La cassetta degli attrezzi. Intervista all’on. Marina Calderone

Dal sito dei Salesiani dell’Italia Centrale.

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In vista della redazione del nuovo Progetto Educativo Pastorale Salesiano Ispettoriale, la Segreteria di Pastorale Giovanile dei Salesiani dell’Italia Centrale ha avuto la bella opportunità di intervistare alcune figure di spicco per poter approfondire, grazie al loro punto di vista così particolare, i bisogni più importanti e urgenti dei giovani del nostro tempo e ascoltare da loro le priorità che affiderebbero ai salesiani per la progettazione educativa e pastorale dei prossimi anni.

Lo abbiamo chiesto all’on. Marina Elvira Calderone, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociale, a mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario della Conferenza Episcopale Italiana e al prof. Pierpaolo Triani, docente di Pedagogia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

In questa prima intervista che andiamo a presentare abbiamo incontrato l’on. Marina Calderone, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, mamma di una nostra exallieva del Liceo Classico “San Giovanni Bosco” di Cagliari.

Sensibile e attenta alle questioni giovanili, l’onorevole ci ha ricordato in apertura che i genitori affidano a noi salesiani dei figli e ne facciamo degli adulti responsabili, rendendoli protagonisti fin da subito del loro percorso formativo, attraverso la firma di un contratto, di un patto di corresponsabilità educativa. Della sua esperienza con i Salesiani ci ha ricordato la bellezza e l’importanza di creare una comunità educativa che accoglie, che chiama per nome, che accompagna tutti e ciascuno, coinvolgendoli nel progetto educativo, alla realizzazione di sé, dei propri talenti.

Voi salesiani – ci ha ripetuto – siete conosciuti in tutto il mondo per aver dato dignità, seguendo quel pioniere di san Giovani Bosco, alla formazione professionale, donando a questi ragazzi la possibilità di trovare lavoro, attrezzandoli a vivere il passaggio dalla scuola al mondo del lavoro, nobilitando l’uomo e la donna attraverso il lavoro. Dobbiamo rendere merito a don Bosco per l’invenzione del primo contratto di apprendistato!

Accompagnare i giovani di domani vuol dire renderli parte di una comunità: costruite ambienti educativi che aiutino ciascuno a sviluppare i propri talenti, mettendo tutti nelle condizioni di poter competere nello stesso modo, pur non avendo la vita dato a ciascuno le stesse opportunità; donate loro la capacità di costruirsi una cassetta degli attrezzi, le competenze (skills) per affrontare le difficoltà quotidiane e quelle future.

I ragazzi – ne sono convinta – hanno un potenziale enorme e se ce li bruciamo abbiamo un grande problema di futuro. Quello che voi regalate alla società sono cittadini e cittadine responsabili. Continuate a farlo creando quelle relazioni, quello scambio di energie positive con loro, che è il segreto di ogni azione educativa.

 

Salesiani Sicilia, indetto il 32° Capitolo Ispettoriale

Con una lettera del 27 ottobre 2023 il sig. Ispettore, don Giovanni D’Andrea, ha indetto il 32° Capitolo Ispettoriale dei Salesiani di Sicilia.

Il Capitolo Ispettoriale, secondo le costituzioni salesiane è la riunione fraterna per eccellenza, la più importante assemblea della vita di un’ispettoria. Una riunione attraverso cui le comunità locali rafforzano il proprio senso di appartenenza all’Ispettoria affrontando le sfide del tempo e della comunità Ispettoriale. Il Capitolo nella tradizione salesiana è un’assemblea rappresentativa, in cui tutti sono chiamati a esprimersi e a deliberare su ciò che riguarda l’Ispettoria.

“La sorprendente creazione a cardinale del nostro Rettor Maggiore ha “sconvolto” l’ordinarietà del nostro cammino. portando con sé delle notevoli conseguenze, come l’anticipazione di un anno, al 2025, del Capitolo Generale 29, che dovrà provvedere all’elezione del nuovo Rettor Maggiore e del suo Consiglio. Per questo siamo chiamati a celebrare il Capitolo Ispettoriale già in questo anno pastorale 2023 – 2024”, scrive don Gianni all’inizio della sua lettera ai Salesiani di Sicilia.

Il Capitolo Ispettoriale dei Salesiani di Sicilia seguirà quanto previsto negli Atti del Consiglio Generale della Società Salesiana, dove al n. 441 vengono fornite le indicazioni per la celebrazione dell’importante assise.

L’Ispettoria Salesiana Sicula si prepara a celebrare il 32° Capitolo della sua storia, in questo incontro è chiamata ad eleggere i rappresentanti della Sicilia che andranno a Torino per celebrare il Capitolo Generale 29, dove tutta la Congregazione sceglierà l’XI Successore di Don Bosco.

Il tema scelto per il CG 29 è “Appassionati per Gesù Cristo, dedicati ai giovani. Per un vissuto fedele e profetico della nostra vocazione salesiana”. Da questo grande tema scaturiscono tre nuclei tematici, che vanno considerati un tutt’uno:

Animazione e cura della vita vera di ciascun salesiano;

Insieme salesiani, Famiglia Salesiana e laici “con” e “per” i giovani;

Una coraggiosa verifica e riprogettazione del governo della Congregazione a tutti i livelli.

Don Gianni nella sua lettera specifica che i Capitolari saranno chiamati a riflettere in modo diverso a seconda del nucleo preso in considerazione. Ci saranno elementi in cui la riflessione seguirà la metodologia tradizionale e altre occasioni in cui ci si servirà di alcune piste fornite dal Consiglio Generale.

Il 27 ottobre 2023 don Gianni D’Andrea ha nominato come regolatore del Capitolo Ispettoriale: Don Enzo Timpano, attuale preside del Liceo di Catania Cibali.

Come previsto dalle Costituzioni ha nominato anche i membri della Commissione Precapitolare: don Luigi Calapaj, don Enrico Frusteri, don Arnaldo Riggi, don Rocco Tasca e don Paolo Terrana.

In questo primo periodo si sta procedendo alla scelta dei Delegati delle comunità locali e dei delegati dell’Ispettoria.

Il Capitolo Ispettoriale 32 si svolgerà in tre momenti:

prima sessione dal 27 al 30 dicembre 2023;

intersessione da febbraio ad aprile 2024;

seconda sessione dal 31 maggio al 3 giugno 2024.

L’assise si svolgerà presso la Casa Salesiana del San Tommaso di Messina, già da adesso è attiva una mail ci32@sdbsicilia.org per poter inviare suggerimenti, riflessioni e osservazioni.

“Preghiamo perché l’esperienza capitolare sia un momento di grazia e di discernimento per l’intera comunità ispettoriale alla luce della Parola di Dio e del carisma di Don Bosco” conclude don Giovanni nella sua lettera di indizione.

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Sicilia, convegno regionale della Famiglia Salesiana: “La sfida? Avviare entro il 2025 un’opera gestita dalla Famiglia siciliana”

Palermo – “Il profumo di Don Bosco deve continuare ad esserci in Sicilia, con nuovi metodi e modalità per garantire l’educazione dei giovani, specialmente i più bisognosi, nell’ottica di dare di più a chi ha avuto di meno con le migliori risorse umane che può offrire la Famiglia Salesiana” è l’esortazione e la sfida lanciata da Valerio Martorana in apertura del convegno regionale della Famiglia Salesiana di Sicilia su “Sogni e strategie comuni per affrontare le nuove sfide in Sicilia”, che si è tenuto sabato 25 novembre presso l’Istituto Salesiano Gesù Adolescente di Palermo.

Sul parterre si sono alternati, oltre a Valerio Martorana, i relatori Salvatore e Linda Adamo, Dony Sapienza ed Agostino Sella, alla presenza dell’Ispettore dei Salesiani, don Giovanni D’Andrea, dell’Ispettrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Sr Angela Maria Maccioni e di tutti i referenti dei 10 gruppi della Famiglia Salesiana presenti in Sicilia; moderatore dell’incontro Massimo Melodia, salesiano cooperatore.

In apertura don Franco Di Natale, coordinatore della Famiglia Salesiana di Sicilia, ha invitato i presenti: “ad avere lo sguardo rivolto ai giovani; una famiglia salesiana fatta di persone non nostalgiche che piangono su se stesse ma in cammino verso una meta a cui arrivare insieme; discepoli di un cammino attraverso la profezia della comunione e della corresponsabilità, non solo conoscersi e volersi bene, ma lavorare insieme con una famiglia salesiana che non si limiti solo ad annunciare, ma si sporchi le mani: il tempo non è domani, né ieri ma è ora”.

“La famiglia salesiana è assolutamente importante per le attività che facciamo tutti – ha sottolineato Agostino Sella, presidente dell’Associazione Don Bosco 2000 di Piazza Armerina, che si occupa di accoglienza ed integrazione dei migranti, che lo scorso mese di settembre ha ricevuto la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di quello tedesco Frank-Walter Steinmeier – e che oggi Don Bosco è più attuale che mai, soprattutto nella lotta alle povertà; il suo esempio deve essere per noi un faro per capire che dobbiamo continuare ad essere con i giovani, gli ultimi e gli abbandonati”.

La cooperativa Centro Orizzonte Lavoro ha avuto occasione di presentare il proprio lavoro e impegno attraverso la vicepresidente Dony Sapienza: “La cooperativa sociale, di matrice salesiana, è oggi braccio operativo della Pastorale Giovanile dell’Ispettoria nel settore dell’orientamento e dell’inserimento lavorativo, e contribuisce a ridurre la disoccupazione giovanile in Sicilia e potrà fare ancor di più con il supporto della famiglia salesiana. Possiamo programmare e agire insieme”.

Salvatore e Linda Adamo, dell’associazione MetaCometa che ha il suo specifico nel promuovere l’affido familiare per i minori in situazione di rischio, hanno esortato i presenti a “non sfuggire dalle proprie responsabilità. Cosa possiamo offrire come Famiglia Salesiana se vogliamo accompagnare il cambiamento e la scelta di futuro che arriva con chiarezza dalle giovani generazioni? I giovani, più che mai, hanno bisogno di famiglia, il luogo naturale dell’accoglienza, dell’incontro, dell’alterità e della cura. Dio ha affidato alla famiglia il progetto di rendere “domestico” il mondo, con la forza dell’amore (Amoris Laetitia, 138). Allora il futuro potremo, tutti insieme, guardarlo con gli occhi della speranza”.

Dopo i lavori di gruppo, che sono serviti a riflettere e a rendere concrete le sfide lanciate dai relatori, ci si è riuniti nuovamente in assemblea dove all’Ispettore e all’Ispettrice è stato affidato il compito delle conclusioni.

“Il ritrovarsi come famiglia salesiana è un’esperienza di grazia. Oggi, infatti, abbiamo avuto modo di vedere come la molteplicità di espressioni del carisma educativo di don Bosco- ha sottolineato sr Angela Maria Maccioni, Ispettrice Fma- è in grado di dare risposte concrete e qualificate ai giovani in una visione globale e integrale. Siamo chiamati, prima di tutto a dare molta importanza all’ascolto, tra di noi, ciò ci consentirà di conoscerci, di crescere nella stima e nella fiducia. Credo poi che una delle sfide a cui insieme possiamo dare una risposta qualificata sia quella dell’educazione affettiva e sessuale. La complessità della società contemporanea esige una visione sistemica e integrale che ci richiede di lavorare sempre più e sempre meglio in sinergia per il presente dei giovani di oggi”.

“A conclusione della bella giornata intensa e ben vissuta da tutti sento di esprimere un sincero grazie a tutti, a chi ha condotto dietro le quinte ed ha curato l’organizzazione, ai testimonial che ci hanno aperto prospettive di futuro per la nostra missione che ancora una volta sottolineo come deve essere sempre più “condivisa”, dobbiamo camminare “insieme”, è quest’ultimo un termine che è risuonato più volte oggi ma va concretizzato nei luoghi dove viviamo. “Organizzare la speranza” – ha evidenziato don Giovanni D’Andrea, Ispettore dei Salesiani di Don Bosco di Sicilia – è una frase del vescovo Tonino Bello citata da Papa Francesco per la giornata mondiale della povertà 2021, ci guidi il nostro “pensare ed organizzare” la nostra missione che può essere “Speranza” per tanti giovani e adulti che incontriamo come Famiglia Salesiani di Sicilia ben sapendo che la speranza con la S maiuscola è Gesù Cristo e noi siamo inviati a testimoniarlo con la coerenza e credibilità della nostra vita che ha un colore particolare: la salesianità. Va rafforzata l’identità carismatica di ogni Gruppo della Famiglia Salesiana, mi piace l’immagine della macedonia dove sono ben riconoscibili i frutti a differenza del frullato dove non si comprende bene cosa ci sia dentro. Il mio “sogno” è quello di poter avviare nel 2025, anno giubilare, un’opera o attività pastorali animate e guidate da più gruppi della famiglia salesiana, scegliamo un ambito in cui lavorare, un luogo, e poi realizzare il sogno. Sarà il modo per organizzare la speranza è rendere ancora vivo e vivificante il carisma di Don Bosco in Sicilia.

I giovani dell’oratorio Villaurea hanno curato le musiche per intrattenere i partecipanti al convegno. La giornata si è conclusa con la celebrazione eucaristica.

Piemonte, MGS Day con la testimonianza di don Claudio Burgio, cappellano al “Beccaria” di Milano

Domenica 19 novembre 2023 si è tenuto l’MGS DAY a Torino-Valdocco, che ha visto la partecipazione di centinaia di ragazzi provenienti dalle varie realtà salesiane dell’Ispettoria.

Special guest della giornata don Claudio Burgio, che ha incontrato in teatro i ragazzi. Nel suo intervento, ha spiegato ai giovani presenti che

“Non esistono ragazzi cattivi”

portando la sua testimonianza come Cappellano del carcere minorile “Beccaria” di Milano e fondatore della Comunità di accoglienza Kayros.

Don Claudio ha incontrato i ragazzi prima tutti insieme in un Teatro Grande Valdocco gremito, poi in gruppi divisi per biennio e triennio, che hanno avuto la possibilità di porre alcune domande. A seguire, il momento delle confessioni.

Dopo il pranzo e un momento di gioco, la giornata si è conclusa con la Celebrazione Eucaristica tutti insieme nella Basilica Maria Ausiliatrice.

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Sicilia, convegno della Famiglia Salesiana: “Sogni e strategie comuni per affrontare le nuove sfide in Sicilia”

Palermo – Si svolgerà sabato 25 novembre, dalle ore 9.30 alle ore 17.30, il convegno regionale della Famiglia Salesiana di Sicilia a Palermo presso la Casa Salesiana “Gesù Adolescente”, di via Giovanni Evangelista di Blasi 102/A, sul tema: “Sogni e strategie comuni per affrontare le nuove sfide in Sicilia”.

L’obiettivo del convegno è quello di migliorare il percorso di formazione comune poiché il futuro ha bisogno anche della Famiglia Salesiana: “Quali sono le sfide del nostro tempo? – afferma don Giovanni D’Andrea, Ispettore dei Salesiani di Sicilia – con quali strategie e con quali modalità, cosa possiamo creare di nuovo per rispondere a queste sfide e per non restare semplici spettatori in una società che cambia repentinamente? Come creare nuove strade per dare risposte alle diverse povertà dei giovani?  È questo il nostro sogno, figli di un sognatore come Don Bosco. L’occasione di sabato sarà utile a tutti i membri dei gruppi della famiglia salesiana di Sicilia per riflettere su cosa ci chiede questo nostro tempo, quali risposte possiamo dare poiché come Famiglia Salesiana di Sicilia non possiamo stare lontani dalle esigenze di tutte le persone e dei cristiani in particolare”.

I relatori del convegno sono: Valerio Martorana, manager e giornalista, componente della Presidenza mondiale degli Exallievi di Don Bosco e direttore della rivista “Voci Fraterne”, su “Le nuove sfide della Famiglia Salesiana in Sicilia”; Salvo e Linda Adamo, dell’ Associazione MetaCometa, su “Famiglie affidatarie -Famiglie Solidali”; Agostino Sella, presidente dell’Associazione Don Bosco 2000, su “Migrazioni e Corridoi Solidali”; Dony Sapienza, vice presidente della Cooperativa  Sociale Centro Orizzonte Lavoro su “Servizi e opportunità per il futuro dei giovani”. Il dibattito sarà moderato da Massimo Melodia, salesiano cooperatore ed insieme alla moglie Giuseppina coordinatore del Movimento Salesiano delle Famiglie.

I partecipanti al convegno sono i componenti della Consulta regionale della Famiglia Salesiana di Sicilia, i Consigli regionali di ogni gruppo, i componenti delle consulte cittadine, direttori e direttrici delle case salesiane di Sicilia, equipe Movimento giovanile Salesiano e delegati e assistenti di Famiglia Salesiana. Sarà presente, inoltre, l’ispettrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Sicilia, suor Angela Maria Maccioni.

All’evento hanno già aderito 180 membri dei vari gruppi della Famiglia Salesiana di Sicilia in rappresentanza degli Exallievi di Don Bosco, Exallieve delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Salesiani Don Bosco, Figlie di Maria Ausiliatrice, Associazione devoti Maria Ausiliatrice (ADMA), Salesiani Cooperatori (SS.CC.), Volontarie Don Bosco (VDB), Consacrati con Don Bosco (CDB), Apostole Sacra Famiglia (ASF), Salesiane oblate del Sacro Cuore (SOSC), Discepole, Movimento Salesiano Famiglie, Movimento Giovanile Salesiano.

Il coordinamento del convegno è composto da Don Franco Di Natale, vicario dei Salesiani di Sicilia; Sr Assunta Di Rosa, FMA; Stefano Carpino, Carolina Fiorica, Don Arnaldo Riggi e Massimo Melodia.

Educare i giovani all’amore e alla sessualità – Come accompagnare in percorsi di autenticità”

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Genzano) – Mercoledì 15 novembre 2023, presso il Cinema “Cynthianum” di Genzano ha avuto luogo una serata ricca di contenuti, che ha visto una grande partecipazione sia nella sala, sia online, attraverso la diretta Facebook; a generare tanto interesse è stato l’evento dal titolo “Educare i giovani all’amore e alla sessualità – Come accompagnare in percorsi di autenticità” promosso dai Salesiani di don Bosco, dai Gesuiti, dal Servizio Diocesano di Pastorale Giovanile della Diocesi di Albano, dall’Agesci e dalla Comunità Parrocchiale “Santissima Trinità” di Genzano, con il patrocinio dei Comuni di Genzano, Albano, Ariccia e Nemi.

Il dialogo è stato moderato da Giovanni Anversa, giornalista e autore televisivo, attualmente vicedirettore Intrattenimento Prime Time della Rai, che ha sottolineato la bellezza della presenza di tante autorità e personalità, soprattutto di numerosi movimenti e associazioni e dei dirigenti scolastici degli istituti del territorio.

Durante i lavori è stato presentato e approfondito il sussidio per gli educatori intitolato “Una Pastorale Giovanile che Educa all’Amore” curato da don Miguel Angel García Morcuende, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile della Congregazione Salesiana, e dalla psicoterapeuta Antonella Sinagoga, membro del Settore per la Pastorale Giovanile.

L’obiettivo del documento è quello di consegnare ai giovani una visione positiva dell’affettività e della sessualità, ma allo stesso tempo capire come questi due aspetti vengono vissuti nel mondo giovanile. È difficile dire se questa generazione viva la sessualità meglio o peggio di quella precedente, ma non si dovrebbe essere tentati dal dire che “qualsiasi passato è migliore”.

Si è sottolineato come questa generazione abiti questa dimensione e questo va preso come punto di partenza per ulteriori esplorazioni e scoperte. Quello che si osservato è come nelle pieghe profonde della carne ci sia una solitudine emotiva, che è la mancanza di relazioni significative, e una solitudine sociale, cioè la mancanza di relazioni affiliative, che genera la sensazione di non essere accettati dagli altri, quando, in fondo, ciò che conta di più nell’esistenza è l’affetto e il riconoscimento. Ciò può avvenire attraverso la via dell’ascolto.

Don García Morcuende, da parte sua, ha presentato il processo di sensibilizzazione al tema che ha coinvolto tutta la Congregazione, la lettura del contesto attuale, i nuovi terreni di missione e le sfide dell’educatore che accompagna il giovane in questo ambito, fino a proporre, in una prospettiva salesiana, dieci criteri educativi.

Essi sono stati presentati dalla dottoressa Antonella Sinagogaaccompagnare la costruzione dell’identità; accompagnare la coscienza e le decisioni; educarsi alla padronanza di sé; educare agli affetti: le virtù del cuore; educare alla vita di comunità; educare alla consapevolezza del limite; educare alla consapevolezza del potere digitale; accompagnare l’unicità non vedendola come motivo di esclusione; un’etica di base delle relazioni affettive; valorizzare due aree di impatto educativo: la famiglie e i coetanei. La dott.ssa Sinagoga ha annunciato che per approfondire i criteri educativi proposti in questo documento e per rafforzare alcune abilità sociali e personali, verranno presentati degli itinerari per promuovere una valida prassi educativo-pastorale.

È poi intervenuto un gesuita esperto, Padre Pino Piva, SJ, che ha sottolineato come sia importante, anche aiutati dal testo proposto, parlare in modo scientifico e cristiano di “identità di genere” e “orientamento sessuale” senza lasciarsi intrappolare da fazioni ideologiche, offrendo piuttosto un servizio considerevole agli educatori di oggi. Oggi, infatti, nei gruppi giovanili – ha sottolineato – allargando la prospettiva a tutto il contesto ecclesiale, ci sono giovani che, molto più rispetto al passato, hanno il coraggio di esternare dubbi e insicurezze rispetto alla loro identità sessuale; aiutati dal contesto sociale ed ecclesiale più sereni rispetto a queste tematiche. È per questo motivo che si sente l’urgenza che queste stesse tematiche entrino con la stessa serenità negli itinerari educativi dei nostri giovani, facendo molta attenzione a non comunicare loro dei messaggi ambigui o pedagogicamente negativi.

C’è stata poi anche la testimonianza di Stefano Pescatore, che un anno fa è stato chiamato da Capo scout e Capo guida a coordinare, insieme a Chiara Panizzi, i lavori della cd. Commissione mozione 55, che si occupa di Orientamento sessuale e identità di genere

I presenti, anche dopo la conclusione dell’evento, hanno manifestato il loro interesse e il desiderio di approfondire queste tematiche in tutti i contesti educativi, religiosi, ma anche civili.

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La Gazzetta del Mezzogiorno: Cattolici, salesiani , intellettuali due giorni di studio al «Redentore»

Da La Gazzetta del Mezzogiorno.

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Cattolici, salesiani, intellettuali. Soprattutto, formatori che hanno fatto «scuola» nell’Università di Bari costruendo un ancoraggio sociale e culturale capace di costruire futuro. È il filo rosso che lega il ricordo di Gino Corallo, Vincenzo Recchia e Pietro Stella al centro della due giorni di studi (oggi e domani) dal titolo «Docenti salesiani nell’università di Bari», organizzato su iniziativa del Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia e Comunicazione diretto da Loredana Perla, in collaborazione col Centro salesiani Don Bosco del Redentore di Bari e con il patrocinio di Sird (Società italiana di ricerca didattica), «Laboratorio Don Bosco oggi» e centro studi DidasSco.

Tre le sessioni, la prima delle quali è un focus su «Gino Corallo, educazione e libertà» in programma oggi, giovedì 16 novembre, dalle 16 alle 19 al Redentore (via Martiri d ‘ Otranto 65) nella sala San Giuseppe. Dopo i saluti istituzionali
di Stefano Bronzini (rettore dell ‘ Università di Bari), Mihai Tomë (vicario ispettore Salesiani Italia meridionale), Pasquale Martino (direttore Istituto salesiano Redentore di Bari), Pietro Lucisano, presidente Sird, si entra nel vivo per un’analisi su Gino Corallo e la prima scuola pedagogica barese fiorita attorno a lui negli Anni Settanta. Ne parlano Cosimo Laneve («Gino Corallo, il metodo di lavoro»); Loredana Perla («Gino Corallo e la valorizzazione come principio del metodo»); Giuseppe Zanniello («Il determinante contributo di Gino Corallo alla pedagogia del Novecento») e Carmela Di Agresti. Il pomeriggio è introdotto da Andrea Bozzolo (università pontificia salesiana di Roma) e presieduto da Giuseppe Ruppi (Laboratorio Don Bosco Oggi).

Ha per tema «Vincenzo Recchia, letteratura e storia» la seconda sessione di domattina (9-13) nella sala Aldo Moro di Giurisprudenza (Palazzo Del Prete), presieduta da Luigi Piacente. I relatori: Mariella Campanale («L ‘ esegesi biblica di Vincenzo Recchia: le omelie in Ezechiele di Gregorio Magno»); Domenico Lassandro («L ‘ esegesi storica dei testi patristici negli studi di Vincenzo Recchia: Gregorio Magno e la società agricola»); Aldo Luisi («Vincenzo Recchia latinista). Non cambia il luogo della terza e ultima sessione, pomeridiana (16-19) dedicata a «Pietro Stella, la lezione di uno storico». Presiede: Francesco Preite, presidente dei «Salesiani per il sociale». I relatori: Giovanna dà Molin («Il ricordo di Pietro Stella  dell’Università di Bari»); Leopoldo Gamberale («Appunti su Pietro Stella, biografo minore»); Grazia Loparco («Don Bosco nella storia. Apporto di Pietro Stella al rinnovamento storiografico»). Le conclusioni sono affidate ad Antonio Felice Uricchio (presidente Anvur) e a Gianpaolo Roma, ispettore Salesiani Italia Meridionale).

Ladri di futuro, i giovani e le opportunità mancate: al Borgo Ragazzi Don Bosco di Roma si dialoga con le istituzioni

Pubblichiamo il comunicato stampa del Borgo Ragazzi Don Bosco di Roma.

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Oggi, in realtà, ogni opera di educazione sembra diventare sempre più ardua e precaria. Si parla perciò di una grande “emergenza educativa”, della crescente difficoltà che s’incontra nel trasmettere alle nuove generazioni i valori-base dell’esistenza e di un retto comportamento, difficoltà che coinvolge sia la scuola sia la famiglia e si può dire ogni altro organismo che si prefigga scopi educativi. Possiamo aggiungere che si tratta di un’emergenza inevitabile».( Benedetto XVI – Discorso alla Diocesi di Roma giugno 2007).

Se l’educazione viene lasciata ai margini, in una società che pretende il risultato immediato, il tutto e subito, se non ci prendiamo cura noi dei giovani, prima o poi finisce che lo fa qualcun altro. Ogni occasione mancata, lascia spazio a scenari catastrofici per i giovani. Non si tratta solo di devianza, ma di una condizione di fragilità diffusa che incide non solo sul futuro dei giovani ma inevitabilmente anche sul nostro.

L’abbattimento del tasso di abbandono scolastico resta una delle principali sfide a livello europeo di questo decennio. Soprattutto nel mondo post-Covid, il livello di istruzione appare una variabile sempre più determinante per le condizioni di vita delle persone.

Nell 2022, la percentuale degli studenti italiani che hanno abbondonato la scuola si attesta al l’11,5% degli iscritti, pari al 3,6% in più rispetto ai valori medi UE27; nella Regione Lazio il tasso di abbandono è pari al 7,4%. Apparentemente in discesa negli ultimi anni, il miglioramento complessivo non deve far trascurare due aspetti: se da una parte calano gli abbandoni scolastici “espliciti” (studenti che lasciano la scuola), aumentano quelli “impliciti” ovvero di coloro che, pur completando il percorso di studi, non raggiungono competenze.

A questo stato di disagio, si aggiunge il tasso di criminalità giovanile. I minori denunciati nel 2022 sono stati 29.547 pari al 5% del totale denunciato; mentre quelli arrestati sono stati 4.176 ovvero il 3% sul totale arrestato. I numeri indicano un andamento tendenzialmente in crescita; in particolare negli ultimi due anni, l’incremento è stato significativo: nel 2021 sono stati 30.405 (+15,7% rispetto al 2020) le segnalazioni su minori e 33.723 nel 2022 (+10,9% rispetto al 2021). Si tratta di un dato significativo, che sembra annullare i progressi compiuti in precedenza e che appare coerente con la situazione di disagio giovanile evidenziata da varie ricerche condotte in àmbito psicologico e sociologico.

Mai scenario è più vicino al Borgo Ragazzi don Bosco che insiste sul territorio del V Municipio ed in modo particolare sul quartiere del Quarticciolo che, negli ultimi mesi, è salito agli onori della cronaca a causa di alcuni eventi legati alla malavita.

Sui ragazzi del nostro territorio cerchiamo di intervenire attraverso azioni di prevenzione affinché non siano vittime di quella povertà educativa che porta a lasciare la scuola, a delinquere, ad entrare ai margini della società.

Il 24 novembre, alle ore 9.30 il Borgo Ragazzi don Bosco vuole ribadire con forza che l’educazione è l’unica azione pacifica, per quanto lenta, che oggi abbiamo a disposizione per avviare i giovani a una buona e responsabile vita adulta, per offrire loro la possibilità di costruire il proprio futuro e per combattere povertà, emarginazione e sfruttamento.

Senza giovani non c’è futuro. Per garantire un domani degno di essere chiamato tale, sia per noi adulti che per i giovani, è necessario attivare un lavoro di rete, un percorso di coprogettazione con le istituzioni, divenendo uno dei loro interlocutori privilegiati, una collaborazione con aziende e benefattori per sostenere azioni di intervento mirate e per inserire i giovani esclusi nel mondo del lavoro.

Interverranno:

  • Avv. Civita di Russo, Vice Capo di Gabinetto della Regione Lazio
  • Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma
  • Mauro Caliste, Presidente del V Municipio di Roma
  • Beatrice Fazi, lettura ed interpretazione della storia di un ragazzo
  • Ragazzi
  • Benefattori

 

 

Treviglio, “Io penso positivo”: anche i Salesiani tra le scuole vincitrici del progetto della Camera di Commercio

Dal sito Prima Treviglio.

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C’è anche l’Istituto Salesiano Don Bosco di Treviglio tra le scuole vincitrici, a livello nazionale, del progetto “Io penso positivo” promosso dalla Camera di Commercio di Bergamo attraverso Bergamo Sviluppo.

Da qualche anno l’educazione finanziaria rappresenta un tema molto dibattuto. L’Italia occupa una delle ultime posizioni all’interno delle classifiche stilate dall’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) riguardanti i Paesi che hanno realizzato o stanno realizzando una strategia nazionale sul tema. Il problema è particolarmente sentito anche tra i giovani delle scuole superiori, ancora estranei a questo tipo di educazione.

 a partire da questa mancanza che nasce il progetto “#Io penso positivo”: educare alla finanza, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e realizzato da Unioncamere con la collaborazione del Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria delle Camere di commercio.

“Bergamo Sviluppo, che opera per conto della Camera di commercio di Bergamo nell’affiancare le imprese con iniziative di sensibilizzazione e di formazione relativamente al tema della finanza, ha aderito con grande interesse alla quinta edizione del progetto “#Io penso positivo”- ha spiegato Paola Esposito, Segretario Generale della Camera di commercio di Bergamo – con l’obiettivo di avvicinare, in modo innovativo, gli studenti al mondo della finanza, attraverso una piattaforma digitale comprendente percorsi formativi, Live Show e Test di valutazione”.

Ci poniamo l’obiettivo di diffondere l’educazione finanziaria tra i giovani studenti degli ultimi tre anni delle scuole superiori, fornendo loro le conoscenze finanziarie di base utili per avere una corretta percezione delle proprie risorse economiche e rinforzando la loro consapevolezza delle difficoltà e dei rischi legati all’avvio di investimenti o di iniziative di microimprenditorialità”, ha dichiarato Cristiano Arrigoni, direttore di Bergamo Sviluppo.

“Grazie alla promozione e all’assistenza di Bergamo Sviluppo – ha proseguito Pamela Mologni, referente dell’iniziativa di Bergamo Sviluppo – hanno aderito al progetto alcune classi del Liceo Artistico Manzù e dell’istituto Rigoni Stern di Bergamo, oltre all’istituto Salesiani Don Bosco di Treviglio”.

Gli studenti di Salesiani e Rigoni Stern hanno superato tutti le sfide previste dall’iniziativa e con il progetto “Cercatori d’oro” sono entrati a far parte del gruppo vincitore della competizione finale nazionale della “Caccia al Tesoro Finanziaria”. La premiazione è avvenuta a Roma nella sede di Unioncamere nazionale. I docenti Alessandro Candilati dell’istituto Don Bosco di Treviglio e Domenico Salerno del Rigoni Stern hanno partecipato all’evento con una delegazione di studenti. Oltre al prestigioso riconoscimento attribuito alle due scuole, sono stati conferiti premi agli studenti coinvolti e supporti informatici per le scuole.

L’edizione 2023 del progetto nazionale “#Io penso positivo”: educare alla finanza ha coinvolto 40 Camere di Commercio e 60 scuola a livello nazionale con 12mila utenti che hanno usufruito della piattaforma. Sono stati rilasciati 960 attestati entry level e 350 attestati advanced level.

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La copia della Sindone al Redentore di Bari

Pubblichiamo il comunicato del Redentore di Bari.

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In occasione della Festa di Cristo Re e Redentore la comunità parrocchiale ospiterà per una settimana una copia in grandezza naturale della Sindone custodita  nella Cattedrale di Torino.

La presenza di questa “l’icona del Sabato Santo” come ebbe a definirla il S. Padre Benedetto XVI, sarà di stimolo nella contemplazione del mistero della Redenzione che trova il suo vertice proprio nella Passione, Morte, Risurrezione e Ascensione del Signore Gesù.

Da domenica 19 a domenica 26 novembre dalle ore 9:00 alle ore 12:00 e dalle ore 17:00 alle ore 19:00  per i fedeli del quartiere Libertà ci sarà la possibilità di sostare davanti ad una preziosa immagine il cui originale, a causa della distanza,   non tutti potranno ammirare con comodità.

La comunità è grata alla Comanderia di Bari dell’Associazione Templari Cattolici d’Italia che ha benignamente accolto la sua richiesta.

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