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Nel mezzo del cammin di “nostra” vita: a Scandicci i Salesiani raccontano Dante ai giovani

Dal sito dell’Ispettoria Italia Centrale.

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La Comunità dei salesiani di Scandicci ha programmato tre incontri per raccontare ai giovani, ma anche agli adulti, il poema dantesco nel suo insieme. Presso la Chiesa della Parrocchia di Santa Maria Madre della Chiesa in via di Torregalli, luogo ampio che permette un giusto distanziamento, sono stati organizzati tre incontri corrispondenti alle tre cantiche: Inferno, Purgatorio e Paradiso per ripercorrere il poema incentrato sulla vicenda individuale di Dante, personaggio e autore, che va in parallelo con l’esperienza di vita dei giovani e degli uomini di ogni tempo. Con un approccio diretto e coinvolgente al testo il poema viene presentato in forma di monologo attraverso la lettura di passi scelti con il supporto di proiezioni, luci e musiche di sottofondo appositamente composte per l’occasione. La proposta è quella di letture che siano al tempo stesso incontri, narrazioni, monologhi teatrali. Al centro di tutto, il gusto del raccontare; raccontare storie, raccontare vite, alternando il semplice dialogo a momenti in cui luci, musica e parole si fondono, creando suggestioni e suscitando emozioni. Il commento sarà guidato dal prof. Riccardo Moratti ideatore del progetto Letterevive (www.letterevive.it), docente di Lettere dal 2001 nella scuola dei salesiani di Treviglio. Con il progetto Letterevive, dal 2014 porta i classici della letteratura nelle scuole e nei teatri in forma di letture-monologo. Le letture-monologo sono state rappresentate in numerosi teatri e anche in sale prestigiose come l’Auditorium Fondazione Cariplo/LaVerdi di Milano. Attualmente le repliche all’attivo sono circa 300 (più di cento solo nella stagione 2018-19).

L’educazione dei giovani non è solo un fatto ludico ma è un progetto integrale, tutte le dimensioni dei giovani devono essere curate e intercettate, la dimensione culturale e spirituale è strettamente collegata e non può essere dimenticata. Con questa proposta i salesiani vogliono continuare ad aprirsi al territorio non solo con le molteplici attività caritative, ricordiamo l’apertura della Comunità Semiresidenziale per minori che a Scandicci mancava, ed educative, con l’Oratorio Centro Giovanile punto di riferimento quotidiano ma anche promuovendo un dialogo con tutti i cittadini dal punto di vista culturale. Per questo motivo è stato concesso il patrocinio dal Comune di Scandicci. Gli incontri saranno aperti alle scuole e a tutti coloro che vorranno parteciparvi e si terranno presso la Chiesa in via di Torregalli

Venerdì 11 Marzo 2022 – Ore 21.00 Inferno;

Venerdì 8 Aprile 2022 – Ore 21.00 Purgatorio;

Venerdì 29 Aprile 2022 – Ore 21.00 Paradiso;

 

Osservatore Romano – Una casa per minori in difficoltà

Sull’edizione di oggi de L’Osservatore Romano è uscito un articolo che parla della struttura che accoglie ragazzi in difficoltà a Scandicci, vicino Firenze.

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«In ognuno di questi ragazzi, anche il più disgraziato, v’è un punto accessibile al bene. Compito di un educatore è trovare quella corda sensibile e farla vibrare»: è quanto amava ripetere don Bosco quando parlava dei ” suoi ” ragazzi; e sulla scia del loro fondatore, i salesiani di Scandicci, piccolo centro alle porte di Firenze, hanno pensato di dare vita a una struttura per accogliere i ragazzi più difficili. Un bel segno di apertura alla città e al territorio, in un momento di chiusure e di distanziamento sociale a causa del covid-19. Quella realizzata a Scandicci è una comunità semiresidenziale per giovani dedicata alla memoria del beato
salesiano Artemide Zatti. «Dopo due anni di riflessione, discernimento, studio, coinvolgimento di molte persone e professionalità, lavori e scelte, da qualche mese la casa di accoglienza è finalmente operativa. Abbiamo fatto un bel percorso, con tutta l ‘ équipe educativa. La comunità parrocchiale ci ha sempre sostenuto – precisa al nostro giornale il direttore dell’opera di Scandicci, don Giorgio Mocci, parroco di Santa Maria Madre della Chiesa – abbiamo diversi volontari pronti a mettersi a disposizione di questi ragazzi, e mi riferisco in particolare ai membri dell ‘ associazione La melagrana che – aggiunge il sacerdote – è il nostro braccio
operativo». A fare da guida, faro e orizzonte nell’avanzamento di questa nuova avventura è stata, per tutto questo tempo, la celebre frase di don Bosco. La soddisfazione per aver iniziato questo percorso ora è tanta. «Un’idea – ricorda don Giorgio – che nasce anche come risposta a un’esigenza del territorio per il quale la tutela dell’infanzia e dell ‘ adolescenza ha da sempre rappresentato una delle priorità nelle politiche sociali e dove la sinergia con La melagrana e dei salesiani di Scandicci, che da sempre si propongono di realizzare attività di prevenzione e di supporto alle famiglie, ha portato alla costituzione di una rete educativa solida. Nel nostro territorio», sottolinea il sacerdote, «non c’era una struttura in grado di accogliere ragazzi problematici che molto spesso venivano dirottati in altre aree con enormi difficoltà. Adesso, invece, vengono da noi. Ci occupiamo di loro dal lunedì al venerdì. Prepariamo il pranzo, li aiutiamo a fare i compiti e cerchiamo di svolgere un lavoro di prevenzione, come ci ha insegnato il nostro fondatore» . « ” Ci siamo ” è la frase che più di tutte ricorreva nei messaggi, nelle chiamate, negli incontri che abbiamo fatto qualche mese fa. E ” ci siamo ” – spiega Yuna Kashi Zadeh, presidente dell’associazione di promozione sociale La melagrana, che da sempre collabora alle attività di prevenzione e di supporto alle famiglie dell ‘ opera salesiana – vuol dire ” e s s e rc i ” , in modo pieno, essenziale, vuol dire “s t a re ” , ad abbracciare, a incontrare, a sorridere, a piangere, a parlare, ad ascoltare». La comunità semiresidenziale, situata in una vera e propria casa, ha iniziato le sue attività aprendo le sue porte ai primi quattro giovani. In totale, però, potrà accoglierne fino a diciotto al giorno, maschi e femmine, dai 6 ai 14 anni, inviati dai servizi sociali del territorio o dall’associazione stessa, aperta dal lunedì al venerdì dalle 13 alle 19. Tutto con un obiettivo ben preciso: la relazione e la fraternità. «E sì, perché i ragazzi che accogliamo nella nostra struttura – sottolinea il sacerdote – sono figli dell’intera comunità parrocchiale, la quale si preoccupa del loro sostegno. Adesso, a causa della pandemia stiamo operando a scartamento ridotto, ma il nostro obiettivo è di operare a pieno regime». Guardando a don Bosco, dunque, inseriti nella cornice educativa del sistema preventivo, i salesiani di Scandicci, con tutti i collaboratori nella missione, hanno deciso di partire con questo nuovo e stimolante progetto. E mentre in tanti chiudono, loro aprono e lo fanno senza se e senza ma. «Per noi – ha concluso don Mocci – è importante aver iniziato quest’opera di vicinanza ai ragazzi soprattutto a quelli più problematici e in difficoltà. Noi salesiani siamo qui, a Scandicci, come in tutto il mondo, proprio per questa ragione: essere segni e portatori dell’amore di Dio ai giovani».

Salesiani Scandicci, apre la comunità semiresidenziale: “In tempo di chiusura…noi apriamo!”

Dal sito dei Salesiani di Scandicci.

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Oggi, venerdì 13 Novembre, memoria del Beato Artemide Zatti (infermiere), annunciamo l’apertura della Comunità Semiresidenziale, un bel segno di apertura alla città e al territorio in tempo di chiusura.

”In ognuno di questi ragazzi, anche il più disgraziato, v’è un punto accessibile al bene. Compito di un educatore è trovare quella corda sensibile e farla vibrare”. Per chi frequenta ambienti salesiani (o conosce Don Bosco) questa frase la conosce molto bene. E’ stata radice, faro e orizzonte chiaro, per tutto il percorso di riflessione e realizzazione della nostra comunità semiresidenziale per minori Michele Magone a Scandicci. 

Due anni di riflessione, discernimento, studio, coinvolgimento di molte persone e professionalità, lavori e scelte, e adesso “Ci siamo!”. “Ci siamo” (finalmente!) è la frase che ricorre di più nei messaggi, nelle chiamate, negli incontri  che abbiamo fatto in questi giorni. E “Ci siamo” vuol dire “Esserci”, in modo pieno, essenziale, vuol dire “stare”… ad abbracciare,  ad incontrare, a sorridere, a piangere, a parlare, ad ascoltare. 

Un’idea che nasce anche come risposta ad un’esigenza del territorio per il quale  la tutela dell’infanzia e dell’adolescenza ha sempre rappresentato una delle priorità nelle  politiche sociali e dove la sinergia con l’attività de La Melagrana Associazione di Promozione  Sociale Aps e dei Salesiani di Scandicci, che da sempre si propongono di realizzare attività  di prevenzione e di supporto alle famiglie, ha portato alla costituzione di una rete educativa  solida.  

La Semiresidenziale, situata in una vera e propria casa, accoglierà fino a 18 ragazzi al giorno,  maschi e femmine, dai 6 ai 14 anni, inviati dai servizi sociali del territorio o dall’associazione  stessa e sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 13.00 alle 19.00. 

A sostegno dei ragazzi è stata creata un’Equipe di educatori che metterà a disposizione tempo  e professionalità insieme a un gruppo di volontari attivi, pronti a condividere con passione le  varie sfide che si presenteranno. Una comunità educativa che accompagna, come una famiglia,  in questo lungo e meraviglioso cammino. Tutto con un obiettivo ben preciso: la relazione e la  fraternità.  

Guardando a don Bosco ed inserendoci nella cornice educativa del Sistema Preventivo, siamo  pronti a partire con questo nuovo e stimolante progetto, consapevoli che mentre tutto chiude,  noi apriamo. 

Oggi è Venerdi 13 Novembre 2020 

Si, venerdì 13… e per di più del 2020! 

No, non siamo scaramantici: siamo solo coraggiosi! 

Presidente La Melagrana Aps 

Yuna Kashi Zadeh

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SOS Ragazzi, un centro per ragazzi (s)fortunati a Scandicci

Partito il crowdfunding su Eppela per aprire la prima comunità semiresidenziale per minori a Scandicci. La raccoltà andrà avanti fino al 29 dicembre 2019. Il progetto si chiama “S.O.S ragazzi” e  mira a creare una comunità semiresidenziale per aiutare i minori in difficoltà. La campagna di crowdfunding, ideata da La Melagrana APS si pone l’obiettivo di formare una struttura in grado di accogliere minori in difficoltà che hanno bisogno di un punto di riferimento per mantenere la propria rete sociale, educativa e affettiva.