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Il Giorno – Spot sull’inclusione, la scuola salesiana di Sesto San Giovanni vince tutti i premi

Da “Il Giorno”, edizione online.

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“Io non sono maschilista, però”. “Io non sono contro la disabilità, però”. “Io non sono omofoba, però”. Gli studenti della 3F della media “Ercole Marelli” dell’istituto Salesiani smontano, uno dopo l’altro, tutti quei “però”, attraverso un messaggio di inclusione. “Quando perdiamo il diritto di essere diversi, perdiamo il privilegio di essere liberi”, spiegano Matteo Colli, Chiara De Santis, Emma Di Bartolomeo, Sonia Pugliese e Simone Vertemara che con lo spot “Inizia tu!” hanno vinto il concorso bandito nella settimana di Don Bosco. I ragazzi delle classi terze, partendo dal tema “diversità come opportunità” hanno realizzato diversi spot pubblicitari finalizzati a sensibilizzare e promuovere i diritti fondamentali di uguaglianza e di rispetto reciproco. Con l’aiuto degli insegnanti di lettere hanno progettato, registrato e montato brevi video, sviluppando competenze digitali. “Cosa ho fatto di male?” della classe 3A è arrivato secondo e sottolinea l’importanza di leggere la diversità come un’opportunità di crescita reciproca e di unione tra gli esseri umani, mentre “La libertà di essere diversi” della 3E ruota attorno all’importanza dell’inclusione delle culture nella quotidianità e si è classificato al terzo posto. In febbraio l’istituto di viale Matteotti ha ottenuto diversi riconoscimenti. Un attestato è stato consegnato alla formazione professionale delle superiori al settore automotive durante la kermesse “Spazio ai giovani”, organizzato dal Il Giornale del Meccanico. Giovanni Brugnoli, vicepresidente di Confindustria, e Davide Ballabio, funzionario di Assolombarda hanno visitato, guidati dagli studenti, i laboratori Industria 4.0, motoristico, biomedicale e disegno 3D.

 

 

Salesiani Milano, sottoscrizione missionaria per i ragazzi dell’Etiopia, Sud Sudan e India

Su Il Giorno di Milano, a firma di Laura Lana, è uscito un articolo sulla sottoscrizione missionaria 2021 dei Salesiani di Milano in favore di progetti in Etiopia, Sud Sudan e India.

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Un laboratorio di scienze per gli adolescenti in India e un centro di saldatura in Etiopia. Anche durante la pandemia, docenti e
studenti dei Salesiani hanno adottato dei progetti umanitari nelle zone più svantaggiate del mondo. Negli anni scorsi alcuni alunni avevano partecipato alla realizzazione dei centri didattici, accompagnando missionari e docenti. Oggi, invece, anche per le limitazioni da pandemia, si inizia con… Un laboratorio di scienze per gli adolescenti in India e un centro di saldatura in Etiopia. Anche durante la pandemia, docenti e studenti dei Salesiani hanno adottato dei progetti umanitari nelle zone più svantaggiate del mondo. Negli anni scorsi alcuni alunni avevano partecipato alla realizzazione dei centri didattici, accompagnando missionari e docenti. Oggi, invece, anche per le limitazioni da pandemia, si inizia con l’aiuto a distanza.

“Sono diverse iniziative che intendiamo sostenere con la vendita dei biglietti della sottoscrizione missionaria 2021 tramite la Fondazione Opera Don Bosco onlus – spiegano i Salesiani di viale Matteotti, diretti da don Elio Cesari (nella foto) -. I programmi mirano a garantire un’istruzione di qualità che soddisfi le aspettative del mondo del lavoro locale, offrendo maggiori opportunità d’impiego in quei luoghi”. La prima iniziativa è affidata agli alunni della scuola Marelli: un nuovo laboratorio di scienze per il futuro dei ragazzi Pudupatti in India. Il liceo Christ King di Pudupatti nel Tamil Nadu ha infatti attivato un progetto per offrire formazione tecnica ai giovani più vulnerabili delle zone rurali. Da Sesto inizia così la raccolta fondi per contribuire all’acquisto della strumentazione e del materiale didattico. Gli allievi della scuola Breda stanno invece lavorando per l’estensione del laboratorio di saldatura del Don Bosco Vocational Training Center di Makallé, in Etiopia. Lì, grazie anche al contributo delle Opere Sociali Don Bosco, da circa due anni esiste questo centro con dieci postazioni di lavoro. “La crescente richiesta del mercato locale di saldatori qualificati ci sollecita per permettere a un numero maggiore di giovani di formarsi e acquisire il titolo professionale”. L’obiettivo è arrivare a 40mila euro con la vendita di biglietti della sottoscrizione missionaria. Infine, gli allievi del centro di formazione professionale Falck si occuperanno degli aiuti per le famiglie di Tonj in Sud Sudan, una delle zone più povere del Paese, teatro di frequenti conflitti e violenze. Obiettivo: acquistare cibo e kit sanitari necessari per fronteggiare l’emergenza da Covid.

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Il vicepresidente della Camera, Ettore Rosato alle Opere Sociali Don Bosco: Il governo prenda a modello i Salesiani

Pubblichiamo l’articolo uscito su “Il Giorno” di Milano, firmato da Laura Lana, sulla visita  di Ettore Rosato, vicepresidente della Camera dei Deputati, alle Opere Sociali Don Bosco di Sesto San Giovanni.

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«Che il Governo prenda a modello i Salesiani, per programmare la riapertura delle scuole a settembre». A dichiararlo è stato l’onorevole Ettore Rosato, vicepresidente della Camera dei Deputati, che ieri ha visitato le Opere Sociali Don Bosco insieme all’onorevole Marco Di Maio e a don Giuliano Giacomazzi, Ispettore lombardo- emiliano dei Salesiani. «Ci auguriamo che la ministra passi da un istituto come questo per prendere spunto per tornare a far lezione. Il Paese si regge sulla scuola e la riapertura totale è indispensabile: la didattica a distanza non può essere sostitutiva. Siamo forse in ritardo: da febbraio bisognava iniziare i lavori – ha commentato Rosato -. Stiamo chiedendo a Miur e ministero dell’Interno di vietare che le scuole siano usate come seggi elettorali». Da Roma all’istituto di viale Matteotti, dove i parlamentari hanno visitato aule e laboratori e incontrato i dirigenti: don Luigi Mapelli, preside della secondaria di secondo grado “Ernesto Breda”, don Stefano Mascazzini, preside della secondaria di primo grado “Ercole Marelli”, e Francesco Cristinelli, direttore del centro di formazione professionale “Enrico Falck”.

«Qui è tutto pronto per riaprire, con distanziamento rispettato, regole ferree sull’organizzazione degli spazi, una nuova logistica che interessa tutta la filiera – ha sottolineato Di Maio -. Dopo la visita ai Salesiani di Forlì, volevamo confrontarci con una struttura di più grandi dimensioni in una città popolosa come Sesto». Quello di viale Matteotti è infatti il più grande istituto salesiano d’Europa con oltre 2.750 ragazzi. Solo nell’indirizzo tecnico, si registra un indice di occupazione del 72,21% in 90 giorni dal diploma. «Va un grande riconoscimento a tutta l’attività salesiana perché fa bene alle comunità e promuove esperienze virtuose. Il pubblico da solo non ce la farebbe – ha ammesso Rosato -. L’istituto dà valore al territorio non solo perché qui si apprendono nozioni ma perché si fa argine per quei ragazzi che, senza i Salesiani, non avrebbero occasioni di inserimento lavorativo e di aggregazione nella società». Educazione formale ma non solo, sottolinea anche don Elio Cesari, direttore dei Salesiani Sesto. «Si creano competenze, ma anche rapporti. Non abbiamo mai pensato che la nostra opera si fermasse ai cancelli dell’istituto. Stiamo nella società, abbiamo un’interazione forte con la comunità e le famiglie». Che, a settembre, potranno trovare un ambiente sicuro. «Le strutture sono già state preparate secondo le linee guida. Stiamo lavorando tutto il giorno, tutti i giorni – ha confessato don Cesari -. Adesso è importante la responsabilità di tutti i corpi. Il 14 settembre saranno 200 giorni che i ragazzi non entrano in classe: un anno completo a casa tra lockdown e vacanze. Pensiamo alle medie: stare insieme, giocare, il cosiddetto cortile è essenziale nella loro formazione di vita».