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Italia – Conclusione della Visita Straordinaria di don Pèrez Godoy all’Ispettoria dell’Italia Meridionale

Dal sito dell’agenzia salesiana ANS.

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(ANS – Napoli) – Si è conclusa ieri, lunedì 31 maggio, a Napoli, la Visita Straordinaria di don Juan Carlos Pérez Godoy, Consigliere per la Regione Mediterranea, all’Ispettoria “Beato Michele Rua” dell’Italia Meridionale (IME).

Per quattro mesi esatti, dal 31 gennaio al 31 maggio, don Pérez Godoy ha attraversato l’Italia meridionale, l’Albania e il Kosovo – le cui missioni appartengono anch’esse all’animazione e al governo dell’IME – e ha incontrato la Famiglia Salesiana attiva nelle 27 case salesiane, impegnata nella missione educativa in diversi settori di animazione pastorale con oratori, parrocchie, scuole e comunità-famiglia.

“Sono felice di aver conosciuto in maniera più approfondita quest’Ispettoria – ha dichiarato il Consigliere Regionale –. È una realtà salesiana generosa, composta da tanti ragazzi, laici e consacrati che in questo territorio dalle molteplici forme di disagio sociale si impegnano identificandosi fortemente nello spirito di Don Bosco”.

Presso la sede ispettoriale di Napoli, ieri, don Pérez Godoy, con l’ausilio dell’Ispettore IME, don Angelo Santorsola, ha incontrato tutti i Direttori delle case salesiane per presentare la relazione conclusiva della sua visita straordinaria. “Guardando in prospettiva, la missione salesiana nel Sud Italia non solo è ancora valida, ma è necessaria. In questi mesi ho avuto modo di verificare diverse espressioni di emergenze sociali e giovanili, come la disoccupazione, l’immigrazione, i disagi economici, la mancanza di reali sostegni del settore pubblico. La Chiesa rappresenta una delle poche presenze che concretamente si mobilita con azioni di aiuto e solidarietà. E in questo senso i salesiani, con il loro specifico carisma per gli ultimi e i più bisognosi, possono raccogliere tutte queste sfide e affrontarle con un unitario progetto d’azione ispettoriale e regionale”.

La giornata è terminata poi con un momento di ringraziamento e di convivialità intorno al Visitatore, “grati – come ha sottolineato don Santorsola – per averci illuminati e incoraggiati a proseguire con entusiasmo e speranza il servizio verso i giovani del Meridione”.

 

“Comunicare in formato social”: il workshop organizzato dalla IME per giovani e collaboratori delle case del Sud

Sono aperte le iscrizioni al WORKSHOP DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI  /THE SOCIAL EDITION “Comunicare in formato social” organizzato dall’Ufficio comunicazione sociale dell’Ispettoria Meridionale che si terrà il 22 e 23 APRILE 2021 dalle ore 16 alle ore 19 con incontri/corsi in videoconferenza.
Quest’anno il workshop propone, ai giovani e ai collaboratori delle case salesiane del sud, 4 laboratori di formazione focalizzati alla conoscenza di software video/grafici e di attrezzature di video-ripresa utili alla creazione di contenuti SOCIAL.

LABORATORIO DI PHOTOSHOP
Fai esperienza degli strumenti base del software, gli stili e i formati visivi attualmente in voga per elaborare grafiche utili a promuovere il tuo oratorio su Facebook e Instagram.

LABORATORIO DI INDESIGN
Impari a usare il software applicato alla realizzazione di locandine, presentazioni interattive, e-book e cataloghi sfogliabili sul web.

LABORATORIO DI FINAL CUT
Approcci al software Apple per montare un video professionale pensato in modalità e formati adeguati alla fruizione su Facebook e Instagram.

LABORATORIO DI VIDEO SOCIAL
Conosci, fai pratica delle attrezzature e delle regole necessarie a girare un video efficace per le piattaforme SOCIAL.

Info e iscrizioni nella locandina:

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IME, primo incontro della scuola di mondilità

La Ime ha appena svolto il primo incontro della scuola di mondialità, in modalità online, con quasi cinquanta giovani collegati.

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Dalla chiusura all’apertura: Mai “Stati” così divisi!?

Questo il titolo del primo incontro della scuola di mondialità, svoltosi nella domenica pomeriggio del 22/11/2020. Quasi 50 giovani hanno deciso di ritagliarsi del tempo per dedicarsi a questo incontro proposto dall’Animazione Missionaria della nostra Ispettoria via web. Partecipazione ben oltre le aspettative, considerando il periodo storico in cui siamo.

L’incontro è iniziato con il saluto di Don Luca De Muro, delegato ispettoriale di Animazione Missionaria, che ha introdotto il percorso di quest’anno pastorale e lasciato poi la parola alla dott. Antonella Colucci che ha curato il primo momento formativo relativo ai muri presenti ancora oggi nel mondo. Il tema del “Muro”, delle sue origini storiche e del significato che poi ha assunto nel tempo attraversando culture e regioni geografiche diverse, ha aperto un vivo dibattito sull’ignoranza dell’esistenza di così tanti muri presenti ancora oggi o in via di costruzione in tutto il mondo (lunghi quasi quanto l’equatore!). I muri di cui si è parlato, però, non sono solo quelli fisici che si ergono imponenti ai confini degli stati, i muri sono anche quelli interiori che alziamo per tenere lontani gli altri, per tenere lontano Dio.

Un bel muro lo aveva eretto anche Giona, protagonista del momento di lectio animato da Don Luca. Il libro di Giona nei suoi 4 capitoli sarà infatti il fil rouge del percorso della scuola di mondialità di quest’anno, poiché proprio come Giona cercheremo di comprendere il significato profondo della chiamata missionaria, con tutte le sue sfumature. Alla lectio è seguito un momento di pausa cena e di riflessione personale.

Alle 21.30 nuovo collegamento, aperto dal delegato di pastorale giovanile don Giampaolo Roma, che ha fatto i suoi saluti a tutti i partecipanti esprimendo il profondo piacere di vedere tanti giovani appassionarsi alla missionarietà. Subito dopo ci siamo divisi in gruppi di lavoro e abbiamo condiviso le riflessioni sui temi proposti. Un momento molto bello di vicinanza e convivialità, seppur dietro uno schermo. Al rientro nel grande gruppo, ci attendeva l’Ispettore don Angelo Santorsola che ha concluso la giornata con una Buonanotte in pieno stile salesiano.

Che dire, Buona la prima e avanti così! Il percorso è ancora lungo e ricco di esperienze da vivere insieme ricordando che: “i muri non possono separare per sempre, per il semplice motivo che hanno le porte!”.

Antonella Colucci,

membro della Consulta di Animazione Missionaria Ispettoriale

sito della IME

IME, lettera dell’Ispettore dopo il Capitolo Generale

Pubblichiamo la lettera dell’ispettore della IME, don Angelo Santorsola a termina del CG28, pubblicata sul sito dell’ispettoria.

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Valdocco, 14 marzo 2020

“Miei carissimi figliuoli in Gesù Cristo,

vicino o lontano io penso sempre a voi. Un solo è il mio desiderio, quello di vedervi felici nel tempo e nell’eternità. Questo pensiero, questo desiderio, mi risolsero a scrivervi questa lettera. Sento, o cari miei, il peso della mia lontananza da voi e il non vedervi e non sentirvi mi cagiona pena, quale voi non potete immaginare. Perciò io avrei desiderato scrivere queste righe una settimana fa, ma le continue occupazioni me lo impedirono.”

Carissimi confratelli, carissimi ragazzi e giovani, carissimi laici corresponsabili della stessa missione salesiana, queste parole di don Bosco sono molto care a tutti i suoi figli e sono di un’attualità disarmante per quanto stiamo vivendo in queste settimane. Sono giorni che mi ritornano al cuore queste parole ed oggi, a poche ore dal ritorno in ispettoria, mi sono deciso a scrivervi quanto abita nel mio cuore mentre vicino all’urna di don Bosco ricevo tanta consolazione e ispirazione.

I giorni che stiamo vivendo, seguendo le disposizioni del governo per impegnarci a contenere il Covid-19, rendono vive le parole di don Bosco. Costretti ad essere “distanti” fisicamente, ci accorgiamo con gioia che il bene che ci vogliamo è più grande di quanto immaginavamo. Credo che tutti stiamo soffrendo il cambio forzato del vivere il nostro modo di salutarci, accoglierci, esprimerci o di abitare i cortili, i corridoi, le aule, le sale dove ordinariamente costruiamo amicizia, cultura, crescendo insieme. A tutti noi in questi giorni mancano tante cose e a volte possiamo sentirci soli o in “prigione”.

Eppure, in tutto ciò che stiamo vivendo, c’è anche tanta ricchezza, tanta riflessione, tanta gratitudine. Il salmista dice che spesso “L’uomo nella prosperità non intende, è come gli animali che periscono…”. Ebbene, credo che il tempo che stiamo vivendo ci educa ad apprezzare quelle ricchezze che troppo spesso nel quotidiano diamo per scontate e non apprezziamo: l’umanità di ogni giorno fatta di gesti semplici che esprimono amore. Tutti, in questo tempo, stiamo apprezzando di più tante cose, tante relazioni, il lavoro, il ministero che svolgiamo, il tempo dedicato agli altri, la bellezza di incontrarsi, l’importanza di vivere la comunità…insomma stiamo recuperando ciò che in genere viviamo velocemente senza gustarlo.

Per noi salesiani è triste e fa male vedere tutti gli ambienti vuoti e non sentire le voci, le grida dei ragazzi e dei giovani; non poter vivere l’eucarestia con l’intera comunità educativa pastorale. Eppure, cari tutti, credo che questo “distacco”, questo “silenzio”, questo “vuoto” sia salutare per tutti nella misura in cui ci aiuta a riappropriarci della vita, troppo spesso bistrattata dalle cose da fare, dalla frenesia, dalla superficialità. È un tempo propizio per esaminarci e convertire quegli atteggiamenti che non aiutano ad accorgerci di quanto amore c’è nella nostra vita.

Sono felice nel constatare che l’amore vero dà sempre spazio alla creatività come sta capitando da parte di tanti salesiani, giovani e laici che vivono quotidianamente la missione salesiana. Bravi! Don Bosco farebbe lo stesso pur di farsi sentire vicino e di sentire vicino i ragazzi. Appena rientrato in Ispettoria cercherò anche io di inventarmi qualcosa per sentirvi e farmi sentire più vicino.

Mentre vi invito ad essere responsabili e attenti nel seguire le disposizioni che ci vengono date dal governo e dai Vescovi, allo stesso tempo vi chiedo di non scoraggiarvi, di non avere paura di quanto stiamo vivendo. In atteggiamento di fede preghiamo il Signore della Vita perchè allontani dal mondo intero questo virus e conforti quanti stanno perdendo persone care. Chiediamo, inoltre, di saper fare tesoro di ciò che stiamo vivendo per riappropriarci di quella umanità di cui tutti abbiamo bisogno.

Il tempo forte della quaresima, quest’anno ha un sapore tutto particolare e può aiutarci tanto. In che cosa? Vi suggerisco 4 cose:

  1. Riscoprire l’importanza dell’interiorità, dell’unione con Dio, della preghiera come capacità di sognare, sperare, contemplare;
  2. Riscoprire il Silenzio, la riflessione per potersi guardare dentro e crescere rileggendo le proprie azioni e riconoscendo gli errori di cui troppo spesso non ci rendiamo conto;
  3. Riscoprire lo studio, la lettura per approfondire la conoscenza della realtà ed imparare a intus-legere;
  4. Riscoprire la bellezza dell’essere famiglia, dei volti che la abitano, del valore del dialogo e del tempo per crescere in profonda umanità.

Vi saluto don Bosco e Domenico Savio prima di partire da questa magnifica Basilica dedicata a Maria Ausiliatrice alla quale affido ciascuno di voi e le vostre famiglie. Non lasciamoci scoraggiare dal Covid-19 e preghiamo con le parole di Mons. Nosiglia:

Dio onnipotente ed eterno,
dal quale tutto l’ universo riceve l’energia, l’esistenza e la vita,
noi veniamo a te per invocare la tua misericordia,
poiché oggi sperimentiamo ancora la fragilità della condizione umana
nell’ esperienza di una nuova epidemia virale.
Noi crediamo che sei tu a guidare il corso della storia dell’ uomo
e che il tuo amore può cambiare in meglio il nostro destino,
qualunque sia la nostra umana condizione.
Per questo, affidiamo a te gli ammalati e le loro famiglie:
per il mistero pasquale del tuo Figlio
dona salvezza e sollievo al loro corpo e al loro spirito.
Aiuta ciascun membro della società a svolgere il proprio compito,
rafforzando lo spirito di reciproca solidarietà.
Sostieni i medici e gli operatori sanitari,
gli educatori e gli operatori sociali nel compimento del loro servizio.
Tu che sei conforto nella fatica e sostegno nella debolezza,
per l’ intercessione della beata Vergine Maria e di tutti i santi medici e guaritori,
allontana da noi ogni male.
Liberaci dall’ epidemia che ci sta colpendo
affinché possiamo ritornare sereni alle nostre consuete occupazioni
e lodarti e ringraziarti con cuore rinnovato.
In te noi confidiamo e a te innalziamo la nostra supplica,
per Cristo nostro Signore. Amen

 

Con sincero affetto, Vostro don Angelo

Ispettore

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MGS IME: Assemblea Territoriale – Gennaio 2020

Dal 2 al 4 gennaio 2020 si è tenuta l’Assemblea Territoriale MGS dell’Ispettoria IME dedicata a tracciare le linee programmatiche del nuovo anno. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato in data odierna dal sito dell’Ispettoria Meridionale, a cura di Francesco Persampieri.

ASSEMBLEA TERRITORIALE MGS

Dal 2 al 4 si sono riuniti nella casa Ispettoriale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, in occasione dell’Assemblea Territoriale Invernale, tutti i giovani delegati del Movimento Giovanile Salesiano dell’Ispettoria Meridionale. Circa quaranta giovani provenienti dalla Campania, dalla Basilicata, dalla Puglia e dalla Calabria si sono confrontati per pensare insieme e aggiornare il Documento Programmatico, ovvero quello che può essere considerato la Carta d’Identità del MGS dell’Italia Meridionale. Due sono stati i momenti più toccanti per i delegati, un momento di ASCOLTO della Coordinatrice Nazionale del MGS Italia, Elena Marcandella, e della Coordinatrice del MGS IME, Erica Inchingolo, la quale hanno illustrato nel primo caso quella che è la storia del MGS dell’Italia e la suddivisione nei vari territori, mentre nel secondo caso Erica ha illustrato come l’Ispettoria Meridionale è organizzata e soprattutto quali sono gli organi rappresentativi delle varie regioni.

Nella seconda parte dell’Assemblea i giovani delegati si sono concentrati particolarmente su tre aspetti fondamentali del Documento Programmatico quali i Nodi Problematici – la figura del Delegato – gli Appuntamenti Ispettoriali, e attraverso l’attività dello “Speed date” prima e del “world caffè” dopo hanno apportato sostanziali modifiche. Durante la permanenza a Napoli i giovani, oltre a concentrarsi sul lavoro da fare, hanno vissuto due serate di fraternità all’insegna della gioia e dell’allegria, attraverso giochi e balli di gruppo nella prima e facendo una passeggiata lungo le vie della città nella seconda. A fare da collante, proprio come voleva Don Bosco, sono stati i momenti di preghiera, tra cui la meravigliosa buonanotte Salesiana da parte dell’Ispettore Don Angelo Santorsola, che hanno caratterizzato questo appuntamento importante terminati poi con la consueta celebrazione Eucaristica.

Francesco Persampieri

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