto, non mira soltanto a offrire tecniche e strumenti da utilizzare con i/le giovani, quanto a maturare una coscienza e un agire comunicativo a servizio delle persone che si incontrano nella missione, a partire da una lettura cristiana e salesiana della contemporaneità.

RMG – XIV Giornate Salesiane di Comunicazione Sociale

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“SHAPING TOMORROW”: il significato del logo e del motto

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Il primo biglietto da visita di un progetto di comunicazione è composto dal suo titolo, o motto, e dalla sua immagine grafica, cioè il logo. Nel percorso di avvicinamento al Convegno Comunicazione 2024, “Shaping Tomorrow” (Dare forma al domani), in programma dal 1° al 7 agosto 2024 presso le strutture dell’Università Pontificia Salesiana (UPS) di Roma, il Settore per la Comunicazione Sociale della Congregazione spiega oggi i significati di questi due elementi.

Il logo e lo slogan “SHAPING TOMORROW” indicano la ricerca di nuove soluzioni nella comunicazione sociale, considerando i cambiamenti e muovendosi in una certa direzione. Il logo fa anche riferimento al logo mondiale della Congregazione Salesiana.

All’interno del disco rosso – il rosso è anche il colore ufficiale del logo della Congregazione –, viene tracciata una linea sinusoidale bianca, che parte dalla parte inferiore sinistra del campo circolare e viaggia lungo il campo rosso fino a raggiungere il lato opposto destro senza toccarlo. La linea bianca termina con una freccia che indica “TOMORROW” – “domani”.

La lettera ‘S’ bianca che termina con una freccia simboleggia il viaggio della Congregazione Salesiana fino ad oggi nella comunicazione sociale e la strada da percorrere nella direzione indicata dalla freccia. La freccia bianca simboleggia la modellazione del futuro – “SHAPING”.

La lettera “S” disegnata dalla freccia è anche la lettera iniziale della parola “SHAPING” e “SALESIANI”. La sinusoide bianca interseca e divide il cerchio rosso, che simboleggia lo spazio, un luogo di azione e lavoro nel campo della comunicazione sociale.

Lo slogan “SHAPING TOMORROW” indica il desiderio di dare forma futuro della comunicazione sociale nella Famiglia Salesiana.

Vi invitiamo a partecipare al convegno Comunicazione dal 1° al 7 agosto 2024, a Roma” è l’esortazione che giunge dal Settore per la Comunicazione Sociale.

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Fiera Didacta, incontro con il ministro Valditara: Ci mettiamo in gioco per un forte progetto educativo

Ieri mattina, al termine dell’inaugurazione dell’edizione 2024 della Fiera DIDACTA Italia si è tenuto un confronto fra il Ministro del Ministero dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara e il Direttore Generale del CNOS FAP don Giuliano Giacomazzi. L’incontro, fortemente voluto dal presidente di Firenze Fiere spa,  dott. Lorenzo Becattini,  si è sviluppato intorno a diverse sfide della Scuola e della Formazione Professionale: la riforma e la sperimentazione “4+2” delle scuole tecniche e professionali, l’AI e la scuola, la proposta educativa di don Bosco a cui quest’anno è dedicata DIDACTA Italia.

“Sulla questione del rapporto fra lavoro e scuola – interviene don Giacomazzi – la questione di fondo è la visione del lavoro che noi abbiamo. Se esso rappresenta un ambito proprio della persona per esprimere i propri talenti e propensioni, le proprie competenze e progetti di vita, scuola e lavoro sono forti alleati dove il lavoro stesso può diventare strumento efficace per la scoperta di sé, per mettersi alla prova e fare esperienza della propria crescita”.

Il confronto si è poi spostato su quali siano i tempi giusti per le scelte dei giovani. Non si corre forse il rischio nella scuola di anticipare troppo le scelte? “In realtà – riprende don Giacomazzi – la questione sembra paradossale, chiediamo ai giovani di fare scelte importanti e impegnative per la loro vita senza aver proposto a loro un cammino educativo: a scegliere si impara, ci si sperimenta, ci si abilita. È necessario che un giovane possa provare che cosa vuol dire scegliere, che cosa questo metta in moto nella propria vita, che cosa funziona o cosa no nelle proprie scelte. Scegliere di rimandare le proprie scelte rischia di essere contraddittorio e di non attivare le potenzialità di un giovane.”

Un ultimo confronto si è tenuto sulla persona del docente che vive in questi ultimi anni una forte esposizione al burn-out. Sembra che questo, nelle scuole salesiane, non succeda: “Don Bosco effettivamente ha messo al centro della propria missione un principio educativo e preventivo. Costruire un’esperienza scolastica, di formazione professionale, di accoglienza di giovani in difficoltà mettendo al centro l’educazione preventiva aiuta non solo i ragazzi ma i docenti, i formatori, gli educatori. Arrivando prima alle questioni della crescita degli alunni, mettendo in gioco le risorse di un forte progetto educativo, il docente si trova con molti strumenti in più per affrontare le sfide delle nuove generazioni, e, pur nella stanchezza e nella fatica, l’esperienza didattica diventa un motivo di soddisfazione e di crescita personale. È l’entusiasmo e l’allegria salesiana, fondamentale oggi per una scuola che vuole accogliere tutti.”

Didacta 2024 quest’anno è stata dedicata a Don Bosco, e come Salesiani siamo presenti con uno stand allestito e animato da CNOS Scuola e CNOS FAP, prevedendo la partecipazione di tanti studenti delle nostre realtà, accompagnati dai loro docenti e formatori.

Certamente, questa attenzione ci onora, ma allo stesso tempo ci sprona ad un impegno sempre maggiore per la questione educativa propria del Sistema Preventivo, con tutte le sue caratteristiche proprie legate all’attenzione educativa e formativa che il CNOS (Centro Nazionale Opere Salesiane) SCUOLA e FAP (Formazione Aggiornamento Professionale) applicano quotidianamente nelle 150 scuole e 63 Centri di Formazione Professionale agli oltre 40.000 studenti/allievi.

 

“Shaping Tomorrow”: sviluppare una strategia di comunicazione

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Nel cammino di preparazione al Convegno Comunicazione 2024, “Shaping Tomorrow” (Dare forma al domani), in programma dal 1° al 7 agosto 2024 presso le strutture dell’Università Pontificia Salesiana (UPS) di Roma, il Settore per la Comunicazione Sociale della Congregazione offre alcuni spunti per un passaggio fondamentale della pratica comunicativa odierna: lo sviluppo di una “strategia di comunicazione”.

“Una strategia è un piano per le azioni che vorremmo intraprendere in futuro per raggiungere il nostro obiettivo” esordisce don Maciej Makuła, membro del Settore per la Comunicazione Sociale, nella sua riflessione sulla strategia di comunicazione. Mentre la strategia è a lungo termine, le tattiche sono passi a breve termine da compiere per raggiungere obiettivi più piccoli. Ecco perché solitamente le tattiche sono più visibili dall’esterno, mentre la strategia è più visibile dall’interno dell’organizzazione.

Una strategia di comunicazione non è un processo semplice, e richiede sempre la partecipazione di più persone. Fermo restando che le migliori strategie sono costruite intorno a obiettivi chiaramente definiti, appare dunque necessario partire da una fase iniziale di “audit”, ossia di analisi, di diagnosi fondamentale della realtà di partenza.

Successivamente, proseguendo il suo percorso per fasi nello sviluppo di una strategia comunicativa, don Makuła indica la necessità di verificare le linee guida per la comunicazione della propria istituzione – talora ben delineate, talaltra più implicite. Nel caso della Congregazione Salesiana, tali linee guida sono ben delineate nel Progetto di animazione e governo del Rettor Maggiore e del suo Consiglio per il sessennio 2020-2026.

Ancora, è necessario poi procedere con l’analisi del pubblico, per comprendere con precisione chi si vuole raggiungere con il proprio messaggio. E la fase analitica non può tralasciare di coinvolgere anche “il mercato” e i concorrenti, ossia quei soggetti che sono anch’essi presenti nel medesimo segmento di pubblico. Studiare attentamente le loro strategie e analizzare le loro pratiche più efficaci è un passaggio fondamentale, che può stimolare la creatività e favorire approcci innovativi e di successo.

Adoperando il linguaggio proprio della materia, propria delle realtà imprenditoriali, don Makuła suggerisce poi che, dopo aver deciso quali strumenti e canali adottare in relazione ai propri “obiettivi di business” e al proprio pubblico – con un’attenzione irrinunciabile, oggi, alla multi-canalità – il passo ulteriore è definire con chiarezza i cosiddetti “obiettivi di marketing” e quelli di comunicazione, per far atterrare la propria visione generale sul piano concreto delle iniziative possibili.

Elementi sostanziali come la determinazione del budget e la redazione finale della strategia, così come tutta una serie di questioni aggiuntive, ma non secondarie (identità visiva, stile del linguaggio, monitoraggio…) sono ancora approfondite nel testo proposto, che guida passo passo nello sviluppo di una strategia comunicativa. Nella consapevolezza, come conclude il salesiano membro del Settore per la Comunicazione Sociale, che “la Chiesa necessita di una comunicazione sociale professionale, poiché i media tradizionali e Internet sono gli strumenti dello Spirito Santo che abbiamo ricevuto”.

Il testo completo delle riflessioni di don Makuła sulla creazione e lo sviluppo di una strategia di comunicazione è disponibile in tre diverse lingue – italiano, inglese e spagnolo – a fondo pagina.

Di strategie di comunicazione e di molto altro si parlerà all’evento intitolato “Shaping Tomorrow”. Ecco perché dal Settore per la Comunicazione Sociale salesiana concludono dicendo: “Vi invitiamo ad unirvi a noi per il Convegno Comunicazione che si terrà dal 1° al 7 agosto 2024, a Roma”.

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