Articoli

Avvenire – a Testaccio “Braccia larghe per accogliere tutti”

La parrocchia di Santa Maria Liberatrice a Testaccio accoglie il cardinale vicario Angelo De Donatis a chiusura di una settimana di festeggiamenti e iniziative per la festa patronale. Di seguito la notizia pubblicata su Avvenire.

***

Attenzione ai giovani e agli studenti, da vero spirito salesiano, ma anche carità, vicinanza agli anziani e contatto stretto con il territorio. È la parrocchia di Santa Maria Liberatrice, nel cuore di Testaccio, che accoglie oggi il cardinale vicario Angelo De Donatis a chiusura di una settimana di festeggiamenti e iniziative per la festa patronale.

Il territorio è vasto e permette alla parrocchia di avere circa 80 ragazzi «per prima comunione e cresima», spiega il parroco don Maurizio Spreafico. Numerosi anche i due gruppi per adulti: uno riunisce i lettori e prevedere un percorso di formazione per il servizio nella proclamazione della Parola, mentre l’altro riunisce circa 45 uomini nella confraternita di Santa Maria Liberatrice, che svolgono servizio liturgico durante la festa patronale. Il punto nevralgico dell’intera parrocchia, come ci tiene a sottolineare don Spreafico, è però l’oratorio.

«Da buoni salesiani è per noi parte integrante della chiesa e del territorio. Aperto tutti i giorni, coinvolge quotidianamente un centinaio di adolescenti e pre-adolescenti con attività libere ma anche gruppi dedicati a calcio, basket, karate, danza, musica e teatro».

Lo sport è stato al centro anche di questa settimana di fesa con i tornei dei bambini lunedì e giovedì, la partita di calcio tra “Oratoriani adulti” e confraternita e la “Maratonina testaccina” di questa mattina per i bambini dai 5 ai 12 anni. La comunità salesiana, inoltre, è presente nei locali della parrocchia con uno studentato che ospita «39 confratelli – racconta il sacerdote – provenienti da 14 Paesi e arrivati a Roma per frequentare le varie università Pontificie».

L’altra grande dimensione della parrocchia è la solidarietà, con la «Caritas che segue sistematicamente una quarantina di famiglie bisognose e altrettanti senzatetto», spiega Maria Laura Butterone, una storica parrocchiana. Ai clochard della zona la Caritas assicura due volte a settimana la distribuzione di cibo, vestiario e un buono pasto da consumare presso la mensa del Circolo S. Pietro a via Mastro Giorgio. Un’attenzione verso i più bisognosi che prosegue anche con le attività per gli anziani, «con corsi di pittura e musica – racconta don Spreafico – e con il gruppo di mutuo aiuto».

Quest’ultimo, con l’associazione Riconoscere, porta avanti attività per le persone con disturbi d’ansia, da stress o da depressione. La presenza della parrocchia, come sottolinea Maria Laura Butterone, nel quartiere è quindi

«molto sentita e apprezzata nonostante sia un territorio spesso politicamente schierato e con molte persone lontane dalla Chiesa. Noi testaccini siamo molto particolari e possiamo essere inizialmente diffidenti, ma poi la gente si affeziona e ci tiene a ciò che accade in parrocchia».

Anche la visita di monsignor De Donatis si inserisce «in questo spirito di accoglienza. Nei decenni abbiamo ricevuto la visita praticamente di tutti i cardinali vicari e dei Papi, vissute sempre con gioia perché – afferma con una punta di sano orgoglio – Testaccio ha le braccia larghe per accogliere sempre tutti».