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Festa di Don Bosco, lettera di don Giovanni D’Andrea (ispettore Sicilia)

Pubblichiamo la lettera inviata da don Giovanni D’Andrea, ispettore della Sicilia, in occasione della festa di Don Bosco.

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Il 31 gennaio del 1888 dopo una lunga vita spesa in favore dei giovani, Don Giovanni Bosco moriva assistito amorevolmente dai suoi figli spirituali e dai giovani, le sue ultime parole furono proprio per i suoi giovani. Questa data è diventata molto importante per tutti i Salesiani e la Famiglia Salesiana del mondo, in questo giorno infatti si celebra la festa in suo onore, quale “Padre e maestro dei giovani”, così come la Chiesa in seguito alla sua canonizzazione lo ha riconosciuto.

In tutto il mondo, i salesiani sono presenti in ben 135 paesi con 90 provincie religiose, il 31 gennaio è festa grande, anche in Sicilia la devozione e festeggiamenti in onore a don Bosco sono numerosi e diversi, ogni angolo di questa splendida Isola celebra feste in suo onore, anche grazie alle varie attività dei diversi gruppi della Famiglia Salesiana, che in Sicilia è ben radicata.

In occasione della Solennità di San Giovanni Bosco, l’Ispettore dei Salesiani di Sicilia e Tunisia, don Giovanni D’Andrea, che rappresenta don Bosco in Sicilia, ha voluto lanciare un messaggio a tutti, in particolare ai giovani, proprio per ricordare la splendida figura del Santo e invitare ciascuno a scrivere con coraggio ed audacia la propria vita.

“In questi ultimi tempi – scrive don Giovanni D’Andrea – nel visitare le varie Case salesiane di Sicilia, mi piace incontrare anche i giovani. Durante questi incontri compio una sorta di sondaggio sui social, chiedo infatti chi ha un profilo Facebook, Instagram o Tic Toc. Noto che la maggior parte dei giovani ha Instagram, bene anche io ho un profilo Instagram. Credo che quasi tutti sanno che una “storia” da pubblicare su Instagram dura 24 ore, un giorno. Una foto magari con filtri scenografici e un breve commento. L’augurio che faccio a me ed a ciascuno è quello di “scrivere” la storia della nostra vita giorno dopo giorno, lunga quanto il tempo che il Signore nella sua bontà vorrà donarci. Come ha fatto don Bosco che ha scritto la “storia” della sua vita giorno dopo giorno dando concretezza ad un sogno che aveva fatto a 9 anni e che comprenderà 6 mesi prima della sua nascita al cielo, il 16 maggio 1887 celebrando l’Eucaristia all’altare di Maria Ausiliatrice nella Chiesa del Sacro Cuore di Roma. Cari tutti, anche noi, avendo don Bosco come modello, scriviamo la storia della nostra vita avendo come meta finale il Paradiso e vivendo in questa vita da “onesti cittadini perché buoni cristiani”. E’ facile a dire ben più difficile vivere ma non impossibile. Confidiamo nell’impegno di ciascuno di noi che va riversato nella mani di Dio Padre, lui farà il resto. E’ come per i “5 pani e due pesci” che il ragazzo che con una folla numerosa segue Gesù, li offre proprio a lui, li moltiplica e con essi sazia tutti.  I nostri talenti messi con umiltà nelle mani di Cristo diventano grazia di vita per gli altri e per noi.

In questa festa di Don Bosco 2020 – prosegue l’Ispettore – vi chiedo una preghiera particolare per i salesiani che vivranno dal 16 febbraio al 4 aprile il Capitolo Generale 28 che si svolgerà a Torino-Valdocco. Anche io con D. Michele Viviano e D. Giuseppe Costa vi prenderò parte. Il Capitolo Generale ha per tema: “Quali salesiani per i giovani d’oggi?“.  Il Capitolo darà le indicazioni educative e pastorali per il prossimo sessennio 2020-2026 che ogni Casa è chiamata a contestualizzare nel luogo dove è “esperienza di chiesa”.

Buona festa di Don Bosco a tutti ed a ciascuno ci mettiamo spiritualmente sotto il manto di Maria Immacolata ed Ausiliatrice, ci sostenga con la sua materna intercessione presso Dio.”

I Salesiani, le Figlie di Maria Ausiliatrice, i Cooperatori e quanti fanno parte della Famiglia Salesiana a vario titolo sono chiamati ad impegnarsi con coraggio e passione a far sì che il Sogno di Don Bosco continui ancora oggi e nel tempo in questa splendida Isola che è la Sicilia.

Buona Festa di San Giovanni Bosco da Torino Valdocco – 31 gennaio 2020

“Dite ai miei ragazzi che li aspetto tutti in Paradiso” 

(Don Bosco – 31 gennaio 1888)

Presso la Basilica di Maria Ausiliatrice di Valdocco, cuore pulsante della spiritualità salesiana, sono iniziati ufficialmente i festeggiamenti per celebrare la ricorrenza di San Giovanni Bosco, padre, maestro ed amico dei giovani.

Le celebrazioni dedicate alla festa, hanno avuto inizio in Basilica alle ore 7.00 con la prima S.Messa, presieduta da don Sabino Frigato, Vicario episcopale per la Vita Consacrata. Alle 8.30, la S.Messa presieduta da don Enrico Stasi, Ispettore dei Salesiani ICP, ha visto la numerosa partecipazione da parte dei ragazzi e delle ragazze delle scuole di Valdocco. In virtù della sua instancabile opera educativa, San Giovanni Bosco è infatti patrono di tutte le categorie che hanno a che fare col mondo della scuola e dell’insegnamento. Alle ore 10.00 la celebrazione è stata presieduta invece da don Leonardo Mancini, Maestro dei novizi.

Santa Messa ore 11.00

La solenne celebrazione in Basilica delle ore 11.00, presieduta da Mons. Heriberto Bodeant, vescovo di Melo (Uruguay), è stata trasmessa in diretta streaming da Missioni Don Bosco dal proprio sito internet e pagina facebook.

Molte cose mi uniscono alla Famiglia Salesiana. Nella diocesi di Melo abbiamo una importante opera sociale e una comunità di salesiani. Anche mia nonna è stata battezzata da uno dei primi missionari salesiani inviati da don Bosco a Paysandú, in Uruguay. Per tutto  questo sono lieto di essere oggi nella Basilica di Maria Ausiliatrice per celebrare con tutti voi la Messa nella festa di don Bosco.

(Mons. Heriberto Bodeant)

31 gennaio festa di Don Bosco

Le celebrazioni sono iniziate, buona Festa di Don Bosco. Segui con noi la diretta! 🎥 #DonBosco #31Gennaio #WeAreDonBosco #IAmSalesian

Publiée par Missioni Don Bosco ONLUS sur Vendredi 31 janvier 2020

Tra i numerosi concelebranti, Mons. Bernardino Marchiò, Vescovo emerito della diocesi di Caruaru in Brasile.

L’Omelia, è stata a cura di don Guido Errico, Rettore della Basilica:

Siamo invitati a rallegrarci, siamo invitati a sperimentare ancora una volta quello che abbiamo ascoltato nella pagina del Vangelo: Gesù chiama a sé i piccoli, li fa stare acconto a sé, vuole comunicare a ciascuno di essi una parola particolare, un insegnamento.

In questa casa madre, in questo giorno santo dedicato a don Bosco non possiamo trascurare di sentirci davvero semplicemente un nucleo essenziale di una grande famiglia che desidera abbracciare i ragazzi e i giovani di tutto il mondo. 

Alle ore 15.00, l’appuntamento ha riguardato la benedizione dei bambini e dei ragazzi a cura di don Guido Dutto, parroco di Maria Ausiliatrice.
Alle ore 16.00, i solenni vespri guidati dal diacono Paolo De Martino, Referente diocesano apostolato biblico.

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Santa Messa ore 18.30

Alle ore 18:30, la solenne concelebrazione  con i giovani del Movimento Giovanile Salesiano in diretta streaming e presieduta dal Rettor Maggiore don Ángel Fernández Artime. Basilica colma di giovani provenienti da tutti i centri dell’ispettoria che si sono ritrovati per un momento di riflessione e comunità, vivendo tutti assieme la Santa Messa ed ascoltando le parole di don Angel che riportiamo qui sotto:

Miei cari Giovani,
carissimi ragazzi e ragazze di tutti i luoghi del nostro bellissimo mondo salesiano!

Il mio saluto è oggi, anzitutto, per voi. Naturalmente desidero fare arrivare il mio affetto a ciascuno dei miei confratelli Salesiani di Don Bosco, alle carissime sorelle Figlie di Maria Ausiliatrice, ai Salesiani Cooperatori, agli Exallievi, alle Exallieve e a tutti i membri della nostra bella e grande Famiglia Salesiana.

Carissimi Giovani, vi scrivo oggi, 31 gennaio, da Valdocco. Qui è l’alba. È uno dei momenti nei quali prego il Signore, alla presenza della nostra Madre Maria Ausiliatrice, e, in modo particolare, davanti all’urna del nostro Padre Don Bosco, alla presenza di tutti i nostri santi e beati che ci accompagnano nella Basilica (Santa Maria D. Mazzarello, San Domenico Savio, il Beato Michele Rua, il Beato Filippo Rinaldi).

Ho parlato loro di voi. Ho pregato il Signore chiedendo l’intercessione di Maria Ausiliatrice e di Don Bosco per tutti voi, per tutti i ragazzi, gli adolescenti e i giovani del mondo salesiano e anche per la gioventù del mondo intero. Penso, miei cari giovani, che pregare per voi sia una bellissima espressione di affetto. Don Bosco lo ha sempre fatto per i suoi giovani e in mezzo a loro; e questo vuole essere il mio dono per voi, in questo bellissimo giorno, nel nome del nostro Padre.

Oggi, come in altre occasioni, torno a ribadire il mio profondo desiderio: che tutti voi, che ciascun giovane del mondo possiate sentirvi come a casa vostra nelle case salesiane. Le porte delle case salesiane devono essere sempre aperte. Io desidero che siano sempre aperte, completamente aperte per voi. E anche le porte dei nostri cuori, e quelli di ciascuno dei membri della Famiglia Salesiana.

Oggi, come in altre occasioni, desidero dire dal profondo del mio cuore che, allo stesso modo in cui il cuore di Don Bosco batteva per i suoi giovani, il cuore di ogni membro della nostra Famiglia Salesiana continui a desiderare di stare con voi, di capirvi fino in fondo, nella profondità di voi stessi, e di essere in grado di condividere la vostra fatica e le vostre speranze, i vostri sogni e i vostri progetti. Don Bosco trasformò la sua predilezione per i giovani in missione, facendola diventare lo scopo della propria esistenza. Chiedo che avvenga lo stesso per tutti noi adulti, chiamati ad accompagnarvi.

Oggi, come in altre occasioni, desidero chiedervi di aiutarci, di aiutare ciascuno di noi e ciascun educatore delle vostre case, consacrati e laici, a rinnovare la nostra amicizia e a camminare insieme verso l’ideale dell’autentico progetto di uomo e di donna voluto da Dio. Giovani e adulti noi ci educhiamo reciprocamente attraverso il dono del quale siamo portatori. Questo non è uno slogan, ma è una profonda convinzione che viene dallo stesso Don Bosco. Perché anche i suoi ragazzi fecero diventare Don Bosco ciò che era. Cari giovani aiutateci a donarvi il meglio di noi stessi, a crescere, a essere migliori; aiutateci a non deludervi mai.

E oggi come altre volte ripeto che ciò che di più prezioso abbiamo e che possiamo offrirvi non sono le case e le presenze educative della Famiglia Salesiana in tutto il mondo. Ciò che abbiamo di più prezioso non sono le scuole, né le strutture sportive, né le università, neppure gli oratori e i centri di accoglieza. Il tesoro più prezioso che abbiamo è Gesù Cristo, il quale ci ha conquistato e ci ha fatto innamorare di Lui. Ciò che di più prezioso abbiamo da offrirvi è, come è stato per Don Bosco nei confronti dei suoi ragazzi, l’incontro con Dio Padre, per mezzo di suo Figlio Gesù Cristo. Oggi, come detto altre volte, vorrei che questo sogno diventi realtà ogni giorno, in ogni luogo, in tutte le nazioni e in tutte le culture dove ci troviamo. In tutte le religioni. Che possiamo aiutarvi ad incontrare Dio e in Lui a scoprire la bellezza della vita che Lui ci ha donato.

E citando il nostro amato padre Don Bosco desidero che tutti voi, miei amici e amiche, miei cari ragazzi, adolescenti e giovani, siate molto felici qui e nell’eternità. Siate felici e rendiate felici le vostre famiglie e tutti coloro che abitano il vostro piccolo universo ogni giorno.

Con affetto e nel nome del nostro Padre Don Bosco, vi saluto

Don Ángel Fernández Artime, SDB

Rettor Maggiore

Rivivi qui la diretta della celebrazione:

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Publiée par Missioni Don Bosco ONLUS sur Vendredi 31 janvier 2020

A seguire, dopo la messa, il momento conviviale della cena per tutti i giovani, circa 650 gli iscritti, ed un momento di animazione presso l’oratorio di Valdocco. Per saperne di più:

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Santa Messa ore 21.00

Infine, alle ore 21.00, a conclusione dei festeggiamenti dedicato a don Bosco, la solenne concelebrazione in diretta streaming presieduta da Mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino.

Riprendendo l’instancabile missione di don Bosco nell’educare e formare i ragazzi, il Vangelo scelto per le celebrazioni di oggi è stato quello di Matteo 18:

Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me.
 Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare”.

(Mt 18, 2-6)

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Publiée par Missioni Don Bosco ONLUS sur Vendredi 31 janvier 2020

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“Il principe della Patagonia”, in scena a Roma il musical su Zeffirino Namuncurà

La Famiglia Salesiana del Lazio ha festeggiato la solennità di Don Bosco con uno spettacolo teatrale dedicato a Zeffirino Namuncurà, “Il principe della Patagonia”.
Domenica 26 gennaio, al teatro “E. Viganò” della parrocchia Santa Maria della Speranza di Roma, è andato in scena il musical scritto e diretto da Tommaso Sbardella, docente di Villa Sora, l’istituto salesiano dove il giovane indigeno ha studiato e ha vissuto gli ultimi anni della sua vita. L’incontro si è aperto con una preghiera guidata dai Testimoni del Risorto, dai Salesiani Cooperatori e da Canção Nova.

“Non sapevo nulla di Zeffirino Namuncurà – dice il regista al termine dello spettacolo -, ma l’ho studiato e l’ho sentito tanto vicino. Non era mai stato fatto nulla su di lui, l’idea è venuta all’ex ispettore don Leonardo Mancini: per la prima volta, è andato in scena proprio in questo teatro”.

A chiudere la giornata sono stati don Francesco Marcoccio, vicario ispettoriale della Circoscrizione Italia Centrale che ha organizzato la festa e suor Maria Luisa Miranda, consigliera FMA per la Famiglia Salesiana che ha letto il messaggio della Buonanotte di Madre Yvonne, assente perché influenzata. “Zeffirino è figlio di una minoranza che non ha mai smesso di sperare – ha letto suor Maria Luisa -. Ha voluto essere l’apostolo della sua gente: il messaggio è che possiamo essere veramente santi dove siamo. Come Famiglia Salesiana vogliamo veramente lavorare insieme per fare di tutti noi un movimento per raggiungere i giovani. La santità piena è possibile!“.

Gennaio mese salesiano in tutta Italia

Ecco alcune tra le tante iniziative che nel mese di gennaio, nel quale ricorre la solennità di Don Bosco, si svolgono in molte case, parrocchie e centri giovanili in Italia.

Piemonte
Tra Valdocco e il Colle Don Bosco sono molti gli appuntamento per il mese di gennaio, fino alla celebrazione con il Rettor Maggiore del 31 gennaio.

Don Bosco – Roma
L’Opera salesiana Don Bosco di Roma organizza, per tutto il mese di gennaio, un ciclo di incontri sull’educazione “L’educazione è cosa di cuore”, per approfondire l’emergenza educativa del quartiere “Don Bosco Cinecittà” di Roma, con l’aiuto dell’Osservatorio Salesiano per i Diritti dei minori.

Borgo Ragazzi Don Bosco – Roma
Al Borgo Ragazzi Don Bosco di Roma sono diverse le iniziative in occasione della festa di Don Bosco. In vista della giornata del 14 maggio per “Ricostruire il patto educativo globale” lanciata da Papa Francesco allo scopo ravvivare l’impegno per un’educazione aperta ed inclusiva, il Borgo Ragazzi don Bosco, in collaborazione con Salesiani per il Sociale e Impresa Sociale Con i Bambini, organizza un seminario dal titolo “Per educare un bambino serve un intero villaggio – un patto educativo per Centocelle” per il giorno 31 gennaio 2020 alle ore 16.00 per lavorare ad un patto educativo nel quartiere di Centocelle.

Domenica 2 febbraio 2020 alle ore 11.00 verrà inaugurata al Borgo Ragazzi don Bosco una nuova sala polivalente da tanto attesa da tutti i ragazzi che l’opera salesiana accoglie ogni giorno ma soprattutto attesa da tutto il territorio del V Municipio. Nata dalla ristrutturazione dell’ex teatro che, inattivo da più di 10 anni, necessitava di importanti opere di riqualificazione e messe in sicurezza, questa nuova struttura colmerà un vuoto che ormai durava da diversi anni.

Salesiani Soverato
A Soverato, in Calabria, si festeggia Don Bosco con la presentazione della strenna 2020 del Rettor Maggiore a cura di Elena Marcandella, coordinatrice nazionale del MGS e con la festa per i giovani a Bovallino.

Cuneo
Sabato 18 e domenica 19 gennaio, a Cuneo andrà in scena un evento organizzato dall’Associazione Ex-Allievi  in collaborazione con la Famiglia Salesiana cuneese e patrocinati dal Comune di Cuneo e dalla Fondazione CRC.: lo spettacolo CAPOLAVORI, lecture show condotto da Mauro Berruto, ex ct della nazionale di pallavolo maschile. Se, parlando di “capolavori”, si pensa soprattutto all’arte (pittura, scultura, architettura, cinema, teatro, musica o letteratura), Mauro Berruto conduce, invece, un’indagine appassionata nella quale Diego Armando Maradona palleggerà con Michelangelo, Jury Chechi sfiderà Yves Klein, Muhammad Ali e Kostantinos Kavafis comporranno poesie, perché atleti, artisti e poeti fanno parte della stessa squadra: uno spazio in cui ogni individuo può esprimere il proprio talento e costruire il proprio personale capolavoro.

San Donà di Piave
Anche l’oratorio salesiano di San Donà di Piave si prepara per le celebrazioni con una serie di iniziative che si rivolgono in primis alle famiglie. Com’è tradizione negli ultimi anni, il gruppo “Famiglia: diventa ciò che sei” propone un ciclo di incontri formativi dal titolo “Il ritorno del padre”. Venerdì 17 gennaio il primo appuntamento, alle ore 20.45, al teatro Don Bosco, con l’avvocato Margherita Prandi, che interverrà sul tema “Dal pater familias all’eclissi del padre”. Lunedì 20 gennaio, sempre alle 20.45, si terrà il secondo incontro dal titolo “Il rischio di educare: paternità e libertà”, che vedrà come relatore il professore e scrittore Franco Nembrini. Il terzo e ultimo appuntamento si terrà venerdì 31 gennaio, stesso orario e stesso luogo dei precedenti, con un incontro dal titolo “Padri e figli: dipingiamo l’opera”, relatore don Alessio Geretti, curatore della mostra di Illegio. Oltre al ciclo di incontri formativi destinati alle famiglie, ci sarà anche il tradizionale convegno annuale degli ex-allievi, domenica 19 gennaio alle ore 10, nell’aula magna del Centro di formazione professionale, cui seguirà la santa messa e il pranzo. Quest’anno interverrà don Enrico Peretti, già ex-direttore dell’oratorio sandonatese e ora direttore generale del Cnos, che parlerà del tema “La formazione professionale: prospettive per il futuro”.
Sabato 25 gennaio, alle ore 20.45, all’auditorium del centro culturale Da Vinci della città, si terrà un concerto in onore del “padre e maestro dei giovani”, tenuto dalla Banda Don Bosco.
Domenica 26 gennaio festa “esterna” di san Giovanni Bosco, con la messa delle 9.30 presieduta in duomo da mons. Enrico Dal Covolo, vescovo titolare di Eraclea; a seguire, grandi giochi e sorprese per tutti nel cortile dell’oratorio cittadino. Infine, nella solennità di san Giovanni Bosco, il 31 gennaio, è prevista la messa alle ore 8.30 per i ragazzi del Cfp; a seguire la consegna delle borse di studio, giochi e tornei, mentre nel pomeriggio, alle 18.30, ci sarà la messa con il rinnovo delle promesse per gli aderenti all’associazione Domenico Savio.

La Famiglia Salesiana del Lazio festeggia Don Bosco con la buonanotte di Madre Yvonne

La festa di don Bosco che liturgicamente cade il 31 Gennaio viene celebrata in ogni realtà locale, ma celebrarla insieme come Famiglia Salesiana è un segno di unità, di comunione e di riconoscenza al padre comune San Giovanni Bosco che ci ha carismaticamente generati.
Per questo il 26 gennaio 2020 alle ore 15,30 presso il teatro Viganò di Roma Santa Maria della Speranza tutti i gruppi della Famiglia Salesiana del Lazio si ritroveranno per esprimere un segno di comunione e di gratitudine a San Giovanni Bosco.
Il programma prevede una breve preghiera iniziale, il musical molto bello su Zeffirino Namuncurà “Il principe della Patagonia” che raccontando l’affascinante storia di questo beato del sud dell’Argentina mette in evidenza come il carisma di don Bosco sia fecondo nella società, nella cultura e nella Chiesa in ogni parte del mondo.
Al termine, la buonanotte di madre Yvonne darà un respiro mondiale al nostro celebrare la festa di Bosco.