“Parola ai giovani. I sogni dei giovani per una chiesa solidale”: il 26 maggio a Ruvo di Puglia la presentazione del nuovo libro edito da Elledici di don Luigi Amendolagine

“Parola ai giovani. I sogni dei giovani per una chiesa solidale” è il nuovo libro di don Luigi Amendolagine edito da Elledici che verrà presentato il 26 maggio, alle ore 20, all’oratorio della parrocchia “San Domenico” di Ruvo di Puglia.

Il volume verrà presentato in un incontro moderato dalla dottoressa Maria Luisa Giancaspro, ricercatrice in Psicologia presso l’Università di Bari e durante il quale, con l’autore, dialogheranno don Rossano Sala, professore ordinario di Pastorale Giovanile all’Università Salesiana e Segretario speciale per il sinodo dei Vescovi sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, don Gustavo Cavagnari, professore ordinario di Pastorale Giovanile all’Università Salesiana. Le conclusioni dell’incontro saranno a cura di S.E. Mons. Domenico Cornacchia, vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi.

 

Oratorio-Centro Giovanile, intuizione prima e tipica di Don Bosco: incontri dei responsabili di tutte le Regioni

Dall’agenzia salesiana ANS.

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(ANS – Roma) – Si sono conclusi i tre incontri dei responsabili degli Oratori-Centri Giovanili ispettoriali, organizzati dal Settore di Pastorale Giovanile nel mese di maggio. Lo scopo di questi incontri, con più di 50 persone di tutte le Regioni, è stato quello di presentare la metodologia seguita per rinnovare il testo del Quadro di Riferimento per la Pastorale Giovanile, per quanto riguarda l’Oratorio-Centro Giovanile. Il processo è iniziato nel novembre 2022. A luglio, a questo grande gruppo di salesiani e laici verrà chiesto il contributo finale, dopo aver ricevuto una prima sintesi dalle Ispettorie.

Il processo nelle Ispettorie, nella prima fase, è servito per la conoscenza della priorità e attualità delle strutture oratoriane, il tipo di attività svolte, i diversi fruitori delle iniziative, i maggiori problemi da affrontare, la figura del salesiano e dell’animatore che concorrono alla crescita e formazione della persona.

Questa riflessione aperta in tutta la Congregazione sull’oratorio festivo e quotidiano, costituisce un’ottima occasione per il Settore della Pastorale Giovanile nel processo di aggiornamento del Quadro di Riferimento per la Pastorale Giovanile. Rappresenta una ricca fotografia della realtà oratoriana, segnata da una grande plasticità e versatilità di proposte. Sebbene la complessità della forma-Oratorio oggi sia evidente, è possibile rintracciare la stessa intuizione pedagogica e lo stesso spirito.

Siamo di fronte ad un tempo storico particolare, carico di stimoli, di sfide e di attese, dentro il quale ci sono differenze che vale la pena considerare e raccontare anche sulla base dei dati recentemente forniti. Ciò su cui tutti i responsabili concordano è che questa opera prima e tipica della Congregazione è una proposta urgente e necessaria per la crescita della persona dentro un respiro relazionale, attraverso proposte ricreative, religiose e sociali. È un ambiente complessivo, un luogo di relazioni, di sano divertimento, uno spazio in cui si vivono esperienze che guardano alla diversità, all’accoglienza e alla trasmissione di solidi valori da portare con sé nella vita. L’Oratorio è chiamato a essere la casa di tutti coloro che lo frequentano.

L’Oratorio, inoltre, non può limitarsi ad essere “contenitore” di attività”, ma deve sentire come primaria la necessità di fare proposte concrete e divenire laboratorio formativo. È stato notato che i giovani, i salesiani e i laici sono sempre più disponibili ad investire tempo e forze per operare in sintonia e creare insieme proposte formative e di animazione più varie e specifiche, calibrate in base alle necessità della Comunità Educativo-Pastorale (CEP).

Parlare di Oratorio-Centro Giovanile oggi, comporta un necessario riferimento al mondo giovanile attuale. I giovani sono in movimento, in situazioni sempre nuove e complesse: attraverso sentieri tortuosi, sostenuti da reticoli complessi e vasti di relazioni amicali. Si tratta di dinamiche vitali, di un cortile vivace, provocato da interessi legati al vissuto dei giovani dei diversi contesti della Congregazione.

Essendo uno spazio privilegiato e qualificato per annunciare il Vangelo ai giovani, l’Oratorio riconosce la possibilità di una appartenenza diversificata, multiculturale e multireligiosa: esso non ha preclusioni nei confronti di nessuno e non pone come condizione l’essere credenti o disponibili ad una proposta di fede.

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Salesiani Cooperatori, iniziato il triennio di preparazione al 150mo anniversario dell’Associazione

Il 9 maggio 2023 è iniziato il cammino che porterà l’associazione dei Salesiani Cooperatori al 9 maggio 2026, quando ricorrerà il 150mo anniversario del riconoscimento da parte della Santa Sede dell’Associazione come associazione pubblica di fedeli.

“Vi voglio incoraggiare per il triennio che porterà alla celebrazione dei 150 anni – dice il Rettor Maggiore -, che sarà un tempo per ricordare il cammino bellissimo fatto partendo da un sogno vero che Don Bosco ha sempre avuto nel cuore, per esprimere una realtà presente che ha tanta luce e delle belle cose. Allo stesso tempo, sarà un tempo per pensare a come i salesiani cooperatori del mondo oggi devono per fedeltà al Signore Gesù e sulle orme di Don Bosco rispondere a un mondo che certamente è molto diverso dal quello delle origini. Dio vi benedica, l’Ausiliatrice protegge senza dubbio i salesiani cooperatori del mondo”.

“Cominciamo oggi questo cammino di tre anni che ci porterà al 2026, un cammino lungo che ha segnato tante trasformazioni dell’associazione perché Don Bosco ci ha voluto come salesiani esterni e come tali viviamo nel mondo e in 150 anni le società sono cambiate. Il nostro compito è vivere il presente, guardando al futuro ma soprattutto ricordando le origini. Questo è il cammino che faremo in questi tre anni, tutti i salesiani cooperatori saranno protagonisti”, aggiunge il coordinatore mondiale Antonio Boccia.

 

Italia – Ritiro silenzioso alla Scuola di Accompagnamento Salesiano

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Castelnuovo Don Bosco) – Si è recentemente concluso, al Colle Don Bosco, il ritiro silenzioso e individuale al quale hanno preso parte i partecipanti alla Scuola di Accompagnamento Spirituale Salesiano per i Figli di Don Bosco di lingua inglese. Accompagnati da un gruppo composto da cinque guide, i partecipanti hanno vissuto un’autentica esperienza di grazia, più di quanto sperassero o avessero mai immaginato.

Don Amelito Narciso Racelis, Vicario Ispettoriale dell’Ispettoria delle Filippine Sud (FIS), ha voluto parlare della sua esperienza, descrivendola nell’omelia pronunciata durante una delle Messe previste durante il ritiro.

“Durante questo ritiro guidato ci siamo nutriti non solo del Pane della Vita nell’Eucaristia quotidiana, ma anche della Parola di Vita che le nostre guide spirituali ci hanno suggerito per riflettere, in preghiera – ha spiegato –. È stata un’esperienza ristoratrice, davvero illuminante e nutriente per l’anima. Mi sento di prendere in prestito le parole del Salmista nella liturgia di oggi: ‘Che cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato?’”.

“Siamo grati all’équipe per aver creato questa Scuola e per aver organizzato una versione inglese di questo programma, proprio qui dove il nostro Padre Spirituale, Don Bosco, è nato e ha imparato le basi dell’accompagnamento spirituale – ha proseguito – Sento che siamo veramente benedetti per aver preso parte a questo programma e auspico che a tutti i salesiani, o quantomeno a molti altri confratelli, venga data l’opportunità di vivere un’esperienza formativa simile a questa”.

Inoltre, ha aggiunto don Racelis: “Questo ritiro mi ha confermato che una delle caratteristiche di una buona guida spirituale è la sua estrema sensibilità allo Spirito Santo. La nostra preghiera è che la Congregazione abbia presto molte più guide spirituali competenti per aiutare i giovani a scoprire la loro vera vocazione nella vita e per aiutare gli altri confratelli a discernere la volontà di Dio, per perseverare nella loro vocazione e quindi produrre molti più Santi per la Chiesa e la Congregazione, per la gloria di Dio e la salvezza delle anime”.

Ora, per i partecipanti alla Scuola di Accompagnamento Spirituale Salesiano si apre la terza settimana ed è prevista, in questa fase, la visita ai luoghi di Don Bosco, quei posti, cioè, dove lui stesso imparò ad essere accompagnato, a fare discernimento e a seguire la volontà di Dio.

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RMG – “È ora di Capitolo 28”. Disponibile in rete il video sulla quinta Linea Programmatica

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Da oggi è disponibile in rete il quinto video della serie “È ora di Capitolo 28”, nel quale il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, illustra la quinta Linea Programmatica: “PRIORITÀ ASSOLUTA per i giovani, i più poveri e i più abbandonati e indifesi”.

Il video, girato nella Basilica di Maria Ausiliatrice del Pio XI a Roma, trova nelle parole del Rettor Maggiore la spiegazione della scelta del luogo. “Don Bosco, guidato fin dal sogno dei nove anni, da Maria e da Gesù Eucaristia, ha capito che tutta la sua vita doveva essere donata per i ragazzi, per i giovani e tra questi i più poveri e bisognosi. Per noi salesiani questo diventa il nostro segno distintivo.”

Sono, questi, alcuni degli spunti offerti dal Rettor Maggiore nel video, insieme ad alcune sottolineature sulle caratteristiche che i salesiani di oggi devono avere. “Il coraggio e la fortezza di saper guardare con il cuore del Buon Pastore i giovani a loro affidati”.

Il video è disponibile in italianoinglesespagnolofrancese e portoghese, nei rispettivi canali linguistici di ANSChannel.

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Italia – L’educazione cattolica nel Magistero della Chiesa universale. Una sintesi introduttiva

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Per i tipi della Libreria Ateneo Salesiano (LAS) è stato recentemente pubblicato il libro “L’educazione cattolica nel Magistero della Chiesa universale. Una sintesi introduttiva”, realizzato da tre prestigiosi professori dell’Università Pontificia Salesiana (UPS) – don Cesare Bissoli, Sergio Cicatelli e don Guglielmo Malizia – e dal compianto Prof. don Carlo Nanni, Rettore Magnifico dell’UPS per due mandati (2009-2015), scomparso nel 2020. Si tratta di un volume di grande rilevanza, perché offre una sintesi del Magistero della Chiesa sull’educazione cattolica.

L’educazione costituisce uno dei principali impegni della Chiesa Cattolica, che si esplica non solo nell’azione catechistica più direttamente legata alla formazione della fede personale, ma anche nelle varie forme di istruzione formale promosse da scuole e università cattoliche, pastorale scolastica e insegnamento scolastico della religione. Del resto, l’istruzione formale – dall’infanzia all’università – non è mai neutra, proprio perché si tratta di una forma particolare di educazione in cui posizioni personali e valori sono inevitabilmente trasmessi insieme ai contenuti. Ed è per questo che il progetto educativo di una scuola o di un’università cattolica costituisce lo sfondo imprescindibile su cui andare a collocare la cultura strumentale o specialistica che a quella prospettiva cristiana va ad ispirarsi.

Il Magistero cattolico si è pronunciato più volte sull’argomento in una grande quantità di documenti ufficiali e di interventi occasionali; anche il Diritto Canonico regolamenta in vario modo le iniziative educative promosse dalla Chiesa. Tra tutte queste fonti può essere difficile orientarsi, ferma restando la rilevanza dell’educazione, per la quale il Concilio usava la qualifica di gravissimum momentum (argomento di estrema importanza) mentre gli ultimi papi hanno lanciato allarmi ancora più drammatici, dall’emergenza educativa avvertita da Benedetto XVI alla catastrofe educativa denunciata da Papa Francesco.

In un contesto così significativo e articolato arriva perciò gradita e opportuna la pubblicazione di un libro che raccoglie in ordinata sintesi la produzione magisteriale della Chiesa universale in materia di educazione. Gli autori sono don Cesare Bissoli, Sergio Cicatelli, don Guglielmo Malizia e don Carlo Nanni, competenti docenti della Università Pontificia Salesiana.

In distinti capitoli viene presentata infatti la missione educativa della Chiesa, la condizione delle scuole cattoliche, l’insegnamento della religione, il ruolo delle università cattoliche (nelle scienze teologiche e profane) e alcune prospettive di pastorale scolastica e universitaria.

L’approccio è essenzialmente istituzionale, fondandosi esclusivamente sul Diritto canonico e sulle diverse fonti del Magistero cattolico (documenti del Concilio e delle Congregazioni vaticane, pronunciamenti dei pontefici), in un orizzonte sistematicamente mondiale e mai riferito a condizioni geografiche particolari. Rimane escluso il dibattito scientifico, culturale e politico in merito, ma il pregio di questa scelta metodologica è quello di offrire una panoramica di indiscutibile autorevolezza, a partire dalla quale si possono poi sviluppare ulteriori riflessioni e prese di posizione correttamente fondate. L’orizzonte temporale va dal Vaticano II ai più recenti interventi di Papa Francesco, assicurando un quadro sufficientemente completo pur nella brevità dell’esposizione.

Gli autori sono quattro docenti dell’Università Pontificia Salesiana di Roma, con differenti competenze ma legati da un’unica prospettiva condivisa: don Cesare Bissoli, son Sergio Cicatelli, don Guglielmo Malizia e anche l’ex Rettore Carlo Nanni, la cui scomparsa nel 2020 ha temporaneamente interrotto il progetto del volume, ma gli amici e colleghi hanno fedelmente voluto riprenderlo e condurlo a termine, per offrire al pubblico uno strumento di lavoro pratico e aggiornato.

Il testo può quindi essere particolarmente utile a tutti coloro che si occupano di educazione formale, sia all’interno che all’esterno della Chiesa: educatori, docenti, studenti, pastori, responsabili di settore, genitori. Particolarmente per i 3.300 centri salesiani del mondo, con i 6.900 salesiani e 52.000 laici. Ciò è dovuto al fatto che Scuola Salesiana è una scuola evangelizzatrice, una proposta per incarnare il Vangelo nei centri educativi.

“Questa pubblicazione vuole essere uno strumento per la riflessione, l’analisi delle caratteristiche di ogni specifico centro salesiano e la definizione degli obiettivi in accordo con il suo Progetto Educativo-Pastorale. Richiede una lettura approfondita e un dialogo con le persone coinvolte nell’azione educativo-pastorale” esprime don Miguel Angel García Morcuende, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile.

Che poi conclude: “L’evangelizzazione è, per i Salesiani, una dimensione costitutiva della missione e l’educazione è la mediazione fondamentale che si realizza in modo particolare nell’ambiente scolastico. L’evangelizzazione propone all’educazione un modello di umanesimo ispirato al Vangelo, e l’educazione sostiene e accompagna il processo di evangelizzazione aprendo i cuori dei bambini, degli adolescenti e dei giovani alla verità, alla bellezza, alla compassione e al senso della vita”.

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Novena mondiale a Maria Ausiliatrice del Rettor Maggiore ispirata alla Strenna 2023

In occasione della Festa di Maria Ausiliatrice 2023 saranno resi disponibili i video e i libretti di accompagnamento della Novena mondiale a Maria Ausiliatrice (15-23 maggio) promossa dalla Sede Centrale Salesiana e di rilievo per tutti i membri della Famiglia Salesiana che intendono prepararsi adeguatamente per questa ricorrenza.

La proposta spirituale per la novena di quest’anno, affidata dal Rettor Maggiore al gruppo degli ExAllievi/e di don Bosco e realizzata da IME Comunicazione srl, è ispirata al al tema della Strenna 2023, «COME LIEVITO NELLA FAMIGLIA UMANA D’OGGI». Si concentrerà sull’umanità di Maria, che illumina la  dimensione laicale della Famiglia Salesiana.

Ci lasceremo condurre dalle stimolanti riflessioni di don Tonino Bello, compianto e coraggioso vescovo di Molfetta. In Maria don Tonino ha trovato una umanità vera, schietta, completa e compiuta; un’umanità che vive e comprende la nostra; ancora di più, un’umanità che è madre della nostra, nel cammino di vivere l’amore del Signore nel servizio degli ultimi e dei piccoli, di chi soffre e di chi è nel bisogno.

Ogni video vedrà alternarsi diversi momenti: una riflessione del Rettor Maggiore, una storia, scritta da Bruno Ferrero, a cui seguirà la testimonianza di un ex allievo/e degli SDB o FMA. A conclusione di ogni video, la preghiera finale di invocazione a Maria.

I video saranno accessibili in italiano, inglese, spagnolo, francese e portoghese nei diversi canali linguistici di ANSChannel e su TELEGRAM SDB.ORG. Ogni video sarà reso visibile con un giorno d’anticipo – quindi i primi video saranno pubblici il 14 maggio.

I libretti, elaborati in italiano, inglese, spagnolo, francese e portoghese saranno scaricabili liberamente sul sito istituzionale della Congregazione: www.sdb.org e pubblicati con le medesime modalità utilizzate per i video.

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Università Salesiana, un evento per celebrare Federico Fellini, uno dei più grandi registi della storia del cinema

Dal sito dell’università pontificia Salesiana.

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Ho bisogno di credere. È un bisogno né vivo né maturo, per la verità, un bisogno infantile di sentirmi protetto, di essere giudicato benevolmente, capito, e possibilmente perdonato“, raccontava Federico Fellini in una conversazione con il giornalista e amico Sergio Zavoli.
Il “bisogno” di ricordare uno dei maggiori registi della storia del cinema, ha dato spunto all’organizzazione di un doppio evento dal titolo “Fellini tra cielo e terra. Testimonianze e studi sul Sacro in Federico Fellini“.
L’immagine che accompagna il convegno è un volto della luna, quello di Gelsomina/Giulietta, protagonista del film premio Oscar nel 1957. Gelsomina interpreta proprio quel “soffio” che vince la Forza e la Ragione, rappresentati rispettivamente da Zampanò e dal Matto. Una luna che sembra fare capolino da dietro le quinte, proprio a suggerire come in Fellini, la Scena è il luogo in cui accade la magia dell’incontro tra l’Uomo e il Mistero. In questo spazio rituale e Sacro, si affaccia il tema della Fede che prende le forme della Poesia e del Mito, a tratti clownesco e irriverente, ma sempre vivo come lo stupore di chi assiste ad uno spettacolo meraviglioso. Una Fede nascosta; eppure, presente già nel nome di battesimo di Fellini, come in una profezia. La stessa che il regista suggerisce a padre Fantuzzi al termine di una lunga conversazione citando Carl Gustav Jung: “Il sentimento religioso ci dice che l’uscita è verso l’alto”. Verso la luna, appunto.
L’evento, che si svolgerà il 5 maggio all’Università Pontificia Salesiana, prevede due momenti: uno seminariale e una serata di Gala.
Per partecipare, è necessario iscriversi attraverso una form dedicata.
Momento seminariale
ore 15:00 | Aula Paolo VI
Intervengono: Davide Bagnaresi (Università di Bologna), Gianluca Arnone (Giornalista e critico cinematografico e Caporedattore Rivista Cinematografo), Renato Butera (Università Pontificia Salesiana), Guido Benzi (Università Pontificia Salesiana), Guido Bertagna (Teologo e critico d’arte e cinema), Claudia Caneva (Università Pontificia Salesiana) e Cecilia Costa (Università degli Studi di Roma Tre).
Serata di Gala in onore di Fellini
ore 18:00 | Aula Paolo VI
Saluto del Rettore, prof. don Andrea Bozzolo
Video: “Fellini e il sacro”, realizzato dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale
Fellini tra cielo e terra
Dialogo tra Mons. Dario Viganò e Gianfranco Angelucci (Esperto Cinematografico)
Mosaico moderato da Fabio Falzone
  • Mario Sesti (Critico e giornalista cinematografico)
  • Marco Leonetti (Direttore Fellini Museum Rimini)
  • Chiara Sbarigia (Presidente Cinecittà)
  • Silvia Scola (Regista)
  • Andrea Monda (Giornalista, Direttore dell’Osservatore Romano)
  • Antonio Monda (Scrittore ed Esperto Cinematografico) in collegamento da New York
Dialogo tra Vincenzo Mollica e Fabio Zavattaro (in video)
La serata sarà animata da alcuni momenti musicali tratti dai film di Fellini eseguiti dal Sebes Trio composto da Alberto D’Annibale (violino), Giovanna Magliocca (pianoforte) e Alessandro Papotto (clarinetto)
L’evento “Fellini tra cielo e terra. Testimonianze e studi sul Sacro in Federico Fellini” si inserisce all’interno di un progetto più ampio che prevede una Rassegna cinematografica presso il Cinema Greenwich grazie al supporto di Mediaset Group-RTI: “I Vitelloni” (02.05.2023 ore 16:00) e “La dolce vita” (03.05.2023 ore 16:00).
Fino al 25 maggio, l’Università ospita due Mostre “Fellini e il Sacro” e “Il Divino Amore di Fellini”.

ELLEDICI “Don Bosco e la realtà digitale” – Il nuovo libro di Gildàsio Mendes Dos Santos

Si segnala il nuovo libro edito da EllediciDon Bosco e la realtà digitale” di Gildàsio Mendes Dos Santos.

Di seguito le principali informazioni e il rimando alla scheda del libro sul sito Elledici.

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Don Bosco è vissuto in un’epoca nella quale la realtà digitale non esisteva affatto, eppure la sua pratica educativa e spirituale contiene alcune intuizioni estremamente innovative e attuali. Questo libro propone un approfondimento per rispondere ad alcune domande: come collegare la tematica del digitale e la pratica educativa di Don Bosco? Come abitare nel mondo digitale? Come educare ed evangelizzare i giovani?

Senza forzare l’esperienza di Don Bosco, vissuto però in un altro contesto temporale, le intuizioni che questo grande santo ebbe in merito alla comunicazione ci aiutano ad approfondire diverse tematiche, quali l’interattività, il rapporto umano, l’ambiente e il linguaggio comunicativo. In particolare vengono trattati e sviluppati alcuni temi particolarmente importanti anche oggi:

1. Don Bosco e la sua visione sull’esperienza educativa a partire dall’infanzia: le radici di un grande comunicatore attuale anche oggi.

2. Come Don Bosco abbia ispirato le persone sviluppando un rapporto personale ed efficace nell’educazione dei giovani. Don Bosco crea un vero e proprio eco-sistema comunicativo fondato sul rapporto umano, sociale e interpersonale.

3. Don Bosco storyteller, il suo modo creativo e immaginativo di comunicare attraverso della narrazione dei sogni, dell’arte e dei suoi scritti.

4. Don Bosco, un maestro della comunicazione immaginativa e interattiva! Un approfondimento su come Don Bosco studiando la geografia riuscì ad applicarla come metodo nella dimensione spaziale della comunicazione.

Il libro è indirizzato principalmente all’attenzione della sfera salesiana, dei membri della Famiglia Salesiana, agli educatori delle opere pastorali, ma si apre anche ai giovani, ai genitori, e in genere a tutti coloro che si occupano di comunicazione ed educazione nell’era digitale.

DETTAGLI

  • Pagine: 114
  • Prezzo: € 10,00
  • EAN: 9788801068474
  • Codice Elledici: 06847

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Italia – XIII edizione delle Giornate Salesiane di Comunicazione: “Leggere e interpretare per annunciare”

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Sabato 28 e domenica 29 aprile 2023, a Roma, presso l’Università Pontificia Salesiana (UPS), si è svolta la XIII edizione delle Giornate Salesiane di Comunicazione, due giornate di riflessione e formazione sui temi legati alla comunicazione.

Organizzate dal Dicastero per la Comunicazione Sociale dei Salesiani di Don Bosco (SDB), dall’Ambito per la Comunicazione dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA), dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’UPS e dalla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium» di Roma, le Giornate sono state ispirate dal Messaggio del Santo Padre per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali (GMCS) 2023, “Parlare col cuore. ‘Secondo verità nella carità’” (Ef 4,15), e hanno approfondito il tema “Leggere e interpretare per annunciare”. Complessivamente, hanno visto la partecipazione di circa 120 giovani in formazione della Famiglia Salesiana, con i loro formatori e formatrici.

In particolare, si segnala la presenza dei Novizi SDB del Colle Don Bosco e dei salesiani in formazione delle comunità “Zeffirino Namuncurà”, di Via della Bufalotta, e “San Tarcisio”, entrambe a Roma; e quelle delle novizie FMA dei Noviziati Internazionali “Suor Teresa Valsè Pantellini” di Via Appia, a Roma; e Maria Ausiliatrice di Castelgandolfo.

In apertura dei lavori, hanno offerto i loro saluti i due Consiglieri Generali per la Comunicazione Sociale, don Gildasio Mendes e suor Maria Ausilia De Siena; la Consigliera Generale per la Formazione FMA, suor Nilza Fátima de Moraes; il Superiore della Visitatoria UPS, don Maria Arokiam Kanaga; il Rettor Magnifico dell’UPS, don Andrea Bozzolo, e don Fabio Pasqualetti, Decano della Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale presso l’UPS.

Successivamente, il dott. Vincenzo Corrado, Direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) ed exallievo dell’UPS, ha proposto una riflessione a partire dal Messaggio di Papa Francesco per la GMCS 2023.

Nel suo intervento, ha ripreso il trittico dei temi lasciati da Papa Francesco per le GMCS degli ultimi tre anni, invitando ad “andare a vedere” tra le pieghe del mondo, ad ascoltare le sue debolezze con il cuore e quindi a parlarne: “La comunicazione, prima che dell’utilizzo di strumenti concreti di comunicazione, ha proprio bisogno di riscoprire questa vocazione di porsi in una dimensione spirituale rispetto all’umanità”. Seguire questa via significa somministrare all’organismo comunicativo la “terapia della speranza” in un mondo in cui, sempre di più, si fatica a sperare.

Successivamente, dopo alcune domande dei presenti, i giovani formandi si sono suddivisi in gruppi per condividere le rispettive modalità di informazione e discutere su una tematica di attualità, che spaziava dalla testimonianza di Chiesa di Papa Francesco al mondo giovanile, dai social alla divisione tra repubblicani e democratici, fino al tema più “caldo” delle guerre.

Grazie alla guida di don Andrea Lonardo, Direttore del Servizio per la Cultura e l’Università della Diocesi di Roma, in serata, la parola è stata lasciata a Caravaggio, grande comunicatore della bellezza, attraverso le sue opere presenti nella basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio e nella chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma.

La mattinata di sabato si è aperta con la Celebrazione dell’Eucaristia nella cappella dell’UPS, nella Festa di S. Caterina da Siena, Patrona d’Europa, presieduta da don Mendes e concelebrata da tutti i sacerdoti presenti. Nell’omelia il Consigliere, riprendendo la testimonianza di San Paolo, grande comunicatore, ha detto: “Leggere e interpretare per annunciare, richiede una chiara opzione di comunicare a partire dalla nostra esperienza di Cristo risorto. Il nostro impulso a comunicare non parte da noi stessi, dalla nostra autoreferenzialità, ma dal Regno di Dio”.

Per questo don Mendes ha messo in guardia dal perdere la visione integrale del senso della comunicazione: “La nostra interpretazione della realtà del mondo digitale, delle tecnologie dell’informazione e dell’intelligenza artificiale richiede sempre, ovunque, lo sguardo biblico, lo sguardo di Gesù. Perdere la referenzialità del Vangelo è un rischio per tutti noi: il rischio di perdere la nostra missione profetica di comunicare nel tempo di oggi.

Così, ha concluso: “Continuiamo a comunicare come annunciatori del Vangelo e proclamatori del Cristo Risorto”.

A seguire, si sono svolti i diversi Seminari proposti – a scelta di ciascuno – sui temi della comunicazione mediatica: sviluppo, economia e povertà; La “guerra” e le altre guerre: geopolitica del mondo; Il racconto mediatico delle migrazioni e del sud del mondo; Il mondo dall’ottica dei diritti umani dei giovani; L’arte narratrice della contemporaneità; Post Covid-19 ed emergenza educativa; I giovani occidentali e l’irrilevanza delle religioni; Uomo – intelligenza – artificiale: il caso ChatGPT; Disordine informativo e ricerca della verità.

Nei diversi gruppi, tenuti da esperti e appassionati del settore, si è avuta l’occasione, oltre che di imparare molto, di porre domande, di condividere e riflettere insieme.

Successivamente, i giovani formandi hanno ricevuto la visita dei Consiglieri Generali per la CS, i quali li hanno esortati a perseguire il loro cammino di ricerca della verità e di approfondimento della dimensione della comunicazione.

La giornata si è infine conclusa con un momento di condivisione assembleare su quanto vissuto e un tempo di agape fraterna tra tutti, nella consapevolezza di tutti i presenti di aver potuto godere di un’occasione speciale di riflessione, di comunione e di rilancio della missione della comunicazione secondo la visione di Don Bosco.

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