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“Signore, il tuo amore è per sempre”: professioni perpetue in Sicilia e a Conegliano

“Signore, il tuo amore è per sempre” questo il claim scelto dai giovani salesiani che lo scorso 14 ottobre hanno emesso la loro Professione Perpetua trai Salesiani di Don Bosco, nella casa salesiana di San Matteo nel quartiere Giostra di Messina.

Durante la Celebrazione Eucaristica, presieduta da don Giovanni D’Andrea, Ispettore dei Salesiani di Sicilia, hanno detto il loro si per sempre cinque salesiani tre siciliani e due provenienti dall’Angola.

Si tratta di Danilo Finocchiaro (ISI), Oliver Makoroka (AGL), Privat Nizeyimana (AGL), Giuseppe Priolo (ISI) e Alessio Tavilla (ISI).

“Il per sempre – ha sottolineato l’Ispettore nell’omelia – è una parola che potrebbe far tremare i polsi, perché viviamo in una società che è a tempo, precaria e sospesa. Questa espressione “per sempre” fa tremare se noi non ci affidiamo a Gesù Cristo, perché come ci ricorda San Paolo è in Lui che possiamo fare tutto. La professione religiosa verrà proclamata con le parole e con la bocca, ma quello che proclamiamo va poi verificato, concretizzato e vissuto con con la vita”.

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Conegliano, Italia – ottobre 2023 – Domenica 15 ottobre, a Conegliano, due giovani consacrati hanno detto il loro “Sì, per sempre”: Marco Canciani, Salesiano di Don Bosco, residente nell’opera salesiana di San Donà di Piave e studente di Teologia presso il “Laurentianum” di Venezia; e suor Giada Gazziola, attualmente residente nella Comunità delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Conegliano. I due giovani hanno emesso la loro Professione Perpetua all’interno di una Celebrazione Eucaristica presieduta da don Igino Biffi, Superiore dell’Ispettoria salesiana dell’Italia Nord Est (INE), e alla presenza dell’Ispettrice FMA, suor Antonella Franchini.

Italia – Professione perpetua di due giovani consacrati: Marco Canciani, SDB, e Giada Gazziola, FMA

Inaugurazione di una nuova struttura sportiva ai Salesiani della Salette a Catania

Pubblichiamo il comunicato stampa dei Salesiani di Sicilia.

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I Salesiani di Don Bosco sono presenti a Catania in via Santa Maria della Salette, nel quartiere san Cristoforo, da oltre 75 anni. Qui nel tempo hanno avviato percorsi formativi, educativi, spirituali e culturali al servizio dei giovani e delle famiglie del quartiere. Per celebrare il 75mo della presenza dei salesiani nel quartiere si è pensato di fare un regalo al territorio.

Sarà, infatti, inaugurato il 10 ottobre alle 17.30 una nuova struttura sportiva al servizio dei giovani che ogni giorno frequentano le mattonelle del cortile della Salette. L’idea di un nuovo campo da gioco nasce dell’esigenza di garantire più attività in contemporanea. Infatti l’Oratorio Salesiano godeva di un solo cortile, in cui svolgere tutte le attività sportive e ricreative. Qui spiega don Andrea Palma, incaricato dell’Oratorio, “venivano accolte sia le attività sportive tramite le varie squadre di calcio delle varie categorie, sia il gioco libero dei ragazzi e delle ragazze che ogni giorno frequentano l’oratorio. Questo creava non pochi problemi gestionali e organizzativi, oltre a limitare di molto l’offerta sportiva ed educativa per il territorio”.

Da questa esigenza nasce l’idea di sfruttare al massimo le aree dell’Istituto Salesiano, in particolare quelle poco usate, con l’obiettivo di fornire non solo una seconda struttura sportiva ma anche per garantire attività formative e sportive per l’intero quartiere.

“L’obiettivo – sottolinea don Marcello Mazzeo, direttore dell’Opera – è quello di fornire all’Oratorio Salesiano un secondo campetto per poter così aumentare le attività sportive ed educative offerte ai ragazzi e ai giovani, tramite l’associazione PGS Santa Maria della Salette che agisce da decenni nella promozione dello sport e dell’educazione dei minori e dei giovani”.

I lavori sono iniziati nel mese di marzo 2023 e si sono conclusi a settembre di quest’anno, con il superamento di non pochi cavilli burocratici e documentali. La realizzazione del nuovo campetto è stato possibile grazie al finanziamento di AVSI e a un cofinanziamento dei Salesiani di Don Bosco della Sicilia.

L’AVSI è un’organizzazione no-profit con sede a Milano, la quale realizza progetti di cooperazione allo sviluppo e aiuto umanitario in oltre 40 paesi nel mondo. In Italia l’associazione realizza progetti in cui ogni persona sia protagonista dello sviluppo integrale suo e della sua comunità, anche in contesti di emergenza. Negli ultimi anni AVSI ha avviato diverse  collaborazioni con i Salesiani di Sicilia. Realizzando molteplici progetti ed azioni educative nel territorio siciliano. Grazie al dialogo costante tra i due enti è nata questa esigenza di mettere a disposizione del quartiere di san Cristoforo e dell’Oratorio Salesiano una nuova struttura sportiva.

La manifestazione di inaugurazione del “Campetto Don Bosco” avrà inizio alle 17.30 con un momento di accoglienza e di ballo curato dal gruppo danza della PGS dell’Oratorio. Per l’occasione saranno presenti diverse autorità civili e religiose. Durante la cerimonia sarà consegnata ai rappresentanti di AVSI una targa commemorativa e altri doni simbolici. Don Giovanni D’Andrea, Ispettore dei Salesiani di Sicilia svelerà la targa di dedicazione del nuovo campo. Dopo seguirà la benedizione e il momento di preghiera presieduto da don Marcello Mazzeo, direttore della casa salesiana e infine don Andrea Palma taglierà il nastro e tirerà il primo pallone in porta. Previsto anche il saluto del dott. Enrico Trantino, sindaco di Catania e la presenza di alcuni elementi della giunta: Bruno Bucchieri, assessore alle politiche sociali e Sergio Parisi, assessore allo sport. All’avvio della nuova struttura prenderanno parte anche Massimo Motta, presidente regionale PGS Sicilia e Nino Cacia, presidente provinciale PGS Catania. Un momento di festa e di gioia per la Comunità Educativa Pastorale dell’Oratorio Salesiano della Salette e di tutto il quartiere di San Cristoforo.

La presenza di un doppio campetto renderà possibile uno spazio completamente dedicato per gli allenamenti e le gare dei vari sport  (calcio a 5, pallavolo, basket) per diverse categorie sportive (mini, propaganda, under 15, under 17, libera). In questo modo lo storico cortile della Salette sarà a disposizione per il gioco libero dei ragazzi e delle ragazze che frequentano le varie attività dell’oratorio (doposcuola, laboratori, gruppi formativi, catechesi…) o per chi viene trascorrere qualche ora insieme in fraternità e divertimento.

I Presidenti della repubblica italiana e tedesca in visita privata all’associazione Don Bosco 2000

Da le Repubblica.

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di Alessandro Puglia

Progetti di accoglienza in Italia e di migrazione circolare in Africa sotto il segno di don Giovanni Bosco. Temi cari al presidente della Repubblica Sergio Matterella che mercoledì e giovedì tornerà in Sicilia in occasione dell’incontro bilaterale con il presidente della Repubblica tedesca Franck Walter-Steinmeir. Il capo dello Stato comincerà il suo breve tour da Siracusa dove in elicottero sorvolerà le aree colpite dagli incendi in questa estate di roghi. Il giorno successivo sarà invece a Piazza Armerina dove, insieme al presidente tedesco, visiterà il parco archeologico di Villa del Casale. Subito dopo i due si recheranno in visita privata nella sede dell’associazione Don Bosco 2000, da anni in prima fila per progetti di integrazione e cooperazione.

Non è la prima volta che il presidente della Repubblica visita realtà appartenenti al mondo salesiano: «Ho l’immagine di Don Bosco nel mio studio», disse nel 2015 a don Francesco Cereda nella basilica di Santa Maria Ausiliatrice a Torino dove è custodita la salma del padre dei salesiani. A Piazza Armerina incontrerà la comunità di migranti che negli anni si è distinta per progetti di integrazione, dalla squadra di calcio Asd Don Bosco Aidone composta da giovani migranti dei centri Sai, alle iniziative nei beni confiscati alle mafie come nel sito di Villa Rosa oggi centro d’accoglienza e museo virtuale permanente sul caporalato, fino alle iniziative di integrazione tra famiglie ucraine accolte dai migranti subsahariani oggi integrati nel tessuto sociale siciliano. Quest’anno l’associazione Don Bosco 200 ha permesso al giovane migrante nigeriano, Israel Assien, di aprire il proprio salone di bellezza affiancato dal parrucchiere di Piazza Armerina Luca Messina. «Per noi è un momento di grande orgoglio – spiega Agostino Sella, presidente di Don Bosco 2000 una presenza che ripaga il nostro impegno sia sul fronte dell’accoglienza in Italia e sui modelli di migrazione circolare che portiamo avanti in Africa. In un momento drammatico come questo, basti pensare a quello che sta accadendo in queste ore a Lampedusa. La presenza del presidente Mattarella nella nostra comunità e tra i nostri ragazzi sottolinea l’importanza di valori come quelli dell’accoglienza e dell’integrazione».

L’associazione di ispirazione salesiana si impegna ad accompagnare i migranti che dopo essersi formati in Italia vogliono tornare nei paesi d’origine seguendoli nello sviluppo di start- up che possono aiutare i loro territori. Nel gennaio di quest’anno nel villaggio di Veligara, nel cuore della savana, in Senegal, è stato inaugurato l’oratorio dedicato a don Baldassare Meli, sacerdote salesiano palermitano che già dagli anni ’80 accoglieva nell’oratorio di Santa Chiara a Palermo i primi migranti che arrivavano in Italia. Da Piazza Armerina al Senegal, dunque, si gioca e si cresce insieme nel segno di don Bosco, il santo moderno che creò il primo contratto di lavoro.

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Italia – Don Gildasio Mendes con i giovani salesiani della Sicilia in un incontro di formazione

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Messina) – È in corso di svolgimento, dal 30 agosto al 1° settembre, presso l’Istituto Teologico “San Tommaso” di Messina, il consueto “Campo Giovani Confratelli”, occasione annuale di incontro e crescita in cui i salesiani in formazione iniziale dell’Ispettoria salesiana della Sicilia (ISI) si confrontano intorno a un tema diverso. Il tema di quest’anno è stato quello della comunicazione, con un ospite d’eccezione nella persona di don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale.

Nella prima giornata, dopo i primi momenti dedicati all’accoglienza di tutti i partecipanti e alla creazione di un clima di fraternità tra tutti i presenti, il tema guida del raduno è stato inquadrato da una prospettiva biblica, grazie ad una riflessione offerta da don Fabio Rosini attraverso un incontro online centrato su Gesù come comunicatore. Dopo un opportuno tempo per la riflessione personale, don Franco di Natale ha offerto il tradizionale pensiero della “buonanotte salesiana”, cui è seguita l’agape fraterna.

La seconda giornata si è aperta con l’Eucaristia presieduta dall’Ispettore di ISI, don Giovanni d’Andrea, ed è proseguita con due momenti fondamentali, entrambi guidati da don Gildasio Mendes. Nella mattina, attraverso la relazione intitolata “Evangelizzare ed Educare: i nuovi linguaggi digitali” ci si è incentrati sugli elementi cardine della comunicazione in quanto linguaggio che coinvolge pienamente la persona umana: sensi, intelletto ed emozioni, partendo dal parallelo fra comunicazione ed arte. Nel pomeriggio, con l’intervento dal titolo: “Comunicazione e Consacrazione. Il salesiano e la rete”, lo spunto fondamentale è stato dato dalla domanda sui caratteri che la comunicazione deve avere quando diventa mezzo di evangelizzazione.

L’aspetto originale è stato l’approccio laboratoriale degli incontri, che ha stimolato i partecipanti, a partire dalle loro qualità, ad interrogarsi in maniera concreta su come vivere la dimensione evangelizzatrice nel mondo delle comunicazioni sociali attuale.

La giornata finale è dedicata ad un dialogo schietto ed aperto fra i giovani salesiani e i Delegati ispettoriali di Pastorale Giovanile, Animazione Vocazionale e Comunicazione Sociale. A seguire c’è la celebrazione eucaristica, in cui alcuni dei partecipanti emettono il rinnovo dei voti.

Il campo si conclude, infine, con una visita guidata al museo regionale della città, un momento in cui toccare ulteriormente con mano come l’arte e la bellezza siano state e continuino ad essere una forma di comunicazione nell’umanità che travalica il tempo e lo spazio.

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GMG Lisbona 2023, il racconto dei giovani della Sicilia

Dal sito dei Salesiani di Sicilia.

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Solo salendo si arriva in alto”, è con queste parole di Papa Francesco che vogliamo condividere qui tutte le emozioni di questa Giornata Mondale dei Giovani. Noi del movimento giovanile salesiano di Sicilia siamo partiti alla volta di Lisbona in novanta, accompagnati dai SDB e le FMA, domenica 30 luglio, per ritrovarci insieme a tutti i giovani del mondo.

Sin da quando siamo arrivati in aeroporto si respirava  la bellezza di un gruppo in viaggio, attraverso i canti, l’entusiasmo pre-partenza e la gioia per la nuova esperienza. Siamo partiti tutti con degli interrogativi dentro, con vissuti diversi, con livelli esperienziali di fede diversi, senza aspettative o con aspettative che di certo sarebbero state superate. Giunti a Lisbona si respirava un clima di famiglia, poiché siamo stati accolti nella casa salesiana portoghese, in un istituto che, come tutti gli altri istituti salesiani, dava la grazia di respirare la presenza viva di Don Bosco con la gioia di condividere momenti ancor più del SYM, giornata dedicata a tutti i salesiani del mondo, perché lì più che in altri posti ti sentivi a casa e gustavi la verità delle parole di Don Bosco: “qui con voi mi trovo bene, è proprio la mia vita stare con voi“.
I primi due giorni abbiamo avuto modo di visitare Lisbona, le chiese più importanti, i luoghi più suggestivi. Succedeva che durante il cammino si incontravano tanti pellegrini di diversa nazionalità e spontaneamente ci si salutava e si iniziava a cantare.
Giorno 31 abbiamo vissuto uno dei momenti più forti ed emozionanti: dopo aver visitato la “Cattedrale di Estrela”, ci hanno invitato a visitare la Casetta di Santa Giacinta, la terza dei tre pastorelli di Fatima, in cui ha vissuto l’ultimo periodo della sua vita. Dopo aver ascoltato il suo vissuto, abbiamo avuto modo di ascoltare una ragazza che con le sue parole, così forti ed emozionanti, testimoniava quanto grande sia la presenza di Maria nella vita. Queste parole hanno avuto modo di risuonare più forti il penultimo giorno di pellegrinaggio, proprio a Fatima.

Dal 2 agosto è iniziata la vera GMG: quando prima dicevo che “solo salendo si arriva in alto”, mi riferivo al fatto che questa GMG è stata tanto in salita, per le file infinite, per il flusso immenso di giovani che venivano da ogni dove, per i chilometri a piedi. Ma quando poi si arrivava a destinazione, gli occhi carichi di meraviglia parlavano soli. Questo è accaduto negli incontri con il Papa: dopo aver trascorso ore e ore al sole, vederlo poi così da vicino, essere lì in mezzo alla quantità immane di giovani uniti per una sola Persona, era qualcosa di unico, indescrivibile ma soprattutto è stato motivo per rafforzare la fede e l’essere testimoni di Lui con la propria vita.

Il secondo momento vissuto con il Papa è stata la Via Crucis: anche qui abbiamo avuto la conferma di quanto possiamo essere amati e mai soli. Non abbiamo vissuto quella tradizionale, ma una Via Crucis riadattata alle sofferenze attuali dei giovani, tra ansie, paure, dubbi, depressione, solitudine e qui le parole di papa Francesco che esorta a “alzarsi”, dato che “l’importante non è non cadere, ma non rimanere caduto“, e aiutarsi l’un l’altro nel cammino che è la vita.
Giorno 5 e 6 agosto sono stati i momenti centrali della GMG toccando con mano cosa significa viaggio “in salita”.

Giorno 5 mattina ci siamo messi in cammino verso il “parco Tejo” dove si sarebbe svolta la veglia con il Papa; lungo la strada è stata consegnata una borsa pesante con all’interno pranzo e cena. Il peso di questa borsa è stato inconsapevolmente motivo di forza, invito a non mollare  proprio nel momento di maggior fatica  e invito a pregare “per non cadere nella tentazione” di lamentarsi. Ancora una volta una risposta alla fede, nel vivere questo ma soprattutto nel vedere lì un milione e mezzo di giovani che fino alla sera continuavano ad arrivare.

Al calar del sole, anche nei colori del tramonto abbiamo colto la grandezza e le meraviglie di Dio, fino a quando è giunta la sera. in quel momento è iniziata la veglia: è stata molto toccante, soprattutto quando, messo in esposizione il santissimo, è sceso un silenzio profondo e in quel momento ogni singola anima parlava a tu per tu con Gesù.

e parole del Papa durante questo momento sono state tanto emozionanti con il suo invito a non aver paura, a farsi dono, a riceversi in dono, a essere come Maria, missionari di gioia, ad alzarsi, seguirLo e andare in fretta. Terminata la veglia abbiamo aggiunto una nuova ed emozionante esperienza alla nostra vita: dormire fuori, dentro un semplice sacco a pelo con un milione e mezzo di giovani, qualcosa di indescrivibile… e risvegliarsi all’alba con un sacerdote DJ, che ancora una volta è stato motivo di gioia e di sapersi pensati e amati. La GMG si è conclusa con la messa di ringraziamento e l’invito da parte del Papa ai giovani: “coraggio, non abbiate paura!”
Ma per Noi del movimento giovanile salesiano il pellegrinaggio non si è concluso qui poiché abbiamo avuto la grazia di  continuare a vivere altre forti emozioni: prima al santuario di Fatima, che ha inondato di grazia i nostri cuori, e successivamente a Santiago de Compostela.

Una parola è sicuramente rimasta nel cuore di tutti ed è “semplicità”: semplice il modo di vivere dei tre pastorelli, semplice il modo di comunicare da parte di Maria e l’angelo, semplice la vita alla quale siamo stati chiamati. Qui abbiamo ricordato gli angeli custodi e gli angeli in carne ed ossa, ossia le guide, gli accompagnatori, posti da Lui nel cammino della nostra vita. Ricordiamo in proposito le parole di Papa Francesco: “Amici, se siamo qui è perché qualcuno ci ha portato la vicinanza di Dio,
ha bussato alla nostra porta non per chiederci qualcosa, ma per il bisogno traboccante di condividere la
gioia del Signore. Rivolgiamo allora un pensiero a chi ha fatto sorgere il sole dell’amore di Dio sulle nostre vite. Tutti abbiamo persone che sono state raggi di luce: genitori e nonni, preti e suore, catechisti, animatori, insegnanti…
Sono le radici della nostra gioia
“. Qui tante domande hanno trovato risposta, qui il legame con Maria si è fortificato.
Ed infine, con tanta gratitudine nel cuore, ringraziamo per aver avuto la possibilità di visitare Santiago. Prima di avviarci è stato detto: “qui le vostre domande troveranno risposte e se non avete domande vi arriveranno“. E così è stato… Sicuramente qui l’emozione che ha accomunato tutti è stata gustare la luce del discepolo di Gesù, qualcosa di immenso.
Al termine di queste due settimane intense, un ringraziamento particolare va a Don Alberto e Sr. Maria Grazia, per tutto l’impegno, la forza, la fatica e l’organizzazione che hanno messo per la buona riuscita ma soprattutto per averi donato sorrisi. Un ringraziamento a tutti gli altri SDB, FMA e accompagnatori che continuano a testimoniare la bellezza di essere figli di Dio, amati sempre, gratis, comunque e ovunque.

Torniamo a casa con i cuori che sono pieni di gratitudine, di vita, luce e bellezza, così tanto che vuol dire che è necessario riempire i cuori di qualcun altro, d’altra parte anche Papa Francesco ci ha ricordato che “la vita si possiede solo donandola“.
Ci impegniamo, scesi da questo Tabor, a essere testimonianza viva di ciò che abbiamo vissuto, alimentandoci ogni giorno con la preghiera e lasciandoci amare da Lui.
E con queste parole di Papa Francesco: “brillare, ascoltare, non temere“, vi auguriamo un buon cammino!

Quello della GMG – Giornata Mondiale della Gioventù – (verificatasi tra l’1 e il 6 agosto) è stato sicuramente l’evento più importante degli ultimi 4 anni (la distanza, cioè, dall’ultima GMG a Panama) per tutti i giovani cristiani del mondo. Per noi europei, soprattutto, ha avuto una rilevanza particolare: finalmente, dopo Cracovia nel 2016, il nostro continente è tornato ad ospitare la GMG. Un’occasione che si teme si possa ripetere sempre più raramente e che, per questo motivo, non poteva sfuggirci. Tra i 1.500.000 giovani provenienti da tutto il mondo presenti alla veglia con Papa Francesco del 6 agosto c’era anche una rappresentanza del MGS Sicilia, costituita da un centinaio di giovani di tutte le parti della regione. Insomma, davanti a un evento di portata mondiale, ci siamo alzati e siamo andati in fretta verso Lisbona (riprendendo il motto della GMG “Ha Pressa no Ar”, che in italiano si traduce “C’è fretta nell’aria”), rispondendo alla chiamata del Santo Padre.

Tra i tanti eventi organizzati, giorno 2 agosto, nella casa salesiana di Estoril, è stata celebrata la “Giornata SYM”, in cui i giovani del Movimento Giovanile Salesiano di tutto il mondo si sono riuniti e hanno riscoperto la bellezza di far parte della grande famiglia salesiana.

La festa è stata un connubio tra divertimento e momenti di riflessione, in linea con il trinomio che fu alla base dell’azione di Don Bosco (giocare, stare assieme, fare catechismo): giochi, balli, canti, ma anche la possibilità di pregare il rosario e di confessarsi. L’elemento che ha arricchito l’evento siamo stati proprio noi giovani, con il nostro spirito salesiano: ognuno di noi è rimasto estasiato dal confronto con ragazzi di altre culture, ma con cui condividiamo gli stessi valori, tanto che alcuni hanno definito questa esperienza come la più significativa dell’intera GMG. Anche io credo che il SYM sia stato uno degli eventi clou e meglio organizzati. Il modo in cui si è concluso, soprattutto, è stato commovente e suggestivo. L’ultimo momento, infatti, è stato caratterizzato da un’adorazione del Santissimo carica di grande emotività: eravamo centinaia di migliaia di persone, eppure c’era un religioso (letteralmente) silenzio; ognuno di noi è partito carico di domande, di speranza, di voglia di conoscere se stesso e di migliorarsi, e nel silenzio generale era possibile percepire i desideri di chi ci stava vicino, ma anche le sue ansie e le sue preoccupazioni.

Alla festa mondiale del MGS non potevano mancare il Rettore Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, e la Superiora Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Suor Chiara Cazzuola, che ci hanno toccato il cuore con le loro parole d’amore verso noi giovani, alla fine della giornata.

La GMG è stata per tutti occasione di giubilo, riflessione e condivisione. In una cornice così speciale, in un modo o nell’altro, nelle piccole cose e nelle grandi manifestazioni, tramite il Papa o un nostro coetaneo, durante la veglia, la Via Crucis o il SYM, ognuno di noi ha avuto un’ulteriore dimostrazione dell’illimitato amore di Dio.

È stata un’esperienza meravigliosa, che auguro a tutti, almeno una volta nella vita, di fare.

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Italia – Il “Grest” di Ragusa riunisce un migliaio di giovani, animatori, educatori e famiglie all’insegna della gioia e della fraternità

Dall’agenzia ANS.

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Ragusa, Italia – luglio 2023 – Con la serata finale del 22 luglio è terminata l’edizione 2023 del Grest (Gruppo Estivo) dei Salesiani di Ragusa, con la partecipazione di circa 1.000 persone tra giovani, animatori, educatori e famiglie per una serata all’insegna della gioia e della fraternità. “Una vita da Re” è stato il motto del Grest 2023, ispirato al celebre cartone animato “Il Re Leone”, e realizzato dal 15 giugno al 22 luglio. Il Grest, coordinato dai salesiani don Enrico Frusteri Chiacchiera, direttore dell’Oratorio, e da don Orazio Moschetti, giovane salesiano studente di teologia a Messina, ha visto impegnati 60 giovani animatori dai 15 anni in su che hanno allietato le giornate di 140 bambini al “minigrest”, al mattino, e 350 ragazzi al “Grest”, il pomeriggio. Le quattro squadre del Grest sono state impegnate in sfide e giochi, ma anche in laboratori e attività formative, sport e tanto divertimento. Le attività estive proposte dall’oratorio salesiano di Ragusa hanno riguardato anche le famiglie, per far vivere momenti di svago e allegria ai ragazzi con i loro genitori. Durante le attività estive sono state realizzate diverse gite. Il 19 luglio si è tenuto l’evento “Capaci di Raccontare” in ricordo del giudice Paolo Borsellino e della sua scorta, uccisi dalla mafia in quel giorno del 1992. La manifestazione, a cui era presente anche il Sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, è stata un momento per dire no alla mafia e sì alla vita, ma anche per ricordare l’importanza della legalità. Il Grest a Ragusa fu ideato quasi mezzo secolo fa da don Franco Solarino, SDB.

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Mille ragazzi in festa per celebrare Don Pino Puglisi

Da Palermo Today.

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Una giornata di festa, di gioco e anche di riflessione sulla figura di Padre Pino Puglisi, il sacerdote assassinato dalla mafia nel quartiere di Brancaccio nel 1993. Mille ragazzi si ritroveranno domani, mercoledì 12 luglio, nei cortili dell’istituto salesiano Gesù Adolescente di via Evangelista Di Blasi. Un momento di incontro e confronto per i giovani che frequentano i gruppi estivi degli istituti salesiani “Don Bosco Ranchibile”, “Gesù Adolescente”,  “Mazzarello” e “Santa Chiara”. Una festa di colori e diverse iniziative. Al centro della mattinata la figura di Don Pino Puglisi, esempio e testimonianza di fede e impegno sociale. “Se ognuno fa qualcosa allora si può fare molto”, sarà la frase che guiderà il momento formativo.

A partire dalle 9,30 e fino alle 13, i giovani saranno coinvolti in giochi, spettacoli e stand organizzati dalle animatrici e dagli animatori che si occupano delle attività oratoriane. Un momento importante di condivisione che mette insieme le strutture gestite nel capoluogo dell’Isola dai Salesiani e dalle Figlie di Maria Ausiliatrice. Sarà presente all’iniziativa Don Giovanni D’Andrea, Ispettore dei Salesiani per la Sicilia e la Tunisia, e Giovanna Perricone, Garante per l’infanzia e l’adolescenza del Comune di Palermo. Da quest’anno i salesiani sono stati inseriti, con un proprio rappresentante, nell’area sociale dell’Ufficio dell’Autorità del Garante.

“A trent’anni dalla morte di Padre Pino Puglisi – spiega il direttore dell’istituto salesiano del Gesù Adolescente, don Arnaldo Riggi – ci ritroviamo a riflettere insieme ai ragazzi sulla testimonianza forte e carica di fede di un sacerdote che ha combattuto in prima linea la mafia e la mentalità mafiosa. E lo ha fatto servendosi del Vangelo. Ha difeso la dignità dell’uomo e fornito gli strumenti per difendersi dai soprusi. Per chi opera con i giovani è fondamentale una riflessione sull’impegno di Don Pino Puglisi, specialmente per coloro, come i Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice, che seguono il metodo preventivo lasciatoci dal nostro fondatore, San Giovanni Bosco”.

Resonantiæ Camera Chorus da San Cataldo (Sicilia) alla Basilica di Maria Ausiliatrice di Torino

Dal sito dei Salesiani Sicilia.

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È stato lungamente atteso e desiderato nonché preparato con grande impegno ed entusiasmo l’ “omaggio” reso alla Vergine Maria presso la Basilica “Maria Ausiliatrice” di Torino dal Resonantiæ Camera Chorus, coro di sole voci femminili costituitosi nel gennaio 2017 presso l’Oratorio Salesiano “San Luigi” di San Cataldo.

E così venerdì 23 giugno 19 Coriste, il Direttore del Coro, Maestro Daniele Riggi, la Guida all’ascolto del gruppo, Luciano Arcarese, ed altri accompagnatori, son partiti alla volta di Torino Valdocco, dove sono stati calorosamente accolti dal Rettore della Basilica, don Michele Viviano, salesiano sancataldese.

Per felice coincidenza, il Coro si è trovato a Torino nel giorno in cui si festeggia il Santo Patrono della Città, San Giovanni Battista, giorno che, per antica tradizione, è dedicato alla festa per il Rettor Maggiore proprio a ricordo dell’onomastico di Don Bosco.

Proprio per tale motivo il Rettor Maggiore dei Salesiani, don Ángel Fernández Artime, avrebbe dovuto essere presente al momento di festa organizzato in suo onore e che si sarebbe concluso con l’esibizione del Coro.

Tuttavia, l’improvvisa notizia della morte della mamma di don Angél ha impedito allo stesso di essere presente; prima della partenza per la Spagna, il Rettor Maggiore, ha voluto, comunque, salutare i membri del Coro in un raccolto e intimo momento di incontro – che resterà nel cuore dei presenti – conclusosi con il canto del brano “Matri dulcissima” che il Coro ha dedicato alla memoria della mamma del Rettor Maggiore.

Grandissima l’emozione per il concerto – la sera del 24 giugno – ai piedi del meraviglioso dipinto dell’Ausiliatrice così voluto da Don Bosco e realizzato da Tommaso Lorenzone; presenti il Vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio, il Rettore della Basilica, don Michele Viviano, diversi membri del Consiglio Generale della Congregazione Salesiana, diversi Salesiani e un numeroso pubblico torinese arricchito dalla gradita presenza di alcuni sancataldesi – che ora vivono a Torino o nei dintorni – e di altri siciliani.

Il Coro ha eseguito dieci brani – spaziando da Giovanni Pierluigi da Palestrina al norvegese Gjeilo, dall’ungherese Kocsàr ad Antognini, da Gyöngyösi allo stesso Don Bosco, autore del brano “Oh Maria, Vergine potente” – e due bis, di cui uno su espressa richiesta del Vicario del Rettor Maggiore. Don Martoglio ha, infatti, chiesto di riproporre il brano in lingua siciliana “Matri dulcissima”, su testo e musica del Maestro Daniele Riggi, invitando le coriste a volgersi verso il dipinto dell’Ausiliatrice; spontaneamente l’intera assemblea si è messa in piedi e grande è stata la commozione dimostrata anche dalle lacrime che hanno solcato non pochi volti.

Conclusa con gioia, soddisfazione e non pochi apprezzamenti l’esibizione presso la Basilica, il giorno successivo – domenica 25 giugno – il Coro ha raggiunto Colle Don Bosco – il colle delle “beatitudini giovanili” (come è stato definito da San Giovanni Paolo II) – dove ha potuto esibirsi a conclusione della Celebrazione Eucaristica presso la Basilica Superiore e dove ha avuto la possibilità di visitare la casa di Don Bosco.

Il programma ufficiale è stato, inoltre, arricchito da altri momenti culturali, quali la visita alla meravigliosa Reggia di Venaria, la visita alla imponente e suggestiva Sacra di San Michele e la visita alla Casa-Museo Don Bosco, occasioni tutte in cui le coriste si sono lanciate in esibizioni spontanee raccogliendo consensi e applausi dai turisti presenti.

Doveroso un ringraziamento a quanti hanno reso possibile questa bella esperienza, in particolare a don Michele Viviano, nostro concittadino, oggi Rettore della Basilica di “Maria Ausiliatrice” per la calorosa accoglienza, e alla Banca di Credito Cooperativo “Giuseppe Toniolo e San Michele” di San Cataldo – nella persona del Presidente Dott. Salvatore Saporito – per averci aiutato a rendere concreto quello che finora era rimasto un sogno.

“Quella vissuta dal Coro a Torino – afferma Luciano Arcarese – è stata un’esperienza significativa, dal punto di vista artistico e forse ancor più dal punto di vista spirituale; per un Coro nato e operante in un Oratorio Salesiano è stata un’occasione per meglio conoscere la figura e l’opera di Don Bosco e per approfondire la sua spiritualità anche attraverso la visita ai luoghi santi salesiani”.

È una tappa importantissima per la crescita e la maturazione del nostro Coro ­– afferma Daniele Riggi – che affronta repertori sempre più impegnativi e porta la propria esperienza musicale e umana in luoghi sempre più prestigiosi.

Azzurra Alessi, Francesca Aprile, Ilaria Caramia, Francesca Emma, Barbara Falzone, Ivana Falzone, Federica Fiorella, Simonetta Franzone, Stefania Lo Monaco, Laura Manzella, Rebecca Mattina, Simonetta Mazza, Daniela Saieva, Daniela Scarlata, Maria Costanza Scarlata, Cristina Sferrazza, Ilaria Testaquatra, Mariella Virga, Anna Wagemaker: questi i nomi delle coriste che hanno vissuto un’esperienza che continuano a descrivere come “bella, meravigliosa, indimenticabile, da ripetere, ricca di emozioni, …” e che hanno scritto un’altra bella pagina di questa avventura.

 Luciano Arcarese

Italia – L’oratorio salesiano di Gela anima l’Infanzia Missionaria

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Gela) – Tra le molteplici attività educative e ricreative che l’oratorio salesiano “San Domenico Savio” di Gela offre ai piccoli e ai giovani della città, da cinque anni c’è anche la proposta del laboratorio dell’“Infanzia Missionaria”: si tratta di un percorso di educazione ed evangelizzazione per bambini di età compresa tra i 5 e i 7 anni, nato su iniziativa del Direttore dell’oratorio, don Alfredo Calderoni.

Dopo una lunga pausa dovuta alla pandemia di Covid-19, in quest’anno pastorale, ad ottobre scorso, è ripreso il cammino di formativo e ludico anche per questa fascia d’età e con questa iniziativa del tutto missionaria.

Sono stati mesi di intense e gioiose attività, condotte senza sosta fino al mese di maggio appena trascorso. Ogni giovedì, dalle 16:30 alle 18:30, diverse mamme/animatrici hanno accolto circa 30 bambini. L’idea che quest’anno ha fatto da spina dorsale all’intero percorso è stato compiere un viaggio, su di un treno immaginario, attraverso i 5 continenti, raccontandone usi e costumi, lingue, tradizioni, monumenti e curiosità. Scegliendo con cura balli di accoglienza, video educativi, scenette, attraverso il teatro delle marionette e varie attività manuali a tema, le animatrici hanno fornito ai piccoli semplici notizie del continente che durante quel mese veniva trattato.

L’ultima mezz’ora di incontro si dava spazio ai giochi e alla merenda in oratorio per concludere con la preghiera, guidati dai giovani salesiani, il Direttore, don Calderoni, e il tirocinante Marco Piana.

L’anno è stato scandito da due grandi momenti di festa e aggregazione: il “Presepe dei Popoli” a Natale e la “Festa dei Popoli” a maggio.

“È stato bello realizzare un presepe vivente in cui, al posto dei tre Re Magi, i bambini, vestiti da popoli del mondo, portavano in dono a Gesù ciò che avevano di più caro” ha condiviso una delle educatrici. Il popolo asiatico, ad esempio, portava il riso che simboleggia il duro lavoro di ogni famiglia; il popolo africano invece l’acqua, bene tanto prezioso e difficile da reperire, e la kalimba, antico strumento musicale per cantare la gioia di vivere nonostante stenti e difficoltà quotidiane. I popoli si sono radunati per ringraziare un Gesù che, per l’occasione, era stato adagiato dentro una capanna indiana.

A maggio invece, quando ormai il viaggio ideale di quest’anno era giunto al termine, i bambini con un treno fatto di vagoni “vivi” e con indosso abiti tipici, hanno portato genitori e nonni a ripercorrere, in piccolo, il loro stesso viaggio con la “Festa dei Popoli”.

“Canti, balli e piccole scenette per raccontare a tutti la bellezza di sentirsi fratelli, preziosi gli uni per gli altri e, stretti mani nelle mani, ringraziare Dio per aver donato all’uomo un mondo meraviglioso – prosegue l’animatrice – Semplici messaggi, piccoli lavoretti e brevi scenette certo, ma crediamo che ai nostri piccoli sia arrivato dritto al cuore un unico messaggio: ‘il mondo è di mille colori!’ La diversità di colore o razza diventa allora meraviglia, ogni uomo è fratello e tutti siamo figli di un unico Padre che ci ama sempre!”

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#acasAnonacasO: festa ragazzi MGS Sicilia

Pubblichiamo il comunicato stampa dei Salesiani in Sicilia sulla Festa Ragazzi MGS.

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La Festa Ragazzi MGS, vissuta da 500 ragazze e ragazzi provenienti da tutti gli oratori di Sicilia, si è svolta nella città di San Cataldo domenica 16 aprile 2023. E’ stata una giornata piena di gioia, divertimento, riflessione e preghiera: nel vero spirito di Movimento Giovanile Salesiano, del quale tanti di questi ragazzi hanno fatto esperienza per la prima volta.

L’evento, infatti, è stato rivolto ai ragazzi delle scuole medie, che iniziano ad entrare nel vivo dell’esperienza di incontrare tantissimi coetanei in giro per la Sicilia sapendo di condividere il carisma di Don Bosco, con il desiderio di essere e rimanere felici e santi.

L’accoglienza da parte della grande e calorosa comunità di San Cataldo, insieme agli animatori dell’oratorio di Mazzarino, ha dato il via a una giornata di vera festa dal titolo “Dove c’è CORTILE c’è CASA!” #acasAnonacasO presentata dai coordinatori Marika e Raffaele che hanno introdotto il tema attraverso un piccolo sketch realizzato da Elia, Gaia ed Enza, tre amici che si chiedevano se davvero è più bello vivere nel mondo virtuale o forse la gioia di una vita piena di relazioni vere è insostituibile e si può trovare in oratorio.

Proprio a partire dalla certezza che solo quando stai in cortile ti senti a casa, è seguito uno spazio di intervista doppia per ascoltare le testimonianze di vita di Giuseppe e Miriam: grazie ai loro incontri veri e pieni di amore, hanno incontrato Gesù in tati modi; attraverso una partita di calcio, un salesiano o una suora che ascoltandoli con compassione li ha fatti sentire amati.

Il dono di incontrare Gesù Risorto l’abbiamo accolto nel cuore, ancora di più, con la Celebrazione Eucaristica, nell’occorrenza della II Domenica di Pasqua e Festa della Divina Misericordia, ascoltando la Parola di Dio che parlava direttamente a noi – “che stavamo insieme e avevamo ogni cosa in comune” (At 2, 42 – 47) – anche se tante volte capita che ci sentiamo come San Tommaso, vacillanti nella fede, troppo chiusi nelle nostre paure o insicurezze e siamo bisognosi di misericordia e allora Dio ce ne fa dono e viene rassicurandoci, dicendo “Pace a voi!”: è stata questa la Parola condivisa dall’Ispettore Don Giovanni D’Andrea, che ci ha ricordato la bellezza di vivere il Battesimo nel nostro quotidiano, non solo in oratorio ma anche a scuola, con gli amici, in famiglia ed essere “cristiani credibili” come diceva il Beato Rosario Livatino, coltivare la nostra interiorità ricaricandoci di Gesù Eucarestia che ci mette la pace nel cuore e ci fa diventare missione in ogni luogo della nostra vita, che sia a Casa, in Cortile o in Città.

L’ispettrice sr Angela Maria Maccioni ha augurato ad ognuno di custodire e coltivare il dono dell’amicizia con i compagni, con una persona più grande di noi e che può guidarci nel cammino e con Gesù.

Carichi di questa felicità nel cuore e pieni di tante energie, dopo il pranzo abbiamo giocato insieme con i tanti giochi a stand, che permettevano di raccogliere punti bonus per il prossimo appuntamento insieme: il Campo Savio in estate!

Al termine, abbiamo riempito con le nostre emozioni tanti cuori per poi riunirli insieme su una grande CASA: simbolo di accoglienza, in cui sentirsi in famiglia, in cui puoi incontrare amici… è questo l’ORATORIO di Don Bosco che vive ancora oggi e dove #noicis(T)iamo!