Convegno Comunicazione 2024: “Shaping Tomorrow”

Dall’agenzia ANS.

***

Dall’1 al 7 agosto 2024, presso le strutture dell’Università Pontificia Salesiana (UPS) di Roma, avrà luogo il Convegno Comunicazione 2024, dal titolo “Shaping Tomorrow” (Dare forma al domani), un’iniziativa del Settore per la Comunicazione della Congregazione Salesiana e della Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale dell’UPS.

Il Convegno avrà un carattere scientifico, educativo e pratico e sarà anche una continuazione delle attività e dei temi della Scuola di Comunicazione e in parte degli eventi legati al Bicentenario del Sogno di Don Bosco dei 9 anni. Inoltre, darà l’opportunità ai partecipanti di visitare Roma, i luoghi salesiani e i media legati al Vaticano.

“Stiamo organizzando questo evento principalmente per i Delegati per la Comunicazione di tutto il mondo e per chi lavora con loro. Pertanto, oltre ai Delegati, sono invitate a partecipare all’incontro anche altre persone coinvolte nel lavoro di comunicazione”

afferma don Maciej Makula, coordinatore dell’iniziativa.

L’obiettivo principale del convegno, che si sviluppa lungo le linee guida del Settore per una comunicazione evangelica, sinodale, salesiana, convergente e artistica, è quello di aiutare a orientare la comunicazione sociale nella Famiglia Salesiana (FS), come pure aiutare ad educare a una comunicazione sociale corretta ed efficace all’interno della stessa FS. Contemporaneamente, il Convegno Comunicazione 2024 mira anche a conoscere ed approfondire sempre di più il mondo della comunicazione dei giovani, con i giovani e per i giovani, e di creare reti mondiali di narrazione comunicativa, per far crescere cristiani maturi e cittadini onesti. Perché comunicare per i salesiani significa sempre anche educare e testimoniare.

Tanti saranno gli argomenti che verranno affrontati durante il programma; ecco di seguito i principali temi di confronto:

  • Comunicare per crescere insieme e farsi prossimo;
  • Cambiamento epocale: cultura digitale e Intelligenza Artificiale;
  • Educatori e comunicatori nell’infosfera;
  • Creatori di nuovi linguaggi e paradigmi per l’evangelizzazione;
  • Comunicazione interna ed esterna nella Chiesa e nella Congregazione salesiana;
  • Ecologia, cambiamenti climatici, migranti e i rifugiati;
  • La comunicazione dell’incontro;
  • Linee guida della comunicazione salesiana.

Presentando il Convegno Comunicazione 2024, ideato e fortemente sostenuto dal Settore per la Comunicazione Sociale (CS), il Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, don Gildasio Mendes, ha commentato:

“Si tratta di un appuntamento davvero rilevante, perché è parte importante del ‘sogno’ che coltiviamo per la comunicazione della Congregazione. Attraverso di esso intendiamo formare i Delegati di tutto il mondo sui temi più emergenti della realtà odierna, dare vita ad una rete di comunicazione aperta, integrata ed efficace al servizio della Chiesa e arricchirci mutuamente nello scambio reciproco di esperienze e visioni”.

Attualmente sono ancora aperte le iscrizioni da parte dei Delegati per la CS e degli altri loro collaboratori che intendano partecipare; mentre nelle prossime settimane e nei mesi a seguire verranno offerti ulteriori spunti e comunicazioni che illustreranno con maggiore ricchezza i vari contenuti, significati, relatori e finalità dell’evento.

Sin da ora, intanto, è possibile visitare il sito: https://www.shapingtomorrowsdb.org/.

“Condividere il nostro percorso di vita e di fede nel mondo digitale”: il “Don Bosco Digital Forum”

Dall’agenzia ANS.

***

(ANS – Roma) – Il Settore per la Comunicazione Sociale della Congregazione Salesiana lancia quest’anno il nuovo progetto del “Don Bosco Digital Forum”: si tratta di un nuovo canale di ascolto, dialogo e partecipazione con i Delegati per la Comunicazione Sociale e soprattutto con i giovani direttamente coinvolti nella Comunicazione delle Ispettorie e Visitatorie salesiane di tutto il mondo. Scopo ultimo di questa iniziativa, come ben sintetizza il titolo, è quello di “Condividere il nostro percorso di vita e di fede nel mondo digitale”.

L’iniziativa del Don Bosco Digital Forum sorge dal riconoscimento della realtà giovanile attuale. “Le ragazze e i ragazzi che abitano in questo universo digitale vivono le sfide che il mondo affronta: crisi familiari, difficoltà a portare avanti gli studi e a trovare un lavoro, problemi di salute fisica ed emotiva, violenza e talvolta mancanza di speranza” spiega don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale.

Al tempo stesso i giovani oggi sono “nativi digitali: vivono all’interno di un vero e proprio acquario globale. Sono immersi nei colori, nei suoni, nelle immagini e nelle interazioni – prosegue don Gildasio Mendes –. In quell’acquario nuotano con amici e conoscenti, intessono rapporti di lavoro, festeggiano gli eventi che stanno loro a cuore, condividono i sentimenti e la visione della vita”.

I giovani di oggi, soprattutto, hanno le loro voci, hanno molto da dire e vogliono essere ascoltati; e possono trovare nei salesiani proprio chi sia disposto a sentirli con gentilezza e vera apertura, d’orecchi e di cuore.

Ecco, dunque, il perché del “Don Bosco Digital Forum”, pensato per essere un pratico e agile strumento che permetta ai giovani comunicatori di condividere loro esperienze e il loro vissuto.

A livello operativo, si tratterà di diversi appuntamenti digitali, che sono partiti nell’autunno del 2023 e che riprenderanno a partire dall’inizio del 2024: nella prima fase, il Consigliere per la Comunicazione Sociale, in contatto con il Delegato per la Comunicazione delle Ispettorie, definirà il giorno e l’ora dell’incontro per il Forum, e il Delegato inviterà e motiverà i giovani a partecipare, coordinando poi l’effettivo incontro online e favorendo il dialogo in ogni modo. Nella seconda fase, il Delegato è invitato ad organizzare altri Forum, in base agli interessi emersi dal confronto con i giovani coinvolti.

Con questa nuova iniziativa il Settore per la Comunicazione Sociale porta avanti il suo progetto di animazione nel proprio settore e tra i giovani del mondo, realizzando la missione tipicamente salesiana di stare insieme ai giovani, conoscerli ed amare le cose che essi amano, per poi poter loro proporre le cose amate dai salesiani.

Il Don Bosco Digital Forum è un progetto in linea con la proposta di Papa Francesco su una comunicazione che ascolta con il cuore, coinvolge le persone e genera comunione e fraternità. Inoltre, è anche in piena sintonia con la proposta n° 3 delle linee programmatiche del Rettor Maggiore per la Congregazione Salesiana dopo il Capitolo Generale 28° (“A vivere il ‘SACRAMENTO SALESIANO DELLA PRESENZA’”), che riguarda la vocazione e missione dei Figli di Don Bosco nello stare in mezzo ai giovani, nell’ascoltarli, nell’essere per loro degli amici e nel fare insieme con loro un cammino di fede al servizio degli altri.

“Papa Francesco nel suo messaggio al Capitolo ci ha parlato de ‘l’opzione Valdocco e il carisma della presenza’, quel carisma che mi permetto liberamente di qualificare come ‘sacramento salesiano’ della presenza. Il Papa scrive che ‘prima delle cose da fare, il salesiano è il ricordo vivente di una presenza dove disponibilità, ascolto, gioia e dedizione sono le note essenziali per risvegliare i processi. La gratuità della presenza salva la Congregazione da ogni ossessione attivista e da ogni riduzionismo tecnico-funzionale. La prima chiamata è quella di essere una presenza gioiosa e libera in mezzo ai giovani’” (Atti del Consiglio Generale 433).

Vai al sito

“Come i salesiani abitano e rispondono pastoralmente ai giovani nella cultura digitale”: in dialogo con don Gildasio Mendes, SDB

Dal sito infoANS.

***

Nella sezione “Orientamenti e Direttive” degli Atti del Consiglio Generale n°440, relativi ai mesi di luglio-dicembre 2023, è pubblicata una lettera a firma di don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, intitolata: “Camminare con i giovani nella cultura digitale”.

Il documento, motivato dalle richieste giunte da varie parti del mondo salesiano, è frutto di un lavoro di insieme realizzato nel Settore della Comunicazione Sociale, dopo dialoghi con ogni Delegato, visite e numerosi incontri. Esso viene consegnato ad ogni salesiano come un invito a conoscere sempre meglio questi mezzi ormai indispensabili della nostra vita quotidiana, per imparare a relazionarsi con essi e a farne un buon uso pastorale con i giovani.

ANS ha per questo intervistato il Consigliere Generale e in quest’intervista, rispondendo a 10 domande, don Gildasio Mendes illustra il documento e ne spiega senso e finalità.

Per quale motivo il Settore per la Comunicazione Sociale ha pubblicato questa Lettera “Camminare con i giovani nella cultura digitale”?

Stiamo vivendo una rivoluzione nel mondo della comunicazione e niente sarà mai più come prima. Noi Salesiani siamo chiamati a dare una risposta alle domande epocali che questo enorme cambiamento sta comportando. La tecnologia cambia, ma i valori cristiani restano invariati. La Lettera ribadisce questi valori, che sono per noi un punto di riferimento imprescindibile per l’educazione dei giovani. In questo contesto in evoluzione è importante per noi interpretare la realtà digitale, a partire da una prospettiva salesiana.

La Lettera nasce da una domanda: “Come possiamo vivere e trasmettere Don Bosco e il suo carisma nel mondo digitale, senza perdere l’anima?”. Ecco, come possiamo farlo?

Il nostro obiettivo è rimanere sempre al passo con i tempi. Insieme ai laici   vogliamo essere interpreti del mondo contemporaneo: ascoltare le nuove generazioni; accompagnare gli adolescenti nei loro mondi social; trovare nuovi linguaggi e nuovi metodi per educarli all’amore, al senso della vita e della responsabilità personale e sociale, alla costruzione del loro progetto, a partire dai valori del Vangelo e del Sistema Preventivo. Cioè, comunicare ed evangelizzare. Comunicare e educare.

Nella Lettera si afferma che dobbiamo fare in modo che “lo spazio online non sia solo sicuro, ma anche spiritualmente vivificante”. Come fare?

Il digitale per noi non è una moda. È un’occasione per comunicare con i giovani nel loro habitat. In questo ambiente le ragazze e i ragazzi portano i loro sogni, le loro storie, loro sfide e la loro creatività. Non solo. Cercano risposte a domande cruciali per la loro vita. Ecco perché è fondamentale stabilire un dialogo con loro. Essere riconosciuti come un punto di riferimento. Questo significa capire il loro linguaggio, accompagnarli nel loro percorso, indicare i valori senza farli sentire giudicati. Attraverso questo affiancamento, nasce un cammino condiviso e vivificante.

Se vogliamo avere un impatto sulla vita dei giovani, dobbiamo formare apostoli e missionari digitali. Pensa che i salesiani li abbiano formati a sufficienza?

Per rispondere a questa domanda, dobbiamo considerare le raccomandazioni della Chiesa, che ha sempre colto le grandi sfide della contemporaneità. Ci invita infatti ad approfondire la dimensione antropologica ed etica del mondo digitale. Il Documento finale del Sinodo dei Vescovi sui i Giovani, “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” afferma che «L’ambiente digitale rappresenta per la Chiesa una sfida su molteplici livelli; è imprescindibile quindi approfondire la conoscenza delle sue dinamiche e la sua portata dal punto di vista antropologico ed etico» (n. 145).

Recentemente il Documento della Prima Sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi ha affermato che non possiamo evangelizzare la cultura digitale senza averla prima compresa” (n. 17, d). Con l’aiuto dei teologi e educatori, è importante approfondire e incoraggiare le esperienze che ormai abbiamo acquisito in questo campo.

Educazione ed evangelizzazione sono i due pilastri della missione salesiana. Quali sono gli sforzi che la Congregazione sta facendo per evangelizzare l’ambiente digitale?

La Congregazione Salesiana ha creato un movimento di comunicatori che seguono continuamente l’evoluzione del digitale. Abbiamo attivato una riflessione interdisciplinare, avvalendoci dell’esperienza dei ricercatori delle nostre università. Inoltre, il settore della comunicazione – insieme a quelli della Pastorale Giovanile, della Formazione, della Missione e dell’Economia – ha messo a punto un fitto programma di incontri formativi e di eventi per comprendere e gestire questo fenomeno in modo intelligente e creativo. In questo processo i giovani sono sempre protagonisti, attraverso produzioni video, film, musica, danza e ogni forma di arte.

La relazione del Sinodo afferma che è importante creare reti di influencer che includano persone di altre religioni, o addirittura che non professano alcuna fede, ma che desiderano collaborare su cause comuni per promuovere la dignità umana, la giustizia e la cura della Casa Comune. Cosa ne pensa?

La missione della Chiesa e della Congregazione è l’evangelizzazione che parte dall’interculturalità. È opportuno mantenere un dialogo vivo, nel rispetto dei diversi punti di vista. Lavorare con persone di altre religioni, o lontane da un approccio religioso, è molto importante per noi. Insieme possiamo far crescere il lievito della vita, dell’amore, dello spirito solidale che c’è in ogni persona. Non si vince da soli. Siamo un grande movimento di persone che agiscono in diverse culture e continenti, al servizio dei giovani, soprattutto i più poveri. Solo così possiamo curare la Casa Comune e costruire la pace. Come comunicatore siamo sempre educatori dei giovani.

Lei ha detto che, se Don Bosco fosse stato qui oggi, sarebbe stato un esploratore digitale e si sarebbe subito dedicato ai media digitali per comunicare e raggiungere i giovani. Cosa avrebbe fatto?

Don Bosco affermava che i Salesiani devono “camminare con i tempi”, “amare le cose che i giovani amano”. Questo significa essere dove sono i giovani, stare al loro fianco. Don Bosco è stato all’avanguardia, e immagino che vorrebbe esserlo anche oggi. Non avrebbe un atteggiamento di rifiuto nei confronti del digitale, ma di ascolto delle istanze, delle opportunità e dei pericoli che nascono in esso.

Come preparare i salesiani ad affrontare il futuro digitale?

Oggi siamo immersi nella rivoluzione digitale e dell’Intelligenza Artificiale. In un contesto di cambiamento è sempre importante partire dalla nostra identità di salesiani consacrati ai giovani. Il tema del Capitolo Generale 29 è “Appassionati per Gesù Cristo, dedicati ai giovani. Per un vissuto fedele e profetico della nostra vocazione salesiana”. Dobbiamo essere fedeli alla nostra vocazione e dare testimonianza del nostro amore a Cristo e ai giovani più poveri.

Dobbiamo garantire una competenza educativa e tecnologica, per mantenere una vita emotiva e spirituale sana. Inoltre, è importante coltivare uno spirito critico nei confronti del digitale, per comprenderne i meccanismi e i giochi di potere. La nostra missione è umanizzare il digitale, a partire dai valori del Vangelo, sempre facendo in modo che i giovani siano i protagonisti di questo processo e non lo subiscano.

Nonostante tutte le innovazioni tecnologiche, qual è l’importanza della comunione fraterna nella comunicazione?

Nella Lettera sul digitale è stato sottolineato che la base della comunicazione cristiana è nel Vangelo. Comunicare a partire dal Vangelo vuol dire affermare i valori della fraternità, della misericordia, della compassione, della carità e della solidarietà verso i più poveri. Anche nella comunicazione digitale, il nostro messaggio affonda le radici nelle esperienze che viviamo tutti i giorni attraverso le nostre opere, che sono al servizio degli altri.

In conclusione, riprendendo una domanda posta in apertura della Lettera: come continuare a essere comunicatori, fedeli a Don Bosco e al suo carisma, in un mondo che cambia?

A mio avviso è importante per noi continuare a vivere e testimoniare il carisma salesiano a livello mondiale. I giovani sono il grande dono che Dio ci offre. Stare in mezzo a loro, ascoltarli, camminare al loro fianco, come ci ha insegnato Don Bosco, è il modo migliore per non perdere il contatto con loro. Don Bosco ha sempre affermato che c’è sempre un progetto per ciascuno di noi: vivere con gioia e generosità la vita che Dio ci ha donato. Questo è il cuore della vera comunicazione!

Vai alla notizia

RMG – Poster della Strenna per il 2024: il concorso internazionale giunge alla fase finale

Dall’agenzia ANS.

***

(ANS – Roma) – Con una partecipazione di grande rilevanza – sia dal punto di vista qualitativo, sia dal punto di vista quantitativo – si è conclusa la fase di raccolta delle proposte per il Poster della Strenna del Rettor Maggiore per il 2024, che avrà per tema: «“Il sogno che fa sognare”. Un cuore che trasforma i “lupi” in “agnelli”». A giorni è prevista la scelta del vincitore da parte del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime.

Al concorso internazionale lanciato dal Settore per la Comunicazione Sociale (CS) hanno partecipato decine di grafici, illustratori e designer di tutto il mondo. In totale le proposte pervenute negli uffici del Settore per la CS sono state 32 proposte, giunte da 20 diversi Paesi (con un paio di autori che hanno presentato due proposte diverse).

In questi giorni don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, e i membri della sua équipe, hanno lavorato per procedere alla catalogazione e ordinamento del materiale. Si è giunti, dunque, ora alla fase di finalizzazione, con la quale il Rettor Maggiore in persona provvede all’individuazione del Poster ufficiale della Strenna, e anche dei due altri poster individuati come seconda e terza migliore proposta. Ai primi tre selezionati, infatti, verrà assegnato, anche il premio in denaro corrispondente (2.000, 1.250 e 750 euro).

“È stata una scelta che ha premiato quella di indire questo concorso per il Poster della Strenna – ha commentato ad ANS don Gildasio Mendes –. Abbiamo riscontrato ancora una volta quanto ci sia interesse, anche al di fuori del mondo strettamente salesiano, verso la figura di Don Bosco e verso i suoi insegnamenti. E abbiamo ricevuto una quantità davvero importante di elaborati, tutti pregevoli e rappresentativi anche della globalità del nostro carisma”.

Per dare riconoscimento a tutti coloro che hanno colto questa sfida e hanno sottoposto i loro lavori creativi, il Settore per la CS rende noto, senza alcun ordine di merito, la lista dei partecipanti al concorso:

– Francisco José Enríquez Zulaica SDB, Messico

– Sebastian Koladiyil SDB, Kenya

– Oscar Alberto Arévalo SDB, El Salvador

– Nicolas Leon Lamprea, Colombia

– Jorge Leonardo Lopez, Argentina

– Orliany Hernández, Venezuela

– Agustín Coca Roura, Messico

– Kishi-Bhee (Nakamura), Giappone

– Rodrigo Alves, Brasile

– Federica Lavia, Italia

– Douglas Azevedo Duarte, Portotallo

– Dusabemungu Ange de la Victoire, Rwanda

– Solene Tshilobo, R.D. del Congo

– Roan Grace Lorenzo, Filippine

– Georgia Beaumont-Jessop, Australia

– Nuno Quaresma, Portogallo

– Ar. Crisostomo Miguel T. Ordoño III, Filippine

– Agustina Contreras, Uruguay

– Regina Angela Silva, Filippine

– Andy Batakela, R.D. del Congo

– Jerome Quinto, Filippine

– Maria Fernanda Bastidas, Colombia

– Eduardo Delgado, Ecuador

– Daniel Baldazo Sánchez, Spagna

– Salmi Medina, Paraguay

– Lionel Floribert, R.D. del Congo

– Yurico Ayllon, Perù

– Marcela Palomo, El Salvador

– José Gomes, Portogallo

– Selene Berit

L’annuncio ufficiale del poster vincitore del concorso è atteso a breve.

Vai al sito

Stati Uniti – Si conclude a Los Angeles l’edizione 2023 del DBGYFF

Dall’agenzia ANS.

***

(ANS – Los Angeles) – Il “Gran Finale” del Don Bosco Global Youth Film Festival (DBGYFF) a Los Angeles, la capitale mondiale dell’intrattenimento, si è svolto nel pomeriggio di venerdì 13 ottobre 2023, presso il “Don Bosco Youth Centre” di Los Angeles, con la partecipazione di varie personalità e l’annuncio dei vincitori globali del DBGYFF.

Mentre in più di 200 località di quasi 60 Paesi del mondo salesiano si è celebrato questo festival, mostrando gli sforzi creativi dei nostri giovani, la finale a Los Angeles è stata davvero unica e ha mostrato come il Don Bosco Global Youth Film Festival possa essere un festival cinematografico che fa la differenza, in grado di far riecheggiare il tema dell’Amore, della Pace e della Solidarietà in un mondo creativo e incisivo.

A rendere la serata ancora più memorabile è stata la presenza e la partecipazione entusiasta di diverse personalità: don Mel Trinidad, Ispettore dei Salesiani di Don Bosco degli Stati Uniti Ovest (SUO); Stanley NG, Direttore Artistico e Supervisore di Effetti Visivi (VFX) ad Hollywood; don Ricardo Campoli, del Settore Comunicazione Sociale di Roma; e del Direttore del Festival, don Harris Pakkam.

Il festival è iniziato con un video tematico che ha messo in evidenza come l’amore possa costruire la pace e la solidarietà, seguito dai videomessaggi del Cardinale Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, decimo successore di Don Bosco, e di don Gildásio Mendes dos Santos, Consigliere Generale per le Comunicazioni Sociali, da Roma. Don Mel Trinidad, a sua volta, ha dato il benvenuto ai presenti e ha espresso la soddisfazione dell’Ispettoria per poter ospitare il festival e così far sentire la voce dei giovani del mondo salesiano a Los Angeles. Don Ricardo Campoli, nel suo messaggio, ha sottolineato che questo festival ha unito i giovani di tutto il mondo e ha dato loro l’opportunità di condividere i loro sogni e la loro passione creativa sul tema offerto. Mentre il Direttore del festival, don Pakkam, ha affermato come Don Bosco, che in vita sua parlava da Torino, in quel momento stesse parlando da Los Angeles, grazie ai giovani del DBGYFF. “Gli sforzi dei nostri giovani, in un modo ricco di simboli, oggi sono celebrati e riconosciuti al più alto livello” ha infine concluso.

Il momento solenne della dichiarazione ha portato una grande sorpresa: un giovane vestito da Don Bosco, provenendo da dietro la sala, alle spalle del pubblico, ha portato il logo del DBGYFF, che è stato poi svelato da don Trinidad per dichiarare aperto il festival del cinema. Tenendo conto dei tempi, per il Gran Finale a Los Angeles è stata realizzata la proiezione di solo 24 film selezionati. Il video del conto alla rovescia del DBGYFF ha dato il via alla proiezione dei cortometraggi, uno dopo l’altro. La serata è stata ipnotizzante quando il maestro di cerimonie Mikey e la sua équipe di giovani – Caia, Catherine e Jaden – hanno coinvolto il pubblico con le loro interazioni e riflessioni spontanee prima e dopo ogni film. Anche le voci del pubblico, con le loro risposte, hanno mantenuto tutti ispirati e concentrati sul tema.

Dopo la proiezione dei corti, Stanley NG è intervenuto a nome della Gran Giuria per esprimere i suoi sentimenti. Ha incoraggiato i giovani a proseguire incessantemente con i loro sforzi e a sognare in grande, in modo che anche loro possano raggiungere i loro obiettivi, che sono raggiungibili se tutto è fatto con amore e passione.

La tanto attesa proclamazione dei vincitori dei Premi Globali ha avuto inizio in un clima di trepidazione, con la valigetta contenente la lista definitiva dei vincitori consegnata a don Trinidad e al signor Stanley. Si è così proceduto all’annuncio pubblico dei vincitori, la maggior parte dei quali ha potuto partecipare e manifestare immediatamente la propria gioia e le loro emozioni attraverso dei video-collegamenti. È stato, questo, un momento di vero orgoglio perché ha celebrato gli sforzi di tanti giovani legati a Don Bosco e al carisma salesiano di diverse parti del mondo.

I corti vincitori a livello globale del DBGYFF 2023 sono:

1.           UNITED HEARTS di Joseph Katsilizika, Malawi

2.           LIFE GOES AYE AYE, di Leander Fernandes, India

3.           HISTORIAS DE PAPEL (Paper Stories), di Juan Pablo Valencia Marulanda, Colombia

4.           VIRTUAL LIFE OR HUMAN LIFE, di Khoa Hoang, Vietnam

5.           EL PUENTE DE LA AMISTAD, di Iván Osés, Spagna

6.           LUNCH BOX, di Mang Kim Thang, India

7.           AMARA, di Sebastian Barrios Diaz, Colombia

8.           NOTHING IS LOST, di Stefany Aparecida Silva Dutra, Brasile

9.           PORTRAIT HOLDER, di Ricardo Andrés Robles Funes, El Salvador

10.         ABSOLUTE POINT, di Ritesh Tigga, India

Il festival si è concluso con i ringraziamenti di don Alphonse Vu, Coordinatore delle Scuole Salesiane dell’Ispettoria SUO, che ha espresso la sua gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito alla pianificazione e alla realizzazione del festival. “È stato un grande sogno che si è avverato, e gli eccellenti sforzi, il lavoro di squadra, l’impegno e la pianificazione che l’équipe del festival ha mostrato sono stati molto apprezzati da tutti”, ha affermato. La seconda edizione del DBGYFF si è conclusa a Los Angeles con una serata davvero significativa e tanti ricordi che continueranno a rimanere nei cuori dei giovani protagonisti che sognano Hollywood. Guardando al futuro, questo festival cinematografico salesiano, dei giovani e per i giovani, continuerà a fungere da piattaforma unica per il loro rafforzamento e sviluppo, contribuendo al miglioramento della società e celebrando in modo adeguato i loro sforzi a livello globale.

Vai alla notizia

Elledici: webinar di presentazione del libro “Educare insieme nello scautismo – Costruire alleanze educative tra famiglia, scuola e scautismo”

Dal sito Elledici.

***

Martedì 24 Ottobre 2023, dalle ore 19.00 alle ore 20.00, si terrà un webinar di presentazione del libro “Educare insieme nello scautismo – Costruire alleanze educative tra famiglia, scuola e scautismo“, edito da Elledici.

L’appuntamento prevede un dialogo con i tre autori: il prof. Alessandro Ricci, il prof. Zbigniew Formella e la dott.ssa Maria Cristina Vespa.

Sarà possibile seguire l’incontro in diretta sul canale Youtube Alessandro Ricci“.

Scopri il libro

 

Giornata mondiale delle comunicazioni sociali 2024: “Intelligenza artificiale e sapienza del cuore: per una comunicazione pienamente umana”

Dal quotidiano Avvenire.

***

Guarda a un argomento di strettissima attualità, tra speranza di futuro e paure, il tema scelto dal Papa, per la prossima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, la 58ª, che sarà celebrata il 12 maggio 2024. Francesco infatti rifletterà sull’intelligenza artificiale. Questo dunque il titolo che ribadisce come al centro debba comunque sempre esserci la persona umana: “Intelligenza artificiale e sapienza del cuore: per una comunicazione pienamente umana.” L’evoluzione dei sistemi di intelligenza artificiale – sottolinea una nota di accompagnamento all’annuncio del tema – rende sempre più naturale comunicare attraverso e con le macchine, in modo che è diventato sempre più difficile distinguere il calcolo dal pensiero, il linguaggio prodotto da una macchina da quello generato dagli esseri umani. Come tutte le rivoluzioni anche questa basata sull’intelligenza artificiale, pone nuove sfide affinché le macchine non contribuiscano a diffondere un sistema di disinformazione a larga scala e non aumentino anche la solitudine di chi già è solo, privandoci di quel calore che solo la comunicazione tra persone può dare. È importante guidare l’intelligenza artificiale e gli algoritmi, perché vi sia in ognuno una consapevolezza responsabile nell’uso e nello sviluppo di queste forme differenti di comunicazione che si vanno ad affiancare a quelle dei social media e di Internet. È necessario che la comunicazione sia orientata a una vita più piena della persona umana.

Santa Sede

Italia – A don Giuseppe Costa, SDB, riconoscimenti come esperto comunicatore

Dall’agenzia ANS.

***

(ANS – Roma) – Si è svolta nella mattinata di giovedì 20 luglio 2023, presso il Senato della Repubblica – Sala Capitolare (Chiostro del Convento di Santa Maria Sopra Minerva), la terza edizione del “Premio Crossinmedia”, prestigioso riconoscimento conferito a coloro che si sono distinti nella loro attività professionale e che hanno contribuito alla realizzazione del “Videocatechismo della Chiesa Cattolica”. Tra i premiati figura anche il salesiano don Giuseppe Costa, Co-portavoce della Congregazione Salesiana.

Don Costa è stato premiato non soltanto per la sua collaborazione all’ideazione e realizzazione del Videocatechismo, ma soprattutto per la sua intensa attività a servizio dell’editoria cattolica.

La cerimonia, patrocinata da “Europe Commission” e organizzata da “CrossinMedia”, ha visto riuniti, in una sala piena all’inverosimile, diversi parlamentari e rappresentanti di varie attività, ed in particolare esponenti di differenti religioni, che hanno partecipato ad un dibattito su pace e movimenti religiosi.

Dopo il saluto del senatore Lucio Malan, in un confronto moderato dal giornalista Luca Caruso, sono intervenuti: padre Gian Maria Polidoro (Assisi Pax), ossia il religioso di Assisi che fu protagonista dell’incontro tra Regan e Gorbaciov; Cenap Mustafa Aydin, Direttore dell’”Istituto Tevere – Centro ProDialogo”; Francesca Petrucci, del “Centro Zen – L’Arco” Roma; l’archimandrita Symeon Katsinas, Rettore della Chiesa greco-ortodossa di San Teodoro; Alessandro Diotallevi, del gruppo per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso promosso da Madre Tekla; il magistrato Davide Iori; e Luigi De Salvia, Presidente di “Religions for Peace – Europe”.

Nell’ambito di questo confronto sarà anche proiettato “Il Credo”, ossia uno degli episodi che compongono il Videocatechismo della Chiesa Cattolica, un’opera multimediale e multilingue composta da 46 episodi, della durata media di 30 minuti ciascuno, per un totale di circa 30 ore. L’opera, girata in 70 paesi nel mondo, a cura del regista Gjon Kolndrekaj, riprende fedelmente il testo integrale del Catechismo della Chiesa Cattolica, approvato nel 1992 da San Giovanni Paolo II e suddiviso in quattro parti.

Merita di essere segnalato, infine, che un altro premio don Costa lo riceverà il 16 settembre a Napoli, per il volume “Girovagando tra cronache ed eventi”, nell’ambito dell’XI edizione del “Premio Cardinale Michele Giordano”, promosso dall’Ordine dei Giornalisti della Campania.

Vai alla notizia

IUSVE: avvio del percorso universitario per un futuro da manager della Comunicazione Sociale

Notizia apparsa su infoANS.

***

Prende il via il prossimo ottobre il primo Diploma/Master universitario di I livello in Comunicazione Sociale per imprese profit e non profit organizzato dall’Istituto Salesiano di Venezia e Verona (IUSVE).

Si tratta di un Diploma universitario pensato anche per chi lavora, dato che i corsi si tengono online di venerdì e sabato (solo i laboratori sono in presenza, 5 fine-settimana a Verona e 3 a Mestre), ed è nato per formare i futuri professionisti nel campo della Comunicazione Sociale, tanto per le imprese profit quanto per quelle non profit.

Si aprono così le strade per una nuova figura manageriale, esperta nell’attivismo sociale, vera e propria professione del futuro: lo testimonia l’adesione entusiasta, quali partner del percorso, di realtà autorevoli quali “Studio LAND”, “H2O Milano”, “Telefono Amico Italia”, “Fondazione Iris Ceramica Group”, “Grenze Arsenali Fotografici”, “Fondazione ISMU”, “Worldrise onlus”, “Greencity Italia”, “Libera – Associazioni nomi e numeri contro le mafie”.

Queste figure professionali saranno partecipi alle dinamiche strategiche di un settore delicato e in piena evoluzione, capaci di sviluppare campagne di comunicazione integrata, in sinergia tra online e offline, formate per diffondere, con i dovuti e corretti contenuti, la sostenibilità ambientale, sociale, economica e culturale, rispondendo così a una domanda del mercato lavorativo in costante crescita.

Gestire i processi della comunicazione di pubblica utilità permette, infatti, di aprire alle collaborazioni nelle agenzie, nel reparto comunicazione di aziende, organizzazioni non profit, quali Organizzazioni di Volontariato (ODV) e Organizzazioni Non Governative (ONG) o fondazioni.

Per imparare a far coesistere strategia e creatività, scrittura e immagine, rapporto con le istituzioni e i media, i partecipanti vivranno un percorso con ben nove insegnamenti frontali e cinque laboratori, per un totale di 344 ore di didattica (60 ECTS), con l’opportunità di svolgere 250 ore di tirocinio presso una delle realtà partner. A questo si aggiungono testimonianze, casi di studio ed esperienze dal vivo presso aziende, fiere ed eventi a tema.

“Gli interessi dei consumatori stanno cambiando e anche le dinamiche della comunicazione devono adattarsi alle nuove esigenze di un mercato sempre più attento alla sostenibilità ambientale e sociale, all’economia circolare e all’impegno etico a favore del benessere della collettività – afferma il Direttore Esecutivo del corso, il Prof. Paolo Schianchi –. Questo Diploma Universitario di primo livello è stato pensato per risponde a una tale richiesta del mercato lavorativo. L’idea è quella di formare professionisti in grado di gestire le future frontiere di ogni forma divulgativa. La nuova figura del Manager della Comunicazione Sociale è quindi pronta a fare il suo ingresso nelle aziende, nelle fondazioni e nel terzo settore per promuovere il corporate social activism”.

“Nella mia lunga esperienza in associazioni di volontariato – aggiunge la prof.ssa Mariagrazia Villa, vicedirettrice del Diploma universitario – ho imparato che la buona volontà non basta per comunicare le proprie attività e coinvolgere la comunità nella propria visione e missione. Occorre acquisire e sviluppare delle competenze specifiche, di natura tecnico-manageriale, che consentano di diffondere il bene in modo più professionale e, dunque, efficace. Insomma: le soft skills vanno bene, ma servono anche quelle hard che il nostro diploma universitario si prefigge di far acquisire e sviluppare ai partecipanti”.

Per ulteriori informazioni sul Diploma/Master universitario IUSVE:

Per prenotare i prossimi open day online, che si terranno nei giorni 5 luglio, 23 agosto, settembre alle ore 18:30, il link è QUESTO.

Vai alla notizia

ELLEDICI “Don Bosco e la realtà digitale” – Il nuovo libro di Gildàsio Mendes Dos Santos

Si segnala il nuovo libro edito da EllediciDon Bosco e la realtà digitale” di Gildàsio Mendes Dos Santos.

Di seguito le principali informazioni e il rimando alla scheda del libro sul sito Elledici.

***

Don Bosco è vissuto in un’epoca nella quale la realtà digitale non esisteva affatto, eppure la sua pratica educativa e spirituale contiene alcune intuizioni estremamente innovative e attuali. Questo libro propone un approfondimento per rispondere ad alcune domande: come collegare la tematica del digitale e la pratica educativa di Don Bosco? Come abitare nel mondo digitale? Come educare ed evangelizzare i giovani?

Senza forzare l’esperienza di Don Bosco, vissuto però in un altro contesto temporale, le intuizioni che questo grande santo ebbe in merito alla comunicazione ci aiutano ad approfondire diverse tematiche, quali l’interattività, il rapporto umano, l’ambiente e il linguaggio comunicativo. In particolare vengono trattati e sviluppati alcuni temi particolarmente importanti anche oggi:

1. Don Bosco e la sua visione sull’esperienza educativa a partire dall’infanzia: le radici di un grande comunicatore attuale anche oggi.

2. Come Don Bosco abbia ispirato le persone sviluppando un rapporto personale ed efficace nell’educazione dei giovani. Don Bosco crea un vero e proprio eco-sistema comunicativo fondato sul rapporto umano, sociale e interpersonale.

3. Don Bosco storyteller, il suo modo creativo e immaginativo di comunicare attraverso della narrazione dei sogni, dell’arte e dei suoi scritti.

4. Don Bosco, un maestro della comunicazione immaginativa e interattiva! Un approfondimento su come Don Bosco studiando la geografia riuscì ad applicarla come metodo nella dimensione spaziale della comunicazione.

Il libro è indirizzato principalmente all’attenzione della sfera salesiana, dei membri della Famiglia Salesiana, agli educatori delle opere pastorali, ma si apre anche ai giovani, ai genitori, e in genere a tutti coloro che si occupano di comunicazione ed educazione nell’era digitale.

DETTAGLI

  • Pagine: 114
  • Prezzo: € 10,00
  • EAN: 9788801068474
  • Codice Elledici: 06847

Scopri di più