Siria, a Damasco iniziano i lavori per un nuovo centro giovanile

Da ANS

In Siria l’inizio dell’estate vede i Salesiani di Damasco e i loro collaboratori impegnati a realizzare i primi passi della creazione del nuovo centro che sorgerà nella periferia della città, nel quartiere di Jaramana, dopo che nello scorso mese di gennaio è stato finalizzato l’acquisto del terreno.

Al momento sono in corso i lavori di recinzione del terreno e di creazione della strada di accesso. Nei prossimi mesi si procederà alla preparazione, pulizia e livellamento del terreno, e contemporaneamente, con il supporto di una squadra di progettisti, verrà redatto il progetto architettonico, che includerà il centro giovanile/oratorio, il cortile, la casa della comunità, la chiesa e un centro di formazione professionale.

I salesiani accompagnano e servono la comunità cristiana a Damasco dal 1992, con particolare attenzione all’educazione dei giovani e dei bambini. Tale presenza è diventata ancora più significativa, nelle estreme difficoltà, a partire dal 2012, ed oggi circa 1.200 minori prendono regolarmente parte alle attività del centro.

E tuttavia per molte persone oggi raggiungere il centro salesiano è molto problematico: il viaggio richiede tempo e comporta spesso rischi per la sicurezza, mentre la distanza fisica dalle famiglie rende difficile per i salesiani la loro opera di sostegno umano e solidale a chi ha bisogno di maggiore aiuto.

Con la creazione del nuovo centro nel quartiere di Jaramana, i salesiani saranno in grado di amplificare il loro contributo allo sviluppo sociale, spirituale ed educativo della comunità cattolica di Damasco e di tutta la cittadinanza.

“Un ringraziamento speciale va ai nostri benefattori che stanno sostenendo lo sforzo dell’Ispettoria MOR nel raccogliere risorse a favore di quest’opera, e alla Nunziatura Apostolica in Siria, che ha recentemente formalizzato il suo supporto all’iniziativa in una significativa lettera; invochiamo poi sempre la Provvidenza, perché continui a portare il suo prezioso aiuto nel raccogliere le risorse ancora necessarie per il terreno e per avviare finalmente le prossime fasi” concludono i Salesiani della Siria.

Tutta l’Ispettoria del Medio Oriente (MOR) continua a pregare perché la pace torni finalmente e stabilmente in Siria, e che questo progetto possa giungere presto a termine ed essere motivo di gioia per le migliaia dei bambini e dei giovani che ogni giorno prendono parte alle attività nel centro di Damasco, e per quelli che ne potranno beneficiare in futuro.

Il Papa ai missionari digitali: Dire le cose con tenerezza

Il 13 giugno, a Madrid, si è svolta la Giornata di “iMission” per la formazione gratuita dei missionari digitali di lingua spagnola. Per l’occasione, il Papa ha registrato un breve videomessaggio che è stato diffuso sull’account Twitter degli organizzatori dell’evento invitandoli a “compromettersi” nell’evangelizzazione attraverso la tenerezza. Un messaggio che coinvolge tutti.

Il servizio di Vatican News – Gabriella Ceraso

Evangelizzazione del continente digitale: è questo il cuore dell’interesse di ” iMission” un’associazione senza scopo di lucro che riunisce persone e istituzioni cattoliche che lavorano su questo tema sin dal 2012 con l’obiettivo di creare una rete di missionari impegnati in internet e di dar loro una formazione sistematica.

A  Madrid si è svolta la Giornata per la formazione gratuita dei missionari digitali di lingua spagnola, cui ha partecipato con un saluto inviato tramite un videomessaggio su Twitter, anche Papa Francesco. Il suo innanzitutto è stato un incoraggiamento:

La prossimità, fondamento dell’annuncio 

“Avanti!” ha detto e ripetuto a tutti i presenti il Papa, entrando quindi nel merito del suo messaggio dedicato alle modalità della comunicazione.

“Il problema che abbiamo oggi non è tanto quello che dici o quello che non dici, ma come”. Ci sono parole che possono essere dette – spiega Francesco – “all’interno di un laboratorio totalmente asettico e inutile”; parole dette “a distanza”, non di “grande utilità” e che forse “ispirano qualcosa”. Ma l’importante è “dire le cose con prossimità, con vicinanza”:

E quando si è in grado di dire le cose con vicinanza e con “prossimità” si esprime la tenerezza. La tenerezza di una carezza, la tenerezza di uno sguardo sereno e semplice. La tenerezza di una parola di incoraggiamento, la tenerezza dell’accompagnare chi resta indietro. La tenerezza di chi soffre gli effetti di questa civiltà dello scarto. Non abbiate paura della tenerezzaLa tenerezza nobilita, la tenerezza è il linguaggio di Dio.

Con la tenerezza costruirete il futuro

Così infatti, ricorda il Papa, si presenta il “Padre” “al popolo d’Israele, come “un Padre che porta in braccio il suo bambino. Si presenta con un’immagine di tenerezza”. Quindi rimarca:

Non abbiate paura della tenerezza, andate avanti! Impegnatevi con il cuore, allora sì che andrete a “dire” cose di verità, ma non cose asettiche, non cose solo dichiaratorie, non cose di compromesso, ma cose che costruiscono il futuro. 

E così il Papa chiude il suo videomessaggio con la benedizione e affidando i nuovi missionari digitali al cuore di Maria.

Giornata del bambino africano. Don Felice Molino: La vera urgenza è educare il cuore

Beatificata Edvige Carboni, Salesiana Cooperatrice

Sabato 15 maggio è stata beatificata Edvige Carboni (1880-1952), mistica e Salesiana Cooperatrice di Pozzomaggiore. Si riporta l’articolo pubblicato dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS il 17 giugno 2019.

(ANS – Pozzomaggiore) – Sabato 15 maggio 2019 a Pozzomaggiore, Sardegna, il cardinale Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha beatificato, a nome del Santo Padre, Edvige Carboni, una donna umile e forte, con una “vita intrisa di Dio”, che visse una vita di lavori manuali e di servizio, in famiglia e verso tanti bisognosi che incontrò, ma che fu eletta in modo misterioso e ricolmata di grazie e doni soprannaturali straordinari.

Nata a Pozzomaggiore il 3 maggio del 1880, desiderava farsi religiosa, ma dovette restare accanto alla madre, molto malata. Da allora trascorse la sua vita domestica in maniera sobria e raccolta, alternando le faccende di casa ai momenti di preghiera. Il 14 luglio 1911 le si manifestarono sul corpo i segni della Passione di Gesù. Questo e altri fenomeni mistici che le venivano attribuiti furono indagati nel processo canonico del 1925, cui lei si sottopose in completa obbedienza. Si trasferì quindi a Roma col resto della famiglia, proprio negli anni in cui stava per esplodere la seconda guerra mondiale.

Da quando prese domicilio a Roma, fino alla morte (1938-1952), Edvige appartenne alla parrocchia dei salesiani “Santa Maria Ausiliatrice” su via Tuscolana. Lì si recava quasi ogni mattina per la Messa e Comunione; lì si raccoglieva in preghiera, solitamente nella cappella di sant’Anna; lì avvennero gran parte delle estasi e fatti prodigiosi. Il 25 Settembre 1941, inoltre, divenne Salesiana Cooperatrice.

Devotissima della Madonna, che le apparve più volte, ottenne da Lei numerose grazie. Tanti i Santi di cui ebbe apparizioni, in modo particolare san Giovanni Bosco e san Domenico Savio. Nel suo diario si segnalano ben 20 apparizioni di Don Bosco, spesso insieme a Maria Ausiliatrice o a Domenico Savio. In tali apparizioni Don Bosco le dava suggerimenti intorno alle virtù, la invitava alle devozioni alla Madonna, la incoraggiava nelle difficoltà, le chiedeva preghiere e sacrifici per la pace nel mondo, le mostrava il gran bene che facevano i Salesiani, di molti dei quali elogiava la santità, e la invitava a pregare e ad amare le suore salesiane.

Come ha detto il cardinale Becciu nell’omelia del rito di beatificazione:

“Umile e forte, generosa e paziente, laboriosa e fiera, la Beata Edvige incarna le più belle virtù della donna sarda dell’epoca. Eppure dal suo vissuto umano e cristiano, emergono dati che rendono più che mai attuale la sua testimonianza: Edvige è un valido riferimento per le donne di oggi, di ogni età e di ogni estrazione sociale. La sua semplice e profonda esperienza spirituale, contrassegnata da carità senza limiti, umiltà smisurata e preghiera incessante, è un modello ancora attuale, perché dimostra che anche in una vita semplice e ordinaria è possibile sperimentare una solida comunione con Dio e un apostolato caratterizzato dalla passione per l’umanità ferita e disagiata”.

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Nuove nomine per i superiori delle Ispettorie delle Filippine Nord e Colombia Bogotà

Oltre alla nomina di don Giovanni D’Andrea come superiore dell’Ispettoria della Sicilia, nell’ambito dei lavori del Consiglio Generale, e con il consenso degli altri membri del Consiglio, il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ha nominato anche i Superiori delle Ispettorie Filippine Nord (FIN) e Colombia-Bogotà (COB) rispettivamente don Gerardo Martin e don John Jairo Gómez Rúa.

Don Martin è nato a Makati (Manila) il 3 ottobre 1964 e dopo alcuni anni di professione come dottore commercialista ha frequentato il Noviziato salesiano di Bacolod nell’anno 1994-1995; ha quindi emesso la prima professione il 24 maggio 1995 e la professione perpetua il 24 marzo 2001.

Ordinato sacerdote nel 2002, a Parañaque-Manila, ha servito per cinque anni (2005-2010) nella casa di formazione “Seminario ng Don Bosco”, dedita alla formazione specifica per il sacerdozio, e negli ultimi nove (2010-2019), nella grande comunità del Prenoviziato e Aspirantato di Canlubang.

È stato membro delle Commissioni Economica (2005-2010) e di Pastorale Giovanile (2008-10) e dal 2013 svolge l’incarico di Delegato Ispettoriale per la Formazione.

La cerimonia d’insediamento è prevista per sabato 15 giugno 2019 nel Santuario Nazionale di Maria Ausiliatrice a Parañaque – Manila.

Don Gómez Rúa è nato il 27 dicembre 1963 a Medellín. Dopo aver frequentato il noviziato salesiano di Rionegro, tra il 1983 e il 1984, ha emesso i primi voti il 31 gennaio 1984 e i voti perpetui il 9 gennaio 1990 a La Ceja.

Ordinato sacerdote nella città di Medellín il 17 ottobre 1992, è stato Vicario dell’opera di Tuluá (1993-95) e Vicario e poi Direttore di Rionegro (1995-97; 97-98), quindi Direttore e Maestro dei Novizi presso La Ceja, dal 1999 al 2006.

Per l’Ispettoria COM è stato Vicario ispettoriale (2006-2010) e Delegato per la Formazione e per la Famiglia Salesiana (2007-2011), prima di assumere l’incarico di Ispettore, nel 2012.

Attualmente è Direttore del Postnoviziato interispettoriale “Filippo Rinaldi” di Copacabana.

Don Gómez Rúa assumerà l’incarico dell’Ispettoria COB, per il sessennio 2019-2025, il prossimo 28 luglio, durante l’Eucaristia che sarà presieduta dal Consigliere Regionale per l’Interamerica, don Timothy Ploch, presso il Santuario Nazionale di Nostra Signora del Monte Carmelo – Istituto Leone XIII, a Bogotà.

Corso di formazione per undici superiori di Ispettorie e Visitatorie di tutto il mondo

Vengono da Europa, Asia, America Latina e Africa gli 11 Superiori di Ispettorie o Visitatorie salesiane del mondo che da domenica 9 giugno, hanno iniziato il corso di formazione a loro dedicato a Roma, Sacro Cuoore. Ad accompagnarli in questo intenso percorso ci saranno il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, e gli altri membri del Consiglio Generale. Per l’Italia salesiana partecipano l’ispettore della ICC, don Stefano Aspettati e l’ispettore della IME, don Angelo Santorsola. 

La nota dell’ANS:

Gli altri partecipanti:

  • don José Aníbal Mendonça, Ispettore del Portogallo (POR);
  • don Joseph NG Chi-Yuen, Superiore dell’Ispettoria cinese, con sede a Hong Kong (CIN);
  • don Jacob Hideaki Hamaguchi, Ispettore del Giappone (GIA);
  • don Andrew Wong, Superiore della Visitatoria dell’Indonesia (INA);
  • don Jose Kuruvachira, Ispettore di India-Dimapur (IND);
  • don Mario Villalba, Ispettore del Paraguay (PAR);
  • don Pierre Célestin Ngoboka, Superiore della Visitatoria Africa Grandi Laghi (AGL);
  • don Ignacio Ocampo Uribe, Ispettore di Messico-México (MEM);
  • don Timothy (Won Chol) Choi, Ispettore della Corea del Sud (KOR).

Per due settimane, fino a sabato 22 giugno, gli 11 Ispettori già in carica nelle rispettive circoscrizioni (alcuni già da oltre un anno, altri da appena pochi mesi), avranno modo di ricevere spunti e indicazioni dal Consiglio Generale, e di conseguire una visione più ampia dei bisogni, delle sfide e dei processi in corso nella Congregazione – elementi, questi, determinanti per armonizzare i cammini locali con quello generale della Società Salesiana e della Chiesa Universale.

In considerazione del loro ruolo di animazione e governo, gli Ispettori riceveranno anche diversi input sugli aspetti giuridici dell’amministrazione; senza dimenticare, ovviamente, le occasioni di condivisione e fraternità salesiana.

Questo è l’ultimo corso di formazione per nuovi Ispettori prima del Capitolo Generale 28 (CG28); il successivo, infatti, avrà luogo nel giugno del 2020 e sarà guidato dal Consiglio Generale rinnovato dal CG28.

Don Bosco International, passaggio di consegne a Bruxelles: nuovo segretario esecutivo è Renato Cursi

Passaggio di consegne al “Don Bosco International” (DBI) – l’ufficio della Congregazione Salesiana che si occupa di promuovere i diritti dei giovani presso le Istituzioni Europee a Bruxelles -. Dopo quattro anni  in veste di Segretario Esecutivo di DBI, Angel Gudiña conclude il suo mandato, venendo sostituito in questa funzione da Renato Cursi, già Segretario del Dicastero per la Pastorale Giovanile dei Salesiani di Don Bosco a Roma. L’articolo dell’ANS:

In occasione dell’Assemblea Generale del DBI nel 2015, il Consiglio di Amministrazione dell’organizzazione è stato rinnovato, con la nomina di don Fabio Attard SDB, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile Salesiana, a Presidente del DBI e di Angel Gudiña come Segretario Esecutivo. Contestualmente, l’intera struttura e la metodologia di lavoro del DBI sono state riformate e rafforzate. Un piano strategico per i tre anni successivi è stato adottato, monitorato, valutato e poi rinnovato nel 2018.

Allo stesso tempo, sono state identificate le seguenti tre priorità per il lavoro di DBI: povertà e inclusione sociale dei giovani, migrazioni e transizione dall’educazione all’impiego. Non solo queste scelte hanno consentito alla Congregazione Salesiana di focalizzare meglio il proprio lavoro di advocacy presso le Istituzioni Europee, ma esse hanno anche contribuito a sensibilizzare sui temi dell’Unione Europea le Ispettorie delle due Regioni Salesiane dell’Europa Centro-Nord e Mediterranea, portandole a coinvolgersi attivamente in questi campi.

I risultati positivi del DBI nel corso degli ultimi quattro anni sono stati il risultato di uno sforzo collettivo: il coinvolgimento attivo del Consiglio Generale dei Salesiani di Don Bosco, la partecipazione delle Ispettorie e Regioni Salesiane, le competenze messe a disposizione da molti esperti Salesiani e laici da varie Ispettorie, la calorosa accoglienza offerta dalla Comunità Salesiana di Bruxelles (Woluwé Saint Lambert), insieme con il contributo continuo del Segretario Esecutivo, del Consiglio di Amministrazione e delle Assemblee Generali annuali del DBI.

Tra il 2015 e il 2019, DBI ha potuto raggiungere vari risultati: dagli incontri di alto livello (ad esempio, con l’Alto Rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri e le Politiche di Sicurezza, con il Presidente del Parlamento Europeo e la Commissaria Europea per gli Affari Sociali e il Lavoro); all’incorporazione del DBI nelle piattaforme e reti europee, sia civili, sia ecclesiali; alla pubblicazione di prese di posizione del DBI su alcuni temi (basate sulla riflessione di esperti dalle Ispettorie Salesiane su povertà giovanile, inclusione e partecipazione); l’istituzionalizzazione della celebrazione della Festa di San Giovanni Bosco a Bruxelles insieme ad alcuni partner di rilievo; un’interazione più forte e più intensa all’interno delle reti e piattaforme Salesiane, come “Don Bosco Youth Net” e “Don Bosco Network”.

Prima di questo impiego con il DBI, Angel Gudiña, Exallievo della Casa Salesiana di Coruña (Spagna) ed attuale Segretario Generale della Confederazione Mondiale degli Exallievi di Don Bosco, ha lavorato nel Centro Nazionale Salesiano di Pastorale Giovanile a Madrid, presso la “Confederación Don Bosco” (centri-giovanili Salesiani), ed è stato anche coinvolto attivamente nelle piattaforme civili come il Consiglio Nazionale dei Giovani della Spagna. La sua prossima destinazione è la Procura Missionaria di Madrid, Spagna, dove sarà incaricato delle relazioni istituzionali e con le imprese, a partire dal 1° giugno 2019.

Renato Cursi, Salesiano Cooperatore della Casa Salesiana del Borgo Ragazzi Don Bosco (Roma, Italia), ha collaborato con il Dicastero per la Pastorale Giovanile Salesiana di Roma negli ultimi cinque anni, occupandosi del segretariato del Dicastero e del coordinamento internazionale del Movimento Giovanile Salesiano. Già officiale del Pontificio Consiglio per la Giustizia e della Pace, si è laureato in Relazioni Internazionali e specializzato in Diritti Umani, Studi sulla Pace e Pastorale Giovanile. Attualmente frequenta il Dottorato congiunto in Studi sulla Gioventù tra l’Università Pontificia Salesiana di Roma e l’Università Cattolica “Silva Henriquez” di Santiago del Cile. Dopo aver concluso il suo mandato nel Dicastero per la Pastorale Giovanile Salesiana, si sposterà presso l’ufficio del DBI a Bruxelles insieme alla sua famiglia nel mese di agosto 2019.

Il processo di transizione, che si è sviluppato tra Roma e Bruxelles nel corso dei primi mesi del 2019, è stato condiviso con l’Assemblea Generale del DBI nel mese di gennaio 2019 e coordinato dal Presidente di DBI, per garantire la continuità delle attività e dei processi concordati nel Piano Strategico 2018-2021.

I novizi d’Europa incontrano il Rettor Maggiore a Torino

I novizi d’Europa, tra cui quelli di Genzano (Roma) e Pinerolo (Torino), hanno incontrato il Rettor Maggiore al Colle Don Bosco. Ecco l’articolo dell’ANS:

Dal 20 al 25 maggio si sono riuniti al Colle Don Bosco e a Valdocco 47 novizi salesiani d’Europa. 5 provengono da Poprad (Slovacchia), 11 da Kopiec (Polonia), 13 da Genzano (Roma) e 18 da Pinerolo (Torino). Si è trattato dell’XI incontro consecutivo intorno alla festa di Maria Ausiliatrice. Durante le giornate i novizi si sono scambiati le loro esperienze di noviziato in una convivenza piena di momenti di preghiera, di condivisione, di visite ai Luoghi Salesiani e di spiritualità salesiana. Due momenti intensi hanno segnato l’incontro: il colloquio con il Rettor Maggiore e la festa di Maria Ausiliatrice a Valdocco. Don Ángel Fernández Artime, ha presentato la situazione della Congregazione Salesiana, i suoi pensieri rispetto alla formazione e gli orientamenti particolari ai novizi. I formatori e i maestri dei vari noviziati, oltre a spiegare tante cose sui Luoghi Salesiani hanno favorito lo scambio di esperienze e le particolari situazioni della formazione che li attende.

Vaticano, don Sala e suor Smerilli nominati Consultori della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi

Papa Francesco ha nominato tra i nuovi Consultori della Segreteria generale del Sinodo dei Vescovi don Rossano Sala e suor Alessandra Smerilli. L’articolo dell’ANS:

Il 24 maggio scorso, festa di Maria Ausiliatrice, Papa Francesco ha dato un nuovo segnale della considerazione che nutre verso la Famiglia Salesiana nominando tra i Consultori della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi don Rossano Sala, SDB, docente di Pastorale Giovanile presso l’Università Pontificia Salesiana, e che ha svolto l’incarico di Segretario Speciale al Sinodo dei Vescovi sui Giovani; e suor Alessandra Smerilli, delle Figlie di Maria Ausiliatrice, docente di Economia presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”, di recente nominata anche Consigliere dello Stato della Città del Vaticano.

Per don Sala – nominato Consultore insieme con l’altro Segretario Speciale al Sinodo sui Giovani, il gesuita padre Giacomo Costa – la nomina rappresenta un’indicazione del fatto che il Santo Padre Francesco e la Segreteria Generale del Sinodo hanno ritenuto l’ultimo sinodo un’esperienza utile per il futuro cammino della Chiesa, che ha espresso approcci e modalità da mantenere e da far maturare anche nei Sinodi dei Vescovi che verranno.

In tal senso va riletta anche la nomina, per la prima volta, di quattro donne tra i Consultori della Segreteria Generale del Sinodo – tre suore e una laica. “La maggiore presenza di donne negli organismi permanenti del Sinodo dei Vescovi è anch’essa legata all’esperienza del Sinodo sui Giovani, che sia nel suoi lavori, sia nel Documento finale, ha richiesto una valorizzazione del ruolo femminile all’interno della Chiesa” riporta il salesiano. Tale scelta, perciò, “è un segno della volontà del Santo Padre di avvalersi del genio femminile non solo nella fase attuativa o celebrativa di un sinodo, ma già nel cammino di preparazione, per poter compiere un discernimento più ricco e più ampio”.

A livello operativo, don Sala ha chiarito che la nomina significa “essere a disposizione della Segreteria del Sinodo” per offrire il proprio contributo di consulenza. Un contributo che nella sua specifica realtà di salesiano e di esperto di Pastorale Giovanile significherà in primo luogo “aiutare a far entrare i dinamismi giovanili nei cammini ordinari della Chiesa, perché, come Papa Francesco ha detto più volte nell’esortazione apostolica post-sinodale Christus Vivit, la presenza dei giovani può davvero ringiovanire il volto della Chiesa”.

Incontro Internazionale del Bollettino Salesiano: Animare il digitale con il pensiero di Don Bosco

“Quali reti sociali frequenterebbe Don Bosco oggi?”. È la domanda che si sono sentiti rivolgere i 45 direttori dei Bollettini Salesiani radunati dal 26 al 29 maggio al Centro La Salle dai due relatori Nicola Zamperini e Sandro Cristaldi, che hanno animato una delle sessioni di lavori. Le risposte non si sono fatte attendere: “Utilizzerebbe tutti i media digitali attuali”, ha detto immediatamente Adriana Porterio, Responsabile del Bollettino Salesiano dell’Uruguay; mentre Alejandra Rodríguez, ha affermato categoricamente che “Don Bosco userebbe soprattutto YouTube”.

Non c’è dubbio che i tempi siano cambiati, ma per Don Bosco e per i Salesiani di oggi, “i media devono essere usati per annunciare Gesù Cristo e ricercare la salvezza dei giovani”, ha commentato don Filiberto González, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale.

In effetti, la salvezza delle anime è stata la ragion d’essere di tutta l’opera di Don Bosco e della stessa diffusione del Bollettino Salesiano. Don Francesco Motto, Direttore emerito dell’Istituto Storico Salesiano, durante la prima relazione della giornata, aveva magistralmente presentato la storia del Bollettino Salesiano nel pensiero di Don Bosco e nei suoi primi anni di vita. “Don Bosco è stato un grande impresario, un organizzatore, un manager… Ma soprattutto una persona appassionata nel trasmettere Dio”.

Successivamente il dott. Zamperini ha spiegato che “Il mondo digitale non determina semplicemente il passaggio da un bollettino tradizionale a un file pdf. Il contenuto, il testo, il layout, le immagini… Tutto deve essere ripensato. Per questo non dovremmo concentrarci sul ‘passare’ al testo digitale, ma dovremmo pensare fin dall’inizio al mondo digitale e al mondo della stampa. Dobbiamo fare uno sforzo di pensiero e cambiare prospettiva”. Lo sforzo da fare, ha insistito, “è essenzialmente un cambiamento di pensiero per comunicare in un mondo diversoAnche Instagram può essere un oratorio digitale se lo animiamo con il pensiero di Don Bosco”.

“Il Bollettino Salesiano senza dubbio ha fatto conoscere Don Bosco fuori da Valdocco e Torino – commenta don Filiberto González, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale –. Ha presentato l’identità e l’immagine della sua missione. Tra le varie opere di Don Bosco come comunicatore c’è il Bollettino Salesiano, rivista che rende visibile nella società il suo lavoro a favore dei giovani più bisognosi e le missioni ad gentes”.