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Don Francesco Preite e don Antonio Campo alla riunione di Libera con i sacerdoti impegnati nell’educazione alla legalità

Dal 28 al 30 agosto, alla Certosa 151 in Val di Susa don Luigi Ciotti ha raccolto più di 50 sacerdoti e preti impegnati con Libera nei percorsi di educazione alla legalità provenienti da ogni parte d’Italia. Un momento per riflettere e pregare insieme sulla condizione ecclesiale, sociale e politica attuale del Paese. La riflessione è stata animata da don Cosimo Scordato, teologo palermitano, Rosy Bindi e dal vescovo di Locri-Gerace Mons. Francesco Oliva. In particolare si è sottolineata la necessità che la sensibilità di un’educazione che contrasti la pervasività della mentalità e dell’agire mafioso non sia appannaggio solo di alcuni pastori sensibili ma entri piuttosto nella pastorale ordinaria e, in particolare, nei percorsi della formazione dei futuri presbiteri. Tematiche urgenti che devono trovare ampio diritto di cittadinanza nel cammino sinodale nazionale e universale.

All’incontro hanno partecipato anche don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale e don Antonio Campo, responsabile dell’oratorio di Foggia.

“Un incontro molto interessante, che mi ha aiutato ulteriormente ad allargare lo sguardo, che mi ha dato la possibilità di confrontarmi con un orizzonte più ampio sul tema della legalità, della giustizia, dei passi che, come Chiesa, possiamo ancora fare in favore degli ultimi – spiega don Antonio Campo -. Una grande occasione per portare, nel piccolo della mia esperienza, su un tavolo avvalorato da tante competenze e sensibilità, la realtà di Foggia bella ma con non poche ferite con cui siamo chiamati a confrontarci quotidianamente e dunque per poter dire la mia, da Salesiano, anche su una problematica più volte e a più livelli richiamata: quella dell’Emergenza Educativa. Tante prospettive, tanti desideri, tutti legati alle proprie piccole o grandi esperienze ma sicuramente tutti orientati a testimoniare oggi il Vangelo di Gesù che da oltre 2000 anni ci viene consegnato”.

“Ritrovarsi insieme come preti e religiosi nella Certosa di Avigliana è stato rigenerante – dice don Francesco Preite -. Il dialogo e l’ascolto reciproco rafforza la speranza di poter crescere insieme come comunità. Ringrazio don Luigi Ciotti per questa opportunità. Don Luigi riesce a tenere alta l’attenzione sulle povertà ed ingiustizie sociali cercando insieme di trovare proposte evangeliche di giustizia e di pace. Molto importante è stata la presenza del cardinale Matteo Zuppi, Presidente della CEI. Nel dialogo avuto con lui, ha assicurato come queste tematiche entreranno nel cammino sinodale e nell’agenda delle programmazioni pastorali dei diversi ambiti del vissuto ecclesiale. Da questi giorni ripartiamo insieme dalla necessità che la sensibilità di un’educazione che contrasti la pervasività della mentalità e dell’agire mafioso non sia appannaggio solo di alcuni pastori sensibili ma entri piuttosto nella pastorale ordinaria e, in particolare, nei percorsi della formazione dei futuri presbiteri”.

Salesiani per il Sociale: proposta formativa per coordinatori di opere o servizi socio-educativi salesiani

Da Salesiani per il Sociale APS.

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La proposta formativa che l’ufficio nazionale di Salesiani per il Sociale propone alla propria rete associativa prevede anche il Percorso di formazione per coordinatori di opere o servizi socio-educativi salesiani. 

Ecco la proposta proposta formativa per l’avvio di due percorsi di formazione a carattere modulare orientati a target specifici da affrontare in incontri intensivi di 20 ore:

PROPOSTA FORMATIVA PER COORDINATORI DI STRUTTURE EDUCATIVE

Modulo 1: Strutturazione del contesto educativo (Prof.ssa Rossi)
– Sistema preventivo e spazio educativo
– Gestione e significato di tempi e routine in educazione
– Suddivisione e strutturazione di gruppi di lavoro e educativi
– Strategie di ottimizzazione risorse/interventi
– Contesti per apprendere e contesti per crescere

Modulo 2: Sviluppo emotivo e morale nell’infanzia e in adolescenza (Prof.ssa Rossi)
– Elementi di pedagogia delle emozioni
– Competenze emotive: grandi e piccoli insieme
– Norme e regole come alleati per l’accompagnamento educativo
– Sviluppo morale e comportamenti problema
– La gestione dei conflitti: analisi di caso

METODOLOGIA FORMATIVA:

La formazione prevede un mix tra attività d’aula, sul campo e a distanza, a livello individuale e di gruppo.
In particolare, nell’attività d’aula sarà privilegiato un approccio attivo e laboratoriale ed una specifica analisi dei casi proposti dai docenti e/o dai corsisti.
MODALITÀ:
Si prevede che l’attività venga erogata in presenza, presso la sede Salesiani per il Sociale di Roma.
17-19 novembre: Roma – FxCoord. Strutture, servizi, progetti sociali SxS
23-25 febbraio: Roma – FxCoord. Strutture, servizi, progetti sociali SxS

ARTICOLAZIONE:

Ogni modulo è pensato su 2 giornate formative intensive (20 h/formazione a meeting), dal venerdì (ore 12) alla domenica a pranzo (ore 13).

ACCREDITAMENTI

È stato richiesto l’accreditamento formativo per l’ordine degli assistenti sociali, dei psicologi e degli educatori.

COSTO

Saranno a carico di ciascun partecipante la quota di iscrizione (per i soci 100 € e le spese di viaggio, per gli Amici sostenitori 200 €).
Le spese di vitto e alloggio si intendono a carico del Nazionale di Salesiani per il Sociale.

Iscriviti qui

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La progettazione sociale riveste un ruolo centrale e strategico nella vita e nello sviluppo degli enti di terzo settore (ETS). Essa richiede conoscenze e competenze specifiche su diversi ambiti: metodologico, amministrativo/finanziario, comunicativo, gestionale. Nella rete associativa di Salesiani per il Sociale, infine, la progettazione sociale deve essere compresa in una visione di pastorale giovanile integrata.

Destinatari

Il corso è aperto alla partecipazione di rappresentanti dei soci diretti e indiretti di Salesiani per il Sociale.
La frequenza dei moduli è a numero aperto, ma la richiesta di iscrizione a ciascuno dei moduli online deve essere comunque inviata attraverso l’apposito formulario tra giugno e luglio 2023. Ogni candidatura viene verificata dall’Ufficio nazionale, di concerto con Comitati Territoriali e reti associate, prima della sua approvazione. Il corso prevede esclusivamente attività online, inclusi lavori di gruppo ed esercitazioni progettuali.

Iscrizioni

Apertura iscrizioni: mercoledì 21 giugno 2023.
Chiusura iscrizioni: venerdì 21 luglio 2023.
Le richieste di iscrizione verranno inviate all’Ufficio nazionale di Salesiani per il Sociale attraverso un formulario online, in cui il candidato potrà indicare se intende partecipare con frequenza completa o solo ad alcuni moduli.
L’avvenuta iscrizione verrà confermata via email dopo una verifica da parte dell’Ufficio nazionale di Salesiani per il Sociale.

Iscriviti qui

Date del corso

Avvio del corso: settembre 2023.
Conclusione del corso: aprile 2024.
Qui sarà possibile scaricare il calendario con tutti gli appuntamenti

Scarica il calendario

Le iscrizioni sono aperte a chiunque avesse desiderio di partecipare: soci e amici sostenitori (Famiglia salesiana, sostenitori, altro..)

Quote di partecipazione per i soci

Costo per frequenza completa: 100 euro.
Costo per l’iscrizione separata a ciascun modulo online: 25 euro.

Quote di partecipazione per Amici Sostenitori

Costo per frequenza completa:(6 moduli): 140 euro.
Costo per l’iscrizione separata a ciascun modulo online: 40 euro.

Salesiani per il Sociale rilascerà un attestato di partecipazione con la descrizione dei contenuti e delle competenze acquisite a chi frequenta almeno il 70% delle lezioni per le quali si è iscritto. Al momento dell’iscrizione ciascun candidato indica se intende frequentare tutti i moduli (opzione “frequenza completa”) o solo alcuni. In quest’ultimo caso, indica quali moduli sceglie di frequentare.

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Contenuti del Corso

Moduli trasversali

Modulo Coordinatore di progetti sociali salesiani (16 h)
– L’opzione salesiana per i giovani ad alto rischio (Rafael Bejarano)
– Progettazione sociale e pastorale giovanile salesiana (Michal Vojtas)
– L’evoluzione delle opere sociali nella pastorale salesiana (Michal Vojtas)
– Il ruolo del coordinatore locale di progetto (Roberto Maurizio, Alessandro Iannini)
– La corresponsabilità laicale nella missione salesiana sociale (Fabio Attard)
– Fare progettazione sociale all’interno e nello spirito della Comunità Educativo Pastorale CEP (Rossano Sala)

Modulo Riforma del Terzo Settore (8h)
– La progettazione nel contesto della Riforma del Terzo Settore (Andrea Bassi)
– Il Bilancio sociale e la gestione libro volontari e RUNTS (Celeste Infantino, studio Lori)
– La progettazione sociale e il lavoro di rete sui territori (Vitandrea Marzano, Riccardo Mariani)

Modulo Tutela Minori – La policy di Child Safeguarding e la Tutela della Privacy (8h)
– Docente Child Safeguarding: Andrea Farina
– Docente Tutela Privacy: Annarita Zedda

Moduli tecnici (Ufficio nazionale SxS)

1) Progettazione (8h)
– Le opportunità di finanziamento (Fondi pubblici, incluso il PNRR, e privati)
– Il processo di progettazione
– Costruire un‘idea progettuale valida e sostenibile. Tecniche per la lettura di un bando
– I dati: tipologia e metodi per la raccolta
– La co-progettazione interna ed esterna. Come si costruisce un partenariato
– Scrivere un progetto: contesto, finalità, obiettivi, attività, risultati, indicatori
– Monitoraggio e valutazione

2) Amministrazione (8h)
– Pianificazione finanziaria e budget
– Analisi finanziaria preventiva (liquidità, break-even point, cofinanziamento)
– Strutture di budget
– Tipologie costi, vincoli, calcoli ed imputazioni
– Avvio e programmazione di un progetto: regole rendicontazione, ats, fidejussione, assicurazione.
– Gestione economica, finanziaria, pianificazione e controllo.

3) Comunicazione e Raccolta Fondi (8h)– Il sistema di comunicazione nella progettazione
– Comunicati, calendario editoriale
– Introduzione alla Raccolta Fondi
– Strategie e tecniche della Raccolta Fondi

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Corso Tecnico 1° Livello pallavolo – calcio e calcio a 5

L’Area Formazione Nazionale PGS, in collaborazione con Salesiani per il Sociale e le Figlie di Maria Ausiliatrice, organizza il corso in oggetto per i tecnici di primo livello – alleducatore PGS
operanti nelle ASD degli Oratori Salesiani ed FMA dell’Italia Meridionale.
Il corso, in presenza, prevede una parte teorica, una pratica e un esame finale.

Luogo: Ostello Salesiano Santeramo in Colle (BARI)

Date:
– Prima sessione: 25-26-27 agosto 2023
– Seconda sessione: 17-18-19 novembre 2023

Materie e discipline coinvolte:
– Teoria e Metodologia dell’allenamento e dell’insegnamento
– Psicologia
– Pgslogia – Proposta Associativa
– Lo sport educativo nella prospettiva salesiana
– L’animatore sportivo in stile salesiano dentro una comunità con un PEPS
– Teoria tecnica e didattica della pallavolo / Teoria tecnica e didattica del calcio

Modalita di iscrizione: è possibile iscriversi al corso entro il 20 luglio 2023, inviando il modulo di iscrizione allegato a segreteria@pgsitalia.org – Tel. PGS 06.4462179
Numero massimo partecipanti: 30

Età: I partecipanti dovranno aver compiuto il 17° anno di età alla data di inizio corso

Informazioni:
Al termine del Corso verrà rilasciato il tesserino di tecnico di primo livello – Alleducatore PGS. Per il rilascio del tesserino è obbligatorio la partecipazione ad entrambi gli appuntamenti formativi.

Costi: 200,00 € a partecipante da versare sul C/C intestato a PGS PUGLIA tramite bonifico bancario. Tale quota è valevole per entrambi gli appuntamenti.
IBAN: IT38N0306909606100000112725
CAUSALE: Corso Tecnico Primo Livello PGS Puglia 2023

Avvenire – La «Stella del cammino» che invita i giovani a rinnovare la propria vita

Dal quotidiano Avvenire, un articolo su “La stella del cammino”, casa famiglia di Salesiani per il Sociale.

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Una casa dove l’accoglienza verso l’altro è uno stile di vita quotidiano, dove amore verso minori e famiglie e solidarietà sono distribuite a piene mani. Questo è il profilo umano Casa famiglia “La Stella del Cammino” di Santa Severa, presieduta da Eleonora Brandi e diretta da Loredana Rocchi, in cui operano affinati da anni ed anni di formazione continua e specifica i Cooperatori Salesiani per il Sociale, persone che vivono appieno la spiritualità di Don Bosco e il suo metodo educativo. Per valorizzare la presenza di questa realtà come segno evangelico sul litorale e rispondere al grande afflusso di vacanzieri, don Stefano Fumagalli, parroco di Sant’Angela Merici nel cui territorio ha sede la struttura, in accordo con il vescovo Gianrico Ruzza, ha accettato la proposta delle responsabili della casa di proporre ogni domenica alle 19 la celebrazione eucaristica nel giardino della struttura d’accoglienza. Domenica scora è stato il vescovo a presiedere la prima Messa in questo spazio, con la concelebrazione del parroco assieme a padre Stefano Seri, cappellano del carcere “Giuseppe Passerini” di Civitavecchia, e a don Maurizio Modugno con il servizio del diacono Enzo Ferraccioli, direttore della Caritas di Civitavecchia Tarquinia. Con l’occasione il pastore ha benedetto l’edicola progettata da Gianluigi Saddi, direttore dell’ufficio tecnico di Porto-Santa Rufina, con una croce all’esterno che custodisce un cuore e un presepe all’interno con la stella. L’omelia del vescovo incentrata sulla Parola del giorno ha avuto nel Vangelo di Matteo apostolo terreno fertilissimo soprattutto quando il Signore ci dice: «Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato», «E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».

Quale Parola è più efficace di questa? È per tutti, particolarmente per coloro che vivono la realtà dell’accoglienza verso l’altro, chiunque esso sia. Il presule ha rivolto poi un pensiero ai migranti scomparsi in mare nell’ultimo dolorosissimo naufragio: «trecento, erano trecento tra bambini, anziani, donne, uomini, scomparsi e volatilizzati come se non fossero mai esistiti!». Come non sentire il peso di queste parole? Malato, immigrato, migrante in mare, carcerato, affamato, profugo, povero, abbandonato e solo; tutti i presenti si sono sentiti chiamati ad essere discepoli di Gesù Cristo incarnando le sue parole di accoglienza. Questa «logica evangelica del dono» ci viene garantita dall’amore pieno e totale di Dio che l’apostolo Paolo ai Romani spiega essere espresso dall’intima unione dei discepoli con Cristo: «egli mori , e mori per il peccato una volta per tutte; ora invece vive, e vive per Dio. Cosi anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù».

Avvenirehttps://www.avvenire.it/

Salesiani per il Sociale, lo sguardo al futuro per costruire comunità solidali nella rete sociale salesiana

Tre giorni per guardare al futuro, per “organizzare la speranza” costruendo comunità solidali. Salesiani per il Sociale ha radunato a Roma, dal 9 all’11 giugno quasi centro soci e rappresentati di associati da tutta Italia per presentare il documento di restituzione del processo dal basso, un cammino iniziato a settembre 2022 e che durante i mesi scorsi ha toccato dodici sedi incontrando operatori, educatori, volontari, salesiani e laici.

Il Presidente, don Francesco Preite, molto soddisfatto dell’Assemblea, ha detto: “Dare la possibilità di confrontarsi con esperti ed operatori sulle questioni sociali più urgenti del mondo giovanile italiano e restituire le varie riflessioni dei soci nel documento “Organizzare la speranza” è il modo migliore per festeggiare i 30 anni della rete sociale salesiana Salesiani per il sociale. La prossima tappa sarà quella di aiutare i territori a confrontarsi con le linee di azione condivise emerse nel documento e provare a concretizzarle per rendere concreta la speranza di comunità più solidali con e per i giovani”.

Il tema centrale dell’attività di Salesiani per il Sociale sono i giovani poveri, come ha sottolineato don Stefano Aspettati, ispettore delegato per l’Emarginazione e il disagio giovanile. “Questo è un momento favorevole per l’associazione, che è nata per federare tante realtà e che oggi ha il compito di svolgere un ruolo culturale e di animazione per tutta la rete che si occupa di giovani poveri”.

Una rete sociale “coesa, perché tutte le nostre attività si fanno all’interno di ambienti educativi che hanno dentro la scuola, la formazione professionale, l’oratorio, le parrocchie…noi offriamo una pluralità di inserimento educativo e lavoriamo in interazione con tante realtà”, ha detto don Roberto Dal Molin, presidente del Centro Nazionale delle Opere Salesiane.

Il dibattito e la riflessione attorno al tema delle comunità solidali è iniziato con un panel dedicato alla povertà educativa e al fenomeno dei giovani NEET: a discuterne, Antonio Russo, Portavoce Alleanza contro la povertà; Marco Pagniello, Direttore Caritas italiana; Orazio Giancola, Università La Sapienza di Roma; Vanessa Pallucchi, Portavoce Forum Terzo Settore. Insieme, hanno ragionato su come la povertà educativa non sia solo un fenomeno che riguarda i giovanissimi, ma anche una fetta di popolazione adulta, perché riguarda la competenza acquisita e non solo il livello di istruzione. Si tratta di un problema di opportunità, come ha sottolineato don Marco Pagniello, di un “pavimento appiccicoso” per il quale i figli subiscono la condizione culturale, sociale ed economica delle famiglie. Educativamente povero è chi, arrivato a 15 anni, abbandona la scuola perché sente che si tratta di un luogo non suo. Per contrastare questo fenomeno c’è bisogno di “politiche di ampio respiro”, ha spiegato Antonio Russo, ovvero riforme strutturali per mettere al centro dell’agenda politica la scuola, l’istruzione. Da parte sua, il Terzo Settore, aggiunge Vanessa Pallucchi, deve continuare a lavorare in rete, non perdere il cammino comune per rimanere un soggetto che dialoga con le istituzioni con proposte educative integrate.

Gli oltre 500 contributi raccolti sulla piattaforma digitale Organizzare la speranza oppure durante gli incontri territoriali hanno formato il documento di restituzione presentato in assemblea. “Si tratta di un materiale di sintesi prezioso, che racconta l’Italia salesiana, una base da ascoltare, da prendere in considerazione per la progettazione del sociale delle realtà associate a Salesiani per il Sociale. Un processo che non è stato facile far partire, ma che poi ha coagulato attorno a sé consenso, idee, spunti. Un documento di restituzione che potrà diventare un documento programmatico”, ha sottolineato don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale.

Il documento è stato discusso con i coordinatori dei comitati territoriali, coloro che hanno accolto nei territori la cabina di regia e l’ufficio nazionale: hanno avuto un ruolo attivo negli incontri, e per questo a loro è stata chiesta una restituzione dal lor punto di vista: don Domenico Luvarà, Coordinatore Comitato Sicilia; don Davide Perego, Incaricato Presidio Lombardo-Emiliana; don Emanuele De Maria, Coordinatore Comitato Italia Centrale; don Gianpaolo Roma, Coordinatore Comitato Italia Meridionale, don Massimo Zagato, Incaricato Presidio Nord est e don Stefano Mondin, Coordinatore Comitato Piemonte Valle d’Aosta hanno sottolineato ricchezze e criticità del documento, dal punto di vista di quanto hanno raccolto dopo gli incontri territoriali.

Cura della formazione, co-progettazione, dialogo costruttivo con la formazione professionale per dare accoglienza e inserimenti lavorativi ma anche un momento bello per la vita delle ispettorie, per la cura delle relazioni con le associative dei territori. Serve darsi organizzazione per poter lavorare e proseguire il processo iniziato con gli incontri territoriali.

Come costruire la comunità solidale: tema sul quale hanno ragionato Ciro Bisogno, Presidente PGS; Cristiano Tanas, Presidente CGS; Fabio Attard, Coordinatore Don Bosco Formation; Lorenzo Napoli, Presidente TGS e Rafael Bejarano, Referente per le Opere e Servizi Sociali del Settore PG – sede centrale.

Quanto emerso è che serve andare incontro all’altro per fare comunione, aprire il dialogo nella rete associativa per lavorare insieme e per tornare a parlare con i giovani che non sono solo i destinatari delle opere, ma ne sono i protagonisti. Lavorare in rete con chi persegue i nostri fini, anche con ambienti laici. Dobbiamo insistere sulla rete, che è la chiave per lavorare bene insieme. Alimentare e accendere i riflettori sui problemi dei nostri territori, per non essere considerati solo come erogatori di servizi, ma come mezzi che costruiscono comunità, per arrivare a tutti i nostri giovani.  C’è il desiderio di non perdere l’identità e il carisma, perché noi siamo nati così, siamo nati con l’invito di “conoscere la città”, così come fece don Giuseppe Cafasso con Don Bosco, appena arrivato a Torino. Gli dice: conosci la città! Il tema della corresponsabilità è legato a quello della rete, per collaborare, per lavorare insieme: sensibilità e ascolto devono essere le chiavi per entrare nelle esigenze dei territori.

Il panel Next Generation ha avuto al centro la testimonianza dei giovani volontari del Servizio Civile di ritorno dall’esperienza all’estero. Ciascuno ha scelto una sfida del documento Organizzare la speranza e molti di loro hanno testimoniato la loro volontà di discutere, dire la loro sul tema del lavoro, della scuola, del futuro. Meglio di chiunque altro hanno saputo raccontare i loro territori, le esperienze dei loro coetanei, la difficoltà per alcuni di riuscire a frequentare la scuola. La tenacia, la passione educativa e la voglia cambiare la loro vita e quella di chi incontrano hanno toccato tutti i presenti. Le loro storie, quelle dei loro amici, le riflessioni delle sfide scelte hanno offerto spunti di riflessione per tutti. Le loro speranze guardano al futuro (“come diceva il beato Rosario Livatino, alla fine non ci verrà chiesto se siamo stati credenti ma credibili”, ha citato Valeria) ma sono concentrati sul presente, perché è nel presente che si costruisce la vita delle persone.  “Spero che i giovani possano avere un lavoro dignitoso che possa farli tornare a casa con serenità e con dignità”, ha concluso Valeria.

 

Spagna – Un’opportunità di crescita e di accompagnamento dei giovani attraverso il Servizio Civile

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – Il 29 e 30 maggio scorsi, il Centro Nazionale di Pastorale Giovanile di Roma ha ospitato un incontro formativo e di valutazione con i giovani italiani che nel corso di quest’anno pastorale hanno svolto la loro esperienza di Servizio Civile all’estero, in alcuni dei centri giovanili dell’Ispettoria di Spagna-San Giacomo Maggiore (SSM).

Don Santi Domínguez, che coordina questo progetto dal 2002, spiega nel dettaglio: “Il governo italiano offre ai giovani tra i 18 e i 29 anni di investire 12 mesi della loro vita in un servizio di utilità sociale, partecipando attivamente alla vita delle comunità e delle istituzioni a livello locale, nazionale e internazionale. Può essere svolto in Italia o all’estero, con particolare attenzione ai principi di solidarietà, partecipazione e inclusione. Il suo obiettivo principale è l’utilità sociale attraverso i progetti che vengono sviluppati, nel nostro caso nei centri giovanili”.

Da parte italiana, il progetto è coordinato da “Salesiani per il Sociale APS”, associazione senza scopo di lucro e di promozione sociale nata nel 1993 e promossa dalle Ispettorie salesiane d’Italia, che ha come suo scopo fondamentale la promozione integrale dei minori e dei giovani a rischio di esclusione sociale.

Coordinato a livello locale dalla Delegazione ispettoriale di Pastorale Giovanile, il progetto di Servizio Civile all’estero dei giovani italiani si rinnova in modo continuativo nei centri giovanili dell’Ispettoria SSM di Valladolid, León, Villamuriel de Cerrato, Ourense, Santiago de Compostela, Vigo e La Coruña.

Essendo un progetto continuativo, a settembre si svolgerà la formazione a Roma e poi dei nuovi volontari saranno inseriti nei centri giovanili di SSM; così come altri volontari verranno destinati all’altra Ispettoria dei Salesiani di Spagna, quella di “Spagna-Maria Ausiliatrice” (SMX), e a quella delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

“Anche se la selezione dei volontari è molto complicata, dato che ci sono più di 100 volontari che fanno domanda ogni anno, e va assolta tutta la parte burocratica con il ministero italiano, possiamo davvero dire che è un progetto molto salesiano – continua don Domínguez –. Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium ci dice che siamo chiamati ad aggiornare la nostra pastorale partendo dai bisogni dei giovani, soprattutto dei più poveri. Le sfide sono fatte per essere superate. E noi siamo realisti, ma senza perdere la gioia, l’audacia e la dedizione fiduciosa. Non lasciamoci derubare della nostra forza missionaria”.

Conclude infine il salesiano: “Sono 20 anni in cui proponiamo ai giovani italiani un’esperienza di servizio, apprendimento e formazione nei nostri centri giovanili. Una grande ricchezza per loro e anche per noi”.

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“Costruiamo comunità solidali – 30 anni di rete sociale salesiana”: dal 9 all’11 giugno assemblea nazionale di Salesiani per il Sociale

Dal 9 all’11 giugno, nell’opera salesiana del Pio XI, si terrà l’assemblea nazionale di Salesiani per il Sociale. “Costruiamo comunità solidali – 30 anni di rete sociale salesiana” è il titolo di questo appuntamento che si svolge nell’anno in cui Salesiani per il Sociale compie 30 anni dalla fondazione.

“L’assemblea di Salesiani per il sociale rappresenta un confronto fondamentale per coloro che sono impegnati nella missione salesiana sociale in Italia. Tre giorni nei quali, salesiani e laici si confrontano sulle questioni educative, sociali e culturali del nostro tempo cercando di indicare prospettive e buone prassi, risposte concrete a bisogni e povertà sempre più crescenti. Organizzare la speranza è stato un processo partecipativo dal basso che ci restituisce prospettive ed indicazioni per costruire comunità solidali con e per i giovani”, spiega don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale.

Dopo l’appuntamento dello scorso settembre, quando è iniziato il processo partecipativo dal basso “Organizzare la speranza”, in questa assemblea si metteranno al centro del dibattito alcuni dei temi emersi durante gli incontri territoriali. Da dicembre a maggio, in dieci appuntamenti, la cabina di regia  insieme con l’ufficio nazionale e con il presidente, don Francesco Preite, ha incontrato i soci, salesiani e laici, riflettendo sulle 5 aree di intervento di Salesiani per il sociale (Servizio Civile Universale; Tutela dei minori; Inserimento sociale e lavorativo dei giovani; Migranti; Formazione della rete associativa). Quanto raccolto in questi incontri fa parte del Documento di restituzione che verrà discusso durante l’assemblea, e costituirà la base culturale condivisa per gli indirizzi di azione per i prossimi anni.

L’assemblea nazionale offrirà anche momenti di riflessione e dibattito sui temi che rappresentano l’ossatura delle attività dell’associazione: giovani, lavoro, nuove povertà, rete associativa.

Ecco il programma.

Venerdì 9 giugno

Ore 14,00 Arrivi e sistemazione e registrazione Assemblea

Ore 15,00 Saluti istituzionali

  • Maria Teresa Bellucci, Vice-ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali (video)
  • Roberto Dal Molin, Segretario Conferenza Ispettori Salesiani Italia, Presidente e Direttore Centro Nazionale Opere Salesiane (CNOS)
  • Stefano Aspettati, Ispettore salesiano delegato Emarginazione e Disagio Giovanile

Ore 15,15 Presentazione Assemblea
Francesco Preite, Presidente Salesiani per il sociale

Ore 15,30  Lectio Lc 7,11-17
don Rafael Bejarano, Referente per le Opere Sociali nel Settore della Pastorale Giovanile della Congregazione Salesiana

Ore 16,00 I panel: Povertà educativa e giovani neet. Quale risposte del Terzo Settore alle misure del governo?
Modera: Marta Rossi

  • Antonio Russo, Portavoce Alleanza contro la povertà
  • Marco Pagniello, Direttore Caritas italiana
  • Orazio Giancola, Università La Sapienza di Roma
  • Vanessa Pallucchi, Portavoce Forum Terzo Settore

Ore 17,30 Break

Ore 18,00 II panel: Il processo dal basso visto dai territori (presentazione e confronto)
Modera: Andrea Farina

  • Domenico Luvarà, Coordinatore Comitato Sicilia
  • Davide Perego, Incaricato Presidio Lombardo-Emiliana
  • Emanuele De Maria, Coordinatore Comitato Italia Centrale
  • Gianpaolo Roma, Coordinatore Comitato Italia Meridionale
  • Massimo Zagato, Incaricato Presidio Nord est
  • Stefano Mondin, Coordinatore Comitato Piemonte Valle d’Aosta

Ore 20,00 Cena

Ore 21,30  Incontro per Comitati territoriali SxS

Sabato 10 giugno

Ore 8,00  S. Messa

Ore 9,00 III panel: L’opzione salesiana per i giovani ad alto rischio sociale e la corresponsabilità laicale nelle CEP. Come coniugare pastorale Giovanile, corresponsabilità laicale e opere sociali nelle CEP locali?
Modera: Renato Cursi

  • Ciro Bisogno, Presidente PGS
  • Cristiano Tanas, Presidente CGS
  • Fabio Attard, Coordinatore Don Bosco Formation
  • Lorenzo Napoli, Presidente TGS
  • Rafael Bejarano, Referente per le Opere e Servizi Sociali del Settore PG – sede centrale

Ore 11,00 Break

Ore 11,30 Laboratori territoriali di confronto sul documento e linee futuro.

  • Comitato Sicilia (facilitatore: Isabella Codisco)
  • Comitato Meridionale (facilitatore: Andrea Farina)
  • Comitato Centrale (facilitatore: Vitandrea Marzano)
  • Comitato Piemonte Valle d’Aosta (facilitatore: Micol Trillo)
  • Presidio Nord-est (facilitatore: Riccardo Mariani)
  • Presidio Lombardo-Emiliano (facilitatore: Renato Cursi)

Ore 13,00 Pranzo

Ore 15,30 Salesiani per il sociale next generation: in ascolto dei giovani. Dialogo in Assemblea con i giovani.
Modera: Valentina Bellis, Vice-presidente SxS

Ore 17,00 Break

Ore 17,30 Salesiani per il sociale – documenti parte 1

  • Presentazione ed approvazione del Bilancio sociale 2022,
  • Presentazione ed approvazione della Relazione di missione 2022 con allegato il documento di restituzione del processo partecipativo “Organizzare la speranza 21-25”,
  • Presentazione ed approvazione del Bilancio consuntivo 2022 e del Bilancio preventivo 2023
  • Interventi dei Soci, dibattito e votazioni

Ore 20,00  Cena

Domenica 11 giugno

Ore 9,00 Salesiani per il sociale – documenti parte 2
Elezione Organo di controllo: dott. Stefano Santini (dottore commercialista e revisore legale)
Presentazione programmazione e calendario 2022-2023

Ore 12,00  Santa Messa

Ore 13,00 Pranzo

Per seguire la diretta:

Don Bosco Italia

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Salesiani per il Sociale

 

“Casa Edoardo”: raccolta fondi a Prato per acquistare uno spazio da dedicare agli adolescenti

La Parrocchia di S.Maria delle Carceri, l’oratorio cittadino Sant’Anna di Prato, l’Associazione “La lunga domenica”, socio di Salesiani per il Sociale, con l’opera Santa Rita ha aperto una sottoscrizione per acquistare la sede della CISL in via Pallacorda, a Prato confinante con l’oratorio S. Anna.

L’obiettivo è quello di costruire uno spazio, “Casa Edoardo”, per offrire agli adolescenti proposte ed esperienze non soltanto per loro ma con loro che possano sentire e riconoscere come proprie. “Casa Edoardo” offrirà loro anche un sostegno per vivere liberi da condizionamenti e dipendenze per  riuscire  a  costruire  rapporti  e  relazioni  belle e  significative. Uno spazio a disposizione delle famiglie, dei genitori, delle scuole dove trovare supporti adeguati e competenti per affrontare e PREVENIRE tematiche e problematiche emergenti. Si vuole dare, inoltre, vita a un’agenzia formativa che aiuti gli adolescenti a pensarsi nel FUTURO, coinvolgendo anche le autorità pubbliche, la società civile in questo percorso educativo rivolto ai ragazzi dalla terza media all’ultimo anno delle superiori.

Per acquistarlo, le associazioni lanciano la sfida alla comunità: è stato acceso un mutuo per il quale si vogliono coinvolgere famiglie e persone disposte a impegnarsi per 50 mensili per un anno.
“È il poco di tanti a fare la differenza”, sintetizza don Carlo Stancari, parroco di S. Maria delle Carceri e promotore del progetto.

Per informazioni, ci si può rivolgere alle associazioni. Per donare, invece le coordinate sono le seguenti:

IBAN IT30D0306909606100000196151
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European School of Animators, la testimonianza dei volontari di Salesiani per il Sociale

A marzo, a Roma, si è svolta la European School of Animators organizzata da Don Bosco Youth-Net e ospitata da Salesiani per il Sociale e TGS. Ecco la testimonianza di tre volontari che hanno partecipato.

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Tre giovani volontari dell’associazione “Don Bosco – San Matteo” di Giostra, Messina, hanno partecipato alla European School of Animators organizzata da Don Bosco Youth-Net e ospitata da Salesiani per il Sociale e TGS che si è svolta a Roma dal 19 al 25 marzo 2023. Andrea, Gabriele e Giuseppe hanno vissuto con entusiasmo questa esperienza formativa che ha permesso loro di confrontarsi con altri giovani animatori provenienti da altri paesi europei sul tema dell’educazione nell’ottica dello spirito di don Bosco e del sistema preventivo. Ecco la loro testimonianza.

“L’atmosfera che abbiamo respirato – dice Andrea – è stata quella familiarità dello stile salesiano. Fin dal primo giorno ci siamo subito sentiti a casa, parte di un gruppo di giovani entusiasti e con molti sogni in comune, primo tra tutti quello di lavorare per l’educazione dei ragazzi. Le giornate sono trascorse all’insegna di momenti formativi e di fraternità, di divertimento e di riflessione.”

Ci dice Gabriele: “Questa esperienza, oltre ad averci dato l’opportunità di accrescere il nostro bagaglio formativo, ci ha permesso di entrare in contatto con ragazzi e ragazze di altre realtà salesiane, di confrontarci con loro e di creare relazioni umane.”

“Da giovane dell’oratorio – sostiene Giuseppe – mi sento molto fortunato per questa opportunità che mi è stata data. Non tutti hanno la possibilità di partecipare ad eventi come questo che, grazie ad un contesto multiculturale, mi hanno fatto sentire “cittadino d’Europa”.

Ogni sera non poteva non mancare la “Buonanotte” salesiana: i membri dell’equipe, i salesiani della casa e i giovani partecipanti si sono alternati per lasciare un proprio pensiero.

L’evento si è svolto nella sede del Centro Nazionale Opere Salesiane in cui fin da subito ci siamo sentiti a casa. Auberie, Svenja, Begoña, Gabriele e Lorenzo sono state le nostre guide durante le varie attività. Un ringraziamento va a loro per la disponibilità, l’entusiasmo e l’impegno che hanno reso questa esperienza speciale. Un ulteriore ringraziamento e pensiero va a Salesiani per il Sociale nella persona di don Francesco Preite, Renato Cursi e Micaela Valentino per averci dato questa opportunità fantastica! Adesso tornati a casa facciamo tesoro di ciò che abbiamo vissuto e dei volti nuovi che abbiamo conosciuto…portiamo tutti i doni ricevuti nel nostro oratorio!

Grazie ad Andrea, Gabriele e Giuseppe per la loro testimonianza e disponibilità a mettersi in gioco con entusiasmo e partecipazione. Le esperienze con il Don Bosco Youth-Net sono occasioni formative di crescita personale, spirituale e professionale che aiutano i giovani volontari ad aprirsi alla dimensione europea e internazionale e a riportare quanto appreso e vissuto nelle realtà di provenienza, come testimoni concreti dell’impegno salesiano a favore dei giovani.

Vi invitiamo a consultare il sito del Don Bosco Youth-Net – https://www.donboscoyouth.net/ –  per nuove proposte di formazione e mobilità per giovani all’estero. La prossima sarà la Summer Exchange of Animators https://www.summerexchangeofanimators.eu/

Salesiani per il Sociale, firmato un protocollo con Formedil per contrastare l’emarginazione dei più vulnerabili e dar loro un futuro

Formedil, ente paritetico nazionale per la formazione, la sicurezza e i servizi per il lavoro in ediliziacon la sua rete di 121 enti territoriali, e Salesiani per il Sociale APS, ente non profit dei Salesiani in Italia che coordina sul territorio nazionale 88 associazioni per le attività di contrasto all’emarginazione e il disagio giovanili, hanno firmato un protocollo d’intesa per la progettazione e gestione di iniziative, per favorire nei soggetti vulnerabili, con particolare riferimento alla popolazione migrante e rifugiata, l’acquisizione delle competenze per l’avviamento ai mestieri del settore delle costruzioni promuovendo una sostenibile inclusione socio-lavorativa.

La rete territoriale di Salesiani per il Sociale garantirà il supporto socio-culturale, familiare ed educativo per promuovere la sostenibilità dei percorsi di inclusione lavorativa, anche con azioni di rafforzamento delle competenze linguistiche e analisi delle competenze.

Formedil, per attivare i percorsi socio-lavorativi, da parte sua, si impegna a facilitare lo scambio di contatti tra i suoi enti e i centri territoriali Salesiani per il Sociale.

Si tratta di un protocollo che ci aiuterà a dare futuro e speranza a tanti giovani, soprattutto migranti e rifugiati, con la formazione e la possibilità di un impiego. Salesiani per il Sociale è impegnata nell’accoglienza dei migranti e dei rifugiati, ma il nostro sistema, così come faceva Don Bosco nella Torino dell’800, non si limita a offrire un posto sicuro dove vivere, ma pensa al futuro, al lavoro, alla dignità di questi ragazzi”, dichiara don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale.

Per la presidente del Formedil Elena LoveraIl protocollo firmato con i Salesiani per il Sociale è un importante strumento che permetterà ai nostri enti di dare una risposta alle richieste del settore di figure con un’elevata professionalità”. “Il protocollo – aggiunge il vicepresidente Francesco Sannino – contribuirà all’integrazione e allo sviluppo sociale delle fasce più deboli contrastando così fenomeni di esclusione e emarginazione sociale”

Salesiani per il Sociale – opera in tutto il territorio nazionale come rete fatta di case famiglia, comunità di accoglienza, centri diurni e altri servizi, ispirandosi al metodo educativo Don Bosco; si compone di 88 organizzazioni (soci ordinari) diversificate in enti ecclesiastici, organizzazioni di volontariato, associazioni e cooperative sociali presenti su tutto il territorio nazionale

FORMEDIL è l’ente paritetico nazionale per la formazione, la sicurezza e i servizi per il lavoro in edilizia facente capo a una rete di 121 Enti territoriali denominati “Scuole Edili/Enti Unificati/CPT”.

Affidarsi: carta d’identità dell’affido e della solidarietà familiare di Salesiani per il Sociale

Oggi, 4 maggio, Giornata Nazionale dell’Affidamento Familiare, Salesiani per il Sociale con il Borgo Ragazzi Don Bosco e la Comunità Harambée presenta “Affidarsi: carta d’identità dell’affido e della solidarietà familiare di Salesiani per il Sociale”, un documento che ripercorre la storia dell’affidamento familiare e ne traccia i confini attuali, diventando quindi uno strumento che racconta l’esperienza di famiglie e comunità ma che vuole sensibilizzare ai temi dell’accoglienza.

Sono le radici del nostro carisma a richiamare l’importanza della presenza della famiglia per la crescita dei giovani, l’importanza di donare loro non solo un clima familiare, ma una vera e propria famiglia che si prenda cura di loro. La famiglia come protagonista, non è dispensatrice di servizi, ma, nella disposizione del servire, vive l’apertura e dà testimonianza dell’accoglienza come fondamento del carisma salesiano”, scrive don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale, nell’introduzione.

“Nella lettera al Cavaliere Giuseppe Brambilla, che abbiamo posto in apertura di questa pubblicazione, è lo stesso Don Bosco a sottolineare: Più vale un occhio del padre, che cento occhi di assistenti. Don Bosco con Mamma Margherita ha aperto la propria casa a tanti giovani soli e, ancora oggi, sono tanti i giovani fuori famiglia e i minori stranieri non accompagnati che diventano invisibili agli occhi della società, ma che ugualmente necessitano del calore e dell’affetto che solo una famiglia sa dare. Speriamo, attraverso questo contributo, di restituire il valore e l’impegno di tutte le famiglie e degli operatori che insieme, fianco a fianco, hanno cooperato per il bene di tanti giovani aprendo le loro case e le loro vite”, prosegue.

“È necessario oggi promuovere e attivare comunità di reti solidali, aprire ancor di più le porte e il cuore ai bambini e ai ragazzi che dalla vita hanno avuto di meno. Insieme abbiamo la responsabilità di affidarci gli uni agli altri, reciprocamente; abbiamo la responsabilità di costruire e sognare reti di comunità solidali, certi che per far crescere uno solo dei giovani affidati alle nostre strutture e ai nostri operatori, c’è bisogno di un intero villaggio”.

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