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Italia – L’UPS si appresta all’Inaugurazione del nuovo Anno Accademico, in compagnia del Cardinale Ángel Fernández Artime

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Si svolgerà martedì prossimo, 17 ottobre 2023, l’atto solenne dell’Inaugurazione del nuovo Anno Accademico 2023-2024 dell’Università Pontificia Salesiana (UPS). Un appuntamento annuale eppure sempre nuovo, come sempre nuovi sono i temi dell’indagine scientifica, gli studenti che si iscrivono, la passione per l’educazione nello stile di Don Bosco. L’evento vedrà anche la partecipazione del Rettor Maggiore dei Salesiani e Gran Cancelliere dell’UPS, in quella che sarà la sua prima visita ufficiale all’UPS dalla creazione a cardinale.

Come da tradizione, la giornata inaugurale si comporrà di due momenti, quello comunitario-ecclesiale e quello accademico.

Alle ore 9:30 (UTC+2) è prevista la concelebrazione eucaristica presieduta dal Card. Fernández Artime, presso la Chiesa parrocchiale di Santa Maria della Speranza, (Piazza Fradeletto), adiacente al campus universitario.

Alle ore 11, nell’Aula “Paolo VI” dell’Università, si svolgerà invece l’atto accademico inaugurale, con la Prolusione tenuta da Mons. Giovanni Cesare Pagazzi, Segretario del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, sul tema “Abitare la soglia. Frontiere dell’umano ed esperienza di Dio”.

Il tema della prolusione sarà anche il filo rosso che vuole guidare le attività del nuovo anno accademico e, come ha spiegato il Rettore Magnifico dell’UPS, don Andrea Bozzolo, “è un tema suggestivo: abitare la soglia significa che con il nostro impegno culturale vogliamo frequentare quelle domande antropologiche più profonde dell’uomo del nostro tempo per scoprirne tutte le dimensioni e renderle un luogo abitato dal Vangelo”.

Nell’ambito della cerimonia di apertura ci sarà anche tempo per la relazione sull’anno accademico passato e la consegna dei riconoscimenti a docenti e allievi distintisi nei rispettivi ruoli. L’evento si concluderà con un momento di agape fraterna.

Social Media Essentials: aperte, all’Università Pontificia Salesiana, le iscrizioni al corso in Social Media Management

Dal sito infoANS.

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La Facoltà di Scienze della comunicazione sociale dell’Università Pontificia Salesiana (UPS) organizza, dal 15 settembre prossimo, quattro giornate di formazione teorico-pratica sul Social Media Management con uno sguardo al mondo del terzo settore, organizzazioni non-profit, istituzioni religiose.

Lezioni pratiche, esercitazioni di gruppo e sessioni di confronto con esperti permetteranno ai partecipanti di imparare a sviluppare una strategia di comunicazione efficace, identificare il target di riferimento, creare contenuti di valore e a ottimizzare le campagne pubblicitarie sui social media.

Inoltre, saranno utilizzati strumenti e tecniche fondamentali per monitorare l’andamento delle attività, analizzare i dati e misurare l’impatto delle azioni comunicative.

I destinatari del corso sono studenti di comunicazione, operatori della comunicazione digitale e dell’informazione, tirocinanti e addetti allacomunicazioneinaziende, associazioni, istituzioni, congregazioni.

Al termine delle quattro giornate ogni partecipante avrà acquisito conoscenze e sviluppato competenze per affrontare in autonomia, a un primo livello, la progettazione e la gestione della comunicazione social di un’azienda, istituzione, ente.

Le lezioni frontali saranno condotte da docenti ed esperti del mondo accademico e della comunicazione digitale su tematiche specifiche nell’ambito della gestione dei Social Media.

Sono previsti, inoltre, momenti di incontro e dialogo (Parola di SMM!) con diversi professionisti che condivideranno la propria esperienza maturata in settori specifici di lavoro (istituzionale, commerciale, non-profit, editoriale).

Maggiori informazioni sul corso, il programma, i costi e le modalità di iscrizione è possibile consultare il sito web dell’UPS o scrivere a: formazione.fsc@unisal.it.

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Nomina del nuovo Superiore della Visitatoria dell’UPS

Dal sito infoANS.

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Nell’ambito dei lavori della sessione plenaria estiva 2023 del Consiglio Generale, il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, con il consenso degli altri membri del suo Consiglio, ha nominato come prossimo Superiore della VisitatoriaMaria Sede della Sapienza” dell’Università Pontificia Salesiana (UPS) don Josè Anibal Milhais Mendonça Pinto, attualmente Ispettore del Portogallo. Egli succederà in questo compito, nel prossimo mese di settembre, a don Maria Arokiam Kanaga, che ha terminato l’incarico triennale che il Rettor Maggiore gli aveva richiesto al termine del Capitolo Generale 28° (CG28).

Josè Anibal Mendonça è nato a Murça, in Portogallo, il 10 luglio 1967. Ha svolto il noviziato salesiano a Vilarinho, emettondovi i primi voti l’8 settembre del 1985. Completata la formazione iniziale tra il Portogallo e l’Italia, con studi teologici presso Torino-Crocetta, ha emesso i voti perpetui il 18 luglio 1992 a Vila do Conde, ed è stato ordinato sacerdote a Porto il 10 luglio 1994.

I suoi primi incarichi pastorali da neo-sacerdote sono stati quelli di Consigliere dell’opera di Manique (1994-95) e Vicario (1995-97) e poi Economo (1998-2000) presso il Prenoviziato di Porto. Di nuovo Consigliere a Manique (2000-03), ha servito poi come Direttore sia a Poiares da Régua (2003-09), sia a Manique (2014-2017).

Negli anni ha servito anche l’Ispettoria “Sant’Antonio” del Portogallo (POR) con diverse responsabilità: Consigliere ispettoriale per due trienni (2009-15), Delegato per la Pastorale Giovanile (2009-15), l’Animazione Sportiva (2009-11) e la Pastorale Vocazionale (2011-15), infine Ispettore, venendo insediato a tale incarico nel luglio del 2017.

Nel comunicare la notizia della nomina di don Mendonça ai salesiani dell’UPS, il Vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio, ha tenuto ad omaggiare don Kanaga per il suo servizio:

“Il ringraziamento a don Maria Arokiam è grande, per l’impegno profuso e la disponibilità dimostrata al Rettor Maggiore nell’accogliere questo servizio e portarlo avanti. Lo accompagniamo con la preghiera riconoscente e la fraterna cordialità”.

Da parte sua anche don Kanaga ha voluto salutare i suoi confratelli dell’UPS con un’accorata lettera, nella quale scrive tra l’altro:

“Alla conclusione del CG28, il Rettor Maggiore mi aveva chiesto di assumere tale incarico per un periodo di tre anni. Dopo due sessenni di lavoro come Consigliere Regionale per l’Asia Sud, non è stato facile accettare subito un’altra responsabilità impegnativa. Ma in obbedienza al Rettor Maggiore, sono venuto con gioia in mezzo a voi. Ho trovato un’accoglienza gioiosa e piena di fede da parte vostra. Qui, in mezzo a voi, sono stato felice e sereno… Sono venuto in semplicità e speranza, senza alcuna pretesa di competenza. Ora me ne vado con sincera gratitudine e gioia. Qui ho ricevuto dal Signore grazie incalcolabili e inaspettate, soprattutto l’opportunità di vivere in mezzo a grandi confratelli salesiani, sostenuto dal vostro amore e apprezzamento con la comprensione verso i miei limiti. I ruoli cambiano, ma le relazioni continuano. Mi affido alla vostra preghiera e aiuto”.

Ora don Kanaga potrà godere di un tempo di formazione, non rientrando subito nella sua Ispettoria d’origine.

“Nella sua bontà il Rettor Maggiore mi ha concesso, su mia richiesta, un tempo per la formazione permanente personale. Non ho avuto tale opportunità dal momento della mia ordinazione nel lontano 1986. Considero questo breve periodo una grazia”

conclude don Kanaga.

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Italia – XIII edizione delle Giornate Salesiane di Comunicazione: “Leggere e interpretare per annunciare”

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Sabato 28 e domenica 29 aprile 2023, a Roma, presso l’Università Pontificia Salesiana (UPS), si è svolta la XIII edizione delle Giornate Salesiane di Comunicazione, due giornate di riflessione e formazione sui temi legati alla comunicazione.

Organizzate dal Dicastero per la Comunicazione Sociale dei Salesiani di Don Bosco (SDB), dall’Ambito per la Comunicazione dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA), dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’UPS e dalla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium» di Roma, le Giornate sono state ispirate dal Messaggio del Santo Padre per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali (GMCS) 2023, “Parlare col cuore. ‘Secondo verità nella carità’” (Ef 4,15), e hanno approfondito il tema “Leggere e interpretare per annunciare”. Complessivamente, hanno visto la partecipazione di circa 120 giovani in formazione della Famiglia Salesiana, con i loro formatori e formatrici.

In particolare, si segnala la presenza dei Novizi SDB del Colle Don Bosco e dei salesiani in formazione delle comunità “Zeffirino Namuncurà”, di Via della Bufalotta, e “San Tarcisio”, entrambe a Roma; e quelle delle novizie FMA dei Noviziati Internazionali “Suor Teresa Valsè Pantellini” di Via Appia, a Roma; e Maria Ausiliatrice di Castelgandolfo.

In apertura dei lavori, hanno offerto i loro saluti i due Consiglieri Generali per la Comunicazione Sociale, don Gildasio Mendes e suor Maria Ausilia De Siena; la Consigliera Generale per la Formazione FMA, suor Nilza Fátima de Moraes; il Superiore della Visitatoria UPS, don Maria Arokiam Kanaga; il Rettor Magnifico dell’UPS, don Andrea Bozzolo, e don Fabio Pasqualetti, Decano della Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale presso l’UPS.

Successivamente, il dott. Vincenzo Corrado, Direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) ed exallievo dell’UPS, ha proposto una riflessione a partire dal Messaggio di Papa Francesco per la GMCS 2023.

Nel suo intervento, ha ripreso il trittico dei temi lasciati da Papa Francesco per le GMCS degli ultimi tre anni, invitando ad “andare a vedere” tra le pieghe del mondo, ad ascoltare le sue debolezze con il cuore e quindi a parlarne: “La comunicazione, prima che dell’utilizzo di strumenti concreti di comunicazione, ha proprio bisogno di riscoprire questa vocazione di porsi in una dimensione spirituale rispetto all’umanità”. Seguire questa via significa somministrare all’organismo comunicativo la “terapia della speranza” in un mondo in cui, sempre di più, si fatica a sperare.

Successivamente, dopo alcune domande dei presenti, i giovani formandi si sono suddivisi in gruppi per condividere le rispettive modalità di informazione e discutere su una tematica di attualità, che spaziava dalla testimonianza di Chiesa di Papa Francesco al mondo giovanile, dai social alla divisione tra repubblicani e democratici, fino al tema più “caldo” delle guerre.

Grazie alla guida di don Andrea Lonardo, Direttore del Servizio per la Cultura e l’Università della Diocesi di Roma, in serata, la parola è stata lasciata a Caravaggio, grande comunicatore della bellezza, attraverso le sue opere presenti nella basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio e nella chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma.

La mattinata di sabato si è aperta con la Celebrazione dell’Eucaristia nella cappella dell’UPS, nella Festa di S. Caterina da Siena, Patrona d’Europa, presieduta da don Mendes e concelebrata da tutti i sacerdoti presenti. Nell’omelia il Consigliere, riprendendo la testimonianza di San Paolo, grande comunicatore, ha detto: “Leggere e interpretare per annunciare, richiede una chiara opzione di comunicare a partire dalla nostra esperienza di Cristo risorto. Il nostro impulso a comunicare non parte da noi stessi, dalla nostra autoreferenzialità, ma dal Regno di Dio”.

Per questo don Mendes ha messo in guardia dal perdere la visione integrale del senso della comunicazione: “La nostra interpretazione della realtà del mondo digitale, delle tecnologie dell’informazione e dell’intelligenza artificiale richiede sempre, ovunque, lo sguardo biblico, lo sguardo di Gesù. Perdere la referenzialità del Vangelo è un rischio per tutti noi: il rischio di perdere la nostra missione profetica di comunicare nel tempo di oggi.

Così, ha concluso: “Continuiamo a comunicare come annunciatori del Vangelo e proclamatori del Cristo Risorto”.

A seguire, si sono svolti i diversi Seminari proposti – a scelta di ciascuno – sui temi della comunicazione mediatica: sviluppo, economia e povertà; La “guerra” e le altre guerre: geopolitica del mondo; Il racconto mediatico delle migrazioni e del sud del mondo; Il mondo dall’ottica dei diritti umani dei giovani; L’arte narratrice della contemporaneità; Post Covid-19 ed emergenza educativa; I giovani occidentali e l’irrilevanza delle religioni; Uomo – intelligenza – artificiale: il caso ChatGPT; Disordine informativo e ricerca della verità.

Nei diversi gruppi, tenuti da esperti e appassionati del settore, si è avuta l’occasione, oltre che di imparare molto, di porre domande, di condividere e riflettere insieme.

Successivamente, i giovani formandi hanno ricevuto la visita dei Consiglieri Generali per la CS, i quali li hanno esortati a perseguire il loro cammino di ricerca della verità e di approfondimento della dimensione della comunicazione.

La giornata si è infine conclusa con un momento di condivisione assembleare su quanto vissuto e un tempo di agape fraterna tra tutti, nella consapevolezza di tutti i presenti di aver potuto godere di un’occasione speciale di riflessione, di comunione e di rilancio della missione della comunicazione secondo la visione di Don Bosco.

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Italia – Giornate Salesiane di Comunicazione 2023

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma)  Il 28 e il 29 aprile 2023, a Roma, presso l’Università Pontificia Salesiana (UPS), si tiene la XIII edizione delle Giornate Salesiane di Comunicazione Sociale (GSCS), appuntamento annuale che coinvolge giovani in formazione iniziale dei Salesiani di Don Bosco, delle Figlie di Maria Ausiliatrice e di altre Congregazioni religiose, per favorire la formazione alla comunicazione.

Le due giornate di riflessione sono organizzate dal Dicastero per la Comunicazione sociale dei Salesiani di Don Bosco, dall’Ambito per la Comunicazione sociale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’UPS e dalla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium» di Roma.

All’evento – ispirato come di consueto al Messaggio del Santo Padre per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali (GMCS) 2023, Parlare col cuore. “Secondo verità nella carità” (Ef 4,15), e in cui verrà approfondito il tema “Leggere e interpretare per annunciare” – sono attesi un centinaio di partecipanti. Durante i lavori delle Giornate saranno presenti i Consiglieri generali per la Comunicazione Sociale, don Gildasio Mendes, SDB, e suor Maria Ausilia De Siena, FMA.

Il programma prevede, in apertura, la relazione di Vincenzo CorradoDirettore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana, sul tema del Messaggio della GMCS 2023. A seguire, un tempo di riflessione e di condivisione in gruppi misti su come leggere e interpretare il mondo in cambiamento, in un’epoca che interroga e interpella il proprio modo di essere cristiani, religiosi/e e Chiesa.

Quest’anno, valorizzando le ricchezze culturali di Roma, si realizzerà nella serata del 28 aprile una visita notturna alla Basilica di Sant’Agostino e alla Chiesa di San Luigi dei Francesi. Don Andrea Lonardo, Direttore dell’Ufficio per la Cultura e l’Università della Diocesi di Roma, condurrà i partecipanti in un viaggio tra le preziose tele di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, contenute in queste chiese, aiutandone a leggere i caratteri di modernità impressi nelle forme e nei colori dipinti dal celebre pittore.

Nella mattinata di sabato, dopo la Celebrazione Eucaristica presieduta da don Gildasio Mendes, proseguiranno i lavori nei Seminari scelti dai partecipanti su argomenti inerenti il tema, con l’attenzione alla dimensione della comunicazione e condotti da esperti: Sviluppo, economia e povertàLa “guerra” e le altre guerre: geopolitica del mondoIl racconto mediatico delle migrazioni e del sud del mondoIl mondo dall’ottica dei diritti umani dei giovaniL’arte narratrice della contemporaneitàPost Covid-19 ed emergenza educativaI giovani occidentali e l’irrilevanza delle religioniUomo – intelligenza – artificiale: il caso ChatGPTDisordine informativo e ricerca della verità.

L’esperienza delle Giornate Salesiane di Comunicazione Sociale, avviata nel 2012, evidenzia l’attenzione delle due Congregazioni della Famiglia Salesiana ad attivare tra i propri membri, a partire dai più giovani, processi di formazione alla comunicazione di ampio respiro. La formazione proposta, pertanto, non mira soltanto a offrire tecniche e strumenti da utilizzare con i/le giovani, quanto a maturare una coscienza e un agire comunicativo a servizio delle persone che si incontrano nella missione, a partire da una lettura cristiana della contemporaneità.

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Italia – Addio a don José Manuel Prellezo, SDB

Dall’agenzia salesiana ANS.

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(ANS – Roma) – È venuto a mancare ieri, giovedì 16 marzo 2023, il salesiano spagnolo don José Manuel Prellezo, per oltre 30 anni illustre studioso e docente dell’Università Pontificia Salesiana (UPS), nonché autore di un’ampia serie di contributi nuovi, originali, critici nello studio del pedagogista Manjón, della storia della pedagogia spagnola e della storia salesiana. Don Prellezo ha raggiunto la Casa del Padre con 90 anni d’età, 74 di vita salesiana e 64 di vita sacerdotale.

Nato ad Espinama, nella Comunità Autonoma della Cantabria, il 21 aprile 1932, era diventato salesiano il 16 agosto nel 1949, presso Mohernando, ed era stato ordinato sacerdote il 24 giugno 1959 a Madrid.

Dal 1959 al 1961 ha svolto vari incarichi come professore e catechista nell’aspirantato di Cambados e come professore nello studentato filosofico di Medina del Campo.

Nel 1961 ha iniziato gli studi superiori di Pedagogia al Pontificio Ateneo Salesiano dove ha conseguito la Licenza in Filosofia-Pedagogia nel 1965 e ha fatto poi i corsi di Dottorato.

Dal 1965 al 1967 è stato professore nell’Istituto di Ourense e professore e catechista nello studentato teologico di Salamanca. Ottenuto il Dottorato in Pedagogia nel 1968 con la tesi pubblicata dal titolo “Fuentes de los escritos pedagógicos manjonianos”, è stato inviato dall’obbedienza al Pontificio Ateneo Salesiano nel 1968.

Dal 1969 in poi ha tenuto corsi di metodologia del lavoro scientifico e di Storia della Pedagogia, prima in qualità di assistente, poi di docente aggiunto (1970-1973), quindi come professore straordinario (1973-1976) e infine come ordinario (1976-2002), apprezzato per la sua competenza e la qualità didattica del suo insegnamento.

A questo lavoro di base si sono aggiunti altri impegni assai impegnativi, come la Condirezione della rivista Orientamenti pedagogici, la Direzione dell’Istituto di Teoria e Storia dell’Educazione e della Pedagogia, del Centro Studi Don Bosco e la responsabilità di vicario nella comunità “San Domenico Savio”.

Negli oltre trent’anni di docenza universitaria, don Prellezo ha prodotto un’ampia serie di studi che hanno offerto contributi nuovi, originali, critici nello studio del pedagogista Manjón, della storia della pedagogia spagnola e della storia salesiana. Lo comprovano una dozzina di volumi di cui è autore e un’altra quindicina di libri curati o composti in collaborazione con altri autori, senza contare gli oltre 120 articoli di riconosciuto valore scientifico pubblicati in varie riviste e dizionari. Né va dimenticata la sua partecipazione a numerosi convegni e incontri scientifici.

Per la sua apprezzata competenza in campo storico è stato chiamato a ricoprire incarichi prestigiosi: membro rispettivamente del comitato consultivo della rivista Educación y Futuro del Centro universitario «Don Bosco» di Madrid; dell’Istituto Storico Salesiano (ISS) e dell’Associazione Cultori di Storia Salesiana (ACSSA); inoltre, socio ordinario della Società Spagnola di Pedagogia; e, infine, Direttore della collana Fuentes y Documentos de Pedagogía pubblicata dalla “Editorial CCS” di Madrid.

Nella lettera per il suo emeritato, l’allora Rettor Maggiore, Don Pascual Chávez Villanueva, scrisse: “Ripercorrendo gli anni della sua vita e in modo particolare quelli della sua attività all’UPS, si resta ammirati per l’assidua e infaticabile dedizione con cui ha svolto il Suo servizio accademico. Entrando nella nostra Congregazione, Lei ha potuto sviluppare in modo assai apprezzabile le doti ereditate dalla Sua famiglia e dallo stesso ambiente delle sue origini: un’instancabile laboriosità e la puntigliosa tenacia, accompagnata da salesiana serenità, nel compiere gli incarichi che le sono stati successivamente affidati nell’Università e nella vita della comunità religiosa”.

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Università Salesiana, webinar online “L’età tradita – Il ruolo degli adulti significativi”

Mercoledì 15 marzo, dalle ore 18.30 alle ore 19.30, sul canale Youtube dell’Università Pontificia Salesiana si svolgerà un webinar online “L’età tradita – Il ruolo degli adulti significativi”. Introduce il prof. Zbigniew Formella, direttore dell’Istituto di Psicologia dell’UPS; interviene il prof. Matteo Lancini, psicologo e psicoterapeuta dell’Università Milano Bicocca; modera il prof. Alessandro Ricci, UPS.

Vaticano – Don Mauro Mantovani, SDB, nominato Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Città del Vaticano) – La Sala Stampa della Santa Sede ha comunicato oggi, 14 febbraio 2023, che il Santo Padre Francesco ha nominato Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana don Mauro Mantovani, SDB, finora Decano della Facoltà di Filosofia presso l’Università Pontificia Salesiana a Roma (Italia) e già Rettore Magnifico dell’Università Pontificia Salesiana.

Mauro Mantovani è nato il 3 gennaio 1966 a Moncalieri (Italia), ha svolto il noviziato presso la casa salesiana “Monteoliveto” di Pinerolo e ha emesso i primi voti nella Società Salesiana di San Giovanni Bosco l’8 settembre 1986; ha professato i voti perpetui a Castelnuovo Don Bosco il 27 settembre 1992 ed è stato ordinato presbitero il 12 settembre 1994 a Torino.

Ha compiuto studi di Filosofia e di Teologia presso l’Università di Roma Tor Vergata (Laurea in Filosofia, 1995), l’Università Pontificia Salesiana (Baccalaureato e Licenza in Filosofia; Baccalaureato in Teologia presso la sezione di Torino, e Licenza in Teologia Dogmatica); l’“Universidad Pontificia de Salamanca”, in Spagna (Dottorato in Filosofia e Lettere, 2006) e la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino – “Angelicum” a Roma (Dottorato in Teologia Tomistica, 2011).

Dal 2007 è Professore Ordinario all’Università Pontificia Salesiana (UPS) a Roma, con ricerche e pubblicazioni riguardanti la teologia filosofica, la filosofia della storia, la propedeutica filosofica e vari temi di confine tra teologia, filosofia e scienza. In modo particolare si occupa di tomismo e della tradizione commentaristica alla Summa Theologiae (specie la q. 2 della I Pars) di Tommaso d’Aquino negli autori della “Seconda Scolastica” e della cosiddetta “Scuola di Salamanca”.

Per l’UPS ha ricoperto i seguenti incarichi: Decano della Facoltà di Filosofia; Decano della Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale; Vicerettore; Rettore Magnifico per due mandati (2015-2018 – 2018-2021).

Nel 2016 è stato nominato Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Pontificie Romane (CRUPR) ed attualmente è Membro della Pontificia Accademia di San Tommaso d’Aquino e del Comitato scientifico dell’Agenzia della Santa Sede per la Valutazione e la Promozione della Qualità delle Università e Facoltà Ecclesiastiche (AVEPRO).

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L’UPS al servizio della ricerca e del progresso scientifico: pubblicato uno studio sulla collezione di testi cuneiformi conservati nella biblioteca

Dal sito InfoANS.

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È stato recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale “Archiv für Orientforschung” dell’“Institut für Orientalistik” dell’Università di Vienna, l’articolo: “New Texts of the Third and Early Second Millenium at the Università Pontificia Salesiana” (Nuovi testi del terzo e dell’inizio del secondo millennio all’Università Pontificia Salesiana). Tale studio descrive per la prima volta parte della collezione di tavolette neo-sumeriche e sigilli che sono custoditi nella Biblioteca Don Bosco dell’ateneo romano.

Questi reperti, a eccezione di due tavolette e tre coni di argilla risalenti al regno di Sîn-kāšid di Uruk (prima metà del XVIII secolo a.C.), appartengono al periodo Ur III (2100-2000 a.C.).

Autori dell’articolo sono Marcos Such-Gutiérrez (Madrid), Stefano Seminara (Roma) e Alessandro Di Ludovico, che ha curato la sezione fotografica e che è stato colui che ha presentato agli altri due ricercatori i reperti della biblioteca dell’Università Pontificia Salesiana (UPS).

La Biblioteca Don Bosco conserva, tra i suoi tesori, una interessante collezione di oggetti – soprattutto sigilli e tavolette cuneiformi – del Vicino Oriente antico, raccolti nei primi anni del Novecento dal salesiano Giorgio Shalhub (1884-1973), docente di Archeologia biblica all’UPS.

La gran parte dei materiali cuneiformi è stata studiata da Alfonso Archi e Francesco Pomponio e pubblicata nel 1989 su Vicino Oriente, annuario dell’Istituto del Vicino Oriente dell’Università di Roma La Sapienza: 102 oggetti risalenti al periodo Ur III, tra il 2100 e il 2000 a.C. (“Tavolette economiche neo-sumeriche dell’Università Pontificia Salesiana”).

Lo studio scientifico di questi manufatti e la recente pubblicazione sulla rivista “Archiv für Orientforschung” stanno a testimoniare la continua ed efficace azione di ricerca portata avanti dall’UPS, che affianca e completa le azioni educative, formative e pastorali salesiane.

Il testo completo dello studio è disponibile, in inglese, nella versione digitale della rivista (pagine da 25 a 50).

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UPS: inaugurazione anno accademico 2022/2023

Il 19 ottobre l’Università Pontificia Salesiana (UPS) riprenderà le attività per l’anno accademico 2022/2023. Di seguito la notizia a cura del sito ANS.

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Mercoledì prossimo, 19 ottobre, l’Università Pontificia Salesiana (UPS) segna l’inizio ufficiale dell’attività accademica 2022/2023. Il tema di quest’anno, “Ripensare il pensiero. Ascolto dello spirito e intreccio dei saperi”, nasce dal desiderio – e dalla necessità – di ribadire

“la fiducia nella capacità dell’uomo di aprirsi alla verità e allo stesso tempo perseguire un rinnovamento delle forme culturali entro cui il sapere viene elaborato e trasmesso”

afferma il prof. don Andrea Bozzolo, Rettore dell’Università.

L’Università e l’insegnamento hanno bisogno di rinnovarsi, come proposto dal filosofo Edgard Morin e recepito dalla Costituzione Apostolica Veritatis Gaudium. Molti fenomeni del presente stanno portando la società, complessa e articolata, a mettere in discussione qualsiasi sintesi culturale, a favore di polarizzazioni delle posizioni e di parcellizzazione del sapere.

Una prospettiva umanistica, come quella che l’UPS coltiva, non può che puntare su una ragione umile, ma coraggiosa, capace di assumersi responsabilità. In questo senso il pensiero, di cui l’Università rappresenta un prezioso spazio di dialogo tra le scienze, deve ripartire per ripensarne i compiti e le forme, tessendo tra loro le numerose competenze. “L’intreccio dei saperi, come l’incrocio dei tanti fili che danno forma e colore al tessuto di un arazzo – conclude don Bozzolo – è la missione che l’Università porta scritta nel suo nome: una comunità di apprendimento che mira all’unità polifonica del sapere”.

Questo il programma:

  • Ore 9:30 – Parrocchia di Santa Maria della Speranza – Solenne concelebrazione eucaristica, presieduta da Don Ángel Fernández Artime, Gran Cancelliere dell’Università e Rettor Maggiore della Congregazione Salesiana
  • Ore 11:00 – Aula Paolo VI – Atto accademico
    •  Relazione introduttiva del prof. don Andrea Bozzolo, Rettore Magnifico dell’Università
    • Prolusione del prof. Mons. Piero Coda, Segretario Generale della Commissione Teologica Internazionale: “Ripensare il pensiero. Ascolto dello Spirito e intreccio dei saperi”
    • Consegna della medaglia dell’Università
    • Premiazione degli studenti meritevoli
    • Proclamazione dell’apertura dell’Anno Accademico 2022/2023

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