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Anche il Pio XI di Roma promuove la formazione a distanza per i propri studenti

Pubblichiamo il comunicato stampa dell’Istituto Pio XI di Roma sulla formazione a distanza in vigore dal 9 marzo.

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Il Formatore al Centro, gli allievi, dalle loro abitazioni, grazie a tablet e smartphone, telecamera puntata in volto, seguiranno dalla propria stanza la lezione, e tra un download di un file e un video da guardare possono alzare la mano e fare delle domande. 

Questo è quello che accadrà da lunedì 9 Marzo 2020 con i 216 allievi del Centro di Formazione Professionale Pio XI, dell’Ente Cnos-Fap Lazio (Centro Nazionale Opere Salesiano – Formazione Aggiornamento Professionale). Tutti pronti, connessi sulla piattaforma Meet di Google, ad iniziare la sperimentazione della Formazione a Distanza, che permetterà loro di seguire le lezioni in video conferenza. Una sperimentazione che ha trovato il pieno sostegno anche dei genitori, grati per questa opportunità messa a disposizione dei propri figli. 

Il Centro di Formazione Professionale Pio XI dal 1932, sul territorio di Roma Tuscolana, si occupa di erogare corsi di Formazione Professionale, nello specifico corsi di Grafica, Stampa e dallo scorso anno anche quelli del settore del benessere. Corsi totalmente gratuiti e finanziati dalla Regione Lazio. 

In attesa di poter riabbracciare tutti i ragazzi al Centro e riprendere il regolare corso dell’anno formativo, di ritrovare i loro laboratori e il loro cortile, il collegio formatori si è interrogato su cosa fare in questo periodo di inattività formativa. 

In quanto Centro Salesiano, con attenzione alla persona oltre all’aspetto professionale e professionalizzante, e prendendo spunto da altre esperienze dell’Ente in regioni quali Veneto e Lombardia, l’idea del collegio è stata quella di non lasciare i ragazzi da soli ma trovare dei momenti di incontro con loro e soprattutto di crescita personale e professionale. 

Per fare ciò, tutti i formatori, nella giornata di Venerdì 6 Marzo hanno svolto un’attività di formazione per essere pronti a questa nuova metodologia di lavoro. Nella stessa giornata i tutor di annualità, alcuni formatori esperti ed il direttore di Centro, prof. Marco Tarisciotti, hanno incontrato gli allievi in video conferenza e illustrato loro il progetto e le modalità della nuova didattica. 

Tutto ciò sarà possibile perché nel Centro, già da qualche anno, i ragazzi utilizzano le nuove tecnologie. La didattica è completamente digitale, grazie all’utilizzo di tablet per le materie teoriche. Questo ha permesso, in tempi ridotti, di partire con questo tipo di sperimentazione. 

Certo mancherà a tutti gli allievi la formazione nei laboratori: quelli di grafica multimediale, di stampa e allestimento, di Estetica. 

Quello che gli allievi sperimenteranno nelle prossime ore saranno lezioni di recupero o attività interdisciplinari, con la possibilità di svolgere esercitazioni, realizzazione prodotti e permettere ai ragazzi di acquisire nuove competenze in ambito digitale e nello specifico di smart-working. 

L’auspicio del collegio formatori è di far vivere agli studenti e le studentesse con responsabilità e curiosità questo tempo e le nuove modalità di apprendimento che saranno offerte alla loro attenzione. Si tratterà di coltivare un atteggiamento di coinvolgimento, approfondimento, impegno e crescita personale. 

 

Smart School, le esperienze delle scuole salesiane

Con il decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri del 4 marz0 che prevede la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado fino al 15 marzo, le scuole salesiane si sono organizzate – specialmente nelle Regioni dove la scuola era giù chiusa – con la modalità della Smart School.

A Brescia, ha scritto all’ANSA don Marco Begato, Coordinatore della Didattica del Liceo Don Bosco di Brescia “Abbiamo iniziato da lunedì 2 marzo prima collegio docenti via Meet Hangouts, poi lezioni caricate su Drive e Calendar. Infine Meet e Hangouts per il contatto quotidiano e frequente docente-alunno. Riscontri eccellenti per professori e studenti”

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L’Istituto Salesiano “San Marco” di Mestre è “Apple Distinguished School”, grazie all’esclusivo accordo con Apple che fornisce gli strumenti all’istituto (gli iPad per docenti e studenti) e sfrutta la piattaforma “Google Classroom”, applicativo della suite che Google mette a disposizione delle scuole. Il tutto per garantire una formazione continua e aggiornata, oltre la tradizionale lezione in aula.

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Il CFP di Sampierdarena in un servizio su Rai Tre: studiare per diventare tecnico elettrico

I ragazzi e i formatori del CFP di Sampierdarena (Genova) sono i protagonisti del servizio andato in onda a “Il posto giusto”, su Rai Tre, in cui viene mostrato come si possa imparare un lavoro con passione

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“A che può servire questa stoffa?” – conclusione del seminario e materiale disponibile

Si è concluso il 21 febbraio il convegno di formazione: “A che può servire questa stoffa?” che ha 120 partecipanti tra catechisti, animatori, coordinatori pastorali, insegnanti di Religione ed Etica, direttori di CFP, membri delle équipe di PG che hanno a cuore nei Centri di Formazione Professionale salesiani la dimensione educativo-pastorale, condividendo, in una strategia di comunione, lo spirito e la missione di don Bosco. È possibile scaricare il materiale e guardare i video delle conferenze andando nella pagina dedicata:

Materiale utile

Sono disponibili anche tutte le pagine dedicate ai centri di tutta Italia con una videocartolina di presentazione:

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Allievi di Don Bosco per sempre: la testimonianza di un giovane appena uscito dalla scuola salesiana

Pubblichiamo un articolo di “Bergamo News” sulla testimonianza di un ex allievo della scuola di Don Bosco a Treviglio, Alessandro Maggioni.

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È passato un anno dall’ultima festa di Don Bosco vissuta come allievo ed ecco che mi ritrovo a scuola per il mio primo “31 gennaio” da ex-allievo.Il pomeriggio è cominciato con la cerimonia della consegna dei diplomi a coloro che hanno affrontato l’Esame di Stato (più informalmente “la maturità”) e gli Esami per la Qualifica e il Diploma professionalizzanti nell’estate 2019, terminando il loro percorso di studi nella scuola salesiana. Il direttore don Massimo Massironi, salutando i neo-diplomati, ha rivolto un breve pensiero, augurando che la vita sia un viaggio in cui possiamo fare qualcosa di grande, impegnandoci nei nostri nuovi percorsi accademici e di lavoro. Tale viaggio, però, non si deve trasformare in una fuga; fuggendo, di fatti, non saremmo in grado di cogliere la sostanza e l’essenza di ogni incontro, e la vita in questo modo si svuoterebbe del suo significato più profondo. Dunque, qual è l’antidoto alla fuga? Porsi degli obiettivi e chiedersi come ci si vede nel futuro, “solo in questo modo – ha concluso don Massironi – farete qualcosa di grande, perché siete già grandi”.

Dopo le foto di rito, la consegna del diploma, dell’annuario 2018/2019 e della tessera di ex-allievi di Don Bosco (perché lo si è per sempre!), sul palco è stato consegnato il premio a coloro che hanno concluso la maturità con la lode e la felpa della scuola ai “tredicini”, ovvero quei ragazzi che hanno frequentato la casa di don Bosco dalle elementari alle superiori.

Il pomeriggio è proseguito con la santa messa solenne nel palazzetto Zanovello, presieduta quest’anno da sua eccellenza monsignor Daniele Gianotti, vescovo di Crema. La celebrazione ha visto una grande partecipazione sia da parte delle autorità civili, militari e scolastiche sia da parte dei numerosi allievi, ex-allievi e amici della scuola salesiana di Treviglio.

Questa è stata anche l’occasione in cui abbiamo ricordato ancora una volta la professoressa Ambrogina Tandi, storica docente di matematica e preside della scuola superiore, di cui erano stati celebrati i funerali il giorno prima. “La Tandi”, come veniva chiamata dai suoi studenti (noi siamo stati gli ultimi), aveva cantato per più di trent’anni, nella stessa occasione, quel “Giù dai colli” in onore di don Bosco ed è sembrato quasi impossibile che una presenza così costante nella casa salesiana trevigliese non sia più tra noi.

A conclusione di questa giornata, in cui siamo tornati in quella che è stata per tutti noi una casa oltre che una scuola, ci siamo salutati con la consapevolezza che i nostri ricordi e un pezzo del nostro cuore saranno legati per sempre a questo luogo e al santo dei Giovani.

Le Opere Sociali Don Bosco ricevono l’Apple Distinguished School come centro di eccellenza didattica

Pubblichiamo dal sito della Chiesa di Milano un articolo sul premio Apple Distinguished School ricevuto dalle Opere Sociali Don Bosco come centro di eccellenza della didattica digitale.

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A 70 anni dalla loro fondazione – per volere del cardinale Schuster, su iniziativa di don Francesco Beniamino Della Torre e con il contributo fattivo del senatore Enrico Falck – la presenza delle Opere Sociali Don Bosco a Sesto San Giovanni si conferma importante e conserva lo spirito imprenditoriale e innovativo dei promotori.

I successori di quei primi Salesiani, nel solco pedagogico e spirituale tracciato da San Giovanni Bosco, hanno puntato a migliorare l’offerta formativa e scolastica delle OSDB e ad adeguarla alle richieste dei tempi. In questa linea si pone il lungo e approfondito percorso di certificazione svolto con il settore education di Apple che ha portato all’attribuzione alle OSDB (tra le poche in Italia) del prestigioso titolo di Apple Distinguished School. Vale a dire di centro di innovazione ed eccellenza nella didattica digitale, che ispira gli allievi a essere creativi, aiutandoli a sviluppare capacità di collaborazione e di pensiero critico. I docenti e formatori, ma soprattutto gli allievi delle OSDB, fanno un uso innovativo delle tecnologie nell’apprendimento e nell’insegnamento, con successi accademici documentati.

La consegna della certificazione avrà luogo presso le Opere Sociali Don Bosco (viale Matteotti 425) giovedì 20 febbraio, dalle 10.30 alle 12,30. Oltre ai referenti nazionali di Apple, saranno presenti: Gabriele Benassi (delegato rappresentante della Viceministra Miur Anna Ascani), Alessia Rosa (primo ricercatore del nucleo territoriale Nord dell’Indire), Melania De Nichilo Rizzoli (assessore alla Istruzione, formazione e lavoro della Regione Lombardia), Letizia Affatato (dirigente del Servizio regionale scuole non statali paritarie e non paritarie dell’Ufficio scolastico regionale per la Lombardia), Roberta Pizzochera (assessore all’educazione e alle politiche per l’infanzia, Servizi sociali, servizi alla persona del Comune di Sesto San Giovanni), Maria Gabriella Fumagalli (assessore all’Istruzione, Formazione, Lavoro, Politiche Educative, Infanzia del Comune di Cinisello Balsamo).

Dopo una breve “esperienza didattica esemplificativa” presso il Palazzo Marelli con gli allievi di una classe della Scuola secondaria di primo grado, gli intervenuti si sposteranno presso lo Spazio Educativo Evoluto del Palazzo Schuster dove il professor Tommaso Franchini, referente didattico ed educativo digitale delle OSDB, coadiuvato da alcuni allievi della Scuola secondaria di secondo grado e del Centro di Formazione Cnos-Fap “Falck”, presenterà il percorso svolto dagli studenti, dai formatori e dagli insegnanti. Seguirà la consegna della targa ufficiale da parte di Apple e l’intitolazione dell’aula a don Della Torre da parte dell’attuale direttore don Elio Cesari. A seguire gli interventi di saluto degli ospiti.

Vai al sito della Chiesa di Milano

Kevarrius Hayes alle Opere Sociali Don Bosco

Riportiamo l’articolo del 31 gennaio uscito su “La Provincia” nel quale si riporta la notizia della visita del cestista Kevarrius Hayes alle Opere Sociali Don Bosco di Sesto San Giovanni

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Quest’oggi, alle “Opere Sociali Don Bosco” di Sesto San Giovanni, Kevarrius Hayes, centro titolare della S.Bernardo-Cinelandia Cantù, ha fatto visita agli oltre 500 studenti dell’istituto dei Salesiani, con i quali il giocatore americano ha trascorso gran parte della mattinata, raccontandosi a 360°. Dalla tematica della solidarietà ai sacrifici legati allo sport, sempre alla ricerca di un sogno chiamato pallacanestro.

Tanta è stata la curiosità degli studenti milanesi che hanno avuto la grande occasione di conoscere da vicino un campione della Serie A. Molto disponibile e sorridente come al suo soluto, Hayes non si è sottratto alle domande degli alunni dell’istituto, in cui Pallacanestro Cantù è ormai di casa, dopo diversi incontri che hanno coinvolto gli atleti biancoblù anche nelle stagioni precedenti.

Insieme al cestista americano era presente anche l’ex pallavolista Simone Buti, capitano dell’Italvolley alle ultime Olimpiadi, tenutesi a Rio de Janeiro nel 2016 e terminate con la straordinaria conquista della medaglia d’argento da parte della Nazionale azzurra.

Notte Nazionale del Liceo Classico: iniziative a Villa Sora e al liceo Valsalice

Spettacoli teatrali, musica, dibattiti, cineforum, degustazioni a tema ispirate al mondo antico e quant’altro la fantasia e l’energia di studenti e docenti saprà mettere in atto: venerdì 11 gennaio, dalle ore 18 fino alla mezzanotte, in 433 Licei classici in ogni parte d’Italia prenderà vita la quinta edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico. Si tratta di uno degli eventi più innovativi ideati dalla scuola per promuovere il valore della cultura umanistica e l’attualità del suo studio.

Per la scuola salesiana saranno due i licei classici a partecipare: Villa Sora a Frascati (ICC) e il liceo Valsalice (ICP).

Per Villa Sora, l’appuntamento è venerdì 17 gennaio: le aule del centenario istituto salesiano “Villa Sora” si animeranno di laboratori e attività per la celebrazione del patrimonio del mondo classico a cui attingono le radici della nostra cultura. La Notte nazionale del liceo classico sarà inaugurata alle ore 18,00 da un intervento di grande prestigio: la presentazione dell’ultimo libro di Giulio Ferroni, L’Italia di Dante. Le celebrazioni procederanno con gallerie di lavori artistici, la premiazione del concorso letterario, attività proposte dagli studenti che sono i protagonisti assoluti della serata.

Al liceo Valsalice, sempre il 17 gennaio, dalle ore 18.30 inizierà un programma di attività che avrà come tematica principale: “Io e l’altro. Il liceo classico al centro del dialogo tra noi e lo straniero”. Ospite lo scrittore Enrico Remmert.

L’istituto Don Bosco Ranchibile di Palermo sul “Giornale di Sicilia” per le attività svolte a scuola

Riportiamo un articolo uscito sul Giornale di Sicilia il 22 novembre, nell’inserto GDScuola, sulle attività svolte dall’Istituto Don Bosco – Ranchibile di Palermo.

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Legalità ed inclusione, viaggi all’insegna della conoscenza, robotica e rispetto della natura. Sono soltanto alcune della attività svolte dall’Istituto Don Bosco – Ranchibile e dall’Istituto Comprensivo Antonio Ugo di Palermo e riportate da GDScuola di oggi, l’inserto del Giornale di Sicilia dedicato al mondo della scuola, pubblicato ogni giovedì.

“La diversità ci rende unici” recita la scritta nel murale sulla facciata che accoglie docenti, alunni, genitori e personale dell’istituto comprensivo Antonio Ugo. Un concetto diventato logo delle scuole-polo per l’inclusione, di cui l’istituto del quartiere Noce-Zisa è capofila regionale. Nella scuola, che conta 760 iscritti, c’è una forte presenza di alunni originari dello Sri Lanka e del Bangladesh.

Non solo integrazione e due studenti spiegano perché la famiglia ha deciso di iscriverli in questo Istituto. “Quando frequentavamo la scuola primaria abbiamo avuto la possibilità di visitare l’Istituto Antonio Ugo e di partecipare al progetto “Code Point” così abbiamo conosciuto la metodologia del coding, uno strumento efficace e divertente per sviluppare il pensiero computazionale. Ogni anno – raccontano – tutta la scuola partecipa alla “Code Week EU”, la settimana europea della programmazione, ovvero un’iniziativa che mira a portare la programmazione e l’alfabetizzazione digitale a tutti in modo divertente e coinvolgente”.

Multiculturalità, apertura e dialogo con Paesi vicini o lontani, a cominciare dal mondo arabo. È l’approccio adottato dall’Istituto Don Bosco, soprattutto nei tre licei, e in particolare in quello delle Scienze umane a indirizzo economico-sociale, nato lo scorso anno, proprio con una vocazione internazionale.

E imparare è anche divertirsi ed è quello che fanno gli studenti del Don Bosco con la super moderna “aula di robotica educativa”. Inaugurata a gennaio scorso, con il taglio del nastro del rettore dell’Università, è il luogo scolastico ideale, il sogno di tutti i ragazzi. Una sala all’avanguardia, dotata di numerosi kit di robotica, dove si inventa, si costruisce e ovviamente si impara, naturalmente.

 

Cnos Scuola e Cnos FAP al Job&Orienta di Verona

Giunto alla 29esima edizione JOB&Orienta è il più grande salone nazionale dell’orientamento, scuola, formazione e lavoro. La mostra-convegno si pone come luogo d’incontro privilegiato tra il visitatore e il mondo del lavoro, della scuola e della formazione, con informazioni ed eventi utili all’orientamento dei giovani.
Il Salone prevede un fitto calendario di appuntamenti culturali tra convegni e dibattiti, incontri e seminari, alla presenza di autorevoli esponenti del mondo dell’economia, della politica e dell’imprenditoria, destinati sia agli addetti ai lavori che ai giovani e alle famiglie. Non mancano, inoltre, laboratorispettacoli e vivaci momenti di animazione per coinvolgere attivamente i visitatori.

La rassegna espositiva si sviluppa nel padiglione 6 e nel padiglione 7: il pad. 6 è dedicato al mondo dell’istruzione, educazione, scuola, formazione docenti, mobilità internazionale e turismo scolastico e il pad. 7 è riservato  a università, accademie, formazione professionale e lavoro. Per organizzare al meglio la tua visita scegli i percorsi espositivi più adatti a te.

In ogni area, il profilo JOBInternational segnala le realtà italiane e straniere che promuovono la mobilità internazionale per lo studio, la formazione e il lavoro, mentre il profilo JOBinGreen mette in evidenza gli espositori che si adoperano per perseguire obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Infine, il profilo CreativityJOB valorizza le eccellenze del Made in Italy.