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Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana 2023: tutti invitati a partecipare

Le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana 2023 si terrano a Torino-Valdocco dal 12 al 15 gennaio con alcuni momenti accessibili a tutti attraverso i collegamenti digitali. Di seguito la notizia con i dettagli a cura del sito ANS.

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Le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana sono un appuntamento immancabile, da più di quarant’anni, per tutti coloro che si riconoscono nel carisma di Don Bosco. Sono un’occasione per condividere sogni, speranze, attese e, in quest’anno in particolare, una opportunità per conoscere e approfondire la dimensione laicale della Famiglia Salesiana e ascoltare dalla viva voce del Rettor Maggiore il messaggio della Strenna per il nuovo anno. È, in definitiva, l’occasione per attingere alle radici del proprio essere “di Don Bosco”.

Le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana (GSFS) del 2023 si svolgeranno a Torino-Valdocco dal 12 al 15 gennaio, con alcuni momenti accessibili a tutti attraverso i collegamenti digitali: in particolare, la Messa mattutina delle ore 9.00 e le sessioni pomeridiane dalle ore 15:00 alle 17:30 (UTC+1).

In totale sono attese presso la Casa Madre dei Salesiani circa 250 persone – molte delle quali si sono già iscritte ufficialmente all’evento – e oltre al Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, saranno presenti tutti i membri del suo Consiglio Generale, diversi Superiori e Responsabili Maggiori, e dei rappresentanti di quasi tutti e 32 i gruppi della Famiglia Salesiana.

“Desideriamo realizzare una bella esperienza di vita salesiana, di condivisione tra noi tutti e di riflessione sulla Strenna del Rettor Maggiore”

ha commentato don Joan Lluís Playá, Delegato Centrale del Rettor Maggiore per il Segretariato della Famiglia Salesiana.

Le giornate inizieranno nella mattinata di giovedì 12 con l’accoglienza degli ospiti e le visite a Valdocco e al Museo Casa Don Bosco per quanti lo desidereranno. Nel pomeriggio, dopo le attività introduttive e i saluti di benvenuto, si entrerà subito nel vivo dei lavori con la presentazione della Strenna da parte di Don Á.F. Artime. La Messa nella Basilica di Maria Ausiliatrice e la “buonanottesalesiana chiuderanno la giornata.

Venerdì 13 si aprirà con la Messa in Basilica e una sessione di riflessione nei gruppi di appartenenza per i vari membri della Famiglia Salesiana; nel pomeriggio si procederà invece ad una tavola rotonda con diversi esperti, con possibilità di domande anche dalle diverse Regioni del mondo salesiano, così come di un dibattito successivo per i partecipanti in presenza. La serata si completerà con l’esperienza comunitaria della “Via Lucis”, percorso liturgico-devozionale nato proprio nella Famiglia Salesiana.

Le attività di sabato mattina procederanno analogamente a quelle del giorno precedente; nel pomeriggio, invece, la sessione assembleare prevedrà un approfondimento sulla santità salesiana, cui seguirà il momento giovanile durante il quale verranno condivise diverse buone pratiche di servizio con i giovani membri dei gruppi della Famiglia Salesiana, ed infine la serata di fraternità.

L’ultima giornata, infine, si aprirà anch’essa con la Messa mattutina dalla Basilica di Maria Ausiliatrice, proseguirà con un raduno per gruppi di appartenenza, un momento assembleare con la presentazione e il saluto di un nuovo Responsabile Mondiale, e le valutazioni e conclusioni finali da parte di don Playá e del Rettor Maggiore.

Nell’attesa di quest’appuntamento, diversi animatori dei vari gruppi della Famiglia Salesiana hanno lanciato i loro inviti a partecipare, e hanno ricordato la necessità di iscriversi, per tutti coloro che desiderano esserci in presenza, attraverso l’apposito link.

“Non puoi mancare! È proprio Don Bosco che ti aspetta nella sua casa, a Valdocco, dal 12 al 15 gennaio 2023, per ricaricare il tuo entusiasmo da portare nel quotidiano, nella missione verso i giovani e tutti coloro che incontrerai” conclude con entusiasmo la sig.ra Tiziana Basciu, dei Salesiani Cooperatori.

Strenna 2023: le altre proposte dei poster

Dopo l’uscita del poster della Strenna 2023, su richiesta del Rettor Maggiore, il Settore per la Comunicazione Sociale ha contattato diversi grafici di varie parti del mondo perché ideassero delle loro proposte per il poster che accompagna il messaggio “Come lievito nella famiglia umana di oggi. La dimensione laicale della Famiglia di Don Bosco”.

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Nei lunghi mesi di lavorazione che precedono l’uscita ufficiale del messaggio della Strenna per il nuovo anno, il Settore per la Comunicazione Sociale, su richiesta del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ha contatto diversi centri di comunicazione sociale e grafici di varie parti del mondo perché ideassero delle loro proposte per il poster che accompagna il messaggio. Sebbene, come noto, i poster ufficiali siano già stati individuati nelle due opzioni elaborate dell’Ufficio di Comunicazione Sociale dell’Ispettoria del Portogallo e dal grafico spagnolo Agustín de la Torre, lo stesso Rettor Maggiore si è pronunciato per permettere la diffusione digitale delle altre proposte pervenute, tutte in grado di veicolare, in forme e stili diversi, il motto prescelto per il 2023: “COME LIEVITO NELLA FAMIGLIA UMANA DI OGGI. La dimensione laicale della Famiglia di Don Bosco”.

Le altre proposte vagliate dal Rettor Maggiore sono arrivate dall’India, ad opera del salesiano don Paul Sathish, dell’Ispettoria di India-Chennai (INM); dal grafico italiano Fabrizio Emigli, già ideatore di poster della Strenna in anni passati; e dal centro multimediale della Famiglia Salesiana cilena “Caetera Tolle”.

Per quanto riguarda la prima proposta, quella di don Sathish, il contesto rappresentato illustra un lavoro di squadra, in cui tutti contribuiscono a produrre il pane della vita per l’umanità. Tutti sono coinvolti e indaffarati con la propria capacità a produrre il pane. Anche Don Bosco e sua madre sono presenti sullo sfondo con l’intento di guidare e ispirare le persone incoraggiandole a impegnarsi. “Ognuno ha un ruolo e contribuisce alla realizzazione finale del prodotto. Il lievito nel quadro è appena percettibile e quasi nascosto, ma i suoi frutti appaiono visibilmente nei prodotti finali e soprattutto negli atteggiamenti e nei gesti dei personaggi rappresentati” ha spiegato il salesiano.

Da parte sua, il grafico Emigli ha così illustrato la sua proposta:

“Buon cristiano e onesto cittadino”. Mi son sempre sentito parte della ‘Famiglia Laica’ salesiana: prima da giovane oratoriano, poi impegnato nel Servizio Civile, nell’Associazionismo, fino a mettere a disposizione dei Salesiani la mia professionalità di grafico pubblicitario. Questa breve introduzione per ‘raccontare’ il mio rapporto con Don Bosco e coi salesiani che non è mai stato solo un rapporto di scambi professionali. Quello della Strenna 2023, quindi, è un tema a me particolarmente caro.

“Nel disegno è Don Bosco stesso che aiuta i due bambini a preparare la base per l’impasto e partecipa al rito della preparazione del pane (mi piaceva che fosse una preparazione giocosa; i bambini si divertono spesso a impiastricciare con acqua, farina e lievito, con accanto gli adulti complici e coinvolti in un’impresa che sta a metà tra l’insegnamento di come si prepara il cibo, del rispetto che bisogna averne, ma anche di come ci si possa divertire a unire la Famiglia in un gioco educativo). Ho volutamente inserito Don Bosco fra i membri della famiglia, senza distacco; una presenza discreta ma fondamentale nella scena. Lui partecipa al gesto di spolverare lievito sull’impasto, controlla, insegna, educa, guarda la scena (ed è ‘NELLA SCENA’) come amico, commensale ad aggiungere l’ingrediente stesso che influenza, condiziona e trasforma l’intera pasta.

Lo stile scelto è a metà tra la ritrattistica e il fumetto (mi sono ispirato alle vecchie copertine de ‘La Domenica del Corriere’ e ai disegni di Norman Rocwell). La base bianca su cui poggia e spicca il disegno, ha una leggera trama ruvida (appena percettibile) che aggiunge calore e senso di famiglia e di casa all’intera scena.

 

Infine, dal Cile, i responsabili del centro multimediale “Caetera Tolle” illustrano:

Abbiamo scelto un’illustrazione con colori vivaci che trasmettessero gioia e calore, interpretata con uno stile moderno che attirasse l’attenzione soprattutto di bambini, adolescenti e giovani, e contemporaneamente risvegliasse lo spirito giovanile in tutti gli altri membri della Chiesa.

A proposito dell’immagine centrale: per collegare il concetto di lievito nella parabola di Gesù con la riflessione e l’invito del Rettor Maggiore, ci siamo posti diverse domande: innanzitutto cosa fa il lievito nel pane? Poi, in che modo ciascuno di noi, nel suo ruolo di lievito, ha un effetto sulla famiglia umana (il pane)? In conclusione, ognuno di noi è parte di quel lievito che, in unione e condivisione con gli altri, nutre la società e fa crescere la Chiesa, proprio come cresce il pane.

Abbiamo così pensato al pane come simbolo del messaggio di Gesù e, ispirandoci all’Ultima Cena, ma adattandola alla figura della Famiglia Salesiana, abbiamo deciso di mettere Don Bosco al centro dell’immagine come primo messaggero di questa famiglia e come primo lievito. Intorno a lui c’è il resto della comunità salesiana, rappresentata da tutti noi che la componiamo e a cui questa Strenna 2023 è rivolta. Quindi a fianco di Don Bosco sono ritratti in primo luogo un sacerdote e una religiosa, e poi tutti coloro che hanno un ruolo più rappresentativo: i laici, uomini e donne di diverse razze, età, caratteristiche, professioni e ruoli in tutto il mondo. Tutti insieme condividono il pane (il messaggio di Gesù) e ognuno replica la condivisione, diventando così nuovo lievito, quindi un nuovo messaggero di Cristo, con la missione di portarlo nei loro diversi mondi, con i loro coetanei, nei loro diversi lavori e da coloro che soffrono le stesse afflizioni. In questo modo, il vigile del fuoco diventa un lievito nel suo ambiente, la suora africana porta il messaggio di Gesù negli angoli più abbandonati della società, la famiglia di immigrati, che cerca il proprio posto nel mondo, è il lievito per chi si trova nella stessa situazione, e così via…

Il nostro poster vuole indicare che ognuno di noi è chiamato a essere il lievito del mondo in cui viviamo, dove grazie alla nostra diversità, semplicità e umiltà possiamo portare il messaggio di Gesù in ogni luogo, esprimendo il suo amore con le nostre azioni e parole.

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“Quali salesiani per i giovani di oggi?”: intervista a don Angel Fernandez Artime

Sabato 10 dicembre dalle ore 9 alle ore 10, 15 il Rettor Maggiore Don Angel Fernandez Artime verrà intervistato da don Silvio Roggia sull’urgenza del “Da mihi animas cetera tolle”. L’intervista, appuntamento ormai annuale, fa parte del ciclo di incontri organizzato dalla Conferenza delle Ispettorie d’Italia (CISI) e dal Centro Studi “Opera dei Tabernacoli Viventi” sul tema “Quali salesiani per i giovani di oggi?”. Quest’anno viene approfondita la seconda linea della proposta del Rettor Maggiore alla Congregazione Salesiana per il sessennio 2019-2025. L’intervista verrà trasmessa in diretta in lingua italiana sul canale YouTube e sulla Pagina Facebook dell’agenzia ANS e prevede la traduzione in inglese, spagnolo, francese e portoghese.

Il Rettor Maggiore rispondendo alle domande, a partire dalla visione di oggi e dalla conoscenza della realtà salesiana mondiale, ribadirà con forza: “per noi è necessario e urgente che la nostra Congregazione viva, respiri e cammini cercando di fare del “Da mihi animas, cetera tolle” una realtà nell’annuncio del Vangelo, a favore dei nostri giovani e per il bene di noi stessi”. Don Angel approfondirà quanto da lui espresso dopo il CG 28 con la sottolineatura di quattro urgenze: 1. dare priorità assoluta all’impegno per l’evangelizzazione dei giovani con proposte consapevoli, intenzionali ed esplicite. Siamo invitati a far conoscere loro Gesù e la Buona Novella del Vangelo per la loro vita; 2. aiutare i giovani (e le loro famiglie) a scoprire la presenza di Cristo nella loro vita come chiave per la felicità e il significato dell’esistenza; 3. accompagnare i bambini, gli adolescenti e i giovani nel loro processo di educazione alla fede, affinché possano aderire personalmente alla persona di Cristo; 4. essere “veri educatori” che, per esperienza personale, accompagnano il giovane nel dialogo con Dio nella preghiera e nella celebrazione dei sacramenti.

Sarà bello ascoltare di nuovo dire dal successore di don Bosco che senza il “da mihi animas, cetera tolle”, gli sforzi titanici della Congregazione tenderanno alla bontà della promozione umana e all’assistenza sociale – sempre necessari e appartenenti alla nostra identità carismatica – ma non ci porteranno alla prima ragione per cui lo Spirito Santo ha suscitato il carisma salesiano in Don Bosco: «Fedeli agli impegni che Don Bosco ci ha trasmesso, siamo evangelizzatori dei giovani» (C. 6). La prima finalità della nostra pastorale giovanile è la conversione delle persone al vangelo di Gesù Cristo.

L’intervista andrà alla radice del nostro essere salesiani: “non c’è nulla di più solido, di più profondo, di più sicuro, di più consistente e di più saggio dell’annuncio di Gesù Cristo” (ChV, 214).

La Famiglia di Don Bosco nel poster della Strenna 2023

Per il tema della Strenna 2023: “COME LIEVITO NELLA FAMIGLIA UMANA DI OGGI. La dimensione laicale della Famiglia di Don Bosco”, l’artista spagnolo Agustín de la Torre ha raffigurato cento personaggi nel poster della Strenna 2023, che riflettono l’Opera di Don Bosco nel mondo.

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Il secondo disegno elaborato per il poster della Strenna 2023 mostra cento personaggi ricchi di dettagli ed espressioni, ed è opera dell’artista spagnolo Agustín de la Torre, Salesiano Cooperatore e insegnante. L’autore dimostra il forte desiderio di riflettere nel suo lavoro artistico tutta la fecondità e l’estensione dell’Opera di Don Bosco nel mondo, in armonia con la proposta del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, per il tema della Strenna per il 2023: “COME LIEVITO NELLA FAMIGLIA UMANA DI OGGI. La dimensione laicale della Famiglia di Don Bosco”.

L’autore ha spiegato che la composizione, presenta cento personaggi diversi. Al centro c’è Don Bosco, circondato da alcune figure essenziali per la spiritualità salesiana facilmente riconoscibili: Madre Mazzarello, Mamma Margherita, Domenico Savio, Don Michele Rua, Laura Vicuña… Oltre all’attuale Rettor Maggiore e alla Madre Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, fino al più recente Santo salesiano, Artemide Zatti.

Come diceva Don Bosco:

Tutti quanti guardano gioiosamente avanti e guardano lo spettatore che è anche parte di questo bel progetto, della pasta che è cresciuta, attraverso il lievito della spiritualità salesiana e del Sistema Preventivo. Nei colori degli abiti o della pelle di ciascuno, c’è anche l’universalità del carisma salesiano, ricco di diversità, positività, creatività e, naturalmente, del Vangelo.

Secondo de la Torre tutti insieme i personaggi esprimono pienamente il motto del “lievito nella famiglia umana”, che è cresciuto e continua ad essere nutrimento per la Famiglia Salesiana di oggi, soprattutto quando ci si sofferma a guardare la diversità di ogni persona rappresentata. Come punto di forza, uno sguardo affettuoso ai bambini, agli adolescenti, ai giovani, agli adulti, agli uomini e alle donne, ai missionari e ai religiosi di tutto il mondo che, grazie allo zelo artistico dell’autore, vi sono ritratti, accompagnati da diversi elementi espressione della salesianità.

Ha concluso Agustín de la Torre:

Ribadisco la mia gioia per essere ancora una volta uno degli autori del manifesto della Strenna, esprimendo attraverso la mia arte la mia felicità e la mia gratitudine a Don Bosco.

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Italia – Conclusa la visita del Rettor Maggiore alle opere liguri di Alassio, Genova-Sampierdarena e Varazze

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Varazze) – Si è conclusa a Varazze, sabato 5 novembre, la visita di tre giorni del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, in Liguria. Il Successore di Don Bosco, dal 3 al 5 novembre, ha infatti visitato le opere di Alassio, Genova-Sampierdarena e Varazze.

Giovedì 3 novembre l’intera comunità educativa del Don Bosco di Alassio ha ricevuto la visita di Don Ángel Fernández Artime per festeggiare i 150 anni dalla fondazione, sebbene con due anni di ritardo dovuti alla pandemia. In tarda mattinata ragazzi, docenti ed educatori, l’intera comunità educativa, hanno accolto il Rettor Maggiore, in un clima di festa. Dopo il pranzo, una veloce visita alla bella spiaggia di Alassio e la celebrazione eucaristica il Rettor Maggiore ha regalato un momento di incontro e confronto con i ragazzi della scuola e la cittadinanza tutta, unitamente alle autorità cittadine ed al vescovo Mons. Guglielmo Borghetti.

Nel suo intervento il Rettor Maggiore ha ricordato l’importanza della presenza, dal 1871, della comunità salesiana ad Alassio. “Di una cosa sono convinto – ha affermato il Successore di Don Bosco – Credo tantissimo che con le nostre istituzioni avvengano dei miracoli: l’educazione e l’ambiente di una casa possono cambiare la vita di un ragazzo per sempre e questo tocca il cuore. Il Signore può toccare il cuore dei giovani”.

Terminato il momento di dialogo e confronto presso l’Istituto di Alassio, il Rettor Maggiore si è spostato a Genova, dove ha avuto modo, in serata, di incontrare prima la comunità latino-americana e poi un gruppo di giovani.

Anche per il giorno successivo, venerdì 4 novembre, il calendario è stato ricco di eventi. Al mattino, Don Ángel Fernández Artime ha incontrato  i giovani e i formatori del Centro di Formazione Professionale salesiano di Sampierdarena e alle ore 10 ha presieduto la Messa nella chiesa di San Siro, con gli allievi della scuola e le famiglie. Tra i momenti più toccanti della giornata, poi, c’è stato senza dubbio quello dell’inaugurazione del campo da calcio, alla presenza delle autorità locali, e del successivo torneo disputato dai ragazzi dell’oratorio. In serata, infine, la città di Genova e gli Exallievi hanno omaggiato il Rettor Maggiore con un concerto per pianoforte del prof. Massimiliano Damerini, con i brani del cantautore Fabrizio Nitti. Il concerto si è svolto presso l’auditorium del Teatro “Carlo Felice”.

L’ultima tappa della visita del Rettor Maggiore è stata poi a Varazze, dove San Giovanni Bosco soggiornò per 50 giorni, tra il 1871 e il 1872, per un periodo di malattia. Nella mattinata del 5 novembre, il Successore di Don Bosco ha raggiunto la città, per i festeggiamenti dei 150 anni di presenza salesiana, venendo accolto gioiosamente presso il molo “Marinai d’Italia”.

A Varazze, Don Ángel Fernández Artime, presso il Comune, in segno di riconoscenza, merito e affetto ha ricevuto la Cittadinanza Onoraria, seguita dai saluti delle autorità cittadine e del vescovo di Savona-Noli, Mons. Calogero Marino e dalla Messa nella Parrocchia di Sant’Ambrogio. Al termine della funzione, il Rettor Maggiore si è recato nello stesso punto da dove Don Bosco benedì i varazzini, per rinnovare questo gesto.

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RMG – Visita del Rettor Maggiore ad Alassio, Genova e Varazze

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Dopo l’intenso mese di ottobre, che ha visto il Rettor Maggiore partecipare ad una lunga serie di eventi – dal Congresso delle Opere e Servizi Sociali a Torino, agli eventi per la canonizzazione di Artemide Zatti; dalla cerimonia di conferimento della Laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche a Palermo, alle visite in Croazia e nel Nord Est dell’India per i centenari di presenza salesiana – anche il mese di novembre si prospetta ricco di impegni Don Ángel Fernández Artime. A cominciare dalla sua visita in Liguria, nei giorni dal 3 al 5 novembre, per visitare la storica opera di Alassio e celebrare i 150 anni di attività delle opere salesiane di Genova-Sampierdarena e Varazze.

L’opera di Alassio, la prima scuola salesiana eretta fuori dal Piemonte, è guidata dallo scorso anno da un gruppo di laici, con l’accompagnamento e sotto la responsabilità della Circoscrizione Speciale dell’Italia Centrale (ICC); è stato avviato nel 1870 e ha festeggiato i suoi 150 anni di attività nel 2020, e la visita del Rettor Maggiore era infatti stata programmata in quell’anno – salvo essere poi rimandata a motivo della pandemia di Covid-19.

Quella festa verrà però recuperata questo giovedì, 3 novembre, quando, nella tarda mattinata i ragazzi, i docenti e gli educatori del centro salesiano “Santa Maria degli Angeli” accoglieranno Don Á.F. Artime con tutto il loro entusiasmo. Poi l’intera comunità gli mostrerà i vari rami in cui si articola questa presenza salesiana: la scuola media, il liceo scientifico e delle scienze umane – opzione economico sociale, le forme di intrattenimento per il dopo-scuola, il gruppo del Movimento Giovanile Salesiano…

Nel pomeriggio avrà luogo un momento di incontro e confronto tra il Rettor Maggiore, i ragazzi della scuola e la cittadinanza tutta, comprensivo della presenza delle autorità cittadine e del vescovo di Albenga-Imperia, Mons. Guglielmo Borghetti, exallievo dell’Università Pontificia Salesiana di Roma.

La giornata del Rettor Maggiore si chiuderà però a Genova, dove egli arriverà in serata per un incontro con la comunità latino-americana, e alle ore 21:00, un dialogo con i giovani.

Il giorno successivo, di primo mattino, alle 8, è in programma l’incontro con i giovani e i formatori del Centro di Formazione Professionale salesiano di Sampierdarena; e alle ore 10 presiederà la Messa nella chiesa di San Siro, con gli allievi della scuola e le famiglie.

Nel pomeriggio, il Rettor Maggiore avrà modo di visitare la cameretta di Don Bosco, e, alle ore 17, di inaugurare il campo da calcio, alla presenza delle autorità locali, e di assistere ad un successivo torneo dei ragazzi. In serata, alle ore 21, è previsto l’omaggio della città e degli exallievi salesiani presso l’auditorium del Teatro “Carlo Felice”. Al concerto suonerà al pianoforte il prof. Massimiliano Damerini con i brani del cantautore Fabrizio Nitti.

Questi eventi, patrocinati dal comune di Genova, daranno così modo a Don Á.F. Artime per tornare una seconda volta nel capoluogo ligure: vi si era recato infatti già nel 2015, sempre a novembre, per una visita alla città da cui partirono i primi missionari salesiani.

A completare il secondo viaggio di Don Á.F. Artime in terra ligure in questa circostanza c’è però anche la tappa di Varazze. Anche questa presenza, come quella di Genova, festeggia quest’anno i 150 anni di presenza salesiana. Dal 2013 l’oratorio è guidato da un gruppo di laici volontari, subentrati nella gestione in seguito alla chiusura della comunità dei salesiani consacrati, ma il carisma è sempre vivo e molte sono le proposte che la comunità educativa studia per il bene dei giovani della città: l’Estate Ragazzi, il Doposcuola invernale, i gruppi pastorali dei “Savioclub”, i corsi musicali, il cortile sempre aperto e assistito… Insomma, una realtà preziosa e fondamentale per la formazione dei ragazzi del luogo.

Il Rettor Maggiore raggiungerà Varazze alle ore 10 di sabato 5 novembre, venendo accolto presso il molo “Marinai d’Italia”. Seguirà poi, presso il Comune di Varazze, il momento ufficiale del saluto delle autorità cittadine e del vescovo di Savona-Noli, Mons. Calogero Marino.

Nel pomeriggio, dopo lo svelamento di una targa commemorativa della presenza presso l’Istituto salesiano di Varazze di San Giovanni Bosco – per oltre 50 giorni, tra il 1871 e il 1872, in occasione di un grave peggioramento delle sue condizioni di salute –, sono in programma lo spettacolo animato dai ragazzi dell’oratorio “WelcomeBackDonBosco” e un dialogo tra giovani e il Rettor Maggiore. La visita si completerà con la Messa nella chiesa di Sant’Ambrogio, alla presenza delle locali confraternite, e la benedizione della cittadina dal luogo in cui Don Bosco benedì i cittadini di Varazze all’epoca della sua ultima visita lì.

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Online il PSD del poster della Strenna 2022

È stato pubblicato il poster della Strenna 2022 del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime in formato PSD.

La Strenna è un momento che coinvolge tutta la Famiglia Salesiana nell’accogliere il dono, da parte del Rettor Maggiore, Padre e Centro di unità, del tema ispiratore dell’anno pastorale, che quest’anno è “Fate tutto per amore, nulla per forza“.

Sul sito SDB.org è possibile scaricare il poster in più lingue e il font utilizzato.

Scarica il poster
SDB.org

Varazze, cittadinanza onoraria all’oratorio salesiano in occasione della visita del Rettor Maggiore

Da La Stampa.

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Riconoscendo l’importanza della via che San Giovanni Bosco ha tracciato a Varazze nel lontano 1871 il Comune ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria all’Oratorio Salesiano. Un momento storico previsto nel Consiglio comunale convocato per oggi, mentre alla comunità Salesiana il conferimento sarà «ufficializzato» il 5 novembre con la visita del rettore maggiore Don Fernandez Artime Angel, decimo successore di Don Bosco. «Con questo atto – ha spiegato il sindaco Luigi Pierfederici – vogliamo rendere merito alla presenza dell’Oratorio Salesiano nella nostra città. Sono tante le generazioni di varazzini che hanno abbracciato lo spirito salesiano frequentando il collegio impegnandosi nelle attività formative, aggregative sportive e culturali o semplicemente frequentando i cortili dell’oratorio. Il collegio, tra l’altro, ha visto tra i suoi più illustri studenti il presidente della Repubblica Sandro Pertini». Proprio l’anno scorso inoltre sono stati festeggiati i 150 anni di presenza dei Salesiani a Varazze. «L’impegno profuso per i giovani della città non è mai venuto meno – aggiunge il sindaco – Ricordo che La presenza del carisma salesiano a Varazze rappresenta un asse importante della storia della città, un tempo supportato anche dalle Figlie di Maria Ausiliatrice. Molte le attività che hanno avuto origine grazie ai Salesiani: la filodrammatica Don Bosco, gli Spiritual Songs, il Don Bosco Calcio, la PGS Ginnastica Primavera, la PGS Juvenilia basket, TeleVarazze.

Don Á.F. Artime: “Il tesoro dell’esperienza e del carisma di Don Bosco si offre con la stessa affidabilità per il successo educativo dei giovani di oggi”

In occasione del conferimento della laurea honoris causa in Scienze Pedagogiche, ricevuta dall’Università di Palermo giovedì scorso, 13 ottobre, il Rettor Maggiore Don Ángel Fernández Artime ha toccato diversi punti della pedagogia salesiana nella sua lectio magistralis dal titolo “La pedagogia salesiana tra attualità e futuro”. Di seguito la notizia apparsa sul sito ANS.

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“La pedagogia salesiana oggi è in se stessa, e vuole essere dappertutto, una pedagogia che prepara e arricchisce per la vita”.

Lo afferma Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani, nella sua lectio magistralis dal titolo “La pedagogia salesiana tra attualità e futuro” elaborata in occasione del conferimento della laurea honoris causa in Scienze Pedagogiche, ricevuta dall’Università di Palermo giovedì scorso, 13 ottobre.

Don Á.F. Artime, omaggiato per l’impegno dei Salesiani e suo personale nel campo dell’educazione e dello sviluppo integrale della persona, sottolinea che

“Molti giovani hanno incontrato un’immagine di Dio che li ha allontanati da Dio vero della gioia, della vita buona. Ciò spesso è avvenuto mediante una serie di divieti e di regole che mostrano Dio con il volto di un giudice severo. Questo non ha permesso un incontro profondo e significativo con Gesù”.

“Un migliore punto di partenza – indicato il Rettor Maggiore – è “la presentazione di un’esperienza di vita gioiosa e simpatica a livello umano, affettivo, relazionale”. Poi proporre, partendo dal punto di vista educativo e pastorale, “itinerari adeguati di conoscenza e confronto” con le “ragioni della nostra fede”. “Don Bosco rispettava la situazione di partenza, anche del punto di vista della fede, e proponeva itinerari personalizzati di crescita. È esemplare il caso di Michele Magone e di Domenico Savio. Il punto di arrivo era lo stesso, ma il cammino era quello proprio di ognuno”.

Quindi, l’invito ad “accompagnare lungo il cammino” per “far crescere quel fuoco del cuore che nasce nella relazione equilibrata fra fede, vita, ragione e senso di vita”. E la via indicata è quella di “ricercare insieme ai giovani un percorso mirato a compiere scelte definitive”.

Sul tema dell’educazione e delle sfide odierne il Rettor Maggiore annota poi:

“La realtà virtuale, che ha enormi potenzialità come strumento, finisce per indurre una sorta di apatia dopaminergica che sfocia nei ragazzi in una incapacità di discernimento, di vita piena, di contemplazione della realtà, di bellezza o di incontrare gli altri”.

“Educare, offrire idee di vita personale, progetti di vita per il futuro, un’identità forte, sono compiti importanti e molto presenti oggi, come ai tempi di Don Bosco” osserva, poi, prima di aggiungere: “Il Sistema Preventivo salesiano, basato sulla ragionevolezza, sulla religione e sull’amorevolezza, non ha perso la sua attualità, perché, adattato ai nuovi tempi, ha ancora un’eccellente e ineguagliabile essenza pedagogica che permetterà all’educatore di affrontare le sfide del mondo di oggi”.

Il riferimento è ai “giovani sempre più presenti nel mondo digitale e online, lontani dalla dimensione dell’incontro, della condivisione, della vita significativa”.

Ma nonostante questo contesto, “il tesoro dell’esperienza e del carisma di Don Bosco si offre con la stessa affidabilità per il successo educativo dei giovani di oggi”, ribadisce il X Successore di Don Bosco.

Che aggiunge ancora:

“La dimensione digitale della vita dei giovani rappresenta una sfida educativa più che in passato, perché interessa la vita dei giovani: è il loro mondo, lo spazio dove scorre e si realizza la loro vita, il luogo in cui diventa evidente come la realtà virtuale stia sempre più assorbendo i giovani nativi digitali”.

Si tratta, a ben vedere, di “un nuovo areopago, cortile, ambito di vita dove i giovani devono essere accompagnati per non cadere nelle trappole e pericoli (solitudine, manipolazione, sfruttamento, violenze, cyberbullismo, pornografia) che sempre di più li inibiscono impedendo loro di riconoscere il confine tra reale e virtuale, e facendoli precipitare, non raramente, in una solitudine estrema e in quell’incapacità di stabilire relazioni vere e reali con altri”.

Il testo completo della Lectio Magistralis è disponibile qui.

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Salesiani Sicilia: Messaggio di Don Ángel F. Artime ai volontari del Servizio Civile

Il Rettor Maggiore, Don Ángel F. Artime, ha mandato un messaggio ai volontari del Servizio Civile, incitando i giovani a credere fermamente nel sevizio che stanno svolgendo.

Siate generosi ovunque vi troviate , perché offrite la vostra vita, la vostra potenzialità, il vostro tempo a coloro che incontrate.

Salesiani Sicilia