“Se sbagli non fa niente. Il segreto delle carezze emotive”: webinar organizzato dall’Ups

L’11 marzo, dalle ore 19.00 alle ore 20.00, si svolgerà il webinar dal titolo: “Se sbagli non fa niente. Il segreto delle carezze emotive”,  organizzato dall’istituto di Psicologia dell’UPS e tenuto dalla prof.ssa Daniela Lucangeli. Introduce il Prof. Antonio Dellagiulia modera il Prof. Alessandro Ricci.

Questo è il link per seguire la diretta SE SBAGLI NON FA NIENTE – Il segreto delle carezze emotive (youtube.com)

 

Vaticano – Assegnazione della Sede titolare e ordinazione episcopale del Cardinale Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Nella giornata di martedì 5 marzo 2024, la Sala Stampa della Santa Sede ha reso noto che il Santo Padre Francesco ha assegnato al Cardinale Ángel Fernández Artime, SDB, Rettore Maggiore della Società Salesiana di San Giovanni Bosco, la Sede titolare di Ursona, con dignità arcivescovile, in vista della sua ordinazione episcopale programmata per il 20 aprile prossimo.

Ángel Fernández Artime, X Successore di Don Bosco alla guida della Congregazione Salesiana (eletto una prima volta nel 2014 e confermato nel 2020), è stato preconizzato cardinale da Papa Francesco dopo l’Angelus di domenica 9 luglio 2023, e ha ricevuto la berretta e l’anello cardinalizi nel Concistoro Ordinario pubblico del successivo 30 settembre.

Mercoledì 4 ottobre ha ricevuto il suo primo incarico nella Curia Romana, venendo nominato membro del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica (DIVCSVA).

Lo scorso 17 dicembre 2023, poi, il Card. Fernández Artime ha preso possesso della diaconia di Santa Maria Ausiliatrice in via Tuscolana, assegnatagli dallo stesso Pontefice.

Secondo le disposizioni per la Congregazione Salesiana stabilite dal Santo Padre, il Card. Fernández Artime ha già convocato il 29° Capitolo Generale della Congregazione (che avrà luogo dal 25 febbraio al 16 aprile 2025) nel quale verrà eletto il suo Successore alla guida della Società Salesiana; e dopo le dimissioni da Rettor Maggiore, si metterà a disposizione del Santo Padre per la missione che gli verrà affidata.

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È morto don Ricca, storico cappellano del carcere minorile – Avvenire

Notizia a cura di Avvenire. La notizia è disponibile anche su La Voce e il Tempo.

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La famiglia salesiana e tutti coloro che a Torino e non solo si occupano di disagio giovanile sono in lutto: è morto sabato 2 marzo a 77 anni don Domenico Ricca, sacerdote dal 1975 e storico cappellano del carcere minorile cittadino «Ferrante Aporti» dal 1979.

È alla «Generala», oggi l’Istituto penale minorile «Ferrante Aporti» che don Bosco, inviato dal suo padre spirituale san Giuseppe Cafasso, immagina il suo sistema preventivo.

Visitando e parlando con i «giovani discoli e pericolanti» e ascoltando gli affanni di quei ragazzi senza una famiglia di riferimento, il santo torinese inventa l’oratorio.

Ed è per questo che da allora i cappellani del «Ferrante» sono salesiani. Come don Domenico Ricca che, dopo una malattia che lo ha colpito poco dopo il termine del suo ministero di oltre 40 come cappellano dell’Istituto penale minorile.

Don Domenico, don Mecu per tutti, ha speso tutta la sua vita da prete con i giovani reclusi come don Bosco voleva i suoi salesiani, preti da oratorio, preti da cortile. Per questo ha scelto di intitolare il libro intervista sulla sua esperienza di salesiano al carcere minorile torinese (i cui proventi dei diritti d’autore sono stati devoluti interamente per borse di studio e lavoro per i ragazzi ristretti) «Il cortile dietro le sbarre: il mio oratorio al Ferrante Aporti» (Marina Lomunno, Elledici, Torino 2015).

Perché è lo stile del sacerdote da oratorio con cui don Mecu stava al Ferrante come ha imparato da giovane prete, a stare in cortile, informalmente a chiacchierare con i ragazzi, anche quando i giovani ristretti si erano macchiati di reati gravi (don Ricca fu anche tutore di Erika, la giovane di Novi Ligure che con il fidanzatino Omar riempì le cronache per molti mesi nel 2001).

«In ogni giovane, anche il più disgraziato, c’è un punto accessibile al bene e dovere primo dell’educatore è di cercare questo punto, questa corda sensibile del cuore e di trarne profitto».

Così don Bosco invitava i suoi salesiani a cercare e accogliere i ragazzi e le ragazze «discoli e pericolanti» della Torino dell’800, molto simile alla città di oggi, soprattutto nelle periferie che frequentavano i santi sociali.

E le parole di don Bosco sono la sintesi della vita di don Mecu dedicata al riscatto dei ragazzi nati nella «culla sbagliata» come era solito dire per trovare «quel punto accessibile su cui far leva per combattere le fragilità e lasciarsi alle spalle il marchio di «ragazzi discoli e pericolanti».

Don Ricca – prete di frontiera, amico di don Ciotti, tra i fondatori prima della cooperativa sociale Valdocco, dell’associazione «Aporti Aperte», dei Salesiani per il Sociale e del Comitato piemontese del Forum del Terzo Settore, presidente dell’Associazione Amici di don Bosco per le adozioni internazionale, delegato per le Acli e molto altro – a Torino era punto di riferimento per chi si occupa di disagio minorile.

Il Rettor Maggiore dei salesiani, cardinale Ángel Fernández Artime, appresa la notizia della morte lo ricorda così ad Avvenire: «Cosa dire del nostro caro confratello don Mecu? È difficile perché non si può ridurre la vita di una persona a poche righe. Ma scelgo un aspetto tra i tanti. Il nostro padre don Bosco aveva conosciuto la dura realtà del carcere accanto al suo maestro e guida spirituale san Giuseppe Cafasso e ha vissuto alla «Generala» per dire al Signore che avrebbe fatto tutto il possibile per evitare che i ragazzi arrivassero in carcere.

Così don Bosco ha fondato il primo oratorio a Valdocco e di lì è partito tutto. Oggi noi diciamo a Dio a un figlio di don Bosco, il nostro caro don Mecu, che ha speso tutta la sua vita di salesiano per accompagnare i giovani finiti al «Ferrante» dove don Bosco e tutti noi non avremmo mai voluto entrassero. Don Mecu ha amato veramente i giovani, soprattutto «quelli che hanno avuto di meno» e lo ha fatto per Amore al Signore Gesù e con un cuore che imitava quello di don Bosco».

Don Domenico Ricca verrà ricordato nella preghiera del Rosario nella Basilica di Maria Ausiliatrice a Torino martedì 5 marzo alle 20.30; il funerale sempre in Basilica sarà mercoledì 6 marzo alle 10.30; verrà sepolto a Mellea di Fossano dove era nato il 31 agosto 1946.

Avvenire

Gioia, speranza, giovani ed ecclesialità nei dieci anni di Strenne del Rettor Maggiore Ángel Fernández Artime: la presentazione del volume “Chiamati all’Amore con Speranza”

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Un invito a guardare al futuro con occhi di speranza, a credere ancora nelle possibilità dei giovani e dei loro sogni, e a non smettere mai di trovare vie e strumenti nuovi per accompagnarli: questo è il messaggio finale consegnato ai partecipanti dalla conferenza stampa di presentazione del libro “Chiamati all’Amore con Speranza. Strenne salesiane di DON ÁNGEL FERNÁNDEZ ARTIME, sdb”, avvenuta giovedì 29 febbraio 2024 presso l’Istituto “Maria Santissima Bambina” di Roma.

Tante le personalità presenti per l’occasione: solo per citare alcuni tra i numerosi ospiti, si segnalano il Segretario di Stato Vaticano Emerito, Card. Tarcisio Bertone, SDB; il Card. Giovanni Battista Re, Prefetto Emerito della Congregazione per i Vescovi; il Card. Giuseppe Bertello, Presidente Emerito del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano; il Card. Fortunato Frezza, insigne biblista e cardinale diacono di Santa Maria in Via Lata; il Presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, Mons. Giordano Piccinotti, SDB; Mons. Enrico dal Covolo, SDB, Vescovo di Eraclea; il Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana, don Mauro Mantovani, SDB; gli ambasciatori del Messico e dell’Angola presso la Santa Sede, rispettivamente dott. Alberto Medardo Barranco Chavarría e dott. Carlos Alberto Saraiva de Carvalho Fonseca; la Madre Generale delle Pie Operaie dell’Immacolata Concezione, Madre Maria Paola Giobbi; i Consiglieri Generali don Ivo Coelho (Formazione), don Gildasio Mendes (Comunicazione) e sig. Jean Paul Muller, SDB, (Economia); e insieme a loro, altri funzionari d’ambasciata, docenti e autorità accademiche, esponenti del mondo religioso, della comunicazione e del giornalismo.

Nell’introdurre i lavori don Giuseppe Costa, SDB, co-portavoce della Congregazione Salesiana e curatore della pubblicazione, ha presentato il volume, i relatori e gli ospiti, invitando a saper cogliere dal “mosaico” costituito dal libro le diverse “tessere” in grado di arricchire ciascuno suscitando emozioni, riflessioni e propositi. Quindi, ha anche annunciato la prossima edizione del testo in lingua spagnola.

Moderata da Luca Caruso, giornalista, addetto stampa della “Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI”, la conferenza ha poi visto gli interventi di diverse personalità, che con i loro interventi hanno saputo far emergere temi e prospettive peculiari dalla lettura trasversale delle dieci Strenne rilasciate in qualità di Rettor Maggiore dei Salesiani da Ángel Fernández Artime, oggi Cardinale.

Il sociologo Roberto Cipriani, docente emerito all’Università Roma Tre, ha sottolineato sin dal titolo alcuni temi sottostanti: la vocazione (Chiamati), l’agape (alla gioia) e l’attesa (con speranza), e ha indicato come chiave di volta del volume sia propria la gioia; quella gioia che “è il lemma che ha maggior peso nel testo”, che “è parte integrante del carisma salesiano” e che “si legge anche sul volto del vero autore del volume, il Card. Fernández Artime”. Poi, ripercorrendo le tre introduzioni al libro – una lettura sociologica, una giornalistica e una teologica – ha sottolineato il “valore pastorale” delle Strenne, la predominanza dell’elemento umano sulla dimensione spaziale – che pure è testimonianza della cura del Rettor Maggiore nel vivere la sua missione di servizio globale – e l’estrema attualità di temi quali l’ascolto, l’accompagnamento e il sogno.

Di “una strategia spirituale estremamente attuale” ha parlato la storica Arianna Rotondo, con riferimento alla cornice necessaria per interpretare il testo. La prof.ssa Rotondo, docente di storia del cristianesimo e delle chiese all’Università di Catania, ha rintracciato nelle Strenne del X Successore di Don Bosco la ricorrenza di temi quali l’avventura dello spirito, la centralità delle relazioni, la dimensione comunitaria ed ecclesiale e poi una continua attenzione ai segni dei tempi, per dare concretezza effettiva agli argomenti trattati. Infine, ha anche rivelato di aver studiato il testo assieme ai suoi giovani allievi universitari, riscontrando come una delle formule che più hanno colpito i ragazzi sia stata quella del “non con le percosse” dell’ultima Strenna, percepita quale messaggio quanto mai attuale contro ogni tipo di violenza.

La giornalista messicana Valentina Alazraki, vaticanista di “Televisa”, si è soffermata sulla corrispondenza delle Strenne con i temi del Pontificato di Papa Francesco, da lei intervistato personalmente già quattro volte. Vari i temi sottolineati in questa “corrispondenza” elettiva tra il Rettor Maggiore e il Santo Padre: lo sguardo attento sulla famiglia, anzi “sulle” famiglie, che nelle pagine del libro dà luogo ad una lettura “molto pacata e serena” sulla scorta dell’Amoris Laetitia e dei due Sinodi sulla famiglia; il modello di Chiesa come “casa dalle porte aperte”, disponibile con tutti, pronta ad andare incontro al prossimo e di chinarsi sulle ferite di chi ha bisogno senza barriera di sorta; e il richiamo ad una santità universale, accessibile a chiunque, realizzabile nel quotidiano.

Sul tema tanto caro al Card. Fernández Artime della “presenza” si è, infine, concentrato l’ultimo relatore, il Direttore del quotidiano cattolico AvvenireMarco Girardo. La presenza è stata individuata come il vero antidoto all’isolamento; non alla solitudine, necessaria per il tempo del silenzio, del discernimento, del dialogo con Dio, ma a quell’emarginazione che oggi rischia di intrappolare sempre più persone, sia nelle sue forme tradizionali, sia in quelle mascherate della società della comunicazione, dove però l’individuo rimane quasi schiacciato da una mole di informazioni e stimoli che non sa e non può gestire da solo. La risposta, per Girardi “sta nell’essere accanto alle persone, nel fare comunità, soprattutto nelle periferie, dove c’è un’enorme richiesta di una vicinanza fisica. E in questo i salesiani sono degli specialisti” ha concluso.

Da ultimo è intervenuto anche il Card. Fernández Artime, che ha ringraziato don Costa per l’iniziativa del libro e tutti i presenti per le parole spese sulle sue Strenne. Ha tenuto a precisare la natura della Strenna come elemento tradizionale, ma non superficiale, della pastorale salesiana, che risale ai tempi di Don Bosco e che nella realtà attuale deve essere capace di parlare alle realtà di tutti e cinque i continenti. Ha spiegato come la scelta dei diversi temi annuali sia stata sempre dettata dall’attualità della vita civile ed ecclesiale. Poi ha citato i suoi oltre 120 viaggi per animare la Famiglia Salesiana nel mondo e i tanti incontri con i giovani. Ha indicato ancora come valore guida delle sue Strenne “la comunione” e la “la continuità nella novità del presente”, per innestare le proprie riflessioni sulla ricchezza del Magistero della Chiesa e della Congregazione Salesiana. E, infine, ha rilanciato ancora una volta il suo messaggio di fiducia nelle giovani generazioni: “Io credo profondamente che un mondo migliore sia possibile, un mondo più pacifico. Oggi le utopie sembrano sparite, ma noi non possiamo accettarlo”.

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Quinto video di invito al IX Congresso di Fatima promosso dall’ADMA

Disponibile il 5° video di presentazione del IX Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice che si terrà a Fatima dal 29 agosto al 1° settembre 2024.

Don Gabriel Cruz, nuovo animatore spirituale mondiale dell’ADMA e suor Lucrecia Uribe, delegata delle Figlie di Maria Ausiliatrice, invitano tutti al Congresso.

I congressi internazionali di Maria Ausiliatrice sono appuntamenti promossi dall’ADMA, ma aperti a tutta la Famiglia Salesiana che, seguendo lo spirito di Don Bosco, riconosce nella figura di Maria una mamma e una maestra.

Come Famiglia Salesiana vogliamo affidare a Maria tutti i progetti, le attività e i sogni che vogliamo vivere insieme.

Per informazioni e iscrizioni: mariaauxiliadora2024.pt.

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Un corso di Alta Formazione promosso dal Settore di Pastorale Giovanile e dall’Università Pontificia Salesiana

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Il Settore per la Pastorale Giovanile della Congregazione Salesiana e l’Università Pontificia Salesiana (UPS) promuovono un corso di Alta Formazione per responsabili salesiani in Europa.

I promotori del corso di specializzazione intendono offrire una riflessione e delle competenze distintive della leadership educativo-pastorale salesiana, che integrino gli altri livelli di formazione precedentemente acquisiti. Si vuole, cioè, avanzare verso un approccio integrato alla formazione salesiana europea di alto livello, cercando sinergie tra le esperienze e le riflessioni presenti nei contesti internazionali.

L’obiettivo del corso è quello di formare leader, salesiani consacrati e laici, capaci di guidare – all’interno di un’opera o in un settore della missione salesiana – dei processi di discernimento, animazione e coordinamento educativo-pastorale e formativo con i criteri propri del carisma salesiano.

Gli obiettivi del corso sono i seguenti:

1) Generare uno spazio di scambio e di apprendimento tra i responsabili delle opere salesiane sulle sfide poste dalle realtà locali e dalla gestione istituzionale.

2) Approfondire i concetti fondamentali del Sistema Preventivo organizzato nelle dimensioni della storia, della spiritualità e della pedagogia salesiana.

3) Fornire strumenti di formazione contestualizzati, basati sulle situazioni professionali e carismatiche delle istituzioni salesiane.

4) Migliorare le competenze gestionali in materia di pianificazione, comunicazione, lavoro di gruppo, leadership, risoluzione dei conflitti e itinerari formativi per salesiani e laici.

I destinatari del corso sono educatori salesiani delle presenze salesiane in Europa, chiamati a sviluppare una leadership nazionale, ispettoriale o locale nella formazione degli agenti educativo-pastorali. Per essere ammessi al corso di specializzazione, i candidati devono presentare una lettera di accreditamento, inviata dal proprio Ispettore salesiano, che indichi la responsabilità loro affidata, ed essere in possesso di un titolo universitario di primo grado.

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Vaticano – In cammino verso il Giubileo del 2025: il calendario generale

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Città del Vaticano) 

L’intera Chiesa universale si sta preparando all’Anno Santo del 2025, un anno nel quale sperimentare con ancor più forza che la santità di Dio è in grado di trasformare la vita di ogni persona.

Anche se tutti i fedeli potranno ricevere la grazia del Giubileo nella miriade di iniziative che verranno realizzate nelle diocesi di tutto il mondo, certamente saranno tanti i pellegrini che per l’occasione si recheranno a Roma, andando all’incontro con il Successore di Pietro.

E come avvenuto anche nelle ultime edizioni, il comitato organizzatore degli appuntamenti giubilari ha previsto momenti specifici per vivere e celebrare il pellegrinaggio giubilare nei diversi gruppi e segmenti sociali.

Giornalisti, artisti, religiosi, malati, detenuti, giovani, volontari. Sono solo alcuni destinatari dei grandi eventi giubilari, contenuti nel primo calendario dell’evento che si snoderà lungo tutto il 2025, dall’apertura della Porta Santa, a dicembre 2024, fino alla sua chiusura, nello stesso mese dell’anno successivo.

Si comincia il 24 gennaio del 2025, con il mondo della comunicazione, per poi proseguire l’8 e 9 febbraio, con l’appuntamento per le forze armate, di polizia e di sicurezza.

Dal 15 al 18 febbraio sarà la volta degli artisti, mentre dal 21 al 23 febbraio toccherà ai diaconi permanenti.

Le giornate dell’8 e 9 marzo saranno dedicate al mondo del volontariato.

Il 28 marzo si celebrerà l’iniziativa di preghiera24 ore per il Signore”, mentre il 29 e 30 marzo verranno chiamati a raccolta i Missionari della Misericordia.

Il 5 e 6 aprile sono le due giornate dedicate agli ammalati e al mondo della sanità, mentre dal 25 al 27 aprile si raduneranno i cresimandi e quanti compiono la professione di fede.

Dal 28 al 30 aprile l’appuntamento per le persone con disabilità.

Molto denso il calendario del mese di maggio: dal 1° al 4 maggio i lavoratori, il 4 e 5 gli imprenditori, il 10 e l’11 le bande musicali, dal 16 al 18 le Confraternite, dal 23 al 25 il Giubileo di quanti celebrano la prima Comunione, mentre quello delle famiglie è previsto il 30 maggio e 1° giugno.

Il mese di giugno continua con il 7 e l’8 giugno, le giornate destinate ai movimenti, le associazioni e le nuove comunità; il 9 tocca alla Curia Romana con i Nunzi, mentre il 14 e il 15 sono le giornate scelte per lo sport.

Il calendario di giugno prosegue il 21 e 22 con il Giubileo dei governanti, seguito il 23 e il 24 dai seminaristi, il 25 dai vescovi, il 26 e 27 dei sacerdoti e il 28 dagli esponenti delle Chiese orientali.

Per i giovani sarà previsto un fitto programma estivo, dal 28 luglio al 3 agosto, in continuità con il percorso delle Giornate Mondiali della Gioventù.

Il 14 e 15 settembre si svolgerà il Giubileo della Consolazione, mentre il 20 e il 21 sarà il Giubileo degli Operatori di giustizia.

Completano l’elenco di settembre i catechisti, che potranno celebrare il loro Giubileo dal 26 al 28 settembre.

Il mese di ottobre comincerà il 4 e 5 ottobre con il Giubileo dei nonni, seguito l’8 e il 9 da quello della vita consacrata, l’11 e il 12 dl Giubileo della spiritualità mariana, il 18 e 19 del Mondo missionario.

Dal 28 ottobre al 2 novembre l’appuntamento giubilare dedicato al Mondo educativo.

Due, poi, gli appuntamenti in calendario per novembre: il 16 novembre per il Giubileo delle persone socialmente escluse, e dal 21 al 23, per i cori e le corali.

Si concluderà, infine, il 14 dicembre, con l’appuntamento giubilare destinato ai detenuti.

Per tutte le notizie, le informazioni, i materiali di animazione e di preparazione spirituale in vista del giubileo, è disponibile il ben otto diverse lingue il sito https://www.iubilaeum2025.va.

Le prenotazioni per l’accoglienza dei giovani per il  Giubileo degli adolescenti (25-27 aprile 2025) e del Giubileo dei giovani (28 luglio – 3 agosto 2025) nella case SDB ed FMA di Roma e dintorni al momento sono in stand by, in attesa di avere indicazioni precise da parte del Comitato organizzatore. Appena ci saranno aggiornamenti, ne daremo notizia. 

 

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Quarto video di invito al IX Congresso di Fatima promosso dall’ADMA

Disponibile il 4° video di presentazione del IX Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice che si terrà a Fatima dal 29 agosto al 1° settembre 2024.

Renato Valera, Presidente dell’ADMA Primaria, augura che tutta la Famiglia Salesiana si possa sentire parte del grande sogno di Don Bosco; un sogno così attuale per la nostra vita, ma anche per quella di tutti i nostri giovani!

Pertanto, invita tutta la Famiglia Salesiana a prendere parte al Congresso dal titolo “Io ti darò la maestra”.

I congressi internazionali di Maria Ausiliatrice sono appuntamenti promossi dall’ADMA, ma aperti a tutta la Famiglia Salesiana che, seguendo lo spirito di Don Bosco, riconosce nella figura di Maria una mamma e una maestra.

Come Famiglia Salesiana vogliamo affidare a Maria tutti i progetti, le attività e i sogni che vogliamo vivere insieme.

Per informazioni e iscrizioni:  mariaauxiliadora2024.pt

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La città dell’Ottocento, la Chiesa, i giovani: la ricchezza onirica di Don Bosco

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Pensare a Don Bosco e staccarlo da suoi sogni significa sottrargli un aspetto fondamentale della sua complessa e ricca personalità. Del resto, Egli stesso nelle Memorie dell’Oratorio ha raccontato molti suoi sogni dove esperienza onirica, psico-sensazioni esterne, ispirazioni spirituali quando non profetiche fanno un tutt’uno e ne definiscono l’entità.

Nei sogni di Don Bosco c’è la Torino dell’Ottocento, città con ancora una popolazione inferiore ai centomila abitanti ma ricca di fermenti industriali e politici; c’è la Chiesa con le vicende di un Papato esaltato e perseguitato; c’è la scenografia di un paesaggio urbano ancora frammisto con quello rurale e contadino. Ci sono i giovani finalmente protagonisti a dispetto di una società che per tanto tempo li aveva ignorato. E poi c’è l’incontro con il Signore Gesù, la gran Madre e Guida Ausiliatrice, la pratica dei sacramenti come le grandi processioni; le lotte con il diavolo e le sue astuzie per sconfiggerlo. C’è lo sviluppo della sua opera, della quale Don Bosco fu lieto perché a servizio di quei giovani che egli voleva tutti in Paradiso e anche felici in terra. Ci sono sogni apertamente chiaroveggenti oserei dire al pari con i sogni biblici tanto intrisi di presenza soprannaturale.

Don Bosco visse lo sviluppo della sua opera e ne visse, soffrendo, anche i suoi limiti e difetti. Papa Montini, san Paolo VI, che conobbe bene i salesiani sia per averne promosso opere sia per essere stato amico di grandi religiosi salesiani era solito dire che lo sviluppo dei salesiani nel mondo gli ricordava la parabola del seme evangelico così come considerò Don Bosco fra i grandi santi Fondatori della storia della Chiesa di tutti i tempi. Del resto, ancor oggi succede che qualcuno bussa in una scuola salesiana e chiede di parlare con don Bosco pensandolo vivo.

Sparsi in oltre 130 Paesi con attività le più varie finalizzate alla educazione giovanile i Salesiani rappresentano secondo dati Unesco la più grande associazione privata del mondo operante in questo settore. E certamente se si guardano i numeri è proprio così: oltre 14mila religiosi più 32 Gruppi aderenti alla Famiglia Salesiana composte di altrettanti gruppi di Religiose, Religiosi, Laiche e Laici consacrati e non, non sono la realizzazione dei sogni di Don Bosco?

Indubbiamente ci sono anche le difficoltà, vocazionali specialmente nel vecchio continente europeo e questo pesa in un momento in cui il 48 per cento dei salesiani è ancora in formazione. Ecco perché bisogna ritornare a Don Bosco sognatore, alla essenzialità della sua ascetica fatta di lavoro, preghiera, adempimento dei propri doveri con una relazionalità fatta di ragione, religione e amorevolezza.

Il sogno dei 9 anni cui il X successore di Don Bosco il rettor maggiore, Cardinale Don Ángel Fernández Artime ha voluto dedicare la Strenna 2024 vuol dire proprio questo. «Don Bosco – ha scritto il Cardinale alla Famiglia Salesiana – ci ha mostrato nel corso della sua vita che solo le relazioni autentiche trasformano e salvano. Papa Francesco ci dice la stessa cosa: “Non basta dunque avere delle strutture se in esse non si sviluppano relazioni autentiche; è la qualità di tali relazioni, infatti, che evangelizza”».

«Per questo – continua ancora il Rettor Maggiore – esprimo il desiderio che ogni casa della nostra Famiglia Salesiana nel mondo sia o diventi uno spazio veramente educativo, uno spazio di relazioni rispettose, uno spazio che aiuti a crescere in modo sano. In questo possiamo e dobbiamo fare la differenza, perché le relazioni autentiche sono all’origine del nostro carisma, all’origine dell’incontro con Bartolomeo Garelli, all’origine della vocazione stessa di Don Bosco».

Don Giuseppe Costa,
Co-portavoce della Congregazione Salesiana

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Terzo video di invito al IX Congresso di Fatima promosso dall’ADMA

Disponibile il 3° video di presentazione del IX Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice che si terrà a Fatima dal 29 agosto al 1° settembre 2024.

Madre Chiara Cazzuola, superiora generale dell’Istituto FMA,  ci ricorda che il Congresso:

“Avrà come obiettivo quello di risvegliare in tutta la Famiglia Salesiana la devozione a Maria. L’Ausiliatrice è una presenza viva e centrale nella vita di Don Bosco, ma anche nello svolgimento della storia e della missione della Famiglia Salesiana.  Maria è davvero la madre, l’aiuto, la Madonna dei tempi difficili come diceva don Bosco. Lei ci può aiutare nel ristabilire quel legame di armonia con il mondo e con noi stessi, a ritrovare le ragioni della Pace e a sostenere anche la nostra missione educativa con i giovani di oggi che il Signore ci dona ancora”.

Madre Chiara invita soprattutto le Figlie di Maria Ausiliatrice a partecipare a questo congresso organizzato dall’ADMA ma rivolto a tutta la Famiglia Salesiana.

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