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RMG – Riunione delle équipe di Comunicazione Sociale e di Animazione Missionaria della Regione Mediterranea

Dall’agenzia salesiana ANS.

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(ANS – Roma) – Nei giorni di mercoledì 27 e giovedì 28 ottobre, in modalità digitale, si è svolto l’incontro tra le équipe di Comunicazione Sociale e di Animazione Missionaria della Regione Mediterranea – comprendente le Ispettorie salesiane di Italia, Spagna, Portogallo e Medio Oriente –, alla presenza dei Consiglieri Generali dei due Settori, rispettivamente don Gildasio Mendes e don Alfred Maravilla.

All’incontro hanno partecipato tutti gli incaricati di Comunicazione Sociale e Animazione Missionaria delle Ispettorie della Regione, con i Coordinatori Nazionali.

Il primo giorno è stato un momento di conoscenza reciproca, rafforzata dal lavoro in gruppi misti sui documenti presentati dai due Consiglieri: da parte di don Gildasio Mendes, la relazione è stata incentrata sul comunicare Cristo oggi, in una società complessa e cercando di andare oltre gli schemi imposti. Mettere l’accento sull’arte, sulla pittura, sul teatro e non solo sul mondo digitale è stato uno tra i tanti spunti significati offerti. Da parte di don Alfred Maravilla, invece, l’intervento ha avuto come punto centrale la connessione alla mentalità dei millennials e della “Generazione Z”.

Il secondo giorno, poi, si è lasciato molto spazio al lavoro per gruppi e per Ispettorie di provenienza. Ciascun gruppo di lavoro – Comunicazione Sociale e Animazione Missionaria – ha dapprima potuto condividere ciò che più li aveva colpiti dei documenti presentati il giorno prima e le buone pratiche che sono già sviluppate nelle rispettive realtà.

La seconda parte del lavoro di gruppo, invece, ha visto l’incrocio dei responsabili di Comunicazione Sociale e Animazione Missionaria, divisi questa volta per ispettorie di provenienza: i temi del confronto, in questi casi, sono stati come dare seguito al lavoro comune iniziato in questo incontro, quali sono i punti di condivisione e quali gli ostacoli da superare per pensare un possibile cammino da percorrere insieme.

Con i saluti e i ringraziamenti dei due Consiglieri Generali e la benedizione del Rettore della Basilica di Maria Ausiliatrice di Torino, don Michele Viviano, collegato da Torino, si è concluso il primo incontro che ha impostato un cammino comune tra i due settori nella Regione.

Sito ANS

Ispettoria Meridionale, l’ufficio di comunicazione sociale offre la formazione sulla infosfera

L’ufficio di comunicazione sociale della Ispettoria Meridionale, nel mese di ottobre offre la possibilità di riflettere sui temi attuali del mondo digitale in relazione agli approcci educativi e pastorali salesiani con le nuove generazioni. Il tema centrale della formazione è l’Infosfera e verrà sviluppato in quattro incontri formativi online, ciascuno destinato e mirato ai profili specifici

– delle CEP/CATECHISTI (“L’Infosfera: una risorsa”, martedì 19 ottobre, ore 19:00-20:30);

– dei GIOVANI (“L’Infosfera, che sballo!”, giovedì 21 ottobre, ore 19:00-20:30);

– dei PARROCI (“La Chiesa digitale”, martedì 26 ottobre, ore 11:00-12:30);

– dei salesiani DIRETTORI e INCARICATI DI ORATORIO ( “Il mondo digitale”, giovedì 28 ottobre, ore 11:00-12:30).

Le suddette opportunità formative possono rappresentare per ciascun destinatario importanti occasioni di aggiornamento e confronto su TEMATICHE MOLTO ATTUALI ormai necessarie alla MISSIONE cristiana e salesiana!

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Piano di comunicazione ispettoriale al centro del IV Seminario dell’ufficio di Comunicazione Sociale dell’Italia Salesiana

Dal 1° al 4 settembre, nella casa salesiana di Rimini, si è tenuto il IV Seminario di Comunicazione Sociale organizzato dall’ufficio nazionale e al quale hanno partecipato, oltre cinque delegati ispettoriali, anche le équipe che animano e lavorano negli uffici di comunicazione e un rappresentante dell’associazione CGS.

Il tema del seminario è stato il Piano di Comunicazione Ispettoriale. Come ogni edizione, anche quest’anno il seminario ha avuto una parte formativa e una in forma laboratoriale.

La parte formativa è stata guidata da Don Gildasio Mendes, consigliere Mondiale Settore Comunicazione Sociale e da don Javier Valiente, delegato di CS in Spagna (SMM). 

Don Gildasio Mendes ha incentrato il suo intervento sulla visione e l’educazione di Don Bosco a partire dall’infanzia, analizzando le radici di un grande comunicatore che usava il gioco e le arti per creare relazioni con gli altri. “Mettendosi in gioco nelle arti e nelle relazioni, Giovanni Bosco da ragazzo iniziò a giocare con le parole, dando loro un significato, mettendo in relazione le parole con i loro simboli, sviluppando le competenze linguistiche, collegando le emozioni alle parole, esprimendo la sua immaginazione attraverso azioni artistiche, mettendo in moto i suoi pensieri e le sue idee, acquisendo coraggio per relazionarsi con i pari e persino prendendo dei rischi per eseguire bene qualsiasi cosa facesse artisticamente”, ha detto durante il suo intervento in collegamento da Roma. 

Don Javier Valiente, invece, ha presentato la sua esperienza sul Piano di comunicazione ispettoriale e tracciandone una struttura, sottolineando alcuni punti chiave: “Il piano di comunicazione non è il piano dei mezzi a disposizione, necessita di una progressione e una progettazione”. 

La parte laboratoriale, invece, ha visto il gruppo – diviso per ispettorie di provenienza – misurarsi sul Business Model Generation, ovvero un modello strategico per la creazione e lo sviluppo di un piano di comunicazione.

Il seminario si è concluso con il primo incontro del tavolo di Comunicazione Sociale  – guidato per altri tre anni da don Moreno Filipetto – per la programmazione dell’anno pastorale e per le linee strategiche di lavoro e di sviluppo del settore.

RMG – “Con Don Bosco nella realtà digitale e virtuale”: intervista a don Gildasio Mendes

Dal sito dell’agenzia salesiana ANS.

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(ANS – Roma) – A poche settimane dalle celebrazioni per il 206° compleanno di Don Bosco, don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, propone una serie di articoli per approfondire il tema di Don Bosco come comunicatore dei giovani. Nello specifico, don Mendes presenta in modo originale una serie di articoli che ruotano attorno alla tematica: “Con Don Bosco nella realtà digitale e virtuale”.

Da anni, infatti, don Mendes studia e approfondisce questa tematica, in linea con la Pastorale Salesiana nel mondo giovanile e in risposta all’appello del Rettor Maggiore contenuto nella priorità n. 3 della Proposta Programmatica: “Vivere il Sacramento salesiano della presenza e abitare nell’ambiente digitale”. La tematica qui proposta mette in correlazione la comunicazione di Don Bosco con quella attuale, offrendo una lettura dei concetti di fraternità e amicizia sociale, presenti nell’Enciclica di Papa Francesco “Fratelli Tutti”. Alla luce di questo, don Mendes offre delle interpretazioni su Don Bosco e sul suo modo di comunicare, attualizzandolo per comprendere meglio la realtà digitale.

Come è nata l’idea di scrivere degli articoli su Don Bosco come comunicatore dei giovani?

Don Bosco è uno dei grandi comunicatori della Chiesa. Se vivesse al giorno d’oggi, forse sarebbe il patrono dei social media. Ma precisiamo subito che nei tempi in cui è vissuto Don Bosco non esisteva affatto una realtà digitale e che pertanto non poteva conoscere le dinamiche di Internet o delle reti sociali. Non è corretto quindi forzare certi collegamenti. Quello che si vuole fare in questa sede, dunque, è recuperare piuttosto le intuizioni che Don Bosco ebbe in merito alla comunicazione del suo tempo, come ad esempio l’interattività comunicativa. Faccio un esempio: Don Bosco seppe coniugare gioco, teatro e musica, proprio come fanno oggi alcune popolari piattaforme.

Quali altre tematiche saranno affrontate?

Saranno trattate 12 diverse tematiche, tra le quali: lo studio della comunicazione e del dialogo tra cultura e linguaggio giovanile; l’approfondimento di come Don Bosco studiò la geografia e di come applicò la dimensione spaziale nella comunicazione; il linguaggio dei sogni come metafora e narrativa; l’autobiografia come arte di scrivere di sé stessi; la dimensione della liturgia e della preghiera; la comunicazione e la santità.

Dove si fondamentano questi studi?

La base sono studi di antropologia, etnografia digitale, neuroscienza, psicologia del rapporto umano, intelligenza multipla, intelligenza artificiale. Ci si basa, naturalmente, anche sui valori del sistema educativo di Don Bosco.

Da dove Don Bosco ha appreso questa sua dimensione artistica?

Don Bosco la apprende fin da bambino. La dimensione artistica è presente in lui fin dall’infanzia e nelle Memorie dell’Oratorio vediamo infatti un Don Bosco che narra la sua esperienza nei giochi, nella musica, nell’interattività ecc.

Al cuore di ogni forma di comunicazione c’è il rapporto interpersonale. Cosa ci insegna oggi Don Bosco in questo senso?

Don Bosco intuì che l’esperienza educativa cresce dove ci sono i rapporti umani, l’empatia e le relazioni. Possiamo dire che tutto questo è il cuore della comunicazione. Don Bosco crea un sistema, quasi un eco-sistema, fondato sul rapporto umano, sociale e interpersonale.

Oggi parliamo di internet come di un habitat. Invece, come fece Don Bosco a costruire un ambiente educativo?

Don Bosco sapeva valorizzare i talenti di ogni persona; capiva cosa una persona sapeva fare e cosa poteva imparare. Per questo investì nell’apprendistato, nelle arti, nelle scuole e nei centri di formazione professionale. Si dava vita ad un percorso formativo fatto di impegno, disciplina e valutazione. Questo creava un ambiente fatto di fiducia, di entusiasmo e amore educativo. Don Bosco offriva a ciascuno il suo spazio, per collaborare insieme con creatività e gioia.

Come Don Bosco lavora alla fede in Dio e nella Madonna in questo ambiente?

Don Bosco ha vissuto un’esperienza nella quale Dio è Dono e nella quale la fede offre un’interpretazione della vita come gratuità. La fede è comunicare, esprimere la libertà e la creatività che nascono dall’amore di Dio e dalla maternità di Maria.

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Incontro Regionale dei Delegati Ispettoriali per l’Animazione Missionaria e per la Comunicazione Sociale

“Comunicare Cristo oggi”: questo il tema dell’incontro Regionale dei Delegati Ispettoriali per l’Animazione Missionaria e per la Comunicazione Sociale, convocato dai Settori per le Missioni e per la Comunicazione Sociale e tenutosi il 17 agosto scorso. Il tema scelto rimane legato con la chiamata della Chiesa attraverso il Sinodo sui giovani. Di seguito un breve riepilogo dell’incontro tratto dall’articolo pubblicato dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

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Ha avuto inizio il 17 agosto l’incontro Regionale dei Delegati Ispettoriali per l’Animazione Missionaria e per la Comunicazione Sociale, convocato dai Settori per le Missioni e per la Comunicazione Sociale e che avrà come tema “Comunicare Cristo oggi”. I partecipanti, 30 in totale, provengono dalle Ispettorie della Regione America Cono Sud. L’incontro, alla luce della linea programmatica dopo il CG28 del Rettor Maggiore per il sessennio, si pone due obiettivi principali:

  1. rafforzare il coordinamento e la sinergia tra i due Settori
  2. riflettere su come promuovere l’annuncio di Cristo oggi.

Il tema scelto è connesso con la chiamata della Chiesta attraverso il Sinodo sui giovani, che dice che:

“l’ambiente digitale rappresenta per la Chiesa una sfida su molteplici livelli; è imprescindibile quindi approfondire la conoscenza delle sue dinamiche e la sua portata dal punto di vista antropologico ed etico. Esso richiede non solo di abitarlo e di promuovere le sue potenzialità comunicative in vista dell’annuncio cristiano, ma anche di impregnare di Vangelo le sue culture e le sue dinamiche”. (Documento Finale, n. 145).

Inoltre, questo incontro è una risposta all’appello del Rettor Maggiore, che parla “dell’inculturazione della missione salesiana nell’habitat digitale, dove i giovani vivono, coinvolgendo le nostre università, in rete con altri centri e agenzie che più da vicino seguono e studiano le trasformazioni che il mondo digitale sta portando tra le nuove generazioni”. (Proposta Programmatica del Rettore Maggiore, n. 3).

“Oggi i social media fanno parte della nostra vita e della nostra cultura. Ci permettono di comunicare con migliaia di persone con un click. Pertanto, la sfida per ogni educatore salesiano, per ogni animatore giovanile è quella di utilizzare i social media offrendo ai giovani contenuti che li aiutino in qualche modo a incontrare personalmente Gesù. Ovviamente, oggi i social media ci offrono un’opportunità unica per favorire l’annuncio iniziale ed evangelizzare soprattutto i giovani. Io spero vivamente che questi incontri ci aiuteranno in questa linea”, ha affermato don Maravilla, Consigliere Generale per le Missioni.

“Sono felice di questi incontri perché ci offriranno tante opportunità di lavorare con un spirito di sinergia e collaborazione, e ci offriranno tanti spunti per trovare nuovi cammini per inculturare il Vangelo, dove vivono i giovani, attorno alle reti sociali”, ha aggiunto don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale.

Durante gli incontri, che saranno divisi per Regione, saranno presentate due relazioni:

1. «Comunicare Cristo Oggi. Un dialogo sull’inculturazione del Vangelo nell’habitat digitale» – Don Gildasio Mendes;
2. «Connettersi con la mentalità della ’Generazione Z’» – Don Alfred Maravilla.

Gli incontri saranno suddivisi per Regione e, ad eccezione di quello riguardante la Regione Europa Centro e Nord, si svolgeranno in modalità online. Si terranno secondo il seguente calendario:

  • Regione America Cono Sud: 17-18 agosto 2021 dalle ore 15 alle 18;
  • Regione Interamerica: 24-25 agosto dalle 16 alle 19;
  • Regione Africa-Madagascar: 13-14 ottobre dalle 10 alle 13;
  • Regione Mediterranea: 27-28 ottobre dalle 10 alle 13; -> VAI AL CALENDARIO
  • Regione Asia Sud: 15-16 novembre dalle 12 alle 15;
  • Regione Asia Est – Oceania: 16-17 novembre dalle 8 alle 11;
  • Regione Europa Centro e Nord: 22-25 novembre, in presenza a Praga.

Info ANS

Dicastero Comunicazione Sociale: Newsletter speciale di giugno – Don Gildasio Dos Santos Mendes

Si riporta di seguito la Newsletter del Dicastero della Comunicazione, di Giugno 2021, da parte di Don Gildasio Dos Santos Mendes sdb, Consigliere per la Comunicazione Sociale.

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I GIOVANI SCOPRONO UN NUOVO MODO DI COMUNICARE

CODICI DIGITALI
IL LINGUAGGIO DELL’ARTE
LA LOGICA DEI GIOCHI

Cari amici!

Chiedo a due adolescenti quali attività online preferiscono. Rispondono immediatamente: ascoltare musica, parlare con gli amici e giocare. Arte, interattività e giochi! Alcune delle tante attività che fanno parte delle 24 ore della generazione digitale.

Un bambino di 9 anni tiene in mano un cellulare, fissa lo schermo, riconosce immediatamente i simboli delle applicazioni. Muove rapidamente le mani, tocca il logo dell’applicazione, si muove, cerca l’interattività. Chiama suo padre e iniziano a giocare.

I giochi fanno parte dell’esercizio mentale e sociale delle nuove generazioni. I giochi facilitano l’interattività. Sono associati alle dinamiche del cervello umano. Il cervello ha la sua logica, il suo modo di riconoscere e codificare i simboli e generare un linguaggio cognitivo ed emotivo.

Un adolescente di 12 anni scatta una foto di una partita di calcio, la modifica, ci mette un titolo, inserisce un sottofondo musicale, la invia a centinaia di amici in rete. Loro mettono “mi piace” alla foto, la condividono, la “socializzano”. Il mondo interattivo offre opportunità di creazione e partecipazione attiva.

Un diciassettenne fa parte di un gruppo musicale. Suona la chitarra insieme ad altri musicisti. Compongono alcune canzoni, fanno arrangiamenti, cantano, registrano e le condividono su Internet e sulle reti sociali. Arti come la musica, la danza, il teatro, la poesia e la pittura fanno parte della grammatica giovanile di oggi.

I bambini e i giovani comunicano attraverso i loro codici digitali associati alle arti. La musica ha il suo codice, il suo linguaggio e le sue dinamiche, che favoriscono l’espressione dei sentimenti e delle idee delle persone.

Il teatro ha la sua logica, i suoi passi, i ritmi degli attori, i tempi e i momenti di interattività e di collaborazione nel lavoro di gruppo.

Tutte le arti sono linguaggi e grammatiche che permettono alle persone di esprimere ciò che hanno dentro e la loro visione del mondo. Inoltre, le arti facilitano l’immersione dell’individuo nell’universo della bellezza, dell’immaginazione creativa, del coinvolgimento attivo e della gioia di creare e condividere.

Evangelizzare l’habitat digitale richiede uno sguardo molto attento alla forza delle arti e al modo in cui i giovani organizzano ed esprimono i loro valori e il loro impegno verso gli altri e verso i loro gruppi e comunità.

Quando un gruppo giovanile fa un’esperienza di preghiera liturgica, di impegno comunitario e di servizio agli altri, ed esprime questo impegno attraverso l’arte, questo gruppo fa risuonare la sua voce con originalità e un appeal comunicativo nelle reti sociali e su Internet.

L’arte diventa così un canale comunicativo per esprimere la vita dei giovani in modo attraente e creativo.

Il gioco si sta espandendo sempre di più. I giochi educativi fanno parte delle relazioni umane: stare insieme, creare sfide, incoraggiare la discussione educativa, esprimere sentimenti, stare con gli altri. I giochi toccano l’immaginazione e i sentimenti. Coinvolgono e creano reti di relazioni umane. Favoriscono i momenti di donazione di sé e di collaborazione.

Come parte della sua inventiva educativa, Don Bosco fece uso delle arti, specialmente della musica e del teatro, per educare i suoi giovani a Valdocco.

Sapeva, per esperienza, che le arti e lo sport favoriscono lo sviluppo umano, aprono i giovani alla creatività, facilitano le relazioni umane e contribuiscono significativamente alla vita educativa e spirituale.

Educare ed evangelizzare l’habitat digitale attraverso le arti e i giochi è una grande opportunità per tutti noi che crediamo nella gioventù!

Roma, 24 giugno 2021

Don Gildasio Mendes
Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale

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Lettera dal Consigliere per la Comunicazione Sociale – Giugno 2021

Si riporta di seguito la Lettera per la Comunicazione Sociale, di Giugno 2021, da parte di Don Gildasio Dos Santos Mendes sdb, Consigliere per la Comunicazione Sociale.

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Cari Delegati di Comunicazione! 

Vi scrivo da Roma, dopo aver trascorso due mesi nell’Ispettoria del  Portogallo, per effettuare, a nome del Rettor Maggiore, la Visita  Straordinaria. 

Spero che stiate tutti bene, in buona salute ed entusiasti del vostro  lavoro e delle persone che fanno parte della vostra vita e missione.  Saluto ciascuno di voi con immensa gratitudine e riconoscimento  per la vostra vicinanza fraterna, la vostra fiducia, la vostra attività  e la vostra dedizione al lavoro di comunicazione nelle rispettive  Ispettorie, al servizio dei nostri beneficiari. 

Sono lieto di annunciarvi che don Ricardo Campoli e don Harris  Pakam sono arrivati a Roma in queste ultime settimane per far  parte del Settore per la Comunicazione Sociale. Eppure don  Giuseppe Costa, sacerdote salesiano e giornalista italiano,  Responsabile dell’Ufficio Stampa, che vive qui nella Sede Centrale,  fa parte della nostra équipe e siamo molto contenti di averlo nel  nostro team. La presenza di questi salesiani, che portano la loro  esperienza, entusiasmo, visione, competenza e dinamismo al  nostro Settore ci arricchisce tutti. Benvenuto don Harris!  Benvenuto don Ricardo! Benvenuto don Giuseppe! 

Ora che la nostra equipe è interamente formata, siamo uniti e molto  impegnati nel dedicarci con il massimo entusiasmo alla missione  nella Sede Centrale, nell’ambito del Settore Comunicazione della  Congregazione. 

A causa delle conseguenze della crisi sanitaria di Covid-19,  abbiamo dovuto fare diversi cambiamenti nella programmazione  delle riunioni face-to-face per l’anno 2021. 

Stiamo seguendo attentamente le linee guida e le informazioni  sull’apertura di alcune nazioni, specialmente in Europa, per i viaggi,  ma i protocolli sugli spostamenti e sullo svolgimento degli eventi  indicano che non è ancora sicuro tenere eventi faccia a faccia, in  presenza, soprattutto per coloro che viaggiano in Europa da altri  Paesi. Ci stiamo spostando a novembre, sperando di poter svolgere  almeno alcuni eventi in Europa. Speriamo che entro la fine  dell’anno saremo tutti al sicuro, così da poter tenere questi eventi  faccia a faccia. In caso contrario, li faremo online

Tenendo presenti questi fattori, abbiamo aggiornato tutta la  programmazione per i prossimi mesi. Vi chiedo gentilmente di  aggiornare quindi la programmazione del settore comunicazione  della vostra Ispettoria. 

PROGRAMMAZIONE PER IL SECONDO SEMESTRE – 2021

Africa Madagascar – ONLINE 

Incontro dei Delegati di Comunicazione e delle Missioni – 13/16  ottobre; 

Incontro dei Delegati di Comunicazione e dei responsabili di Radio  ed Editrici e dei Bollettini Salesiani combinati – 12 ottobre. 

Mediterranea – FACCIA A FACCIA 

Incontro dei Delegati di Comunicazione e delle Missioni – 27/30  ottobre(Portogallo). 

Incontro dei Coordinatori delle case editrici salesiane – Europa, 28  novembre – 1° dicembre (Portogallo). 

Asia Sud – ONLINE 

Incontro dei Delegati di Comunicazione e delle Missioni – 4/7  novembre; 

Incontro dei Delegati di Comunicazione e dei responsabili di Radio  ed Editrici e dei Bollettini Salesiani combinati – 3 novembre 

Asia Est-Oceania – ONLINE 

Incontro dei Delegati di Comunicazione e delle Missioni – 11/14  novembre  

Incontro dei Delegati di Comunicazione, Radio, Editrici e Bollettino  Salesiano – 10 novembre.

Europa Centro e Nord – FACCIA A FACCIA 

Incontro dei Delegati di Comunicazione e delle Missioni – 22-25  novembre – Europa Centro e Nord – Praga; Incontro dei Coordinatori delle Case Editrici Salesiane in Europa – 28 novembre – 1° dicembre – Portogallo 

America Cono Sud – ONLINE 

Incontro dei Delegati di Comunicazione e delle Missioni – 16/19  agosto; 

Incontro dei Delegati di Comunicazione e dei responsabili di Radio  ed Editrici e dei Bollettini Salesiani combinati – 15 agosto 

Interamerica – ONLINE 

Incontro dei Delegati di Comunicazione e delle Missioni – 23/26  agosto; 

Incontro dei Delegati di Comunicazione e dei responsabili di Radio  ed Editrici e dei Bollettini Salesiani combinati – 22 agosto 

B – Programmi comuni 

  1. Consulta mondiale – dal 3 al 4 ottobre 2021 – ONLINE 2. Incontro mondiale dei coordinatori delle case editrici salesiane – ONLINE 
  2. Delegati mondiali del Bollettino Salesiano – 10-14 marzo 2022,  Valdocco – FACE TO FACE 

SCUOLA DI FORMAZIONE

PARTE I – Cos’è la SSSC? Gli Obiettivi? 

La SSSC (Scuola Salesiana di Comunicazione Sociale) è un  programma speciale organizzato dal Settore di Comunicazione  Sociale di Roma, con la collaborazione dei Coordinatori di  Comunicazione Sociale delle Regioni, per rispondere alle due azioni  proposte dal Progetto di Animazione e Governo del Rettor Maggiore  e del Consiglio Generale (2020-2026).

  • Linea d’azione 5.1.1.4.Organizzare un corso di formazione  integrale e permanente per i delegati e le equipe di Comunicazione  con programmi e strutture adeguate. 
  • Linea d’azione 1.1.1 Realizzare incontri formativi che coinvolgano  salesiani e laici a livello personale e comunitario, per valorizzare una  visione della comunicazione in una prospettiva educativa e pastorale  nell’ecosistema giovanile. 

Quali sono gli obiettivi della SSSC 

Il Corso ha come obiettivo l’approfondimento, la formazione e  l’arricchimento di coloro che sono coinvolti nella guida del  ministero/servizio dei media delle varie Ispettorie salesiane nel  mondo, secondo la visione evangelica, sinodale, salesiana e  convergente della comunicazione, al fine di evangelizzare ed  educare i giovani di oggi. 

Il corso può essere adattato ad ogni Regione (Argomenti &  programma) 

Il corso inizierà nel mese di agosto/settembre 2021. Chi parteciperà al corso?  

Delegati di Comunicazione Sociale delle Ispettorie Salesiane Direttori/Coordinatori del Bollettino Salesiano, delle Radio e  delle Case Editrici salesiane 

Salesiani/Laici scelti e indicati dal Coordinatore della Comuni cazione Sociale della Regione (5 persone) 

PARTE 2 – PROGRAMMA COMUNE & RELATORI 

La Scuola di Formazione ha 5 temi comuni, che saranno disponibili  per tutte le Regioni. Chiediamo al Coordinatore regionale dei  Delegati di inserire questi temi all’inizio della Scuola Regionale, con  i relatori per ogni tema. 

a)Dimensione Biblica della Comunicazione – leggere la comunicazi one nella prospettiva di Emmaus – D. Gildásio Mendes – Consigliere  Generale per la Comunicazione – Roma. 

b)Dimensione sinodale della comunicazione – D. Harris Pakkam – Membro del Settore della Comunicazione, Roma.

c)Dimensione Salesiana della Comunicazione – D. Ricardo Cámpoli – Membro del Settore Comunicazione, Roma. 

d)Dimensione Istituzionale della Comunicazione – Dr. Fabrizio Vig nati – Laico collaboratore della Circoscrizione Salesiana di Piemonte  e Valle d’Aosta (ICP). 

e)Dimensione della Comunicazione e Pastorale Giovanile – D. Miguel  Angel García Morcuende – Consigliere Generale per la Pastorale  Giovanile. 

PARTE 3 – COORDINATORI DELLA SCUOLA DI FORMAZIONE

America Ispanofona  

Settore Comunicazione – Don Ricardo Cámpoli 

Coordinatore Regionale – Zaida Navarrete

America Lusofona 

Settore Comunicazione – Don Gildásio Mendes 

Coordinatore Regionale – Don João Carlos Ribeiro

Africa-Madagascar 

Settore Comunicazione – Don Ricardo Cámpoli 

Coordinatore Regionale – Don Rigobert Fumtchum

Asia Sud 

Settore Comunicazione – Don Harris Pakkam 

Coordinatore Regionale – Don Ernest Rosario

Asia Est – Oceania 

Settore Comunicazione – Don Harris Pakkam 

Coordinatore Regionale – Don Peter Chinh

Mediterranea 

Settore Comunicazione – Don Gildásio Mendes 

Coordinatore Regionale – Don Javier Valiente

Europa Centro e Nord 

Settore Comunicazione – Don Gildásio Mendes 

Coordinatore Regionale – Don James Gardner 

PARTE IV – ALTRE INFORMAZIONI SULLA SCUOLA DI  FORMAZIONE 

  1. Entro il 15 luglio 2021 ad ogni Coordinatore è ufficialmente  richiesto di presentare il programma completo della scuola  della regione, i temi, i relatori, il calendario degli incontri, la durata degli incontri e i nomi dei partecipanti. La Scuola ini zierà, in ogni Regione, entro l’inizio di agosto e la fine di  settembre 2021.
  1. È molto importante la partecipazione a tutti gli incontri di  tutti i partecipanti. Nel caso in cui qualcuno, per qualche  grave motivo, debba abbandonare il corso, deve parlare personalmente con il Conigliere per la Comunicazione. Alla fine  della Scuola ogni partecipante presenta un breve progetto  pratico su un argomento di suo interesse. 
  2. Dopo la fase regolare del corso, nel 2024 ci sarà la fase finale  e conclusiva della Scuola di Formazione, a Torino, in presenza.  Parteciperanno alla fase finale coloro che avranno completato  regolarmente la prima fase della Scuola. Ogni partecipante riceverà alla fine del corso un attestato della Scuola di Formazione attraverso il Settore Comunicazione della Congregazione.
  1. L’apertura della Scuola di Formazione sarà fatta dal Con sigliere Generale per la Comunicazione, don Gildásio Mendes. Siamo tutti comunicatori nel nome di Gesù Cristo e di Don  Bosco per i giovani di oggi! Questo è un dono e una grande  responsabilità! Con entusiasmo, con senso di famiglia e  speranza, camminiamo insieme con la certezza di crescere  come comunicatori e di essere sempre con i nostri giovani!  

Per qualsiasi domanda o suggerimento su questi temi, non esitate  a contattarmi.  

Concludo con un abbraccio fraterno, offrendo le mie preghiere per  tutti voi e per la vostra missione.  

 Roma, 13 giugno 2021 

 Don Gildásio Mendes 

Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale

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Dicastero Comunicazione Sociale: Newsletter speciale di maggio – Don Gildasio Dos Santos Mendes

Si riporta di seguito la Newsletter del Dicastero della Comunicazione, di Maggio 2021, da parte di Don Gildasio Dos Santos Mendes sdb, Consigliere per la Comunicazione Sociale.

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MARIA
COMUNICATRICE NELLA VITA DI GESÙ E NELLA PRIMA COMUNITÀ

Cari amici!

Scrivo questa newsletter di maggio, qui, nella città di Fatima, in Portogallo, dove oggi partecipo ad una celebrazione mariana insieme ai giovani e alla Famiglia Salesiana di questa Ispettoria.

La lettura dei testi che si riferiscono alla Madre di Gesù, nei Vangeli di Luca e Giovanni, ci offre aspetti importanti e molto rilevanti del modo di comunicare della Madonna.

Vorrei sottolineare, tra le altre cose, tre grandi momenti di comunicazione profonda e sorprendente della Madre di Gesù.

Il primo è la sua visita a Santa Elisabetta. Maria va a casa sua. Le comunica, come il suo più grande dono, la sua ricchezza interiore, la sua gioia in Dio, il suo canto di gioia e di esaltazione: “Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente” (Lc 1: 49).

Maria fa una profonda esperienza della grazia di Dio, che le dà il dono speciale di essere la Madre del Salvatore. Racconta a Elisabetta le cose meravigliose che Dio fa in lei.

Maria sperimenta la meraviglia della chiamata di Dio e, interiormente, porta nel suo cuore e nella sua anima una profonda gratitudine perché il Signore ha fatto grandi cose nella sua vita.

Maria è la comunicatrice della grazia di Dio, del suo incondizionato e amorevole “Sì” a Colui che l’ha scelta come sua eletta. Comunica a Elisabetta la meravigliosa e grande notizia: che lei sarà la madre di Gesù, del Salvatore. La comunicazione interpersonale di Maria con Elisabetta avviene nell’incontro di due donne profondamente coinvolte nell’amore di Dio.

Maria rimane con Elisabetta. Vediamo in questo gesto una comunicazione tra sorelle, una comunicazione di attenzione e di cura che l’una ha per l’altra. La comunicazione tra Maria ed Elisabetta è incentrata sulla grande missione di essere la Madre del Salvatore.

Nel secondo caso, a Cana di Galilea, Maria è la comunicatrice delle relazioni umane, dell’empatia, della sensibilità e dell’apertura agli altri. Maria interpreta la situazione con fede, uscendo da sé stessa, verso gli altri, notando che il vino era finito: Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino». (Giovanni 2,3).

Maria è la comunicatrice sensibile ai sentimenti di coloro che partecipano alla festa. Sente i loro cuori turbati dalla mancanza di vino, che faceva parte di quel sacro rito. Maria è la comunicatrice che guarda nel profondo degli occhi di suo Figlio e gli comunica, con fiducia materna, che “non hanno più vino”.

A Cana, Maria è la comunicatrice che valorizza il gruppo, che sa vivere in comunità, che partecipa ai suoi riti e si unisce alla gioia degli invitati. La sua comunicazione con Gesù e con gli invitati alla festa è fatta di un’autorità amorevole, attiva, ferma e creativa: La madre dice ai servi: «Fate quello che vi dirà» (Gv 2, 5). Maria prende l’iniziativa. Lei guida. Fa il primo passo, dialoga, interroga, ascolta e agisce per trovare una soluzione alla mancanza di vino. Maria, comunicatrice di grande leadership, ha una sensibilità specifica per gli altri e un atteggiamento attivo immediato.

Nel terzo caso, nel Cenacolo, vediamo Maria silenziosamente presente tra i discepoli di Gesù. Negli Atti degli Apostoli (1,14), Luca menziona l’umile presenza di Maria quando ricevono lo Spirito Santo. Maria è una donna di comunione, di integrazione nella comunità; si inserisce tra i discepoli come donna e come Madre di Gesù. Maria interagisce, ascolta, prega, accompagna, partecipa alla comunità che sta nascendo. Pur essendo la Madre di Gesù, non si pone al di sopra dei discepoli. Comunica con la sua presenza amichevole e umile, con il suo profondo senso della comunità.

Maria, Madre di Gesù e comunicatrice del piano di Dio nella sua vita. Maria, guida della comunità emergente. Maria, comunicatrice della tenerezza di Dio per tutti gli uomini e le donne di tutti i tempi.

Un abbraccio fraterno!

Fatima, Portogallo, 15 Maggio 2021.

DON GILDÁSIO MENDES DOS SANTOS
Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale

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Dicastero Comunicazione Sociale: Newsletter speciale di aprile – Don Gildasio Dos Santos Mendes

Si riporta di seguito la Newsletter del Dicastero della Comunicazione con il messaggio per i Delegati da parte di Don Gildasio Dos Santos Mendes sdb, Consigliere per la Comunicazione Sociale.

I due comunicatori di Emmaus

UN’INTERPRETAZIONE BIBLICA DEI DUE DISCEPOLI DI EMMAUS, DAL PUNTO DI VISTA DELLA COMUNICAZIONE

Cari amici!

Nella proposta programmatica del Rettor Maggiore per la Congregazione Salesiana, dopo il Capitolo Generale 28°, la priorità numero tre si riferisce direttamente alla comunicazione: “vivere il sacramento salesiano della presenza”. E, nello specifico, inculturare la missione salesiana nell’ambiente digitale.

È una grande sfida ma anche una grande opportunità per tutti noi comunicatori!

Questa richiesta della Congregazione Salesiana ci presenta un cammino oneroso e importante, per un impegno più profondo e concreto di tutti noi, nel campo della comunicazione. Un punto di partenza per realizzare questa raccomandazione è l’approfondimento della nostra identità salesiana di comunicatori, in una prospettiva biblica. Abbiamo bisogno di un testo biblico e di un’icona per la Comunicazione Sociale! Necessitiamo di un “itinerario” biblico che ci aiuti a riflettere, pregare, vivere e comunicare dall’interno della nostra esperienza spirituale salesiana con la Parola di Dio. Molti testi biblici fanno riferimento alla comunicazione! Dopo averne discusso con alcuni dei nostri Delegati di Comunicazione, il primo testo che abbiamo scelto è il racconto dell’incontro di Gesù con i due discepoli sulla strada per Emmaus (Lc 24,13-35).

Partendo da questo testo biblico, vorremmo offrire un’interpretazione e un’applicazione alla comunicazione di oggi attraverso il tema:
IMMERSIONE, MEDIAZIONE UMANA E INTERCULTURALITÀ.

Questo testo biblico offre una base profonda e ricca di elementi umani, culturali, spirituali e pastorali, che danno un contributo attuale e molto salesiano al dialogo con la comunicazione digitale e le reti sociali nel nostro presente.

Il testo di Emmaus offre una base profonda su come comunicare attraverso il dialogo, la narrazione, i simboli e i riti; sull’importanza dell’incontro, dell’accoglienza, dell’ascolto, della condivisione, dell’interattività, del mistero, dell’affettività, dell’ambiente immersivo della comunicazione, dell’ambiente sociale, politico e religioso che ci circonda, della storia, e di tante altre cose che possono essere applicate alla comunicazione.

Questo testo è stato una fonte illuminante per la nostra spiritualità salesiana e un riferimento ispiratore per la Pastorale Giovanile della Chiesa. Il Sinodo sui giovani, svoltosi nel 2018, con il tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, ha scelto proprio il testo di Emmaus come base biblica per tutto il documento sinodale. In questo nuovo approccio al testo di Emmaus, abbiamo definito alcuni temi da sviluppare e approfondire.

• LO SCENARIO COINVOLGENTE DEL DIALOGO DI GESÙ CON I DUE DISCEPOLI
In questa parte presentiamo l’importanza di comprendere la comunicazione digitale e le reti sociali come un ambiente immersivo, fatto di rituali umani e culturali, da cui emerge il bisogno di comunicazione interpersonale degli esseri umani attraverso il racconto della loro storia; il loro bisogno di esprimersi liberamente, di essere ascoltati e di dialogare con apertura, fiducia e verità. Il dialogo sul cammino di Emmaus è un archetipo della comunicazione umana: gli esseri umani, la loro creatività e libertà di raccontare la propria storia a partire dalle loro esperienza e realtà. Analizziamo in questa parte come la parola, espressa in questa narrazione aperta e fiduciosa, rivela i sentimenti profondi della persona e diventa un codice affettivo per la comunicazione. Attraverso la parola narrata, la persona rivela il suo habitat interiore, i sentimenti, i desideri, le paure, le speranze e i sogni.

• I TEMI DELLA COMUNICAZIONE NEL VIAGGIO DI EMMAUS
In questa seconda parte ci addentriamo nella mediazione umana come parte della comunicazione. Qui notiamo come il dialogo aperto stimoli gli individui a vedere, ascoltare, capire e interagire autenticamente, in modotale da sentirsi completi nel dialogo, diventare il soggetto della comunicazione, esprimere il proprio essere interiore e aprirsi al nuovo. La comunicazione è significativa quando favorisce l’espressione della condizione interiore del comunicatore. La consapevolezza di essere il soggetto della comunicazione si sviluppa a partire dalla capacità di riconoscere l’altro come persona, come interlocutore fondamentale della relazione. La mediazione umana esprime l’identità sociale di ogni individuo. La relazione dell’individuo con la tecnologia e l’informazione avviene in un clima di rispetto della dignità e del ruolo dell’altro, nell’ambiente comunicativo interconnesso con tutte le persone e la loro comunità.

• IL RITUALE COME MODO DI COMUNICARE
In questa terza parte descriviamo come la narrazione – il racconto – incoraggia l’espressione della natura soggettiva di un individuo e apre una seconda porta alla comunicazione: la condivisione di esperienze profonde attraverso i sentimenti, i dolori e le speranze profonde dell’individuo, ritualizzati attraverso gesti e atteggiamenti celebrativi. Gesù realizza questo momento di comunicazione con il rito della condivisione del pane, dello stare insieme, della condivisione dei gesti, dei sentimenti e degli affetti. Il luogo dove avviene questo rito della condivisione del pane rappresenta la casa che accoglie con calore umano e fiducia, l’habitat della comunione, la nostra casa comune. La comunicazione genera relazioni di fiducia così come i rituali. L’amicizia è un esempio di rituale umano, che viene costruito, vissuto e celebrato. La cura per gli esseri umani, per la loro salute e qualità di vita e per l’ecologia integrale sono tutte espressioni della comunicazione etica.

• L’ESPERIENZA DEL MISTERO E DELLA BELLEZZA NELLE RELAZIONI UMANE
In questa quarta parte si descrivono gli aspetti della comunicazione verbale e non verbale, il corpo che esprime il suo linguaggio di dolore e di speranza. I due discepoli sperimentano la parola che tocca il cuore, l’apertura di loro stessi attraverso la parola e il gesto del rito della condivisione del pane. Mentre i loro cuori bruciano nel rito celebrato con Gesù, i due comunicatori di Emmaus sperimentano il mistero di Dio, il Divino che si esprime nel rito, la bellezza del divino amore umano, provato con Gesù. La comunicazione umana tocca la libertà della persona e la chiamata a condividere la responsabilità davanti a Dio, all’altro, a tutto il Creato. Comunicare è essere co-autore con Dio nel progetto continuo della creazione del mondo. Il comunicatore è colui il quale collabora con il progetto di vita e con la speranza che è stata rivelata da Dio nel Verbo fatto carne, che viene ad abitare in mezzo a noi.( Gv 1,14).

• L’ESPERIENZA CHE DIVENTA RESPONSABILITÀ COMUNICATIVA
Nella quinta parte descriviamo il ritorno dei due discepoli, comunicatori, a Gerusalemme(Emmaus rappresenta la comunicazione locale, Gerusalemme la comunicazione globale). In questo movimento, dal locale al globale, evidenziamo il valore dell’interculturalità e dei gruppi nella comunicazione. Internet è una rete interculturale. Le reti sociali sono luoghi di espressione dei rituali umani e culturali di gruppi ed etnie; rappresentazioni di persone, con le rispettive culture e organizzazioni. La comunicazione digitale nelle reti sociali ci apre a nuove geografie, per la comprensione delle realtà interculturali, permettendo così un dialogo tra popoli e culture, basato sull’identità e la collaborazione tra comunità.

• LO STATO DIGITALE E LA NUOVA GIOVENTÙ CRISTIANA
Nella sesta parte, e alla luce dell’esperienza dei due comunicatori di Emmaus, presentiamo lo stato digitale dei giovani di oggi, la loro visione del mondo, i loro linguaggi e codici che si esprimono attraverso la musica, la danza, i gesti, i giochi, le interazioni e le creazioni simboliche. All’interno di questo scenario di nuovi linguaggi, il rito della Parola e del Pane vissuto da Gesù e dai due comunicatori di Emmaus può diventare un punto di riferimento per come comunicare dall’interno della nostra condizione umana e della relativa cultura. In questo modo, il testo biblico diventa una vera pedagogia su come comunicare a livello interpersonale- gruppale, nel nostro ecosistema umano-culturale e in rete. Il testo biblico offre anche un’immensa e ricca grammatica della comunicazione per la creazione, produzione e diffusione dell’informazione nei suoi formati: scritto, visivo, audio e interattivo. A livello di spiritualità educativa, il testo biblico offre una ricchezza di materiale spirituale ed estetico per sperimentare il mistero di Dio nella realtà umana. A livello dell’esperienza di fede della comunità e del gruppo, il testo biblico alimenta un messaggio di comunicazione che favorisce la risposta alla chiamata di Dio e la vocazione del servizio in favore della vita e dell’altro, e che promuove l’impegno missionario e la solidarietà.

• ALCUNE DOMANDE SULLA COMUNICAZIONE OGGI
A partire da questa riflessione sul luogo della Parola e del Rituale nell’evento comunicativo di Emmaus, presentiamo alcune domande per ulteriori studi.Come possiamo sperimentare la Parola di Dio e comunicare in modo creativo, a partire dall’ispirazione e dalla potenza della Parola? Come possiamo mostrare la narrazione come un modo di ascoltare e di entrare nel cuore dei giovani? Come creare il rito del dialogo e della preghiera, a partire dall’esperienza di vita dei nostri giovani? Come sperimentare la spiritualità della comunione, del silenzio, dell’unione con Gesù nel virtuale, nell’istantaneità e nella velocità delle relazioni nel mondo digitale? Come rimanere con Lui nell’assenza-presenza della comunicazione virtuale? Come può la Parola, condivisa con i giovani, diventare un’esperienza di rito, preghiera e sacramento? Come l’Eucaristia ci unisce spiritualmente ed educativamente ai nostri giovani nel mondo digitale? Come promuovere la qualità della comunicazione, in modo tale che gli educatori-comunicatori possano sorprendere e dilettare i giovani affinché abbraccino la causa del Vangelo, della Chiesa e della Comunità Salesiana? Come comunicare a partire dall’interculturalità nel mondo di oggi? A partire dalla condivisione e dalla riflessione su questo testo e sulle successive domande, proponiamo tre impegni: il primo è quello di promuovere lo studio, la riflessione, la condivisione e la preghiera personale e comunitaria da parte dei comunicatori, partendo dalla Parola di Dio. Il secondo è quello di discutere e approfondire queste domande e tutte le altre che possono sorgere riguardo al testo di Emmaus applicato alla comunicazione. Il terzo, a partire dal testo di Emmaus, è quello di essere innovativi e creativi nello sviluppare e produrre materiale educativo e formativo di qualità, in diversi formati: video, musica, poster, foto, giochi… per la diffusione su siti web e attraverso i social network. Un poster dell’incontro tra Gesù e i due comunicatori di Emmaus sta per essere realizzato da un artista italiano. Questo poster sarà inviato, insieme al testo che stiamo preparando, a tutti i Delegati e alle equipe di Comunicazione, per essere utilizzato negli incontri di formazione, nelle preghiere e per la creazione di qualsiasi materiale di comunicazione. Chiedo ai Delegati di Comunicazione, se possono, di inviarmi idee e suggerimenti per arricchire questo testo che stiamo preparando. Con la collaborazione e l’impegno di tutti i nostri Delegati ed equipe di Comunicazione speriamo, insieme, di approfondire l’invito della Congregazione a “vivere il sacramento salesiano della presenza”, alla luce della spiritualità salesiana e della nostra missione al servizio dei giovani di oggi.

Uniti nella speranza del Cristo Risorto!

Mirandela, Portogallo, 27 aprile 2021

Don Gildasio Mendes
Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale

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