A Malta l’incontro del MGS Europa: Andare oltre noi stessi, samaritani di oggi

Dal sito dell’agenzia ANS.

(ANS – Sliema) – Il Movimento Giovanile Salesiano (MGS) in Europa e Medio Oriente, guidato dal cosiddetto “Small Team”, ha tenuto la sua tradizionale Assemblea Generale Europea nel fine settimana del 26-28 novembre. Dopo un anno e mezzo senza poter svolgere attività faccia a faccia, giovani, Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice di 13 diversi Paesi si sono riuniti finalmente a Malta, presso l’oratorio “St. Patrick” di Sliema, gestito e animato dai salesiani.

L’obiettivo principale della riunione è stato in primo luogo quello di rafforzare e rivedere le basi dell’MGS, a livello nazionale, regionale ed europeo e, in secondo luogo, preparare il prossimo “Confronto”, che avrà luogo dall’11 al 16 agosto 2022. Durante l’assemblea i partecipanti hanno anche scelto il logo ufficiale del Confronto 2022, e hanno iniziato a dare i primi passi nell’organizzazione dell’evento.

Inoltre, la neo rieletta Consigliera Generale per la Pastorale Giovanile delle Figlie di Maria Ausiliatrice, suor Runita Borja, ha accompagnato i 50 partecipanti durante tutto il fine settimana e ha riflettuto con loro sul valore del Confronto, sulla storia dell’MGS e sul tema prescelto: “Moving Beyond Ourselves. SYM Samaritans today” (Andare oltre noi stessi. MGS samaritani di oggi).

Anche don Miguel Angel García Morcuende, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile dei Salesiana, ha avuto un fruttuoso dialogo con i giovani radunati a Sliema, ma in videoconferenza – essendo impegnato a Torino con gli Ispettori salesiani d’Europa – e nel suo incontro online con i giovani, li ha invitati a riflettere sul futuro e sugli obiettivi prioritari dell’MGS per i prossimi anni.

A conclusione dell’appuntamento è stato annunciato anche che la prossima Assemblea Europea 2022 avrà luogo a Zagabria, in Croazia.

Sono stati, in definitiva, giorni di incontro, di testimonianze, di preghiera, di festa, per un Movimento Giovanile Salesiano che è vivo e deve continuare ad essere un riferimento per la gioventù del mondo.

Pablo Osorio

Assemblea MGS 2021 – Confrontarsi sull’educazione affettiva e sessuale

Dal 22 al 24 ottobre a Venezia, presso l’Istituto Salesiano S. Marco, si è svolta l’assemblea nazionale MGS Italia, luogo di riflessione, confronto e impegno da parte di tutti i territori MGS della nostra penisola. All’assemblea hanno partecipato una decina di rappresentanti per ogni territorio MGS, i presidenti delle associazioni TGS e CGS, che condividono con noi il carisma salesiano, e alcuni rappresentanti dell’Associazione dei Salesiani Cooperatori.

La tematica principale di quest’anno è stata l’educazione affettiva e sessuale, che spesso rappresenta – secondo quanto uscito dalle riflessioni di questi giorni – un tabù nelle nostre realtà salesiane, ma che parimenti ritorna in modo preponderante come attuale nella vita di molti ragazzi e di molti giovani. In questi giorni si è quindi avuto modo di iniziare un percorso che possa abbracciare tutte le sfaccettature che l’affettività e la sessualità portano con sé: dal rapporto tra pornografia, digitale e corporeità all’educazione e accompagnamento dei giovani alla conoscenza del proprio corpo, dalla posizione della Chiesa su questi argomenti all’approccio con le teorie del gender.

Il metodo utilizzato è stato – come nell’Assemblea del 2019 a Santeramo in Colle – il metodo sinodale, articolato nelle fasi Riconoscere, Interpretare e Scegliere, con un ruolo centrale occupato dalla presenza del Signore Gesù durante un momento di adorazione che ha seguito la provocazione di don Andrea Bozzolo, che ha stimolato la riflessione di ognuno dei presenti sulla tematica affettiva e sessuale alla luce del Vangelo e del carisma salesiano. Alla fine della tre giorni veneziana, al termine del momento dello Scegliere, sono stati proposti alcuni passi concreti da attuare nelle nostre realtà locali e territoriali, frutto di spunti illuminanti di alcuni testi – sia biblici/ecclesiali sia letterari – e della consapevolezza del punto di partenza, individuato il giorno prima durante il momento del Riconoscere.

Naturalmente, in pieno stile salesiano, non sono mancati momenti di gioco e di svago, tra tutti la bellissima serata di animazione preparata dai ragazzi del Triveneto per accogliere ognuno dei partecipanti e farlo sentire a casa. E siccome viviamo nel paese più bello del mondo, ne abbiamo approfittato per visitare Venezia, perla che tutto il pianeta ci invidia, guardandola con la luce di un tramonto dorato e dei lampioni della sera.

Come detto da molti dei partecipanti all’assemblea, tre giorni non sono sufficienti per esaurire le discussioni sulle tematiche inerenti all’affettività e alla sessualità e al loro rapporto con gli adolescenti e i giovani, ma sicuramente il weekend di Mestre è stato un punto di partenza per un percorso che come MGS Italia dobbiamo portare avanti. Sarà compito infatti della Segreteria Nazionale – che ha organizzato l’assemblea – e della Consulta Nazionale continuare questo percorso, stimolando riflessioni e condivisioni più ampie anche nei territori e nelle case d’origine di ciascuno, affinché non ci si limiti solamente alle buone parole, ma si possa dare concretezza a tante buone pratiche per il bene di ragazzi e giovani di tutta Italia.

di Giuseppe Oriani, Segreteria MGS Italia

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Don Bosco Global Youth Film Festival: il festival entra nella fase finale

Il “Don Bosco Global Youth Film Festival” (DBGYFF) giunge alle fasi finali con la forza e l’entusiasmo dei più di mille video realizzati dai giovani di tutto il mondo che hanno raccolto la sfida promossa dallo stesso Rettor Maggiore di dare loro voce grazie alla realizzazione di questo importante appuntamento.

Giovani del mondo. Uniamoci per seminare e condividere la speranza.

Nel racconto realizzato da InfoANS alcune testimonianze ed i prossimi passi di una bella avventura che proprio a casa di Don Bosco vedrà i momenti conclusivi della prima edizione.

***

(ANS – Roma) – Venerdì 15 ottobre è stato l’ultimo giorno utile per candidare i video al primo festival mondiale salesiano di cinematografia giovanile, il “Don Bosco Global Youth Film Festival” (DBGYFF). Oltre un migliaio sono stati i video pervenuti, da tutte le parti del mondo, a testimonianza di una partecipazione, in tutta la Famiglia Salesiana, che ha superato le aspettative.

Ora l’organizzazione del festival entra nella fase finale, con le giurie – articolate in due livelli – impegnate nell’arduo compito della selezione; e la preparazione della manifestazione, che, come programmato sin dall’inizio, avverrà in contemporanea nei giorni 18 e 19 novembre, in molteplici località di tutto il globo.

Alla chiusura delle candidature per il DBGYFF si possono già individuare alcuni punti fermi su questo festival, fortemente voluto e promosso dal Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Ángel Fernández Artime. In primo luogo, si può registrare un successo nella partecipazione congiunta di salesiani, educatori e giovani nella partecipazione congiunta alla manifestazione: tantissimi dei video candidati sono il risultato del lavoro congiunto nelle scuole, nei centri educativi e negli oratori della Famiglia Salesiana – in diversi casi anche opere delle Figlie di Maria Ausiliatrice e di altri gruppi hanno aderito alla proposta.

Da Timor Est, don Jolino Vieira da Costa, ha raccontato:
“Mi sento molto soddisfatto che i nostri giovani abbiano caricato un cortometraggio e video musicale, che hanno realizzato con tanto entusiasmo, dopo aver affrontato tante fatiche e sfide”.

Mentre Fairman Khongmallai, dal Nord-Est dell’lndia, tra gli autori del film “Kal Keliye Khongmallai” (C’è speranza per domani), ha testimoniato:

“Abbiamo realizzato un progetto con i giovani del mio villaggio; ma non avendo una rete internet potente per caricare il film, siamo andati alla casa salesiana e don Michael Makri ci ha aiutato a caricarlo sul portale”.

E dall’Argentina, l’animatore ed educatore Hernán, condivide:

“È stata un’esperienza fortemente salesiana aver accompagnato il nostro gruppo di giovani registi a realizzare il film e a partecipare al festival. Abbiamo potuto condividere questa eccellente iniziativa con i loro genitori, che li hanno incoraggiati a partecipare. Ho potuto vedere come la pedagogia e il Sistema Preventivo di Don Bosco aprono orizzonti nella vita dei giovani, incoraggiandoli a mettersi in gioco e a diventare migliori. Questo festival lo ha reso possibile”.

Al tempo stesso, il fine ultimo del festival, rendere i giovani ambasciatori di speranza nelle loro realtà, sembra già essere stato raggiunto nella fasa preparatoria dei lavori. Sempre dall’Argentina, Clara riporta:

“Quando sono stata invitata a partecipare, non potevo crederci! È stata una bellissima esperienza, condividendo insieme lo stesso obiettivo, con un messaggio pieno di speranza: non vedo l’ora di fare altri festival!”.

E ancora, dal Paraguay, Matías scrive:

“È stata una bella esperienza poter partecipare al DBGYFF. Abbiamo lavorato con alcuni giovani per fare un cortometraggio sul tema ‘Mossi dalla Speranza’. Abbiamo impiegato un mese e mezzo tra la creazione della sceneggiatura, le riprese e il montaggio. Ringrazio questi giovani che hanno detto sì a questa proposta”.

A questo punto il lavoro più difficile è quello che spetta alle giurie. Sin da inizio mese l’équipe di coordinamento del Festival, guidata dal Direttore, don Harris Pakkam, insieme al Coordinatore delle Giurie, don Tadeusz Lewicki, è andata contattando i circa 100 giurati membri della giuria preliminare – un gruppo diversificato di rappresentanti di tutti i continenti e Paesi, di diverse lingue, culture, etnie e formazione – che ha il compito di visionare set da 25 film ciascuno, e realizzare una prima fase di scrematura tra i video per selezionare quelli meritevoli di giungere alla fase finale. Proprio per assicurare il più equo e obiettivo giudizio possibile, ogni video sarà visionato da almeno tre giurati.

Successivamente, sarà la volta della Gran Giuria, la cui composizione è in corso in questi giorni, tra cineasti e sceneggiatori, critici ed influencer cinematografici, recensori, artisti, attori, compositori, ingegneri del suono, montatori ed esperti di effetti visivi, blogger e personalità salesiane. Saranno loro che, lavorando sui video finalisti, provvederanno poi ad individuare i vincitori delle varie categorie. E mentre ferve l’attesa in tutto il mondo salesiano, si vanno anche delineando le modalità in cui il festival avrà effettivamente luogo.

Tre sono i livelli previsti:

– nelle realtà in cui sarà possibile farlo, ci sarà una presentazione in presenza nelle opere salesiane, con la partecipazione diretta dei giovani;

– laddove le misure locali adottate per prevenire i contagi di Covid-19 richiedano di evitare assembramenti, seguendo le stesse modalità che tante opere salesiane utilizzano per la Didattica A Distanza, verrà realizzata una video-trasmessione online degli eventi organizzati.

– per tutti, sarà possibile assistere alla diretta streaming dal sito ufficiale del festival – www.dbgyff.com – che, tra i vari momenti, trasmetterà anche le cerimonie ufficiali da Torino, e in particolare l’apertura, giovedì 18 novembre, e la proclamazione dei vincitori, venerdì 19 novembre.

“Invitiamo tutti i Delegati di Comunicazione Sociale e i salesiani che collaborano a quest’iniziativa a preparare degli eventi di livello ispettoriale o nazionale che accompagnino in maniera adeguata la celebrazione di questo Festival della speranza e della gioventù”
è l’appello conclusivo rilasciato dagli organizzatori.

Info ANS

MGS Italia Centrale, due percorsi di pastorale giovanile per ragazzi e giovani adulti

Il Movimento Giovanile Salesiano dell’Italia Centrale ha organizzato due percorsi di pastorale giovanile rivolti a ragazzi e giovani adulti (universitari e lavoratori).

Il cammino di MissioLab, per chi vuole avvicinarsi al mondo della solidarietà e del volontariato internazionale

“Io abito la città”, un percorso di formazione per giovani universitari e lavoratori

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Concorso Small Team SYM Europe per il Confronto 2022 del Movimento Giovanile Salesiano

Il 15 ottobre si concluderà il concorso promosso dal coordinamento “Small Team SYM Europe” per il nuovo logo e  inno ufficiale in vista del Confronto 2022 del Movimento Giovanile Salesiano (MGS) Europa sul tema “Andare oltre noi stessi. MGS – Samaritani oggi“.

Di seguito le informazioni per partecipare al concorso e i documenti inerenti.

Il tema “Andare oltre noi stessi. MGS – Samaritani oggi” è stato tratto dalla Lettera Enciclica del Santo Padre Fratelli Tutti.

Considerando quello che sta succedendo intorno a noi abbiamo pensato che fosse opportuno avere questo tema per aiutarci a riflettere e ad unirci di più come Movimento Giovanile Salesiano.

(Coordinamento “Small Team SYM Europe”)

Condizioni di gara:

  • La partecipazione al concorso non è subordinata all’età o all’educazione musicale, ma l’autore deve essere collegato al Movimento Giovanile Salesiano.
  • Ogni autore può presentare un massimo di tre brani.
  • Scadenza per inviare il tuo lavoro: 15 ottobre 2021
  • I candidati accettano che, nel caso in cui una loro canzone vinca il concorso, concedono al SYM Europe Small Team, una licenza royalty free, mondiale, perpetua, esclusiva per utilizzare la canzone e i testi inviati dal Candidato per qualsiasi scopo, incluso ma non limitato al diritto di registrare, riprodurre, pubblicare, eseguire, comunicare, adattare o concedere in sublicenza o assegnare tali diritti.
  • Nel caso in cui la canzone di un Candidato non vinca il concorso, il Candidato mantiene la piena proprietà dei diritti d’autore della canzone.
SYM Competition
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Campo 4 e assemblea MGS al Colle Don Bosco

Dal 23 al 26 settembre presso l’opera del Colle don Bosco si è svolto il Campo 4: un momento di ritiro e riflessione per i giovani neo-maturati sino ai 29 anni.

A questo appuntamento hanno partecipato più di 100 giovani che si sono confrontati con le tematiche educative relative alla comunità educativa pastorale, secondo la proposta del quadro di riferimento della pastorale giovanile: gli interventi di Don Alberto Martelli e Don Matteo Rupil hanno guidato ed aiutato i giovani nella riflessione.

Un’altra tematica affrontata è stata quella del discernimento. Grazie all’ incontro avvenuto a Chieri, luogo simbolico del discernimento di Giovanni Bosco, con tre testimoni che hanno raccontato i diversi aspetti di questo fondamentale elemento della vita di ogni persona: Don Tiziano Baracco, missionario per 20 anni in Romania, ha raccontato la sua esperienza di consacrato missionario; Melisenda Mondini, direttrice della scuola dell’opera di Ivrea, ha illustrato l’impegno di un laico nel mondo del lavoro e nella concretezza del quotidiano secondo lo stile Salesiano; Fabrizio Gambaro, ha sottolineato l’importanza della relazionalità all’ interno degli ambienti sociali e lavorativi.

I giovani partecipanti, che hanno gestito da protagonisti anche i più piccoli aspetti organizzativi del campo, hanno sottolineato nelle diverse condivisioni l’ importanza di un discernimento concreto da vivere nella vita quotidiana, nelle occupazioni e nel lavoro, nell’impegno a vantaggio dei più svantaggiati.

La giornata del 25 settembre è stata invece dedicata all’assemblea MGS. I giovani del Movimento Giovanile Salesiano si sono confrontati con le esperienze di vita e con le provocazioni di Renato Cursi, segretario esecutivo di Don Bosco international, e Andrea Farina, coordinatore dell’Osservatorio salesiano per i diritti dei minori.

L’Europa ci invidia per la nostra gioia nella fede e per il nostro coraggio di proposte nella pastorale giovanile e per la nostra capacità di essere presenti nei territori con le nostre opere.
Renato Cursi

 

Fondamentale è la convenzione dell’infanzia sui diritti dell’adolescenza come strumento capace di promuovere politiche attive ed educative mettendo al centro il loro protagonismo.
Andrea Farina

Foto della giornata

 

 

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Meeting MGS Giovani a Venezia Mestre – 26 settembre 2021

Il 26 settembre 2021 si terrà il Meeting MGS Giovani a Venezia Mestre per ragazzi e ragazze dalla 1° alla 5° superiore, promosso dal Movimento Giovanile Salesiano Triveneto. Di seguito le informazioni principali e il programma.

Meeting MGS Giovani
SAVE THE DATE: 26 settembre 2021 Meeting MGS Giovani

Venezia Mestre

  • Quando: 26 settembre
  • Dove: Mestre
  • Per chi: ragazzi e ragazze dalla 1^ alla 5^ superiore
  • Quota: 8 €

Puoi iscrivere i ragazzi delle varie fasce d’età direttamente dai link qui sotto:

  • PRIME: qui
  • SECONDE & TERZE: qui
  • QUARTE & QUINTE: qui

Per info contattare:

Ufficio PG: mgs@donboscoland.it

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Riparte il lavoro della segreteria MGS Italia: prossimo appuntamento, l’assemblea di ottobre

Da venerdì 10 a domenica 12 settembre, a Valdocco, si è riunita la segreteria MGS d’Italia. Il gruppo è composto da Elena Marcandella, per il Nord Est e coordinatrice nazionale; Gessica Mazza per l’Italia Centrale, Beatrice Cafasso per il Piemonte e la Valle d’Aosta; Giuseppe Oriani per Lombardia ed Emilia Romagna; Erika Inchingolo per l’Italia Meridionale e Stefano Di Maria per la Sicilia.

All’incontro ha partecipato, insieme con don Roberto Dal Molin, delegato della Pastorale Giovanile nazionale, anche suor Mara Tagliaferri, nuova presidente Ciofs che ha sostituito suor Anna Razionale.

L’incontro si è svolto attorno ad alcune tematiche: la condivisione delle attività estive nelle case e negli oratori salesiani. Ovunque si è riscontrata una rivitalizzazione delle attività, con tanti giovani che hanno ripopolato i cortili.

Poi si è passati alla programmazione dell’Assemblea MGS che si terrà a Mestre dal 27 al 29 ottobre prossimi. Con don Rossano Sala si è lavorato sull’allestimento dei lavori, che verranno svolti con il metodo sinodale del riconoscere, interpretare e scegliere. Al centro dell’assemblea ci sarà  proposta pastorale, “Umili, forti e robusti” con l’attenzione alla dimensione affettiva.

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“Renditi umile, forte e robusto”: alcuni passi del Magistero salesiano

Ha tutta l’aria di un paradosso: mentre la “trilogia” educativa proposta dal sogno dei 9 anni ha una notevole rilevanza nella memoria dei giovani (come si vede dalle testimonianze riprodotte nel dossier), non sembra che abbia avuto tanta cittadinanza né negli studi su don Bosco né nel magistero salesiano.
Certo, il sogno viene citato, approfondito, “ermeneutizzato” da tutti… ma in genere per quanto riguarda la modalità del “sogno”, i ragazzi che compaiono (lupi e agnelli), la presenza autorevole e consolante di Gesù e della Madonna.
Ma il trinomio viene citato e dato per scontato, senza approfondimenti storici (don Bosco si è formato “davvero” su queste linee?), spirituali e pedagogici (cosa vuol dire percorrere questi sentieri educativi nella vita e nella crescita dei giovani?), ecc.
Non ci chiediamo se questo è un problema, indichiamo e basta.
Per arrivare a questa conclusione abbiamo fatto una ampia ricerca sulle fonti, che ora sono facilmente disponibili on line, sia quelle del sito ufficiale della Congregazione (di non immediata e facile consultazione), sia quelle più abbordabili di “Salesian Online Resources”) a cura dell’Università Salesiana.
Con i vari sofisticatissimi motori di ricerca si arriva certamente a trovare molte occorrenze, ma perlopiù riproposizioni del sogno e la citazione della trilogia senza approfondimenti.
Quel qualcosa in più che cercavamo (approfondimento pedagogico-spirituale del trinomio) lo riproponiamo qui di seguito, se non altro per la curiosità del lettore.

Il senso dei contenuti dei sogni di don Bosco

Passiamo ad altri aspetti attinenti l’analisi critica delle fonti. Qualsiasi manuale di critica documentaria insegna quanto sia importante, in ordine a una storia del testo, reperire e segnalare correttamente le varianti di scrittura, dalle prime fasi redazionali fino al testo definitivo fissato dall’autore. Non si tratta di una pura esercitazione accademica. Tale operazione infatti si rivela di notevolissima importanza, quando dall’analisi del testo si passa, ad esempio, allo studio della mentalità dell’autore. A questo proposito è interessante notare i termini che DB sceglie e le varianti che introduce allorché narra nelle MO il sogno dei nove anni. Riferendo le parole udite dal personaggio celeste, egli aveva scritto in un primo tempo: «Renditi sano, forte e robusto». Poi, intervenendo sulla propria scrittura, corresse: «Renditi umile, forte e robusto».
La prima redazione poteva apparire l’invito alla sanità fisica e implicitamente a quella psichica. Era un monito che del resto esprimeva bene l’intuizione sviluppata nella Vita di Domenico Savio e altrove, che cioè la vita cristiana e la stessa perfezione non erano contro i valori ai quali aspirava la natura umana.
Correggendo il proprio autografo DB pose l’accento su un tema che qua e là riaffiora nella trama delle MO: non la vanagloria, ma l’umile sentire di sé comportava la benedizione di Dio.
Che cosa allora sognò veramente DB? quali parole ricordò di avere udito dal personaggio celeste? Le ipotesi che si possono avanzare sono più d’una. Ma se si bada al modo come DB in quei medesimi anni scrive i suoi sogni e poi li racconta, si è portati a credere che la concretizzazione di parole e di concetti sia un’operazione che DB fa tranquillamente a tavolino, alle prese con il testo che sta scrivendo e che poi si ripromette di narrare. Questo è constatabile nel sogno cosiddetto di Lanzo (1876). Nell’appunto autografo che DB aveva predisposto troviamo descritto un mazzetto di fiori e spighe di grano, simbolo di distinte virtù, in mano all’apparizione di Domenico Savio. Esponendo poi a voce il sogno, DB cambiò qualche fiore, ne omise qualcun altro, cambiò anche il significato simbolico di un fiore. Ancora più indicativo è quanto si nota nel sogno di S. Benigno (1881). Sul manto del personaggio celeste DB aveva visto risplendere una serie di dieci diamanti. Al centro dei cinque incastonati sulla parte posteriore in un primo tempo aveva scritto che c’era il diamante della «castità»; in un secondo tempo cancellò e scrisse: «obbedienza». Ma anche le didascalie di ciascun diamante subirono varianti. In un primo tempo DB aveva cominciato a scrivere in italiano, in un secondo tempo le riscrisse in latino: «carità» divenne «caritas»; «obbedienza, povertà, castità» divennero rispettivamente «votum obedientiae, votum paupertatis, votum castitatis».
Ammesso che dietro il «sogno» che conosciamo ci sia stata veramente un’esperienza onirica, si è posti in guardia dalle libertà che DB si prende nei confronti del suo proprio manoscritto. La sua parola rimane in ultima analisi l’unica testimonianza circa fatti di questo tipo. Lo stesso è da dire del sogno dei nove anni. Sulla sua realtà, sul significato che poté avere nel corso della sua vita, sul modo come ne è stato fissato il racconto nelle MO unito testimone è soltanto lui. E di DB si conosce bene la propensione a giocare sul significato delle parole e sulla portata evocativa dei numeri. Nel sogno dei nove anni scrive di aver visto folle di giovani scalmanarsi in un «cortile»: adopera cioè un termine evocativo del cortile dell’oratorio; in quello del 1844 scrive di avere sognato una chiesa «stupenda ed alta» con la scritta: «Hic domus mea, inde gloria mea» (MO 136); fa pensare cioè non tanto a un edificio sacro che comunque sostituisse le chiese e le cappelle entro cui radunavano precariamente i suoi giovani, quanto piuttosto al tempio dell’Ausiliatrice che costruì tra il 1863 e il 1868. Quest’uso elastico del linguaggio, allusivo a fatti che potrebbero essere l’avveramento delle predizioni, induce a saper entrare nel gioco mentale di colui che lo adopera, individuandone il nocciolo solido e accettando il resto in modo altrettanto elastico, allusivo e relativo.
(Pietro Strella, Apologia della storia. Piccola guida critica alle Memorie biografiche di don Bosco)

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