Ispettoria Italia Meridionale, a Bova Marina la festa con la visita del Rettor Maggiore

Dal sito dell’Ispettoria Italia Meridionale.

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Torna ad aprile l’immancabile Festa Ispettoriale che riunisce tutta la Famiglia Salesiana del sud. Quest’anno avrà luogo presso l’Opera salesiana di Bova Marina (RC), in occasione dei 125 anni dalla sua fondazione, alla presenza dell’Ispettore don Gianpaolo Roma e del Rettor Maggiore dei Salesiani, il Card.Ángel Fernández Artime.

Un programma fitto di appuntamenti accoglierà il Card.Artime tra la comunità bovese già da martedi 23 aprile, con il conferimento della cittadinanza onoraria, la visita ai luoghi del Servo di Dio Mons. Cognata e l’incontro con i direttori salesiani, per confluire poi nella grande Festa Ispettoriale del 25 aprile che vedrà la partecipazione delle case salesiane della nostra Ispettoria.

Il programma:

Martedì 23 APRILE
ore 17.40:
Il Card.Artime giunge a Bova Marina in treno
Visita alla Chiesa parrochiale e corteo fino al Municipio
Ore 18.30:
Arrivo presso la casa comunale
Saluti e conferimento della cittadinanza onoraria
In corteo fino al campo dell’Oratorio
Incontro con i giovani e buonanotte salesiana
Ore 20.30:
Cena della Famiglia Salesiana

Mercoledì 24 APRILE
Ore 8.30:
Partenza per Bova. Incontro con il Sindaco e l’Amm.ne comunale
Visita ai luoghi di Mons.Giuseppe Cognata
Ore 11.30:
Incontro con i ragazzi dell’ IIS Euclide
Buffet preparato dai ragazzi dell’Alberghiero
Ore 16.30
Incontro con i Direttori Salesiani
Ore 19.00
Veglia con i Giubilari
Ore 20.00
Cena presso la Casa religiosa delle Suore
Ore 21.00
Musical: “Una storia da raccontare…viaggio tra sogno e realtà”

Giovedì 25 APRILE  FESTA ISPETTORIALE
Ore 9.30:
Arrivi dalle Case Salesiane
Ore 10.00:
Festa Insieme
ore 12.00:
Santa Messa
ore 13.30:
Inaugurazione targa commemorava
Pranzo, a seguire saluti e partenze

Italia – Educare al cuore di Napoli: celebrati i 90 anni di presenza dei Salesiani nel quartiere Doganella

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Napoli) – Il “Don Bosco di Napoli ha dato vita all’evento per celebrare un anniversario di grande importanza: i 90 anni dall’arrivo dei Salesiani nel quartiere periferico della Doganella. Sotto il titolo di “EDUCARE AL CUORE DI NAPOLI, da 90 anni sulla via (di) Don Bosco“, la commemorazione ha preso vita nella splendida cornice del teatro di corte del Palazzo Reale di Napoli nella giornata di martedì 26 marzo.

Da quasi un secolo, i Salesiani rappresentano un faro educativo e spirituale per i giovani della città partenopea, specialmente per coloro che avevano meno opportunità.

Don Fabio Bellino, Direttore del “Don Bosco”, all’inizio della serata ha espresso il senso dell’evento in due parole: MEMORIA e FUTURO, quindi non solo ricordare l’arrivo dei Salesiani e le decine di migliaia di ragazzi che hanno trovato un’occasione di riscatto, ma anche rilanciare con rinnovato impegno la missione educativa al cuore di Napoli, perché come ci ha insegnato Don Bosco: “l’educazione è cosa di cuore“.

L’evento ha assunto un carattere ancor più coinvolgente grazie alla presenza dell’attrice Maria Bolignano, che con maestria ha condotto la serata. Ma i protagonisti indiscussi dell’evento sono stati i ragazzi dell’oratorio del “Don Bosco” e del Rione Amicizia che, attraverso performance teatrali, hanno trasportato il pubblico in un viaggio emozionante attraverso la storia dei Salesiani a Napoli e la storia di Don Bosco. Ogni ragazzo, dal più piccolo al più grande, ha dato il meglio di sé, trasmettendo gioia, senso di appartenenza e l’importanza di far parte di una comunità così unita e affiatata.

Presenti, all’evento, anche molti rappresentanti delle istituzioni, tra cui:

  • Il Prefetto di Napoli, Michele Di Bari, che ha affrontato il tema dell’impegno delle istituzioni e del terzo settore per migliorare le condizioni dei giovani nelle periferie della città;
  • L’Assessore all’Istruzione e alle Famiglie del Comune di Napoli, Maura Striano, la quale ha evidenziato i progetti messi in atto per contrastare la dispersione scolastica, sottolineando l’importanza della collaborazione per il futuro delle giovani generazioni;
  • L’Assessore alla Formazione Professionale della Regione Campania, Armida Filippelli, che ha illustrato le iniziative per favorire l’inserimento dei giovani nei percorsi di istruzione e formazione professionale;
  • Il Superiore dell’Ispettoria Salesiana Meridionale, don Gianpaolo Roma, il quale ha condiviso il valore del sogno nella filosofia salesiana;
  • Il Responsabile del “Patto Educativo” della Diocesi di Napoli, don Federico Battaglia, che ha spiegato come il “Patto” vada reso concreto con l’azione educativa quotidiana nei territori.

Infine, la testimonianza emozionante di Diego Vitagliano, storico oratoriano e pizzaiolo di grande successo, ha aggiunto un tocco di nostalgia e gioia alla serata, evidenziando il profondo impatto che l’esperienza oratoriana può dare al corso della propria vita.

Una serata, dunque, in cui i giovani sono stati posti al centro, incarnando il valore della missione educativa che continua a permeare il tessuto sociale di Napoli attraverso l’oratorio, la formazione professionale, le comunità famiglia, i progetti territoriali, lo sport educativo.

Un ringraziamento speciale è andato agli educatori per la totale dedizione e alle persone e le Istituzioni presenti che hanno reso possibile questa indimenticabile giornata.

Il “Don Bosco” di Napoli è presente anche sulle reti sociali, su Facebook e Instagram.

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Educare al cuore di Napoli: celebrati i 90 anni di presenza dei Salesiani nel quartiere Doganella

Il Don Bosco di Napoli ha dato vita all’evento per celebrare un anniversario di grande importanza: i 90 anni dall’arrivo dei Salesiani nel quartiere periferico della Doganella. Sotto il titolo di “EDUCAREAL CUORE DI NAPOLI, da 90 anni sulla via (di) don Bosco”,la commemorazione ha preso vita nella splendida cornice del teatro di corte del Palazzo Reale di Napoli nella giornata di martedì 26 marzo.

Da quasi un secolo, i Salesiani hanno rappresentato un faro educativo e spirituale per i giovani della nostra città, specialmente per coloro che avevano meno opportunità. Don Fabio direttore del don Bosco all’inizio della serata ha espresso il senso dell’evento in due parole MEMORIA e FUTURO, quindi non solo ricordare “l’arrivo dei Salesiani e le decine di migliaia di ragazzi che hanno trovato una occasione di riscatto, ma anche rilanciare con rinnovato impegno la missione educativa al cuore di Napoli, perché come ci ha insegnato Don Bosco: “l’educazione è cosa di cuore” . L’evento ha assunto un carattere ancor più coinvolgente grazie alla presenza dell’attrice Maria Bolignano, che con maestria ha condotto la serata. Ma i protagonisti indiscussi dell’evento, sono stati i ragazzi dell’oratorio del Don Bosco e del Rione Amicizia che, attraverso performance teatrali, hanno trasportato il pubblico in un viaggio emozionante attraverso la storia dei Salesiani a Napoli e la storia di don Bosco. Ogni ragazzo, dal più piccolo al più grande, ha dato il meglio di sé, trasmettendo gioia, senso di appartenenza e l’importanza di far parte di una comunità così unita e affiatata.
I momenti teatrali hanno scandito così, i momenti di riflessione e testimonianza delle Istituzioni ospiti:
 Il Prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ha affrontato il tema dell’impegno delle istituzioni e del terzo settore per migliorare le condizioni dei giovani nelle periferie della città.
 L’Assessore all’Istruzione e alle Famiglie del Comune di Napoli, Maura Striano, ha evidenziato i progetti messi in atto per contrastare la dispersione scolastica, sottolineando l’importanza della collaborazione per il futuro delle giovani generazioni.
 L’Assessore alla Formazione Professionale della Regione Campania, Armida Filippelli, ha illustrato le iniziative per favorire l’inserimento dei giovani nei percorsi di istruzione e formazione professionale.
 Il Superiore dei Salesiani del Sud Italia, Don Gianpaolo Roma, ha condiviso il valore del sogno nella filosofia salesiana.
 Il Responsabile del “Patto Educativo” della Diocesi di Napoli, Don Federico Battaglia, ha spiegato come il “Patto” va reso concreto con l’azione educativa quotidiana nei territori.

Infine, la testimonianza emozionante di Diego Vitagliano, storico oratoriano e pizzaiolo di grande successo, ha aggiunto un tocco di nostalgia e gioia alla serata, evidenziando il profondo impatto che l’esperienza oratoriana può dare al corso della propria vita.

Una serata dunque, in cui i giovani e gli adolescenti sono stati posti al centro, incarnando il valore della missione educativa che continua a permeare il tessuto sociale di Napoli attraverso l’oratorio, la formazione professionale, le comunità famiglia, i progetti territoriali, lo sport educativo… Un ringraziamento speciale va agli educatori per la totale dedizione e alle persone e le Istituzioni presenti che hanno reso possibile questa indimenticabile giornata.

 

Foggia – Una strada in ricordo di Don Michele De Paolis

Da Il Quotidiano di Bari.

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Il prete degli ultimi, degli esclusi, degli emarginati. Il fondatore della Comunità Emmaus, la “chiesa sul campo” realizzata nello spirito di don Giovanni Bosco, nata nel 1978 nella parrocchia Sacro Cuore di Foggia e divenuta un punto di riferimento per i più deboli. Ma soprattutto un grande, grandissimo “Costruttore di futuro”, com’è il titolo dell’evento in programma sabato 9 marzo alle ore 10 presso La Casa del Giovane di viale Candelaro: un incontro “in ricordo di don Michele De Paolis”, nel decimo anno della sua scomparsa. Per l’occasione, gli organizzatori –  Fondazione Siniscalco Ceci-Emmaus, Comunità sulla strada di Emmaus, Salesiani di Don Bosco, Salesiani per il Sociale e Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza – consegneranno alla sindaca di Foggia, Maria Aida Episcopo, una raccolta firme volta a intitolare all’amatissimo prete salesiano un’area di circolazione o una struttura di pubblica utilità. L’iter istituzionale si concluderà il prossimo 29 ottobre, a dieci anni esatti dalla sua dipartita. Oltre a questo primo tassello in favore del mai dimenticato don Michele, la mattinata sarà incentrata sui temi del lavoro sociale e della pedagogia salesiana, in linea con gli insegnamenti che il sacerdote ha diffuso sul territorio di Capitanata. Ad aprire, pertanto, sarà la presidente della Fondazione Siniscalco Ceci-Emmaus, Rita De Padova, affiancata dalla sindaca Maria Aida Episcopo. A seguire, interverranno il presidente dell’associazione Comunità sulla strada di Emmaus, Ruggiero Raffaele, l’economo dell’Ispettoria Salesiana Meridioale, don Antonio Carbone, e il Procuratore capo della città di Foggia, Ludovico Vaccaro. Ma prenderanno parte ai lavori anche autorevoli professionalità del mondo educativo e del Terzo Settore, quali: Don Rafael Bejarano, responsabile mondiale opere sociali salesiane; Caterina Pozzi, presidente nazionale CNCA; Giulia Formiglio e Vincenzo Colucci, educatori di Emmaus. Previsto, infine, un buffet a cura degli allievi del corso di Operatore della ristorazione della Scuola dei Mestieri di Smile Puglia, volta al contrasto  della dispersione scolastica con sede a Villaggio Don Bosco. «Emmaus non è un luogo fisico, non è il villaggio – dichiara in merito all’iniziativa la presidente della Fondazione, Rita De Padova – non è il posto dove i ragazzi e chi lo frequenta si ritrovano, ma è un luogo della mente: rappresenta un modo di vivere. Ed Emmaus è stato e continua a essere soprattutto don Michele De Paolis, con la sua  testardaggine, con la sua profondità di pensiero, con il suo insegnamento, con la sua vita. Ha fornito un contributo fondamentale e impagabile a questa città e all’intero territorio, per questo siamo qui a chiedere che Foggia conservi per sempre la sua memoria e il suo nome».

 

Caserta, Rise Up contro la violenza di genere, impegno condiviso alla cogestione dei Salesiani

Da AppiaPolis.

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CASERTA – Nei giorni 22 e 23 febbraio, l’Istituto Salesiani Don Bosco di Caserta ha ospitato un evento di grande rilievo, che ha visto la partecipazione delle associazioni Rise Up, VOCE, dei rappresentanti del Forum dei Giovani della Città di Caserta, il Comando di Caserta della Guardia di Finanza e della TCE Terapy Center di Elpidio Cecere. L’evento della Cogestione è, da anni per il Don Bosco, un momento di riflessione su cultura, sport, formazione e divertimento, ha offerto a Rise Up, rappresentata da Maria Corvino e Valeria Ambrosanio il primo giorno, e da Lucia Cerullo e Alessandra Vigliotti il secondo, l’opportunità di interagire direttamente con gli studenti su temi di stretta attualità e grande impatto sociale, come la lotta contro la violenza di genere.

L’iniziativa ha evidenziato l’importanza di un lavoro congiunto per contrastare un fenomeno tanto diffuso quanto dannoso. La scuola è stata riconosciuta come ambiente privilegiato per promuovere il cambiamento, educando le giovani generazioni al rispetto reciproco e all’uguaglianza di genere.

Durante l’evento, sono stati presentati esempi concreti tratti dall’esperienza professionale dei relatori, supportati da dati statistici e ricerche che hanno sottolineato l’urgenza di agire. Sono stati inoltre suggeriti approcci per l’implementazione di attività di sensibilizzazione e prevenzione nelle istituzioni scolastiche.

Una particolare attenzione è stata data a come gli studenti possano diventare attori attivi nella lotta contro la violenza di genere, sottolineando l’importanza della collaborazione tra istituzioni, docenti, famiglie, associazioni e studenti stessi.

Un ringraziamento speciale è stato rivolto al Direttore Don Antonio D’Angelo, ai Vicepresidi Prof. Piergiorgio Carusone e Prof. Costanza Signorelli per aver reso possibile l’evento. Un plauso va anche ai rappresentanti di istituto Gaetano Montuori, Giorgia Maddaloni e Giovanni Maiello per l’organizzazione impeccabile, che ha riflettuto lo spirito imprenditoriale, considerato una delle competenze chiave europee.

L’iniziativa ha riscontrato un grande interesse e partecipazione, confermando come l’educazione e il dialogo siano strumenti fondamentali per costruire una società più giusta e sicura per tutti. La lotta contro la violenza di genere, attraverso momenti come questi, diventa un impegno condiviso che rafforza la comunità e ne guida i passi verso un futuro libero dalla discriminazione e dalla violenza.

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XIX Marcia della Pace sui passi di don Francesco Convertini, SDB

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Cisternino) – Diverse sono state le manifestazioni organizzate per la ricorrenza della morte del Venerabile don Francesco Convertini, SDB, avvenuta a Krishnagar, in India, l’11 febbraio 1976, e che ogni anno vede la partecipazione e la collaborazione delle comunità civili ed ecclesiali di Locorotondo e Cisternino, con l’associazione “Pro-Marinelli” animata da Giuseppe Convertini.

Venerdì 9 febbraio presso l’auditorium del Liceo Polivalente di Cisternino circa 200 giovani hanno “raccontato la pace” attraverso canti, letture e rappresentazioni, frutto di un lavoro condiviso nelle varie classi. Don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale per le Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, ha sottolineato come don Convertini attraverso le circostanze della vita segnate spesso da prove come la guerra, le malattie, la fatica nel discernimento vocazionale e nello studio e con l’aiuto di figure significative, sia diventato un uomo di pace e di riconciliazione anche in contesti segnati da forti contrapposizioni etniche e religiose.

Sempre nella mattinata di venerdì 9 presso il santuario “Santa Maria Madre della Chiesa” a Jaddico il Postulatore ha presentato la figura e il profilo del Venerabile ai sacerdoti della Diocesi di Brindisi-Ostuni riuniti per il ritiro mensile con il Vescovo diocesano, Mons. Giovanni Intini.

In serata, presso l’auditorium dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Basile Caramia-Gigante” di Locorotondo, è andato in scena il musical “Da Ciccillo a Padre Francesco”, sulla vita del venerabile don Convertini, nato a Locorotondo e cresciuto fra la cittadina barese e la vicina Cisternino prima di partire per l’India, dove fu un missionario fra i più amati e ricordati. Un copione scritto e messo in scena da Miriam Palmisano e tratto dal libro scritto da don Lino Palmisano, “Anche il fragno fiorisce”. La rappresentazione è stata organizzata dalla “Pro Loco Locorotondo” e dalla parrocchia “San Giorgio Martire”.

Sabato 10 febbraio don Cameroni, accompagnato da don Gabriel Cruz, SDB, ha incontrato il Consiglio Pastorale di Locorotondo offrendo spunti e suggerimenti per promuovere la Causa di don Convertini, sottolineando il valore della preghiera e spiegando la necessità e il senso dei miracoli nelle Cause di Beatificazione e Canonizzazione.

Domenica 11 febbraio si è svolta la XIX “Marcia della Pace – sui passi del Venerabile Francesco Convertini”. Le comunità di Locorotondo e di Cisternino, si sono incontrate intorno alla grande quercia di contrada Marinelli, per vivere insieme un momento di riflessione e condivisione, ispirando questo evento al messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale della Pace 2024: “Intelligenza artificiale e pace” e che, di conseguenza, ha costituito il tema del concorso “Metti Amore”, giunto alla sua IX edizione.

I partecipanti hanno realizzato striscioni e cartelloni, elaborando secondo la propria creatività il messaggio della pace, unito a quello della vita del Venerabile Padre Francesco Convertini. Erano presenti i vescovi di Conversano-Monopoli, Mons. Giuseppe Favale, e di Brindisi-Ostuni, Mons. Intini, che hanno invitato i partecipanti a lasciarsi ispirare dalla testimonianza di don Convertini nel suo impegno come missionario della misericordia, come costruttore di pace e di riconciliazione, e come portatore della compassione verso i piccoli e i poveri.

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GiòNa – Festa don Bosco a Napoli, l’evento che unisce le anime educative della città

Dal sito di Don Bosco Napoli.

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Nel giorno della Festa di don Bosco, i cortili dell’istituto Salesiano Napoli Don Bosco, si sono riempiti di più di 600 ragazzi e 100 educatori provenienti da tutte le educative territoriali e da tutti i centri diurni di Napoli per vivere la festa evento in ricordo di Don Bosco dal titolo: “GiòNa” – Giovanni Bosco e Napoli, giunta alla V edizione.

Tutti i bambini e ragazzi presenti hanno potuto dedicare un pomeriggio intero a giochi sul tema del rispetto delle regole, perché non ci può essere educazione senza legalità.  La fanfara dell’arma dei carabinieri, ha accolto con la musica i ragazzi, creando un clima di festa richiamando, allo stesso tempo, il tema della giornata.

Nel corso del pomeriggio, i bambini sono stati coinvolti in una serie di giochi a stand, tutti rigorosamente incentrati sul tema della legalità e del rispetto delle regole. Tra i giochi proposti figuravano: “C’entra la pace”, “Abbatti l’illegalità”, “La pesca fortunata”, “Forma la legalità”, “Rispetta le diversità”, e tante altre attività. Queste hanno permesso a tutti di divertirsi e al contempo, riflettere sul tema principale, attraverso dinamiche ludiche coinvolgenti, collaborando in squadre e vivendo i giochi con reciproco supporto. I punteggi, attribuiti attraverso codici QR, erano collegati a una piattaforma che generava la classifica in tempo reale.

Un pomeriggio, quindi, ricco di emozioni, in cui i bambini hanno potuto non solo divertirsi, ma anche imparare e condividere esperienze significative sul valore della legalità e della collaborazione.

A seguire, dopo le premiazioni dei giochi in teatro, l’assessore alle politiche sociali del Comune di Napoli Luca Trapaneseil presidente della III municipalità Fabio Greco e il Superiore dell’Ispettoria Salesiana Meridionale don Gianpaolo Roma, hanno sottolineato l’importanza della presenza e del fare rete delle diverse educative e centri diurni, risorse fondamentali per i giovani del territorio, ringraziando educatori e formatori per tutta la passione e la dedizione nel proprio servizio quotidiano.

L’evento, mirato a coinvolgere il maggior numero possibile di centri ed istituzioni educative del territorio, ha evidenziato quanto, Don Bosco irradia con il suo carisma tutte le realtà educative. Un’opportunità unica per celebrare e condividere il patrimonio educativo di Don Bosco non solo con i salesiani e la Chiesa, ma anche con la società civile nel suo complesso. Un patrimonio non solo religioso, ma anche culturale ed educativo, da condividere e valorizzare insieme alle altre realtà presenti nella città.

Questa straordinaria manifestazione ha sottolineato il ruolo fondamentale del Don Bosco di Napoli, come connettore tra le diverse anime educative della città. Anche le istituzioni presenti hanno ribadito l’importanza di questo ruolo, evidenziando la capacità unificante e ispiratrice di Don Bosco nell’ambito dell’educazione.

Un’occasione, quindi, di riflessione e condivisione, durante la quale istituzioni e comunità educative hanno avuto l’opportunità di unirsi per celebrare e rinnovare il loro impegno nel perseguire ideali condivisi, che rispecchiano quelli di Don Bosco. La sua visione inclusiva e orientata al servizio continua, oggi, a ispirare generazioni di educatori e giovani, creando legami che superano le barriere culturali e sociali.

In un momento in cui l’educazione assume un ruolo sempre più cruciale nella costruzione di una società inclusiva e solidale, l’esempio di Don Bosco risplende come un faro di speranza e di impegno per il futuro. L’evento del Don Bosco di Napoli è stato un tributo vivo alla sua eredità, un invito a collaborare, a fare rete e a costruire insieme un mondo migliore per per le generazioni future.

 

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“Tutti nel tuo Sogno”: l’inno per il bicentenario del Sogno dei 9 anni del MGS Italia Meridionale

Dal sito di Don Bosco al Sud.

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Nella solennità di San Giovanni Bosco, il Movimento Giovanile Salesiano dell’Italia meridionale pubblica la canzone inedita “TUTTI NEL TUO SOGNO”: un inno per festeggiare il bicentenario del sogno dei 9 anni del santo torinese.

Il brano è stato elaborato dai giovani delegati degli oratori SDB e FMA del Sud, in un percorso compositivo cominciato a Novembre del 2023 con un laboratorio di scrittura creativa, tenuto dall’ufficio di Comunicazioni Sociali, durante l’Assemblea territoriale MGS. In questa occasione, ispirazioni, riferimenti musicali, pensieri in rima, sono stati preziosi spunti che hanno avviato il componimento vero e proprio e il progetto di arrangiamento musicale.
Agli inizi di Gennaio, il lancio sui social di un contest per gli interpreti ha visto la candidatura di 40 voci maschili e femminili, dai 12 ai 26 anni, e la selezione finale di 4 giovani che hanno vissuto l’esperienza emozionante dell’incisione negli studi discografici della “Zeus Record” di Napoli.

“Tutti nel tuo sogno” è un manifesto energico e moderno della capacità creativa-educativa, tutta salesiana, di saper trasformare i lupi “che il mondo non riesce a capire” in agnelli, attraverso “un incontro Vero che faccia (…) rivoluzione”. Il testo intende mettere in risalto quel senso di appartenenza dei giovani al sogno profetico di don Bosco e la loro dichiarata volontà di perpetuare la sua proposta, non solo come memoria da celebrare ma bensì come impegno positivo e propositivo al cambiamento. In un mondo in continua trasformazione è chiaro il messaggio finale del brano: “hai scommesso su di me prima che ci credessi io, oggi il tuo sogno non è perso, è diventato anche il mio”.

La canzone è online su YouTube, i canali social con un video lyric e disponibile a breve anche sulle piattaforme digitali di fruizione musicale. Sarà la colonna sonora delle feste MGS di quest’anno e farà da traino per l’avvio a un nuovo grande coro del Movimento dei giovani del sud. Inoltre, accordi, spartiti, basi musicali saranno messi a disposizione di tutti, perché la canzone possa giungere tra le corde di ogni strumento e il suo messaggio risuonare nei cortili delle case salesiane del mondo.

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Al via il processo capitolare dell’Ispettoria Salesiana Meridionale

Dall’agenzia ANS.

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Italia – gennaio 2024 – Sabato 13 gennaio è iniziato ufficialmente il processo capitolare dell’Ispettoria salesiana Italia-Meridionale (IME): un percorso di ascolto e di coinvolgimento di tutta la comunità salesiana, consacrata e laica, del sud Italia, Albania e Kosovo. Le case di Salerno (in Campania), di Brindisi e Andria (in Puglia), di Soverato (in Calabria) e di Tirana (Albania) sono state gli “avamposti” del primo appuntamento, scelti per far convergere tutti i salesiani in una mattinata di intenso lavoro intorno al primo dei nuclei del Capitolo Generale, quello dell’“Animazione e cura della vita vera di ciascun salesiano”, e per eleggere i delegati delle comunità che parteciperanno al Capitolo Ispettoriale 28. La metodologia adottata è quella dei “tavoli sinodali”, proposta dalla Chiesa per facilitare la condivisione delle opinioni di ognuno e un discernimento spirituale comunitario; metodo gia sperimentato dai convenuti durante il Convegno di Pastorale Giovanile a settembre.

“Il processo capitolare è occasione privilegiata – afferma il superiore don Gianpaolo Roma –  per vivere un ascolto comunitario, in cui confratelli e laici impegnati hanno la possibilità di dialogare tra di loro. Ma ancor di più è l’occasione per mettersi in ascolto della voce dello Spirito per vivere la missione salesiana con maggiore determinazione al servizio dei giovani più poveri del nostro sud Italia, dell’Albania e del Kosovo”. Nei prossimi mesi il processo pre-capitolare continuerà: a febbraio vedrà il coinvolgimento diretto di tutte le Comunità Educative Pastorali intorno al tema della corresponsabilità della missione tra la Famiglia Salesiana e i laici. Nel mese di marzo, invece, focalizzerà l’attenzione sul governo della Congregazione, dell’Ispettoria e il ridisegno di quest’ultima. Si giungerà così, con le evidenze acquisite e la più ampia platea coinvolta, alla celebrazione del Capitolo Ispettoriale ventottesimo, dal 26 al 30 di aprile a Bova Marina.

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Salerno: mettiamo l’accento sui giovani

Dal sito dell’Italia Meridionale.

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Fare squadra per arrivare a tracciare un percorso che porti alla consegna della città “nelle mani di giovani” che sapranno essere consapevoli e desiderosi di fare delle proprie radici una opportunità.
L’opera Salesiana di Salerno, da sempre punto di riferimento per i giovani del quartiere Carmine e non solo, ha un nuovo sogno: mettersi in gioco facendo rete insieme ai quattro settori chiave dell’educazione giovanile. Politiche sociali, scuola, università e diocesi che si legano a doppio filo in una rete fitta e in movimento che ha un solo obiettivo: rendere questa città un luogo per i giovani.
Il progetto si svilupperà nel 2024, anno dei 70 anni di presenza sul territorio dell’opera Salesiana: un’occasione questa per ridare nuova linfa alla missione di don Bosco. Tante le iniziative in cantiere, che si fondano sull’ascoltare prima di agire. E si partirà proprio dalle voci di chi, come Paolo Romano, è cresciuto e si è formato grazie alla Famiglia Salesiana e ha deciso di raccontare il suo punto di vista in un breve scritto; passando poi per il terzo settore e tutte le realtà cittadine in una tavola rotonda durante la quale interverranno l’assessore alle politiche sociali del Comune di Salerno Paola De Roberto, un rappresentante dell’Università degli Studi di Salerno, il delegato di pastorale giovanile diocesana don Roberto e a Francesco Piemonte, rappresentante di Informagiovani Salerno; si ascolteranno le voci della comunità dell’opera Salesiana di Salerno che contribuisce a porre le basi affinché quel sogno diventi realtà. E dopo l’ascolto si metteranno in campo le iniziative per i giovani della città.
Un processo che partirà a gennaio e si concluderà a maggio, nel consueto evento di “Festinsieme”, con la presentazione di quanto emerso e l’identificazione di scelte operative e sistematiche da attuare.

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