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Quaranta storie per imparare la saggezza: i podcast di don Bruno Ferrero

Don Bruno Ferrero presenta quaranta storie per imparare la Saggezza, una raccolta di racconti ripresi dalle sue pubblicazioni per ELLEDICI rivolte ai più piccoli, per concludere la giornata con una dolce storia ed un buon pensiero.

Tutte le storie sono disponibili come podcast, pubblicati sulle principali piattaforme, e come video. Trovate tutte le informazioni su come ascoltarle nella landing page dedicata:

 

Scopri inoltre le storie di don Bruno nei suoi libri, pubblicati per ELLEDICI:

 

Salesiani per il Sociale: conferenza stampa della Rete Umanitaria per l’emergenza in Afghanistan

Martedì 6 dicembre, presso la sala delle Bandiere della sede del Parlamento Europeo Roma, si è tenuta la conferenza stampa organizzata dalla Rete Umanitaria della società civile, fondata dalla giornalista Maria Grazia Mazzola e di cui fanno parte, oltre a Salesiani per il Sociale APS, anche il gruppo Abele, l’Unione Donne in Italia, le Chiese cristiane evangeliche Battiste, la cooperativa cooperativa ‘Una Città non basta‘ e l’associazione “Federico nel cuore“. Durante la conferenza stampa sono state raccontate le più toccanti e significative storie dei profughi afghani messi in salvo nel corso di un anno, oltre alla qualità del lavoro svolto dai diversi membri della rete.

Ad aprire l’evento Esma Çakir, Presidente dell’Associazione Stampa Estera in Italia, che ha portato i saluti della categoria e confermato l’impegno costante nel continuare a raccontare queste storie di salvezza. Maria Grazia Mazzola, giornalista e fondatrice della Rete Umanitaria, ha poi introdotto la conferenza stampa presentando i vari ospiti e ponendo l’accento sul grazie, inteso come un grazie comune che ha permesso di salvare tante vite, e raccontato la storia di questa impresa, partita da una disperata richiesta d’aiuto arrivatale il 30 agosto 2021 da alcune donne afghane:

“Aiutaci, solo tu puoi salvarci”.

Il contributo salesiano

Durante l’evento Don Roberto Dal Molin, presidente del Centro Nazionale Opere Salesiane (CNOS), ha tracciato le motivazioni dell’impegno Salesiano all’interno di questa iniziativa:

Spinti dall’urgenza della situazione che ci obbliga a rimanere aderenti ai tempi che viviamo, sollecitati dall’invito della società civile che stava raccogliendo diverse richieste di aiuto, e fedeli all’invito del Rettor Maggiore di essere luce di speranza per i poveri e gli abbandonati, ci è parso naturale offrire il nostro contributo per la salvezza di queste persone.

La rete di Salesiani per il Sociale APS, infatti, si è fatta carico di 43 rifugiati (11 nuclei familiari). Accogliere queste persone ha significato dar loro una casa sicura. Sono stati inseriti bambini e ragazzi nel percorso scolastico e nelle attività degli oratori, comprese quelle estive. Alcuni hanno avuto bisogno di interventi sanitari per patologie pregresse e sono state sostenute le famiglie nella ricerca di un lavoro per dare loro la stabilità necessaria per guardare al futuro con serenità.

Don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale, ha ricordato nel suo intervento l’importanza civile e sociale di questa accoglienza e la gioia che da essa ne deriva:

Quella gioia che inizia nella discesa dei profughi all’aeroporto e che si nutre della felicità di porre il piede su una terra accogliente capace di offrire loro la libertà; quella gioia che si trasforma nella prima corsa per un abbraccio e che sfocia nell’impegno per regalare il primo giorno di scuola, il primo giorno di lavoro.

Intervista di don Francesco Preite durante il programma Buongiorno inBlu2000 (dal minuto 7:50 al minuto 15:43).

Buongiorno inBlu2000

Don Francesco Galante della Casa Salesiana di Macerata ha infine portato l’esperienza diretta della comunità di accoglienza di uno dei nuclei familiari, mostrando come il tempo trascorso insieme abbia fatto crescere nell’intera comunità il senso di famiglia e di attenzione privilegiata ai giovani.

La storia di Macerata e di Soverato

Le altre testimonianze

La conferenza stampa è proseguita con altri momenti particolarmente toccanti legati alla condivisione di alcune delle innumerevoli storie che si sono generate a partire dall’attivazione della rete.

Razia Ehsani Sadat, giornalista di punta dell’Awppn che ha visto il proprio mondo crollare in una notte con l’arrivo dei talebani, ha raccontato come Maria Grazia Mazzola ha salvato la sua vita e quella di altre 69 persone, e di come il progetto della società civile sia l’unico a far sentire le voci di libertà che escono dal suolo afghano.

Vittoria Tola, Responsabile dell’Unione Donne in Italia, ha valorizzato le testimonianze ascoltate come un modello a cui fare riferimento.

Marina Sereni, già Vice Ministra degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ha lodato l’impegno mostrato nel salvare queste persone e reclamato da parte della politica estera la necessita di continuare ad impegnarsi in questo ambito.

Il Direttore e Portavoce del Parlamento Europeo in Italia, Carlo Corazza, ha posto l’accento sull’impegno dell’Europa, da sempre in prima linea per la parità dei diritti del genere umano mettendo al centro la persona. I diritti delle donne in Afghanistan e in tutto il mondo sono una priorità del Parlamento Europeo.

L’ambasciatore d’Italia in Afghanistan, Vittorio Sandalli, ha parlato del peso economico dell’accoglienza e dei corridoi umanitari sulla società civile. Occorre una corresponsabilità dell’amministrazione pubblica per dare sostegno a tutte le attiviste e gli attivisti che combattono ogni giorno per i diritti in Afghanistan.

Stefano Pontecorvo, già Ambasciatore italiano in Pakistan e Senior Civilian Representative della Nato in Afghanistan, ha spiegato il meccanismo della difficile negoziazione dei governi con i talebani, sottolineando l’importanza di iniziative come la Rete Umanitaria, essenziali per non far spegnere la fiamma della speranza e per tradurre l’impegno dell’opinione pubblica in un impegno di governo.

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CGS: resoconto weekend formativo a Torino

Pubblichiamo il racconto del weekend formativo del CGS – Cinecircoli Giovanili Socioculturali a Torino dal 29 ottobre al 1 novembre scorsi, nell’articolo a cura di Marianna Laganà.

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Vi siete mai chiesti come comunicano oggi il cinema ed il teatro? Come possiamo sfruttare al meglio questi mezzi per “educare” i ragazzi? Queste sono le domande su cui si è interrogata l’associazione nazionale “CGS – Cinecircoli Giovanili Socioculturali’ che da sempre utilizza anche mezzi di comunicazione come strumenti educativi per diffondere il messaggio di San Giovanni Bosco.

È qui che comincia la nostra storia: dal 29 ottobre al 1 novembre 2022, a Torino si è svolto un week-end di formazione per giovani animatori e dirigenti, che ha visto il coinvolgimento dei circoli locali CGS da tutta Italia, dalla Liguria alla Sicilia, passando per la Sardegna, le Marche e la Campania, con oltre quaranta partecipanti.

Varie le attività proposte, tutte rivolte a giovani animatori e dirigenti locali: un modulo formativo dedicato alle piattaforme streaming, a come esse organizzino la diffusione di contenuti seriali ma anche cinematografici; un laboratorio sul teatro avanguardista di Pirandello, visite guidate e momenti di condivisione.

L’incontro si è tenuto nella suggestiva sede dell’Arsenale della Pace “SERMIG” – Servizio Missionario Giovani – un luogo simbolo di rinascita e di pace. Nella cittadella infatti, si costruivano le armi per la II Guerra Mondiale. Dagli anni ’80 in questo luogo bellissimo e curatissimo, si costruiscono “legami di vita” grazie a 1000 volontari che si occupano di offrire amore, accoglienza, cure mediche, un pasto caldo nella più totale gratuità a chiunque ne abbia bisogno, appartenente ad ogni etnia o religione.

Il primo modulo formativo presentato ha mostrato come, attualmente, le piattaforme streaming (Netflix, Prime video e Disney + etc.) gestiscano la fruizione dei contenuti, adottando un modello comunicativo aziendale, sfruttando meccanismi di “fidelizzazione” per vendere il prodotto, avvalendosi spesso di volti di attori noti. Inoltre abbiamo appreso come il cinema, ci offra continuamente la possibilità di comprendere come il suo linguaggio cambi nel corso degli anni, aprendo un confronto tra vecchie e nuove generazioni, prerogativa molto significativa del CGS che vede tra i suoi tesserati soci di ogni età.

Molto interessanti anche le visite guidate. La prima al MUFANT, Museo del Fantastico e della Fantascienza, dove l’universo del cinema fantasy e fantascientifico, che ha accompagnato intere generazioni, prende vita. La seconda al Museo Nazionale del Cinema, situato all’interno della maestosa Mole Antonelliana, dove oltre a conoscere la storia del cinema, si ha la possibilità di apprendere gli strumenti e le varie fasi che la produzione di un film prevede: dalla creazione di uno storyboard legato al copione, come avveniva e avviene oggi il montaggio ed il modo in cui vengono applicati gli effetti speciali alla pellicola.

Il modulo di formazione si è concluso con la proiezione del film “Athena (in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2022), seguita da un dibattito. Il modulo formativo teatrale prevedeva invece l’analisi e la messa in scena di un testo di Pirandello, tratto da “Così è (se vi pare)”. Testo che offre molti spunti di riflessione e che ci aiuta ad empatizzare con la follia lucida dei personaggi dell’autore, che si interrogano su quale sia la reale verità: è forse quella di ogni personaggio o è quella percepita dall’ esterno? Grazie al laboratorio teatrale abbiamo sperimentato la potenza comunicativa del teatro.

L’ultima tappa del week-end si è svolta a Valdocco, luogo in cui è nata l’opera di Don Bosco, e per questo, luogo caro a tutti i Salesiani. La maestosa Basilica di Maria Ausiliatrice e la visita al nuovo Museo Casa Don Bosco ripercorrono la vita del Santo e le difficoltà che egli ha dovuto affrontare per costruire quello che oggi rappresenta il cuore pulsante del suo carisma.

Ed è proprio a Valdocco che si conclude il nostro viaggio. Il nostro non è stato solo un week-end formativo ma anche un momento per creare nuove reti e nuove amicizie, continuando a vivere il Sogno di Don Bosco: vedere i giovani felici nel tempo e nell’eternità, anche seguendo le loro passioni e mettendo le loro competenze a disposizione degli altri.

Marianna Laganá – CGS Ubuntu (Caserta)

CGSWEB.it

Seminario vocazionale

Convegno Formazione Professionale 2020
“Dunque io sono la stoffa: lei ne sia il sarto; dunque mi prenda con sé e farà un bell’abito per il Signore”

“Un passo avanti” – Presentazione del Bilancio Sociale di AGS per il Territorio

Giovedì 27 Ottobre 2022, presso la Sala Sangalli di Valdocco a Torino (via Maria Ausiliatrice 32, 10152 Torino), verrà presentato “Un passo avanti“, il Bilancio Sociale 2021 di AGS per il Territorio.

In tale occasione verranno inoltre discusse le sfide per il futuro e verrà servito un buffet, a cura degli studenti del corso di Ristorazione del CNOS-FAP Valdocco.

Programma

  • Ore 10:00 | Accoglienza
  • Ore 10:30 | Saluti istituzionali
  • Ore 11:00 | Presentazione del Bilancio Sociale e sfide per il futuro
  • Ore 12:30 | Buffet

È gradita conferma di partecipazione sul sito o scrivendo a: ags@agsterritorio.it

 

Info ed iscrizioni
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MGSound: il progetto musicale del Movimento Giovanile Salesiano

MGSound è un progetto musicale radicato nella realtà del Movimento Giovanile Salesiano del Piemonte, della Valle d’Aosta e della Lituania, che comprende i Salesiani di don Bosco, le Figlie di Maria Ausiliatrice e i giovani.

Nel maggio 2020, durante il primo lockdown, un gruppo di giovani dell’MGS del Piemonte si è unito nella musica e ha dato vita ad un canto dal titolo “Fino all’ultimo respiro“.

Dalle camerette dei ragazzi allo studio di registrazione, nel gennaio 2022, “Fino all’ultimo respiro” viene registrata in una versione pronta per essere diffusa. Insieme ad essa viene lanciato questo progetto, nel nome di don Bosco e per tutti i giovani.

Ascolta su Spotify

“Don Bosco Global Youth Film Festival”, l’attesa è finita: venerdì la Cerimonia Conclusiva

La cerimonia conclusiva del “Don Bosco Global Youth Film Festival”avrà luogo venerdì 19 novembre alle ore 18 nel Teatro Grande di Valdocco, a Torino, la città di Don Bosco. I vincitori nelle diverse categorie saranno proclamati da Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani, don Gildasio Mendes (Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale), don Harris Pakkam (Direttore del Festival) e dal sig. Alberto Rodríguez (Presidente della Fondazione DON BOSCO NEL MONDO).

Di seguito si riporta l’articolo pubblicato sul sito ANS.

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Una preparazione di quasi un anno, il coinvolgimento di migliaia di giovani da tutto il mondo, la collaborazione e l’accompagnamento di centinaia di salesiani nelle opere di oltre 110 Paesi… Tutto questo sta per raggiungere il suo culmine e trovare la sua sintesi, tra giovedì e venerdì, 18-19 novembre, con le serate conclusive del “Don Bosco Global Youth Film Festival”, il primo festival cinematografico mondiale salesiano.

Rispettando la sua natura di festival globale e digitale – tutto reso possibile grazie alla piattaforma www.dbgyff.com – non si avrà un’unica celebrazione conclusiva, ma in innumerevoli luoghi, a tutte le latitudini e lungo tutto i fusi orari, verrà reso omaggio alla creatività dei giovani e all’arte cinematografica, declinati con uno sguardo di speranza – quello che ha dato il tema e il senso più profondo al festival.

Sono già state organizzate delle cerimonie in ben 250 località di 50 diversi Paesi; tra questi ci sono molte realtà missionarie, dove la rappresentanza salesiana è ridotta, ma anche la stessa comunità cristiana è netta minoranza, come Emirati Arabi, Pakistan, Nepal, Bangladesh, Myanmar… Mentre nei Paesi dove è più consolidato il carisma di Don Bosco, come, per esempio, India o Brasile, è già tutto pronto per diverse manifestazioni di grande portata, cui è prevista la partecipazione diretta – nel rispetto delle normative vigenti e dei protocolli di sicurezza e di prudenza – di centinaia di giovani.

Ad ogni modo, la Cerimonia Conclusiva del Festival avrà luogo specificamente nel Teatro Grande di Valdocco, a Torino, la città di Don Bosco, venerdì 19 novembre, dalle 18 alle 19:30 (UTC+1). In quell’occasione, Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore, affiancato da don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale; dal Direttore del Festival, don Harris Pakkam; e dal sig. Alberto Rodríguez, Presidente della Fondazione DON BOSCO NEL MONDO, che sostiene il DBGYFF, proclamerà i vincitori nelle diverse categorie previste (premi ai corti delle cinque sezioni; premi ai protagonisti; e i premi “tecnici”).

All’evento presenzieranno anche personalità del mondo cinematografico, come il regista e produttore Gjon Kolndrekaj, rappresentante della Gran Giuria; l’ospite d’onore, Cristina Priarone, Direttrice Generale di ROMA LAZIO FILM COMMISSION; e i Superiori dei Salesiani presenti in Italia, Spagna, Portogallo, Egitto, Libano, Israele, Palestina e Siria.

I 110 video finalisti, consegnati dalla Giuria Preliminare alla Gran Giuria per la scelta dei vincitori, saranno tutti caricati e visibili sul sito www.dbgyff.com in due tranche, tra giovedì 18 e venerdì 19: un altro modo per rendere omaggio e celebrare lo sforzo dei tantissimi giovani che hanno partecipato con entusiasmo all’iniziativa.

La Cerimonia Conclusiva di Torino verrà trasmessa in diretta streaming dalle 18 alle 19:30 (UTC+1) sulle pagine Facebook dell’ANS @agenziaans e quella del festival in italiano @DBGYFFIT.

E saranno trasmessi allo stesso modo anche gli eventi conclusivi del DBGYFF realizzati nei vari Paesi, utilizzando, oltre alla pagina Facebook dell’ANS e del festival in italiano, anche le altre pagine linguistiche del festival, in inglese @DBGYFFHOPE – e spagnolo @DBGYFF.

InfoANS
DGBYFF

 

Storie per la Buonanotte per bambini gentili – Quaresima 2021

Per far vivere al meglio la Quaresima ai bambini, ecco 40 storie della Buonanotte per accompagnare i più piccoli in questo cammino attraverso l’ascolto e la riflessione. Grazie alle parole di don Bruno Ferrero, direttore del Bollettino Salesiano, e ai suoi racconti, i bambini potranno immergersi nella Quaresima attraverso le “Buonanotti”, un momento serale tanto caro a Don Bosco.

La buonanotte è un’invenzione della sapienza educativa di don Bosco. Ma prima ancora è l’invenzione di mamme, papà e nonni che amano i propri figlioli.
Sono poche parole regalate ai ragazzi prima del riposo, per aiutarli a riprendere la giornata, a riconoscervi i doni di Dio, gli spazi di crescita, le promesse per il domani.
Nella casa di don Bosco i ragazzi imparano che la vita si dispiega giorno per giorno con il fascino di un racconto, con un suo senso, una sua coerenza, un suo orientamento.
I pensieri di don Bosco che accompagnano l’augurio della buonanotte aiutano a rileggere i fatti per trovarvi la direzione che ad essi imprime lo sguardo paterno e il cuore misericordioso di Dio.
“La buonanotte non è solo dire alla sera una buona parola, dare un’informazione o un buon messaggio. La buonanotte aiuta a fare sintesi evitando la dispersione e la frammentazione, aiuta a fare una lettura credente della vita, della storia”

Don Pascual Chavez

Di seguito la prima storia dedicata a questo giorno e il rimando alla pagina ufficiale dove poter trovare tutte le storie per ciascun giorno della Quaresima.

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