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Accoglienza ucraini nella casa salesiana di Cracovia: la testimonianza di don Marcin Wosiek

In questa difficile situazione di conflitto che sta caratterizzando sempre più il popolo ucraino dal 24 febbraio scorso, i soccorsi e l’accoglienza da parte dei Paesi limitrofi non si fermano. Nella vicina Polonia sono stati già accolti più di un milione di profughi.

Don Marcin Wosiek, Responsabile della Comunicazione Sociale per l’Ispettoria Salesiana di Cracovia – PLS, in una intervista rilasciata nella giornata di ieri, mostra e racconta quella che è la situazione presso la Casa salesiana di Cracovia, mobilitata da giorni sul fronte della prima accoglienza dei rifugiati, ospitando nella propria struttura famiglie e bambini provenienti dall’Ucraina e preoccupandosi altresì della raccolta dei materiali per il sostentamento.

Di seguito la testimonianza di Don Marcin e il rimando all’articolo pubblicato da ANS in merito alle attività portate avanti dai Salesiani in Polonia per aiutare i profughi ucraini.

(ANS – Cracovia) – Dal 24 febbraio 2022 a ieri, 9 marzo, la Polonia ha accolto 1,37 milioni di persone: il 93% sono cittadini dell’Ucraina, l’1% cittadini polacchi, e il 6% cittadini di quasi 100 Paesi diversi. Il 90% sono donne con bambini. Molti rifugiati portano con sé solo le cose più necessarie. Accade anche che per salire sui mezzi di trasporto lascino addirittura le loro cose per strada o al binario del treno. All’arrivo, dunque, è necessario equipaggiarli di tutto.

Ogni giorno ci sono ancora treni e autobus gratuiti che portano i rifugiati in Polonia. I mezzi di trasporto sono sovraccarichi, spesso manca letteralmente l’aria e alcune persone svengono. Chi non ha un posto per sedersi, sta in piedi.

I volontari della Famiglia Salesiana sono coinvolti nell’aiutare coloro che sono in attesa ai valichi di frontiera. Distribuiscono pasti caldi, panini, bevande, coperte, sacchi a pelo. Trasportano le persone attraverso il confine oppure le portano fino a destinazione.

Molti rifugiati fanno delle soste nelle case salesiane, da 1 a 3 notti, per rinfrescarsi, riposare, mangiare. Altri, che non hanno un posto dove andare, rimangono più a lungo. Alcuni richiedono cure psicologiche, mediche, legali. I salesiani cercano di mediare nella ricerca di case/famiglie dove potrebbero rimanere più a lungo. Organizzano poi programmi speciali negli oratori e i bambini vengono ammessi nelle scuole polacche. Agli studenti viene pure dato tutto ciò che è necessario per andare a scuola.

Praticamente tutte le istituzioni salesiane in Polonia stanno realizzando raccolte fondi e raccolte di materiali. Il denaro viene utilizzato per mantenere i rifugiati sul posto o viene trasferito attraverso i canali salesiani di Cracovia o Varsavia, oppure attraverso la Caritas.

I convogli diretti in Ucraina trasportano forniture mediche, sanitari, generatori di energia, coperte, materassi, cibo a lunga scadenza. E convogli arrivano da Germania, Italia, Malta e Slovacchia.

Presso la sede del Volontariato Missionario Salesiano “Młodzi Światu” (SWM), a Cracovia, è attiva da qualche giorno anche Tatiana. Fino a poco tempo fa viveva tranquilla a Zhytomyr. Costretta ad andarsene, arrivata a Cracovia, senza esitazione, ha preso una decisione: “Voglio aiutare”. La sua conoscenza della lingua polacca, la cordialità e le capacità organizzative hanno contribuito in modo significativo al miglioramento del lavoro presso la sede dell’SWM.

Insieme ad Ania, una volontaria, accoglie e sostiene i profughi venuti dall’Ucraina. Su tutto vigilano i salesiani: don Andrzej Król, Direttore della comunità, don Tadeusz Goryczka, Presidente dell’SWM, e don Marcin Wosiek – coordinatore dell’accoglienza dei rifugiati nell’Ispettoria di Cracovia (PLS) e della raccolta dei materiali necessari.

I magazzini sono pieni di scatole riempite di diversi articoli su cui è scritto: pappe, ciucci, articoli per l’igiene personale, torce elettriche, fasciature e molto altro ancora. Monika, Diego e Grzesiek, così come molti altri, ordinano le donazioni e le confezionano in scatole. Sono i pacchi che, insieme ai generatori elettrici, vengono trasportati in Ucraina.

Inoltre, il materiale scolastico fornito da persone di buon cuore ha già trovato nuovi proprietari nei bambini rifugiati nei centri salesiani di Cracovia – solo una delle tante sedi in cui i salesiani polacchi stanno offrendo rifugio ed inserimento in attività educative e ludiche.

Il 3 marzo si è tenuto l’Incontro nazionale dei Superiori delle Ispettorie polacche salesiane, alla presenza di don Roman Jachimowicz, Consigliere per l’Europa Centro e Nord, degli Economi ispettoriali, dei Delegati per la Missione e per la Comunicazione Sociale. Lo scopo dell’incontro è stato quello di raccogliere le informazioni necessarie per migliorare il coordinamento dell’assistenza fornita dalla Polonia salesiana. Una cosa è certa: i Salesiani con il loro cuore sono con e per la gente dell’Ucraina.