Prato: «Emergenza educativa ma noi siamo presenti»

Da Il Tirreno.

In sottofondo c’è il gioioso fragore di centinaia di ragazzi. È il centro Sant’Anna di Prato, in viale Piave, pieno centro storico della città. È qui che oltre 600 giovani, dai più piccoli di appena 8, 10 anni agli adolescenti di 17,18 anni, animano uno dei centri di aggregazione e di formazione più importanti della città e della Toscana. Campi da calcio, calcetto, da basket, formazione professionale, linguistica, culturale, scout: qui c’è un mondo che nasce dai padri salesiani e che si dirama nelle tante braccia del volontariato laico. Corrado Caiano, 50 anni, è il direttore del Sant’Anna, l’educatore degli educatori, l’uomo che guida questo complessa macchina fatta di centinaia di persone e di ragazzi. E per lui, come per tanti altri, la proposta di legge regionale per il riconoscimento e la valorizzazione degli oratori tocca uno dei punti centrali dell’azione educativa e formativa di origine cattolica. Si lavora ai progetti. Si pensa e si guarda in avanti. Anche ora, anche se la legge deve essere approvata e non si conoscono quelli che saranno i futuri dettagli tecnici. «Se c’è un’area generazionale sulla quale dobbiamo impegnarci ancora di più, questa è quella degli adolescenti. Dall’ascolto alla motivazione avvertiamo la necessità di lavorare con impegno e profondità su questa fascia di età. Dobbiamo relazionarci con gli adolescenti ascoltandoli, attenzionando le loro preoccupazioni e mettendo in risalto i loro desideri, le loro aspirazioni. Se oggi c’è un problema che più aggredisce i giovani è l’idea della vita facile, di avere tutto senza profondità e sacrificio, impegno. Eppure i giovani di oggi hanno grandi opportunità e capacità, che neppure ci immaginiamo», spiega Corrado Caiano. E si torna al punto di partenza, a quel concetto della cosiddetta “emergenza educativa” che sembra attanaglia. Anche con qualche migliaio di euro di finanziamento, il Sant’Anna potrebbe sostenere ancora di più quello che sta facendo da decenni per la città e per queste centinaia di ragazzi e ragazze. «Finalmente è arrivata la proposta di legge. Ci auguriamo che presto sia legge. E che con questa si possa dare contributo ai progetti educativi e formativi che verranno presentati».

18 giovani migranti al corso dei salesiani per diventare meccanici: “Una grande opportunità”

Dall’agenzia ANS.

***

(ANS – Genova) – Ha preso il via nel pomeriggio di mercoledì 17 aprile 2024, presso la sede del Centro di Formazione Professionale salesiano di Genova, in via Carrara, il nuovo corso per operatore alla riparazione di veicoli a motore, alla presenza della Prefetta di Genova, Cinzia Torraco. Un percorso formativo di 500 ore, suddiviso equamente tra aule/laboratori e tirocini nelle aziende, mirato a certificare alcune importanti competenze in un’ottica di inserimento lavorativo, sociale e culturale. Il corso, grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, permetterà a 18 iscritti, tutti minori di 25 anni e provenienti dall’area sub-sahariana e attualmente ospitati nelle strutture gestite dalla “Croce Bianca Genovese”, di apprendere le conoscenze base per interventi su motori termici di autoveicoli, punto di partenza per il futuro ottenimento della qualifica di “operatore alla riparazione di veicoli a motore”.

Walter Carrubba, presidente della Croce Bianca Genovese, ha dichiarato: “Ritengo sia un’ottima esperienza per questi ragazzi, sia di formazione, sia per il loro lavoro futuro, e sono certo che potremo ripeterla più volte. Ringraziamo il Centro Nazionale Opere Salesiane – Formazione Aggiornamento Professionale, il comitato ‘Genova Solidale’ e tutti coloro i quali si sono impegnati affinché questo progetto prendesse il via. Ringraziamo inoltre la Prefetta, che insieme al Viceprefetto, Stefano Piccolo, ci hanno voluto onorare della propria presenza”.

“Dal 1800, dai tempi di Don Bosco in poi, la priorità e l’obiettivo che ci poniamo è di formare integralmente, dal punto di vista intellettuale, professionale e umano i nostri giovani – ha ricordato don Maurizio Lollobrigida, responsabile del corso –. Con ragazzi provenienti da altri Paesi e che vanno inseriti e integrati nel tessuto sociale, la forma migliore è il lavoro, che ridona dignità e dà loro la possibilità di emanciparsi e inserirsi in un contesto sociale che tra l’altro richiede un gran numero di lavoratori. Siamo pronti a metterci al servizio delle aziende, in rete con le istituzioni, per un primo passo verso una prospettiva di futuro per la formazione professionale, l’accoglienza e l’integrazione. Cerchiamo di continuare su questa strada che abbiamo intrapreso con la Croce Bianca Genovese, con Genova Solidale e grazie al supporto della Prefettura di Genova e di Regione Liguria. La formazione professionale può mettersi al servizio di una rete di aziende per immettere lavoratori formati anche umanamente: credo che questo progetto educativo possa far riemergere dal sommerso, una realtà che a volte non si conosce o che non si vede ma che esiste, e che ci permetta di prospettare una realtà geografica e culturale nuova”.

La Prefetta di Genova, rivolgendosi ai ragazzi ha sottolineato che “Bisogna essere molto attenti e impegnarsi perché quella che vi viene data alla fine di questo corso è una grande opportunità che potrà sfociare anche in un’occasione di lavoro. Raccomando massimo impegno, vi faccio i miei più cari auguri di un buon corso e auspico che possiate metterlo a frutto bene”.

Ha espresso soddisfazione anche Luca Bonfiglio di “Genova Solidale”: “Oggi parte il primo corso di meccatronica, è il primo passo per cercare di portare i ragazzi, dopo la scuola di italiano, ovvero il primo approdo per la conoscenza della lingua, ad avere il primo corso di formazione professionale. Seguiranno altri corsi per far sì che i ragazzi, quasi tutti ospiti dei Centri di Accoglienza Straordinaria genovesi, possano fare un ulteriore passo verso la formazione e l’integrazione. In contatto diretto con ‘OpenJob’ abbiamo avviato la possibilità di introdurre lavoratori in somministrazione diretta nelle aziende per far lavorare da subito questi ragazzi, a patto naturalmente che siano in regola con i documenti”.

Vai alla notizia

Forum MGS Cagliari: un grazie ad Eurospin

Dal sito del San Paolo di Cagliari.

***

Nell’aprile del 2024, la città di Cagliari avrà l’onore di ospitare l’8° edizione del Forum del Movimento Giovanile Salesiano (MGS) dell’Italia Centrale, un evento che promette di essere un momento significativo di incontro, crescita e celebrazione per giovani e adolescenti che condividono lo spirito salesiano. Il Forum MGS, noto per essere l’evento di più ampia convocazione di tutto il MGS dell’Italia Centrale, è una manifestazione che unisce l’annuncio esplicito di fede alla festa, offrendo contemporaneamente percorsi di formazione personale e occasioni di inserimento nella Chiesa locale e nel territorio.

Per chi è pensato il Forum?

L’invito è esteso a tutti gli adolescenti e i giovani, dai 14 ai 30 anni, appartenenti al Movimento Giovanile Salesiano dell’Italia Centrale, dimostrando la volontà di includere, motivare e promuovere il protagonismo giovanile in un contesto di condivisione e di crescita comune.

Quando e dove si svolge?

Il Forum MGS 2024 si terrà nei giorni 25, 26 e 27 aprile, marcando un momento significativo di ritrovo e di scambio per centinaia di giovani che si raduneranno a Cagliari per vivere insieme un’esperienza indimenticabile. Ogni edizione del Forum si svolge in una regione diversa dell’Italia Centrale, e questa volta è il turno della splendida città di Cagliari di fare da cornice a questo evento straordinario.

Un ringraziamento speciale ad Eurospin

In questo contesto di festa e condivisione, non possiamo non menzionare il sostegno fondamentale di Eurospin, che con grande generosità ha deciso di contribuire alla realizzazione del Forum MGS 2024. Il supporto di Eurospin non è solo un gesto di solidarietà ma rappresenta anche un investimento nel futuro dei nostri giovani, facilitando l’organizzazione di un evento che ha al suo cuore la formazione personale e spirituale di centinaia di partecipanti.

Eurospin, con la sua capillare presenza e l’alta qualità dei suoi prodotti, ha dimostrato di condividere pienamente i valori e gli obiettivi del Forum, contribuendo in maniera significativa al successo dell’evento. È grazie a sponsor come Eurospin che possiamo offrire ai giovani un’esperienza così ricca e profonda, che lascia un segno indelebile nel loro percorso di crescita.

Il Forum MGS 2024 “Chiamati alla Speranza” è un evento imperdibile per i giovani dell’Italia Centrale, che troveranno a Cagliari un luogo di accoglienza, di festa e di riflessione. Un sincero ringraziamento va a Eurospin per il suo essenziale contributo, che rende tutto questo possibile.

Vai alla notizia

Un Capitolo aperto: chiusura del VI capitolo ispettoriale dell’Italia Centrale

Dal sito dei Salesiani dell’Italia Centrale.

***

Con la Celebrazione Eucaristica presieduta dal Superiore don Stefano Aspettati si è conclusa l’esperienza del VI Capitolo Ispettoriale della Circoscrizione dei Salesiani dell’Italia Centrale, che si è svolto a Genzano di Roma, presso Casa Versiglia, dal 1 al 6 aprile 2024.

Un’esperienza di fraternità, innanzitutto, che ci ha fatto vivere – ancora una volta – lo stile familiare delle relazioni in ogni momento della giornata: dalla preghiera al lavoro delle Commissioni, dalla condivisione fraterna dei pasti e dei momenti liberi al confronto in Assemblea.

Un’esperienza di confronto aperto e leale sui fronti della consacrazione e della missione, insieme ai laici, con e per i giovani, che ha portato alla redazione dei tre documenti che sono il nostro contributo di riflessione e di esperienza che invieremo al Capitolo Generale 29° che sarà celebrato a Torino all’inizio del 2025. Il primo nucleo porta il titolo Animazione e cura della vita vera di ciascun Salesiano: a partire dalla consapevolezza della consacrazione religiosa e passando attraverso la necessità della cura della vocazione, di una formazione continua, il testo si mette in ascolto della realtà per interpretarla e giunge a delle proposte di scelte, che possono contribuire alla crescita di significatività della nostra esperienza carismatica. Il secondo nucleo, invece, tutto rivolto a Insieme Salesiani, Famiglia Salesiana e Laici “con” e “per” i Giovani, ha avuto il merito di aiutare i Capitolari a confrontarsi apertamente sul cuore della missione, sintetizzato nell’espressione “educare evangelizzando ed evangelizzare educando”. Il dibattito è stato animato dal cercare nuovi modelli di presenza e nuove espressioni del carisma salesiano, in un mondo che cambia sempre più rapidamente e di fronte a sfide sempre più grandi. Il terzo e ultimo nucleo, invece, riguardava aspetti legati all’animazione e al governo della Congregazione.

Il Capitolo ha anche vissuto un momento di discernimento prima dell’elezione dei due confratelli che, insieme al futuro ispettore, parteciperanno al Capitolo Generale 29° come delegati della Circoscrizione. Sono risultati eletti don Roberto Colameo e don Michelangelo Dessì, insieme ai supplenti don Daniele Merlini e don Emanuele De Maria.

Si chiude così il VI Capitolo Ispettoriale, ma in realtà rimane un capitolo aperto: quello della vita ordinaria delle nostre case, dei cortili dei nostri oratori, dei corridoi e delle aule delle nostre scuole e dei nostri centri di formazione professionale, delle relazioni intessute nei nostri collegi universitari, dei nostri centri diurni e delle case famiglie. Il capitolo aperto tutto da scrivere quotidianamente da centinaia di salesiani, di laici, di giovani che continuano a rendere vivo il sogno che il Signore ha consegnato a don Bosco: felici nel tempo e nell’eternità… più aperto di così!

 

Iniziato il il VI Capitolo Ispettoriale ICC

Dal sito dei Salesiani dell’Italia centrale.

***

Nella serata del primo giorno dell’Ottava di Pasqua con il canto del Veni Creator e l’apertura ufficiale da parte del presidente don Stefano Aspettati, ha preso il via il VI Capitolo Ispettoriale della Circoscrizione Salesiana “Sacro Cuore” dell’Italia Centrale. L’assemblea capitolare composta da 98 persone fra confratelli salesiani e laici invitati si è riunita nella Casa di accoglienza “San Luigi Versiglia” a Genzano di Roma dove resterà fino a sabato 6 aprile per vivere quello che è il momento di più alta corresponsabilità nella vita di un’Ispettoria.

Le giornate guidate dal Regolatore don Michelangelo Dessì saranno scandite da momenti di preghiera e tempi di lavoro assembleare e in commissioni la cui metodologia quest’anno sarà ispirata alle “conversazioni spirituali” che hanno animato l’assise sinodale della Chiesa. Lo scopo di questo strumento è quello di dare ai capitolari la possibilità di mettersi in ascolto dello Spirito per contribuire da una parte alla riflessione in preparazione al Capitolo Generale 29° dei Salesiani di don Bosco (fissato per il 2025), per il quale i confratelli saranno chiamati anche ad eleggere i propri delegati, e dall’altro a condividere indicazioni di cammino per la vita dell’ispettoria.

Il clima familiare, la condivisione sempre più profetica fra salesiani e laici e la passione per i giovani appaiono già come gli elementi più preziosi di questi giorni, piccoli semi che, siamo certi, nella luce della Pasqua faranno fiorire di sogni il futuro per il bene dei giovani a noi affidati.

Vai al sito della ICC

Il Rettor Maggiore tra i giovani del “Borgo Ragazzi Don Bosco” di Roma

Dall’agenzia ANS.

***

(ANS – Roma) – Venerdì 22 marzo 2024, giorno in cui il “Borgo Ragazzi Don Bosco” ha concluso i festeggiamenti dei suoi 75 anni di esistenza, il Cardinale Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani e X Successore di Don Bosco, ha incontrato i ragazzi e tutta la comunità dell’opera salesiana.

Già sin dal suo ingresso nell’opera il Card. Fernández Artime ha subito reso presente Don Bosco in mezzo ai giovani. Lui stesso ha raccontato ai ragazzi lì radunati che immaginava l’Oratorio di Valdocco dell’epoca di Don Bosco, proprio come il “Borgo” di questi giorni: un luogo dove in ogni angolo ci sono ragazzi occupati nel fare qualcosa: non più ciabattini, falegnami, muratori, come allora, ma parrucchieri, cuochi, giardinieri, elettricisti, meccanici … Sono cambiati i tempi e i luoghi, ma la passione in cui vengono coinvolti i ragazzi resta la stessa.

Dai ragazzi del Centro di Formazione Professionale a quelli dei gruppi sportivi, dai giardinieri ai parrucchieri, dai laboratori all’oratorio il Rettor Maggiore ha avuto una buona parola per ogni singola persona, soffermandosi con ciascuno, chiedendo informazioni e rendendosi disponibile a foto e selfie soprattutto coi ragazzi, nessuno escluso. Tanta la soddisfazione di ciascuno nell’incontrare il Don Bosco oggi, che si è fermato a suonare coi ragazzi, che ha calciato i rigori, che ha condiviso la merenda preparata dagli allievi del Centro di Formazione Professionale e che ha veramente dimostrato di amare ciò che amano i giovani.

Tanta la gioia e la commozione nel ricevere lo sguardo ed una parola di conforto da parte del Cardinale salesiano. Così come tanta è stata la soddisfazione dei ragazzi di conoscere colui che ripercorre oggi le orme del Santo dei giovani. Ma anche tante le risate e i momenti di condivisione e di famiglia che hanno coinvolto ogni persona della comunità.

Non è mancato un momento celebrativo per i 75 anni di vita e di missione del Borgo Ragazzi Don Bosco: insieme al Rettor Maggiore, tutta la comunità, nei locali della Sala Polivalente che porta il nome del primo Direttore dell’Opera, don Cadmo Biavati, ha ripercorso le tappe che hanno visto l’evoluzione dell’Opera Salesiana nei tempi e dei ragazzi accolti. A partire dagli “sciuscià” degli anni ’50 del Novecento bisognosi di ogni bene materiale e morale, la missione del Borgo ha sempre privilegiato i ragazzi che vivono situazioni di disagio e di precarietà, donando a loro la capacità di ritornare a guardare il futuro con speranza.

E in questa occasione non sono mancate le parole di incoraggiamento del Rettor Maggiore di proseguire con passione, sottolineando quanto sia importante la presenza manifesta in mezzo ai giovani. L’unico modo per accompagnare i giovani nella loro crescita integrale è essere presenti sempre, amare ciò che amano. L’educazione non si fa con le parole ma col mettersi al fianco, con l’esserci, è stato il suo messaggio.

E ha ricordato a tutti anche che pensare ai giovani come soggetti apatici è un falso mito: i giovani sono apatici solo se non hanno prospettive di futuro ed è questo, quindi, l’obiettivo più importante: indicare loro che può esserci una strada per tutti, un cammino per ciascuno dove un futuro migliore è possibile.

La Messa celebrata a conclusione della rievocazione della storia dell’opera ha assunto un significato spirituale profondo di ringraziamento per questi 75 anni di vita e di missione del Borgo Ragazzi Don Bosco, ringraziando in particolare per tutti quei ragazzi che la Provvidenza ha guidato nei cortili e nei locali di quest’opera.

La serata si è conclusa con la cena del Rettor Maggiore insieme ai ragazzi e agli operatori della casa-famiglia e alla comunità salesiana. Un momento familiare, in un ambiente sereno e domestico, in cui i giovani hanno condiviso con il X Successore di Don Bosco la loro storia e i loro sogni.

Conclusione della Visita Straordinaria alla Circoscrizione Italia Centrale: “Vi incoraggio”

Dal sito dei Salesiani dell’Italia Centrale.

***

Con le giornate del 10 e dell’11 marzo ’24 si è conclusa la Visita Straordinaria alla nostra Circoscrizione Salesiana dell’Italia Centrale.

La Visita Straordinaria è un’esperienza di intensificazione della comunione di ogni singola ispettoria con il Rettor Maggiore, che ogni sei anni invia un confratello visitatore che, a suo nome e con la sua autorità, visita ogni singola casa salesiana e ogni comunità educativa pastorale. Era stato proprio il Rettor Maggiore nel mese di giugno scorso ad indire tale visita e ad incaricare don Juan Carlos Perez Godoy, Consigliere Regionale della Mediterranea, di svolgere tale prezioso compito.

A partire dal mese di settembre il Visitatore Straordinario ha incontrato tutti i confratelli e i laici delle comunità educative pastorali delle case salesiane della Liguria, Toscana, Marche, Abruzzo, Lazio, Umbria e Sardegna, entrando in contatto con le risorse migliori e con le fatiche di tante realtà differenti, che cercano quotidianamente di essere presenza viva di don Bosco in mezzo ai ragazzi e alle persone che ci sono affidate.

Dopo sei mesi intensi di visita, don Juan Carlos ha lasciato a ciascuna comunità e a tutta l’ispettoria una relazione sullo stato di salute del carisma salesiano incarnato in questa realtà. Sia nell’incontro del 10 marzo con il Consiglio Ispettoriale, che in quello dell’11 marzo con tutti i direttori, il Visitatore Straordinario ci ha incoraggiato a continuare il nostro cammino di fedeltà a don Bosco, ad avere il senso della Comunità Educativo Pastorale e la capacità di vivere insieme, salesiani e laici, in corresponsabilità lo spirito e la missione di don Bosco, ad avere uno sguardo di speranza sulla nostra realtà, sia personale che comunitaria, sia sociale che ecclesiale, sia giovanile sia nei riguardi della nostra vita consacrata.

L’incontro con i direttori ha di fatto concluso questa “cavalcata” nelle nostre regioni, lasciandoci l’invito forte a continuare a sognare insieme a quel ragazzino di 9 anni, per il bene dei giovani e la loro salvezza.

Vai al sito

 

Vallecrosia, “La legalità vince sempre”: consegnati alla comunità i beni confiscati alla criminalità organizzata

Dal sito dei Salesiani dell’Italia centrale.

***

Consegnati ufficialmente alla comunità beni immobili confiscati alla criminalità organizzata. Verranno destinati per finalità sociali un complesso immobiliare sito nel comune di Bordighera che verrà utilizzato a favore di ragazzi diversamente abili e una parte di terreni agricoli siti nel comune di Vallecrosia che serviranno a favorire percorsi di formazione per giovani dell’Istituto Don Bosco e del Centro Formazione Professionale Salesiano CNOS FAP per acquisire le professionalità utili anche per sbocchi lavorativi nell’agricoltura.

La cerimonia di consegna, che si è svolta questa mattina presso l’Istituto Don Bosco di Vallecrosia, ha rappresentato il momento conclusivo di un percorso di sensibilizzazione alla cultura della legalità, svolto dalla Prefettura in sinergia con l’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata, i comuni di Bordighera e Vallecrosia e la rete di volontariato del territorio guidata dalle associazioni Libera e Spes, Caritas e l’Istituto Don Bosco di Vallecrosia. La riappropriazione e riassegnazione di questi luoghi permetterà la creazione di spazi che, nella loro nuova funzione, verranno gestiti da associazioni impegnate nel sociale e a favore dei giovani.

Per l’occasione sono intervenuti il prefetto della provincia di Imperia Valerio Massimo Romeo, il senatore Gianni Berrino, il direttore della sede di Milano dell’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata Simona Enrica Ronchi, il sindaco di Bordighera Vittorio Ingenito, il sindaco di Vallecrosia Armando Biasi, i rappresentanti delle associazioni, Maura Orengo, referente provinciale di Libera, e Matteo Lupi, presidente della Spes, alla presenza di autorità civili, militari e religiose, locali, provinciali, regionali e nazionali.

Il vescovo della diocesi di Ventimiglia-Sanremo, Monsignor Antonio Suetta, ha dato il via alla cerimonia con una riflessione, una preghiera e una benedizione. Sono poi stati letti messaggi rivolti al prefetto da parte di Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno, e di Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. “Esprimo profonda soddisfazione per l’importante traguardo raggiunto nella provincia di Imperia con la riqualificazione di immobili appartenenti a esponenti di spicco della criminalità organizzata. Il riutilizzo per finalità sociali dei beni sottratti alle consorterie criminali assume un rilevante significato, anche simbolico, perché solo con la restituzione alla comunità di ciò che ha rappresentato il frutto di profitti illeciti può dirsi davvero compiuta l’opera di contrato alle mafie. Con la riappropriazione di spazi criminali la società civile diviene protagonista, riconsegnare alle comunità beni appartenenti alla criminalità organizzata significa, infatti, dare un segnale credibile di presenza attiva delle istituzioni sui territori – ha scritto il ministro Matteo Piantedosi.

“Desidero esprimere il mio apprezzamento per il significativo impegno profuso al fine di rafforzare e diffondere la cultura della legalità, come la lodevole iniziativa di consegna del complesso immobiliare e dei terreni agricoli siti nei comuni di Bordighera e Vallecrosia. La restituzione alla cittadinanza e al mondo dell’agricoltura di terreni confiscati alla criminalità può contribuire a contrastare la desertificazione economica e sociale di alcune aree della nostra nazione. E’ intendimento di questo ministero coinvolgere anche le associazioni interessate per promuovere le più ampie sinergie e rilanciare il sistema Italia. Il nostro obiettivo è quello di mettere a reddito il cospicuo patrimonio assegnato allo Stato nell’interesse della collettività” – ha sottolineato il ministro Francesco Lollobrigida.

“Sono beni appartenuti al clan dei Pellegrino che verranno destinati per fini sociali” – ha detto il prefetto della provincia di Imperia Valerio Massimo Romeo – “Le ville a Bordighera saranno destinati ai ragazzi della Spes per iniziative di crescita e aiuto mentre i terreni a Vallecrosia verranno usati dai ragazzi del Don Bosco per percorsi di formazione in vista di un possibile sblocco professionale. Questi beni che erano il simbolo di affermazione e potere della mafia oggi diventano simbolo di bene grazie allo stato italiano e questa è una bellissima cosa che ci soddisfa molto”.

E’ intervenuto anche il senatore Gianni Berrino: “Oggi è un giorno importante e gioioso che trova le sue radici nello sforzo che la magistratura insieme alle forze dell’ordine fanno quotidianamente in Italia per combattere la criminalità organizzata. Oggi è un giorno di ringraziamenti, il primo va alle donne e agli uomini in uniforme che, unitamente alla magistratura e alle forze inquirenti e giudicanti, hanno reso possibile tutto questo. Senza il loro sacrificio, senza il loro lavoro e il loro coraggio tutto questo oggi non sarebbe stato possibile. Non sarebbe stato possibile vivere questo giorno di gioia, speranza e impegnativo perché quando lo Stato restituisce alle comunità locali beni che sono stati utilizzati per altri motivi, rende e dà un forte impegno alla comunità affinché questi beni vengano custoditi e impiegati per il futuro dei giovani. E’ bella la durezza del lavoro. Per arrivare ad oggi c’è stato un lavoro duro, lo stesso che viene richiesto ai nostri giovani, alle comunità, per il futuro, per dimostrare a tutti noi che il bene vince sempre e che l’impegno, unito alla fatica e alla costanza, sono l’unica via per un futuro migliore di quello che abbiamo oggi, per un futuro di democrazia e di libertà a cui quotidianamente le forze dell’ordine e la magistratura sovrintendono. Senza l’impegno quotidiano delle donne, degli uomini e delle forze dell’ordine questo non sarebbe possibile, voglio ringraziare, perciò, tutti coloro che hanno contribuito ad arrivare qua, a questo momento”.

“E’ sempre un piacere per l’agenzia essere presente alla cerimonia di consegna dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata in particolare oggi visto che verranno destinati per finalità sociali” – ha dichiarato il direttore della sede di Milano dell’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata Simona Enrica Ronchi – “La cerimonia di oggi rappresenta un momento particolarmente significativo perché è la conclusione di un lavoro immenso fatto dalle forze dell’ordine e dai tribunali per sottrarre i patrimoni alla criminalità organizzata. La legalità vince sempre”.

“Se ognuno fa qualcosa allora si può fare molto” – ha affermato Maura Orengo, referente provinciale di Libera – “Quando abbiamo iniziato questo percorso, il timore che un po’ vagava nella comunità era che le mafie vincono sempre e invece ce l’abbiamo fatta. Ora sappiamo di avere le spalle coperte e faremo il massimo. Questi beni ci permettono di far conoscere ai ragazzi e agli adulti come funziona l’attività e la mente mafiosa. Scuole, organizzazioni civili e adulti stanno venendo a vedere e toccare con mano quello che è successo. Ormai si è squarciato un velo”.

“E’ stato un momento di testimonianza di quanto lo Stato sia stato forte e presente sempre in questa grande sfida” – ha commentato Matteo Lupi, presidente della Spes – “Ringraziamo tutti, in particolar modo la dottoressa Ronchi, che ci è stata vicina nel suo ruolo di Agenzia, e la professoressa Orengo di Libera, che sta svolgendo un lavoro straordinario nelle scuole e nella società civile per rendere tutta la comunità più consapevole. Oggi siamo qui a cogliere tutto il peso della responsabilità che spetterà alla Spes e a una grande rete di soggetti. Simo lieti di poter intraprendere questo cammino insieme a Libera, al Don Bosco e alla Caritas. Sentiamo il peso di creare, insieme alle istituzioni, le condizioni di lavoro per aiutare alcuni ragazzi a crescere con un lavoro vero e serio e un’opportunità vera di cittadinanza che sia d’esempio per tutti”.

“Quando ancora non esisteva il termine legalità Don Bosco parlava ai suoi ragazzi e diceva a loro di diventare dei buoni cristiani, onesti cittadini e abitatori del cielo” – ha aggiunto don Stefano Aspettati, Superiore della Circoscrizione salesiana dell’Italia Centrale – “Il terreno degli onesti cittadini ci mette in comunione con tutti”.

L’evento, che si è concluso con un ricco buffet, è stato curato dagli allievi dei corsi del Centro Formazione Professionale Salesiano CNOS FAP che, in un’occasione così importante, sono stati anche loro protagonisti di una giornata preziosa per la collettività.

Sanremo News

Genzano, presentato il rapporto sulla povertà del Centro Caritas: “Disuguaglianze in aumento” – Castelli Notizie

Si riporta di seguito la notizia apparsa sul sito Castelli Notizie.

***

Il Centro di ascolto-caritas San Tommaso da Villanova di Genzano di Roma ha presentato il rapporto sui dati della povertà sul territorio cittadino per il periodo dello scorso anno, il 2023. La Caritas genzanese raggruppa le tre parrocchie Santissima Trinità, San Giuseppe Lavoratore e Santissimo Salvatore che si sono riunite per rendere più forte il processo di sostegno alle famiglie meno abbienti.

L’incontro, giunto all’ottava edizione, è stato ospitato presso l’opera salesiana “Casa Versiglia” e si è concentrato dapprima sull’intervento di Don Maurizio Verlezza, sacerdote salesiano di Don Bosco, presente a Genzano da diversi anni, che ha scritto quest’anno la prefazione al libretto con i dati sulla povertà realizzato.

Don Maurizio ha fatto riferimento anche alla sua nuova esperienza di cappellano presso la Casa circondariale di Velletri, dove non sono poche le difficoltà e le storie di persone che hanno sbagliato ma che lo hanno compreso e ora vogliono riscattare la loro vita e trasformarla nel bene. Dai dati emersi grazie alle statistiche dell’anno 2023, ben presentati dal referente Caritas di Genzano, Mario Verde, le difficoltà e le disuguaglianze si sono aggravate, seguendo la linea nazionale con i dati Istat.

“Fa paura il dato, al limite della follia, che ci dice come chi era già più abbiente, si è arricchito ancora di più, mentre i poveri sono diventati ancora più poveri, anche con nuove povertà”.

Pur evidenziando una decrescita demografica della popolazione residente (rallentata rispetto al 2022), gli accessi al centro di ascolto sono aumentati e l’incremento ha riguardato 42 nuove famiglie. In tutto, quindi, le famiglie assistite dal Centro Interparrocchiale sono 160, provenienti da 18 nazioni diversi ma con una prevalente porzione di famiglie italiane (delle 42 nuove famiglie per un totale di 105 nuove persone nel 2023, quelle italiane sono 26):

Il compito della Caritas è prendere per mano chi non ce la fa da solo, ma per un periodo perché miriamo al miglioramento dello stato delle famiglie assistite”

ha detto il referente cittadino.

Un forte grido di allarme è stato lanciato rispetto al tema della denatalità, evidenziando come il dato nazionale riguardi anche Genzano. Mancano forti ed incisive politiche per la natalità e sostegno della famiglia e per questo si rinuncia a fare figli e le coppie che decidono di mettere al mondo un figlio si fermano al primo, senza intenzione di dare un fratello al primogenito.

Da gennaio a dicembre 2023, in media, sono stati distribuiti 96 pacchi mensili, coinvolgendo 240 persone. In un anno, sono state 60 le tonnellate di aiuti alimentari distribuiti insieme a 6 tonnellate di pane e pizza donati dai commercianti e circa 5.000 euro di aiuti economici, il 10% in più del 2022. A dicembre 2023 si è concluso il progetto “Emergenza Ucraina”, durato ventuno mesi e che ha coinvolto sette famiglie ucraine di profughi di guerra.

Tutte le famiglie sono state integrate nel contesto sociale italiano e lavorano, mentre due hanno desiderato tornare in Patria. Il progetto ha avuto un costo totale di 15.000 euro e ha visto mettere in campo tante forze, con l’aiuto di Salesiani Don Bosco, Forze dell’Ordine, Amministrazione Comunale e Caritas Diocesana, il cui direttore Alessio Rossi era presente all’incontro insieme al sindaco Carlo Zoccolotti, all’assessora Francesca Piccarreta, al presidente della BCC Colli Albani Maurizio Capogrossi insieme a quello della Fondazione BCC dei Colli Albani Flavio Napoleoni.

Anche i due dei tre parroci Don Pietro Massari e Don Andrea Giovannini hanno preso parte all’assemblea del centro di cui sono, di fatto, i primi referenti essendo la Caritas, appunto, un progetto delle comunità parrocchiali.

Ulteriore progetto quello denominato “Anziani meno soli”, che punta a combattere il fenomeno della solitudine delle persone nella terza o quarta fascia d’età. Le attività svolte sono svariate e sono messe in campo anche grazie al contatto con le strutture di accoglienza di anziani esistenti nel territorio. Tutto nasce dalla Via Crucis del Venerdì Santo 2023, dove si è riflettuto sui Mali della Città insieme alle associazioni del CCTS di Genzano.

La rete di collaborazione in cui lavora la Caritas consente di risolvere più efficacemente le problematiche delle persone che chiedono aiuto, in quanto ogni realtà del coordinamento ha la possibilità di indicare la strada e l’ente migliore per la risoluzione del disagio.

L’incontro, che ha rappresentato come sempre l’occasione per ragionare su quanto si è fatto e soprattutto quanto è ancora necessario fare e in misura più ampia, è stato moderato dal giornalista Rai Gian Mario Nucci, che ha guidato anche il dibattito aperto ai diversi cittadini intervenuti.

Castelli Notizie

Al Don Bosco di Vallecrosia la cerimonia di consegna dei beni confiscati alle mafie – Riviera24.it

Si riporta di seguito la notizia apparsa sul sito Riviera24.it.

***

Vallecrosia. Giovedi 29 febbraio alle ore 10,30 presso l’Istituto Don Bosco di Vallecrosia, si terrà la cerimonia di consegna di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata che verranno destinati per finalità sociali: un complesso immobiliare sito nel comune di Bordighera che verrà utilizzato dalla Spes in favore di ragazzi diversamente abili e una parte di terreni agricoli siti nel comune di Vallecrosia, affidati sempre alla Spes, che serviranno a favorire anche percorsi di formazione per giovani dell’Istituto Don Bosco e del Centro Formazione Professionale Salesiano CNOS-FAP per acquisire le professionalità utili anche per sbocchi lavorativi nell’agricoltura.

L’iniziativa rappresenta il momento conclusivo di un percorso di sensibilizzazione alla cultura della legalità, svolto dalla Prefettura in sinergia con l’Agenzia Nazionale beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, i comuni di Bordighera e Vallecrosia, la rete di volontariato del territorio guidata dalle Associazioni Libera e Spes, Caritas e l’Istituto Don Bosco di Vallecrosia.

La riappropriazione e riassegnazione di questi luoghi permetterà la creazione di spazi che, nella loro nuova funzione, verranno gestiti da associazioni impegnate nel sociale e a favore dei giovani.

Prenderanno parte alla cerimonia il Prefetto della provincia di Imperia Valerio Massimo Romeo, il Direttore della sede di Milano dell’Agenzia Nazionale beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata Dott.ssa Simona Enrica Ronchi, il Sindaco di Bordighera Vittorio Ingenito, il Sindaco di Vallecrosia Armando Biasi e i rappresentanti delle Associazioni.

L’evento sarà curato dagli allievi dei corsi del Centro Formazione Professionale Salesiano CNOS-FAP che, in un’occasione così importante, saranno anche loro protagonisti di una giornata preziosa per la collettività.

Riviera24.it